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    Ruud incorona Djokovic: “Il più grande sportivo di tutti i tempi”

    Novak Djokovic classe 1987, n.7 del mondo – Foto Getty Images

    Casper Ruud, tre volte finalista Slam e attuale numero 12 del ranking mondiale, non ha dubbi: Novak Djokovic non è solo il miglior tennista della storia, ma anche il più grande sportivo di sempre.Il norvegese, che ha affrontato il campione serbo in sei occasioni (bilancio 5-1 a favore di Nole), ricorda bene la finale del Roland Garros persa in tre set contro Djokovic. Proprio da quell’esperienza è nata la sua convinzione:“Novak è il più grande sportivo della storia. Non voglio paragonare discipline diverse perché può sembrare stupido, ma se confrontiamo Djokovic, ad esempio, con Tom Brady… Brady è il GOAT del football, non fraintendetemi, ma atleticamente Novak lo batterebbe in quasi tutti i test fisici”, ha spiegato Ruud.
    Casper ha citato anche un altro fuoriclasse: “Ok, LeBron forse lo supererebbe in alcuni aspetti fisici, ma per me Novak resta il più grande sportivo che sia mai vissuto”.Djokovic e Ruud si ritroveranno presto sullo stesso palcoscenico: dal 24 agosto a New York scatterà lo US Open 2025, ultimo Slam della stagione. Il sorteggio del tabellone principale è in programma domani alle ore 18 italiane.Un’investitura pesantissima, che conferma ancora una volta quanto Djokovic sia ormai considerato una leggenda vivente, anche dai suoi stessi rivali. LEGGI TUTTO

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    WTA, record storico: nel 2025 montepremi da 249 milioni di dollari

    WTA, record storico: nel 2025 montepremi da 249 milioni di dollari

    La WTA fa segnare un traguardo storico. Attraverso un annuncio ufficiale sui propri canali social, il circuito femminile ha confermato che nel 2025 i premi economici complessivi raggiungeranno la cifra record di 249 milioni di dollari, con un incremento del 13% rispetto ai 221 milioni del 2024.
    “Un risultato storico. Siamo orgogliosi di annunciare un nuovo record in termini di premi per la stagione 2025 della WTA”, si legge nel comunicato diffuso dall’organizzazione.Un passo significativo che testimonia la crescita del tennis femminile a livello globale (almeno nel piano economico forse determinate il rientro in Cina del circuito), e l’impegno del circuito per garantire sempre maggiore equità e opportunità alle giocatrici. L’aumento del prize money si rifletterà su tutti i tornei, dai WTA 250 fino ai grandi appuntamenti Premier, rafforzando la competitività e l’attrattiva del calendario (si spera).Un segnale forte e chiaro: la WTA punta a consolidare il proprio ruolo centrale nello sport mondiale, non solo in campo ma anche sul piano economico.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jasmine Paolini: “Gioco singolare e doppio praticamente ogni settimana, è davvero pesante. Dopo la semifinale ho capito che era meglio fermarmi”

