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    Masters 1000 Shanghai: si conoscono gli avversari di Sinner e Djokovic al debutto (con il programma di domani)

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    Novak Djokovic torna in campo dopo un mese di assenza, seguito alla sconfitta in semifinale allo US Open contro Carlos Alcaraz. Il serbo, testa di serie del Masters 1000 di Shanghai, punta almeno a ripetere la finale raggiunta lo scorso anno, ma il debutto non sarà proprio dei più semplici: ad attenderlo c’è Marin Cilic, 37 anni, che al primo turno ha eliminato Nikoloz Basilashvili con il punteggio di 6-3, 7-6(5) in un’ora e mezza di gioco.
    Anche Jannik Sinner è già ovviamente in Cina. Dopo aver conquistato il titolo a Pechino, l’azzurro vola a Shanghai dove difende il titolo vinto nel 2024. Il numero due del mondo inizierà il suo percorso contro il tedesco Daniel Altmaier, vittorioso all’esordio per 6-3, 6-4 contro Tristan Schoolkate in un’ora e 23 minuti.
    La giornata di giovedì 2 ottobre sarà molto intensa con ben 17 incontri di singolare in programma. In campo anche un rappresentante italiano, Matteo Arnaldi.
    Stadium Court – ore 06:30🇨🇳 Yibing Wu vs 🇨🇿 Dalibor Svrcina🇺🇸 Reilly Opelka vs 🇫🇷 Benjamin Bonzi🇺🇸 Aleksandar Kovacevic vs 🇨🇳 Juncheng Shang (Non prima 12:30)🇨🇳 Yunchaokete Bu vs 🇦🇷 Juan Manuel Cerundolo
    Grandstand 2 – ore 06:30🇺🇸 Jenson Brooksby vs 🇯🇵 James Trotter🇨🇳 Yi Zhou vs 🇳🇱 Jesper de Jong🇺🇸 Marcos Giron vs 🇨🇱 Alejandro Tabilo🇫🇷 Arthur Rinderknech vs 🇷🇸 Hamad Medjedovic
    Show Court 3 – ore 06:30🇳🇱 Botic van de Zandschulp vs 🇵🇹 Nuno Borges🇫🇷 Arthur Cazaux vs 🇪🇸 Pedro Martinez🇺🇸 Mackenzie McDonald vs 🇫🇷 Quentin Halys🇮🇹 Matteo Arnaldi vs 🇯🇵 Rei Sakamoto
    Court 4 – ore 06:30🇦🇷 Camilo Ugo Carabelli vs 🇫🇷 Terence Atmane🇧🇦 Damir Dzumhur vs 🇦🇺 Christopher O’Connell🇫🇷 Valentin Royer vs 🇦🇷 Mariano Navone
    Court 7 – ore 06:30🇦🇷 Francisco Comesana vs 🇫🇷 Ugo Blanchet🇵🇱 Kamil Majchrzak vs 🇺🇸 Ethan Quinn LEGGI TUTTO

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    Learner Tien: “Una settimana incredibile, un passo importante per la mia crescita”. Su Sinner “Punto dopo punto esercita una pressione enorme, è questo che rende così difficile affrontarlo”