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    Jasmine Paolini lascia Cincinnati senza il trofeo, ma con la consapevolezza di aver ritrovato se stessa. La tennista toscana, battuta in finale da Iga Swiatek per la sesta volta consecutiva (7-5 6-4), ha commentato con lucidità e ottimismo il suo percorso in Ohio, sottolineando come queste due settimane rappresentino una svolta dopo un periodo complicato.
    “Sono state due settimane molto positive dopo un mese e mezzo molto difficile. Sono contenta del livello che ho espresso, anche se avrei potuto servire meglio. Contro Swiatek non basta giocare tanti secondi servizi: devo lavorare su precisione e percentuali, perché i primi colpi su questi campi sono fondamentali”, ha dichiarato in conferenza stampa.
    La finale, la più equilibrata tra quelle disputate contro la polacca, ha confermato i progressi dell’azzurra: “In campo mi sono sentita bene negli scambi, ho provato a essere aggressiva perché è l’unico modo per provare a farle male. Ho cercato di anticiparla, di muoverla e di toglierle il tempo. Non è semplice, perché ti costringe sempre a giocare un colpo in più. Alla fine il servizio ha fatto la differenza, ma sono contenta di come ho interpretato la partita”.
    Sul confronto diretto con la numero due del mondo, Paolini ha spiegato come le condizioni del cemento americano le abbiano dato più possibilità: “Questa superficie si adatta meglio al mio gioco rispetto alla terra battuta. Qui ho più chance di prendere in mano lo scambio. Ovviamente devo crescere ancora molto, ma in diversi momenti della partita mi sono sentita vicina a lei. È un segnale importante per il futuro”.
    Un pensiero speciale è stato dedicato anche al pubblico americano: “È incredibile giocare qui. Anche quando affronti Coco Gauff ti fanno sentire il calore. Non importa chi tifino, sostengono sempre il giocatore e la sua personalità. È un aspetto che mi piace molto: ti fanno sentire apprezzata come persona oltre che come atleta. Le strutture di questo torneo sono fantastiche e ogni anno l’atmosfera diventa più speciale”.
    La tennista azzurra ha poi spiegato la scelta di rinunciare al doppio misto con Musetti allo US Open: “Gioco singolare e doppio praticamente ogni settimana, è davvero pesante. Dopo la semifinale ho capito che era meglio fermarmi. Mi sarebbe piaciuto giocare con Lorenzo, è una competizione molto bella, ma devo pensare al mio corpo e recuperare le energie per il prossimo Slam. A volte bisogna saper dire di no per arrivare preparati agli appuntamenti più importanti”.
    Sulla sua condizione di testa di serie numero 8 (invece sarà 7) a New York, Paolini ha mantenuto un profilo basso: “Non so quanta differenza faccia essere ottava o nona. Certo, è bello essere tra le prime dieci, ma quello che conta davvero è come giochi. L’obiettivo è restare concentrata sul mio tennis e prepararmi al meglio. Non voglio farmi distrarre dai numeri, penso solo a quello che posso fare in campo”.
    Infine, ha parlato della sua ritrovata serenità: “Non sempre sono sorridente, anzi. Ma quando sento di aver dato tutto, anche nelle situazioni difficili, allora riesco a sorridere. In questa finale ho provato a reagire punto dopo punto, anche quando le cose non giravano. Ho perso, è vero, ma ho la sensazione di essere cresciuta. Sono dieci giorni molto positivi per me, dopo un periodo duro. Non ho vinto, ma torno a casa con fiducia e con la voglia di continuare a lavorare”.Paolini arriverà a New York con un bagaglio di fiducia rinnovata e con l’obiettivo di confermare i progressi mostrati a Cincinnati.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Us Open, Sinner e le teste di serie al sorteggio del tabellone

    Tutto pronto per l’inizio dello Us Open. A guidare il seeding c’è Jannik Sinner che in quel di Flushing Meadows dovrà difendere sia il titolo conquistato lo scorso anno che la posizione di numero 1 nel ranking Atp. Oltre a Jannik, come azzurri tra le teste di serie presenti anche Musetti, Cobolli e Darderi. In attesa del sorteggio di questo giovedì, qui tutte le teste di serie dell’ultimo Slam della stagione, in diretta dal 24 agosto al 7 settembre su Sky Sport e in streaming su NOW
    IL RANKING ATP LEGGI TUTTO

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    Us Open, i risultati del doppio misto: Errani-Vavassori in semifinale, Musetti eliminato

    Il torneo di doppio misto agli US Open inizia nel segno dell’Italia. Il nuovo format non coglie impreparata la coppia Sara Errani-Andrea Vavassori, duo campione in carica nel torneo. I due azzurri avevano convinto all’esordio contro le seconde teste di serie Taylor Fritz ed Elena Rybakina, battuti 4-2, 4-2. E anche ai quarti il punteggio ha premiato la coppia italiana, che ha superato 4-1, 5-4 Andrey Rublev e Karolina Muchova staccando così il pass per la semifinale.