    Learner Tien con Jannik Sinner Foto: gettyimages

    Learner Tien ha salutato il China Open di Pechino 2025 con il sorriso nonostante la sconfitta in finale contro Jannik Sinner (6-2 6-2). Per il 19enne statunitense si è trattato di una settimana storica, la prima con una semifinale e una finale nel circuito maggiore, risultati che lo proiettano tra i protagonisti della nuova generazione.“È stata una grande settimana – ha esordito in conferenza stampa –. Ovviamente avrei voluto vincere il torneo, ma sono molto felice dei progressi che sto facendo. Era la mia prima volta a Pechino e la seconda settimana in Cina: il supporto che ho ricevuto in ogni partita è stato speciale. Mi sono davvero divertito”.
    L’esperienza con Chang e la crescita sul circuitoTien ha parlato anche del contributo del suo nuovo coach Michael Chang, leggenda del tennis americano:“Ogni settimana sto imparando molto, affrontando nuovi avversari e ambienti diversi. Questo è il mio primo anno sul tour, ogni esperienza è preziosa per la mia crescita. Michael porta una prospettiva unica: sa cosa sto vivendo, conosce le difficoltà quotidiane e questo mi aiuta tantissimo. Non serve essere stati un grande giocatore per essere un buon coach, ma la sua esperienza da tennista e allenatore mi sta aprendo gli occhi”.
    Il match con SinnerIl giovane americano ha analizzato anche la finale persa contro l’azzurro:“È stata una partita molto dura. Ho avuto qualche possibilità nei suoi turni di battuta, ma ha servito davvero bene e spesso si è tirato fuori dai momenti delicati con la battuta. Non riuscivo a leggere il suo servizio e questo ha messo ancora più pressione sui miei turni di battuta. Punto dopo punto esercita una pressione enorme, è questo che rende così difficile affrontarlo”.
    Le distrazioni e la gestione dei momenti difficiliTien ha ricordato anche le ultime due partite a Pechino, giocate in un clima particolare:“Non è facile non farsi distrarre da quello che succede sugli spalti o dall’altra parte del campo. Contro Medvedev sapevo che stava avendo problemi fisici, ma in questi casi può sempre arrivare un colpo di coda. Ho cercato di restare concentrato fino alla fine. Non si vuole mai vincere per motivi diversi dal tennis, ma devi solo continuare a giocare”.
    Obiettivi e prossimi passiGuardando al futuro, Tien non nasconde la soddisfazione per i traguardi già raggiunti:“Ad inizio anno non guardavo troppo avanti, pensavo solo alla prossima partita. Credevo di poter ottenere buoni risultati, ma viverli davvero è diverso, è molto motivante. Ho già raggiunto alcuni obiettivi di ranking che mi ero posto e sono felice della mia progressione. Non ho ancora pensato troppo al prossimo step, ma questa settimana mi dà fiducia e mi prepara al meglio per il resto della stagione e per il 2026”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Challenger Jinan, Valencia, Roanne, Cali, Hersonissos 5 e Fairfield: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Federico Cina ITA, 30.03.2007

    Settimana 6–12 Ottobre 2025🇨🇳 Jinan (Cina) – CH, USD 125, cemento🇪🇸 Valencia (Spagna) – CH, EUR 125, terra battuta🇫🇷 Roanne (Francia) – CH, EUR 100, indoor hard🇨🇴 Cali (Colombia) – CH, USD 75, terra battuta🇬🇷 Hersonissos 5 (Grecia) – CH, EUR 50, cemento🇺🇸 Fairfield, CA (Stati Uniti) – CH, USD 50, cemento

    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Jinan (MD) Inizio torneo: 01/10/2025 | Ultimo agg.: 01/10/2025 12:02Main Draw (cut off: 0 – Data entry list: 03/01/25 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    Sinner vince l’Atp Pechino: Tien battuto in due set

    L’americano è un vero pericolo per i giocatori presenti in top 10: quest’anno, infatti, con la vittoria ai quarti di Pechino contro Musetti ha conquistato il suo quinto successo contro un top 10 in stagione. Prima del tennista azzurro, Tien ha sconfitto Zverev ad Acapulco, Rublev a Washington, Shelton a Mallorca e Medvedev agli Australian Open. LEGGI TUTTO

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    Spettatore allontanato a Shanghai: interruzione durante Berrettini-Mannarino

    Adrian Mannarino e Matteo Berrettini nella foto

    Un episodio insolito ha interrotto il primo turno del Masters 1000 di Shanghai 2025. Durante la sfida tra Matteo Berrettini e Adrian Mannarino, il giudice di sedia britannico James Keothavong è stato costretto a richiamare la sicurezza per espellere un tifoso troppo rumoroso dagli spalti.
    L’episodio nel secondo setIl fatto è avvenuto all’inizio del secondo set, dopo che Berrettini aveva tenuto il servizio per l’1-1. Keothavong, improvvisamente, si è rivolto al microfono e ha chiesto l’intervento immediato degli addetti alla sicurezza:«Sicurezza, potete portarlo fuori adesso per favore?»Il francese Mannarino, pronto a servire, è stato costretto ad attendere, sedendosi a bordo campo. Berrettini, visibilmente infastidito, ha aspettato al lato opposto. Dopo alcuni minuti di tensione, il tifoso è stato accompagnato fuori tra applausi e fischi del pubblico, permettendo al gioco di riprendere.
    Il match prosegue senza scossoniLa lunga pausa non ha avuto conseguenze sull’andamento della partita. Mannarino, solido e ordinato, aveva già conquistato il primo set 7-5 e ha poi chiuso i conti al tie-break del secondo parziale (7-5, 7-6[5]).
    Momenti diversi per i due protagonistiIl francese è arrivato a Shanghai in fiducia, reduce dagli ottavi al China Open di Pechino. Berrettini, invece, reduce da un lungo stop di tre mesi per infortunio, cercava ancora la miglior condizione e la seconda vittoria dal mese di maggio. L’azzurro ha mostrato qualche sprazzo al servizio, ma ha confermato di essere ancora molto lontano dal suo livello migliore. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Berrettini out, cede di misura a un Mannarino impeccabile

    Matteo Berrettini

    Finisce all’esordio la corsa di Matteo Berrettini al Masters 1000 di Shanghai, battuto di misura dalla manualità, angoli e anche costanza di rendimento di Adrian Mannarino, protagonista di un’ottima prestazione che vale al francese il 7-5 7-6(5) conclusivo e l’accesso al secondo turno del torneo cinese. Il venerano francese ha disputato una partita impeccabile, non solo di qualità con la sua mano eccellente che gli permette di toccare la palla e accelerare senza apparente fatica, ma anche di grandissima sostanza con una copertura del campo ottima e pochi errori nonostante i servizi e spinta di Berrettini. Mannarino non ha concesso nessuna palla break in tutto il match, e qua viene fuori uno di problemi nella prestazione del romano: il non esser stato abbastanza incisivo in risposta e quindi non aver messo sufficiente pressione nei turni di servizio dell’avversario. Tuttavia molto del merito va al francese, che ha tenuto per tutta la durata della partita un rendimento al servizio incredibile: ha chiuso l’incontro vincendo il 92% di punti con la prima palla (e 16 su 16 nel primo set), un dato pazzesco per le sue medie, ma già apparso in ottima forma nel torneo precedente.
    Berrettini al contrario non ha avuto una delle sue migliori prestazioni con il servizio, tanto da rischiare di perdere il game di battuta per due volte nel primo set, cedendolo infine sul 6-5. Molto equilibrato il secondo set, deciso in un tiebreak giocato in modo impeccabile da Mannarino, preciso col il rovescio e molto rapido nella copertura del campo sfruttando il primo spazio utile per l’affondo. Bravo il francese a servire bene e rispondere con grande qualità, controllando il tempo di gioco e governando lo scambio per gran parte dell’incontro, con Matteo costretto a correre tanto. Un discreto Berrettini a livello fisico, ha lottato sino all’ultimo punto, ma non è quasi mai riuscito a prendere il controllo del gioco e, costretto in difesa, Mannarino gli è stato superiore e ha meritato il successo. Era necessario un sostegno maggiore del servizio per Matteo, ma contro un Adrian così preciso e rapido non c’è stato niente da fare.
    L’incontro parte con i due giocatori solidi al servizio, ma fin dalle prime battute è evidente una maggior facilità di Mannarino nel governare i suoi turni di servizio, rapido e preciso in ogni fase di gioco. Berrettini trova ben tre Ace nel quarto game, per il 2 pari, quindi servendo sotto 3-2 va in difficoltà, commette errori sotto la pressione del rivale e concede le prime palle break sul 15-40. Rimonta Matteo e con quattro punti di fila impatta sul 3 pari. La situazione per l’azzurro si fa di nuovo critica servendo sotto massima pressione sul 5 giochi a 4. Mannarino vola, è rapidissimo e scappa avanti 0-40 con tre set point consecutivi. Berrettini regge e li annulla tutti, con grande grinta, ma la sua fatica è evidente e infatti capitola sul 6-5, con un turno di battuta ceduto a zero che consegna il set a Mannarino per 7 giochi a 5.
    Nel secondo set il match avanza sullo stesso copione del primo parziale, Mannarino più sciolto e offensivo, mentre Berrettini è costretto a lottare e rincorrere maggiormente. È sempre Matteo a soffrire di più al servizio (i suoi primi due turni del parziale vanno ai vantaggi) ma nessuno concede palle break all’altro. Scontato l’approdo al tie-break, dove Mannarino, più fresco e offensivo, scappa avanti sul 2-1 con impatti precisi. 4 punti a 1 e 6 punti a 3, ci sono tre match point per il francese. Ne spreca un paio ma chiude al terzo vincendo un match meritato.