    Eliminato Musetti in coppia con McNally

    Esce invece di scena Lorenzo Musetti in coppia con la padrona di casa Caty McNally, che ha preso il posto all’ultimo di Jasmine Paolini. Dopo aver vinto all’esordio 5-3, 4-2 contro Naomi Osaka e Gael Monfils, il duo italo-statunitense si arrende ai quarti  4-1, 4-2 contro Casper Ruud e Iga Swiatek. Da quest’anno il torneo di doppio misto dello Slam americano si gioca prima dell’inizio delle altre competizioni: sono stati coinvolti i migliori giocatori e le migliori giocatrici del mondo di singolare ed è stato cambiato anche il punteggio di assegnazione dei set, con l’arrivo a quota 4 game (esclusa la finale). Doveva esserci anche Jannik Sinner con Katerina Siniakova, ma il numero uno del mondo ha dovuto rinunciare dopo il ritiro dalla finale di Cincinnati per problemi di salute.  LEGGI TUTTO

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    Sinner, come sta dopo il ritiro a Cincinnati

    Un paio di giorni di riposo per ritrovare le energie per lo Us Open, l’ultimo slam dell’anno. L’appuntamento più importante di questa parte di stagione. Sinner ha rinunciato, come prevedibile, al doppio misto in cui avrebbe dovuto giocare con la Siniakova. La finale di Cincinnati ha lasciato l’amarezza per un Sinner non in grado di competere e di difendere il titolo e per non aver potuto assistere allo spettacolo che sempre offrono i primi due giocatori del mondo quando giocano uno contro l’altro. Ci saranno però tante altre occasioni. La prossima magari già a New York con Sinner ancora una volta campione in carica. Punti importanti anche per la vetta del ranking, occupata dall’azzurro da 63 settimane, con Alcaraz che si è avvicinato grazie al titolo di Cincinnati. Il malore accusato nell’Ohio e che lo ha costretto al ritiro nella finale non preoccupa. Anzi, potrebbe essere uno stimolo in più in vista dello Us Open. Come fanno i grandi campioni, Jannik starà già pensando al prossimo obiettivo: arrivare in fondo a Flushing Meadows.

    Sinner il giorno dopo il ritiro: “Ora è il momento di riposare”
    “Ieri non mi sentivo benissimo e mi dispiace davvero deludervi – ha scritto il giorno dopo la finale Jannik Sinner sui propri canali social -. Grazie di cuore a tutti coloro che mi hanno supportato sul posto e da casa, il vostro supporto significa tutto. Congratulazioni ad Alcaraz e al suo team, state vivendo una stagione incredibile e vi auguro il meglio per il futuro. Ora è il momento di riposarmi un paio di giorni prima di tornare al lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Laver Cup, Flavio Cobolli convocato per il Team Europe

    Sono stati ufficializzati tutti i convocati per la prossima Laver Cup: la competizione tra Europa e Resto del Mondo, giunta all’ottava edizione, si giocherà dal prossimo 19 al 21 settembre al Chase Center di San Francisco, l’arena dove gioca la squadra NBA dei Golden State Warriors. A rappresentare l’Italia nel Team Europe ci sarà Flavio Cobolli, lo scorso anno tra le riserve e quest’anno convocato assieme al ceco Jakub Mensik. Si uniscono ad Alcaraz, Zverev, Ruud e Rune, già certi della partecipazione: “La Laver Cup è uno degli eventi più emozionanti del nostro sport”, ha detto l’azzurro. “È stato incredibile partecipare l’anno scorso ed era il mio obiettivo giocarci quest’anno. Essere convocato e competere per il Team Europe sarà davvero speciale, non vedo l’ora”. LEGGI TUTTO