    Adrian Mannarino vs Matteo Berrettini ATP Shanghai Adrian Mannarino77 Matteo Berrettini56 Vincitore: Mannarino ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* ace 5*-2 5*-3 6-3* 6-4* 6*-56-6 → 7-6M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace6-5 → 6-6A. Mannarino 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-4 → 5-5A. Mannarino 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace4-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-04-3 → 4-4A. Mannarino 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 df 30-15 ace 30-30 40-303-2 → 3-3A. Mannarino 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2A. Mannarino 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1A. Mannarino 15-0 30-0 40-0 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 0-30 0-406-5 → 7-5A. Mannarino 15-0 ace 30-0 40-05-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-405-4 → 5-5A. Mannarino 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4A. Mannarino 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3A. Mannarino 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace2-1 → 2-2A. Mannarino 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-301-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1A. Mannarino 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Mannarino vs Berrettini

    Statistica
    Mannarino 🇫🇷
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    330
    294

    Ace
    6
    10

    Doppi falli
    1
    3

    Prima di servizio
    37/62 (60%)
    52/77 (68%)

    Punti vinti sulla prima
    34/37 (92%)
    39/52 (75%)

    Punti vinti sulla seconda
    19/25 (76%)
    14/25 (56%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    5/6 (83%)

    Giochi di servizio giocati
    12
    12

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    203km/h (126 mph)
    217km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    186km/h (115 mph)
    203km/h (126 mph)

    Velocità media seconda
    150km/h (93 mph)
    179km/h (111 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    94
    32

    Punti vinti su prima di servizio
    13/52 (25%)
    3/37 (8%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    11/25 (44%)
    6/25 (24%)

    Palle break convertite
    1/6 (17%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    12
    12

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    53/62 (85%)
    53/77 (69%)

    Punti vinti in risposta
    24/77 (31%)
    9/62 (15%)

    Totale punti vinti
    77/139 (55%)
    62/139 (45%) LEGGI TUTTO

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    Atp Shanghai, Berrettini fuori all’esordio: Mannarino vince in due set

    È già finito il Masters 1000 di Shanghai per Matteo Berrettini. Il romano perde all’esordio, battuto in due set da Adrian Mannarino con il punteggio di 7-5, 7-6(5) in un’ora e 52 minuti di gioco. Un risultato con tanti meriti per il tennista francese, in grande spolvero su tutti i fondamentali. Al servizio è stato inattaccabile (92% di punti con la prima, solo 9 punti persi al servizio nel match e zero palle break concesse) e ha fatto male con le traiettorie di dritto. Berrettini, alla quarta partita dal rientro, paga 31 errori gratuiti, ma anche un servizio poco incisivo. Nel primo set è decisivo il dodicesimo gioco (break a zero dopo che Matteo aveva annullato tre set point nel decimo game), mentre nel secondo set si risolve tutto al tiebreak, al terzo match point. 

    Ora l’indoor europeo

    Per Berrettini, tornato in campo dopo due mesi e mezzo di stop, si chiude lo swing asiatico con una sola vittoria (quella contro Munar a Tokyo) e tre sconfitte. Matteo tornerà in campo dal 13 ottobre, all’Atp 250 di Stoccolma. La prima tappa del finale di stagione sul cemento europeo indoor: Matteo attualmente è alternate sia a Basilea (fuori di sette posti) che a Vienna, mentre a Parigi dovrebbe passare dalle qualificazioni. LEGGI TUTTO

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    La Legge di Sinner! Jannik vince l’ATP 500 Pechino, troppo solido e potente per il talento di Tien

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Una finale è sempre una partita da vincere e il modo migliore per vincerla è affidarsi ai pezzi forti del proprio repertorio: risposta, potenza, intensità, pressione e anche un servizio in grande spolvero nei momenti decisivi. È la differenza del campione, mentalmente fortissimo, quello che chiede il massimo al colpo più decisivo del gioco quando ne ha bisogno e riesce a performare su tutta la linea facendo sentire al “novellino” chi comanda le operazioni, senza titubanze, senza macchia. Campione vero è Jannik Sinner, bravo a giocare un tennis razionale, solido, potente e tatticamente ineccepibile nella finale dell’ATP 500 di Pechino e battere la sorpresa del torneo Learner Tien con un eloquente 6-2 6-2 in 72 minuti di partita, dominata dal primo all’ultimo punto dal n.2 del mondo. Il teenager californiano, guidato da qualche mese da Michael Chang, è tennista di raro talento, bravissimo a governare gli angoli e coprire il campo con anticipo e visione geometrica, ma poco ha potuto sulla prepotenza in spinta dell’azzurro, che ha servito bene e ha brillato in risposta, andando a prendersi spazio e tempo per comandare. Netta la differenza di potenza e intensità tra i due giocatori nello scambio, con l’italiano superiore in ogni situazione di gioco, in particolare servizio e risposta, dove ha scavato il solco con l’avversario e si preso un vantaggio capitalizzato con lucidità e visione. È il 21esimo titolo in carriera per l’italiano e terzo dell’anno, dopo Australian Open e Wimbledon.
    Sinner è esattamente il tipo di tennista che Tien soffre perché il pusterese ha nella borsa tutti i trucchi andare sopra a quelli dall’americano e così depotenziarne le armi, dai colpi d’inizio di gioco a una copertura del campo eccellente, sostenuta da fondamentali di maggior potenza e grande profondità. Jannik, da campione, ha iniziato la finale come i campioni fanno: si spinge subito a tutta, per mettere immediatamente in chiaro i rapporti di forza e allo stesso tempo far sentire al giovane avversario chi comanda. Break immediato per Sinner, e da lì in avanti è stata una sinfonia di potenza e qualità, con un diritto in grandissimo spolvero e anche il lungo linea, già terribilmente efficace in semifinale e confermato anche oggi come soluzione eccellente per prendersi un vantaggio. Jannik ha chiuso l’incontro con 24 vincenti a fronte di 16 errori (11-18 per Tien), e servendo due prime palle in campo su tre, col il 77% di resa, oltre a un ottimo 56% con la seconda, e annullando senza tremare le due palle break concesse. Ma i numeri non riescono a spiegare il metro della differenza tra i due giocatori ammirata nella finale di Pechino.
    C’è stata una differenza sostanziale tra Jannik e Learner, di potenza e intensità, un gap che le geometrie sapienti dell’americano non sono riuscite a colmare se non in rare occasioni. Probabilmente nelle gambe di Tien c’era ancora la fatica della durissima semifinale vinta contro Medvedev e di un intero torneo per lui meraviglioso ma impegnativo; solo arrivando costantemente in anticipo il suo tennis può performare al massimo e oggi c’è riuscito raramente perché la combinazione di potenza e profondità dei colpi di Sinner è stata difficile da contenere. La sensazione è che Tien abbia capito ben presto che oggi c’era poco da fare, ma ottima è stata la sua attitudine in campo. Learner è – Nomen omen – colui che impara… In tutta la partita non si è fatto prendere dallo scoramento di un match in cui è andato subito sotto e mai si è avuta la sensazione che potesse ribaltare; al contrario ha approfittato dell’occasione di confrontarsi contro colui che è stato n.1 per 65 settimane di fila per studiare il suo tennis, provare soluzioni a velocità e ritmo sconosciute e vivere situazioni di gioco per capire fino a dove potesse spingersi. Ha selezionato colpi non banali, provando a restare nella partita cambiando angoli, arrotando di più i colpi e quindi lasciando partire improvvise accelerazioni lungo linea col diritto, che in alcune fasi hanno sorpreso l’italiano. Bravo anche a buttarsi avanti e sfidare il passante di rovescio di Jannik. C’ha provato e nonostante lo score finale sia per lui severo, Tien non è affatto dispiaciuto. Con la poca potenza dei suoi colpi, farà sempre fatica, tantissima fatica contro un “muro” come Sinner, ma Learner è davvero un bell’acquisto per il tennis dei grandi, ha un gioco interessante e in campo sta benissimo.
    Nel corso del match è anche calato al servizio Tien e così gioco facile ha avuto Sinner nell’entrare come una F1 in risposta e scappare via troppo veloce, troppo intenso. Jannik ha cercato poco o niente le “variazioni” di cui ha parlato dopo US Open. Una finale, come scritto nell’attacco, è da vincere più che giocare e quindi si va di conserva, di certezze. Bene ha fatto Sinner, rischiando poco in un tennis di pressione con discreto margine, rare le occasioni in cui ha perso ritmo o la misura dei colpi, mai una scelta sbagliata. Quando Tien è riuscito a comandare, Sinner ha tenuto con classe e spesso ha ribaltato la situazione a suo favore calibrando la difesa e preparando l’attacco. Una buona partita che chiude un torneo ben disputato, non sempre giocando al massimo ma nemmeno si può pretendere che dia il 100% in ogni punto.
    Una vittoria importante che gli porta 500 punti. Ha rosicchiato qualcosa ad Alcaraz e tiene viva la possibilità di chiudere l’anno da n.1. Sarà difficilissimo, forse quasi impossibile col fardello dei tre mesi out (con 4 M1000 persi…), ma sicuramente Jannik ci proverà, a partire dalla difesa del titolo dell’anno scorso a Shanghai.
    Marco Mazzoni

    La Cronaca
    La finale dell’ATP 500 di Pechino inizia con un doppio fallo di Tien. Quindi si scambia e l’intensità e potenza di Sinner “sfondano” la resistenza dell’americano. 0-30. Troppo corto nel palleggio Learner, la sua palla rimbalza appena al di là della riga del servizio ed è comodo per Jannik scatenare il suo ritmo e potenza. Con due diritti vincenti dal centro, lo score è 0-40, tre palle break immediate per l’italiano. Sinner sfrutta la terza, con un altro scambio condotto con potenza e margine, Tien non regge sbagliando un diritto dopo una quindicina di colpi. BREAK che manda subito al comando l’azzurro. È partito davvero forte Jan, arriva il primo Ace da sinistra, nell’angolino esterno a 209 km/h, e quando scatena il diritto in progressione è in grande difficolta Tien a reggere. Non va invece la prima palla corta (sul 40-15), ma stuzzicare Learner sulla rapidità non è scelta efficace… 2-0 Sinner. Tien trova il primo gran vincente del match, uno splendido diritto lungo linea in corsa talmente preciso che muore all’incrocio delle righe. Sente però la pressione della risposta di Sinner, tanto da commettere un altro doppio fallo. È necessario per lui chiedere il massimo della velocità ai suoi colpi perché di pura geometria non riesce a crearsi spazi, vista la velocità e potenza di Sinner. Grazie ad un paio di errori di Jannik, Tien muove lo score (2-1). Sinner dispone agevolmente del suo secondo turno di turno di battuta, 3-1, e quindi continua a martellare in risposta con la risposta, un colpo che gli dà un’enorme vantaggio sul campo e manda in crisi la battuta del teenager americano. Tien infatti commette un altro doppio sul 15-30, è evidentemente bloccato con la seconda di servizio e… finisce per giocare una prima palla troppo sicura sul 15-40, va a nozze Sinner con una risposta potente e via a avanti a prendersi il punto del doppio BREAK. 4-1 Jannik, saldamente al comando dopo 18 minuti dominati in lungo e in largo. Forte del doppio vantaggio, Sinner si distrae un attimo e Tien riesce ad entrare nella palla dell’italiano. Brutto l’errore di rovescio (scarico di gamba) che porta il sesto game ai vantaggi. Rimedia con un Ace al T a 210 km/h, quando ha bisogno di punto, ecco che chiede alla battuta e il colpo risponde “presente”. Ha bisogno di un altro Ace e quindi un servizio all’angolo per chiudere il game più scomodo della partita, per il 5-1. Tien trova più velocità al servizio e soprattutto è deciso nell’entrare nel campo, attaccare per non essere “stritolato” dalla pressione dell’azzurro, il rischio paga e vince un altro game, 5-2. Sinner va a servire per il set e il game fila via liscio, spinta potente e con margine con diritto e rovescio, l’americano non regge questa pressione, potenza e intensità. 40-0 e Tre Set Point. Doppio fallo sul primo, seconda palla un po’ troppo vivace; Ace da destra sul secondo, il quinto del match. 6-2, 34 minuti di assoluto controllo. Superiore in tutto Jannik, e un buon 60% di prime palle in campo a sostenere una spinta poderosa, troppo per Tien.
    Tien parte al servizio nel secondo set e trova un bel game, aggressivo e solido. Sinner invece inizia il suo primo turno con un nastro che gli porta via un diritto d’attacco, quindi si fa sorprendere da un bel diritto lungo linea di Learner, 15-30. Dopo un bel rovescio cross, ne spedisce malamente in rete uno scambio, forse un calo di attenzione con Tien invece più aggressivo, a tutto braccio. 30-40, c’è una palla break per l’americano. Non perdona Jan, servizio potente a T e diritto da metà campo che è quasi uno smash. Segue un’altra prima palla potente e quindi l’Ace da sinistra sul vantaggio. Quando ha bisogno, il servizio c’è e l’altro non la tocca nemmeno. 1 pari. La rimonta nel game ha ri-attivato Sinner: due risposte una meglio dell’altra, Tien va fuori posizione e sbaglia, 0-30. Bravo Learner a vincere un bel braccio di ferro, raro punto ottenuto sul territorio del rivale, la spinta in progressione. Davvero ottimo il momento di Tien, ne vince altri tre di punti per niente banali, attaccando col contro piede, poi un angolo strettissimo e quindi una smorzata ottima, soluzioni che mettono in vetrina la sua manualità da campione. Applausi (2-1). Nessun problema per Sinner al servizio, ben due Ace e via, 2 pari. Il quinto game inizia con uno scambio di ritmo micidiale, la palla corre come impazzita ed è magnifica l’accelerazione lungo linea di rovescio di Sinner che lascia immobile Tien, esecuzione suprema. Il californiano si sente – giustamente – sotto pressione e commette un doppio fallo, gli costa il 15-30. Sinner sale in cattedra: risposta profondissima, gli apre il campo e si prende il punto con una bordata di diritto lungo linea che muore quasi sulla riga. Tien è bloccato, teme la risposta dell’italiano e il secondo doppio fallo del game gli costa il BREAK che manda avanti Jannik 3-2 e servizio. Al cambio di campo lo sguardo dell’americano è tutto un programma, è allibito dalla prepotenza dell’italiano, troppo bravo a prendersi il vantaggio proprio nel momento migliore del rivale. Tien è bravo a non cedere, anzi, rilancia. Sinner sbaglia un paio di colpi, brutto un diritto per lui banale sul 40-30, e ai vantaggi concede una chance del contro break. Sotto pressione, l’italiano si affida alle certezza: prima palla sicura in campo, diritto potente nell’angolo e smash comodo. Col decimo Ace si prende il vantaggio e chiude un game non facile con un’altra battuta al centro, al corpo, la risposta di Tien vola via. 4-2 Sinner. Learner è decisamente sotto, ma è bravo ad approfittare della partita, dell’occasione di confrontarsi contro un campione come Sinner, per provare schemi offensivi e colpi, nonostante la difficoltà del reggere la risposta dell’italiano. Ci prova, attacca, apre l’angolo, fa tutto quel che può al suo meglio, ma Sinner fa tutto ancora meglio, con maggior potenza e intensità. Un doppio fallo porta il game sul 30 pari, e Sinner tira un passante di rovescio lungo linea perfetto. Chance del doppio break. Tien non mette la prima palla e Jannik, comanda il palleggio con traiettorie profondissime, sposta tutto a destra Tien che alla fine sbaglia col rovescio. BREAK, che intensità l’italiano, serve per il titolo sul 5-2. Servizio, diritto, pressione dal centro, Jannik si porta agilmente 40-0 a Tre Championships Point. Bravo Tien ad aprire l’angolo a tutta sul primo, e pure sul secondo, diritto vincente su di una palla più corta dell’italiano, rarità nella partita. Con una seconda di servizio carica a mille di spin, Sinner sbaraglia la risposta di Learner. Finisce qua, bella partita dominata da Jannik dal primo all’ultimo punto. Ma davvero bravo anche Tien, è un tennista di talento in grandissima ascesa. Torna a vincere un torneo Jannik da Wimbledon, l’autunno “caldo” di Jannik è appena iniziato. E gli ultimi due anni ci hanno insegnato quanto JS sia performante in questa fase di stagione.

    Jannik Sinner vs Learner Tien ATP Beijing Jannik Sinner [1]66 Learner Tien22 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-2 → 6-2L. Tien 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-2 → 4-2L. Tien 0-15 15-15 15-30 df 15-40 df2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-2 → 2-2L. Tien 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1L. Tien 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 ace5-2 → 6-2L. Tien 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-1 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-1 → 5-1L. Tien 0-15 15-15 15-30 15-40 df3-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-02-1 → 3-1L. Tien 15-0 15-15 df 30-15 40-152-0 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-0 → 2-0L. Tien 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO