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    Dusan Petkovic: “Non vedo l’ora di arrivare a Grottazzolina, torno in Italia con entusiasmo”

    Pochi dubbi sul fatto che quella che verrà sarà una Yuasa Battery piuttosto “international”, in considerazione della provenienza variegata degli atleti che ne faranno parte.

    Tra essi, uno tra i più esperti e dal curriculum più “pesante” è sicuramente Dusan Petkovic, gigante serbo chiamato a contribuire, a suon di punti, all’impresa più ardua, ovvero quella di riuscire a mantenere un posto nell’Olimpo della Superlega.

    Eppure Petkovic sa come si fa, essendo l’attuale detentore del record di punti in Superlega. Dei record, anzi, visto che è sempre lui ad occupare i primi due gradini di questo speciale podio, rispettivamente con 590 punti nella stagione 2018-19, quando superò se stesso rispetto ai 508 dell’annata precedente.

    E proprio nel 2017, nella sua prima stagione in Italia, c’erano due ragazzi speciali che con lui condividevano la maglia di Sora. Due ragazzi che a Grottazzolina, nel frattempo, sono diventati eroi, ovvero Andrea Mattei e Rasmus Breuning Nielsen: “Sì, è vero” – racconta Petkovic, che si sta godendo le ultime settimane di riposo nella sua Belgrado – “quell’anno fu molto buono per noi, eravamo più giovani, abbiamo lavorato bene insieme ed ottenuto buoni risultati, ho ricordi molto belli di questi due ragazzi, persone splendide.”

    Ora, curiosi casi della vita che ti mette sempre di fronte dei bivi, i destini di questi tre ragazzi si incrociano ancora: sarà infatti proprio Petkovic a dover sostituire, in campo e nei cuori della tifoseria grottese, il bomber vichingo Breuning nel frattempo volato ad Atene. Ad accogliere l’opposto serbo, a Grottazzolina, ci sarà invece ancora una volta Andrea Mattei, certezza della Yuasa di ieri, ma anche di oggi e auspicabilmente di domani.

    Petkovic non è un tipo che si nasconde dietro frasi fatte e parole di circostanza, e benché di esperienze e di punti ne abbia già macinati a profusione, dalle sue parole traspare subito la volontà di calarsi nel ruolo che il suo nuovo club ha deciso di affidargli: “Sono molto felice di tornare in Italia, lo faccio con tanta voglia ed entusiasmo. Credo che con il nostro impegno comune riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo, che è quello di mantenere il club nel campionato più importante del mondo. Vengo per aiutare il club a crescere e il mio obiettivo personale è lo stesso della società: ottenere come squadra i migliori risultati possibili. Se non fossi stati convinto di poter raggiungere questo obiettivo storico non avrei accettato la proposta. Non vedo l’ora di incontrare i fan, so che è una piazza calda e a me questo esalta.”

    Sposato con Kristina e padre di due splendidi bambini, Petkovic ha vissuto tante esperienze in carriera, con una costante: ovunque sia stato è sempre diventato un idolo per i tifosi. Eppure, a sentirlo, non ritiene ci sia una ricetta segreta: “Non ho mai pensato a questo sai, non credo ci sia un segreto particolare. Credo però che i tifosi percepiscano chiaramente quando uno dà tutto il suo cuore per la squadra, credo sia questa la ragione.”

    Attuale detentore del record di punti in SuperLega, viene da sé chiedergli se si è posto come obiettivo quello di superare se stesso nella stagione che sta per iniziare: “So che il mio record ancora resiste, ma non ci penso. Il mio ruolo nel team è di fare punti e aiutare la squadra a vincere, se dovesse accadere di migliorare il mio record ne sarò ovviamente felice, ma non è questo l’obiettivo, ce n’è uno molto più importante.”

    Lo ripete spesso Petkovic nell’arco della chiacchierata, che spesso i migliori risultati non si raggiungono quando la squadra è piena di campioni, ma quando tutti si mettono a disposizione degli altri in nome di un obiettivo comune: “La cosa importante è avere in gruppo ragazzi seri e professionali, leali e con tanta voglia di allenarsi”.

    Il serbo ne ha affrontati tanti di campioni, ma non si sbilancia sul nome di quello che può essere considerato il più forte: “Non saprei sinceramente, negli ultimi dieci anni ho avuto modo di giocare contro i più forti giocatori del mondo, e contro tante ottime squadre. Fare un nome è impossibile, dipende molto dalla stagione e dal momento in cui li si affronta. E comunque nessuno di loro è in grado di vincere da solo”.

    Meno difficile, invece, esprimersi su chi, a suo avviso, potrebbe vincere il prossimo titolo di Superlega: “In questo momento credo che le maggiori probabilità possa averle Perugia, ma anche Trento e Piacenza hanno ottime squadre. E’ difficile dirlo ora, anche perché la Superlega riserva sempre delle sorprese, ma io penso questo.”

    Che vinca il migliore, dunque. Mentre la piccola Grottazzolina penserà a vincere la sua battaglia, non meno dura e difficile: rimanere tra le più grandi.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Petkovic: “Yuasa, non vedo l’ora di arrivare”

    L’opposto serbo, attuale detentore del record di punti stagionali in Superlega, parla a cuore aperto della sua scelta di legarsi a Grottazzolina
    Grottazzolina – Pochi dubbi sul fatto che quella che verrà sarà una Yuasa Battery piuttosto “international”, in considerazione della provenienza variegata degli atleti che ne faranno parte.Tra essi, uno tra i più esperti e dal curriculum più “pesante” è sicuramente Dusan Petkovic, gigante serbo chiamato a contribuire, a suon di punti, all’impresa più ardua, ovvero quella di riuscire a mantenere un posto nell’Olimpo della Superlega.
    Eppure Petkovic sa come si fa, essendo l’attuale detentore del record di punti in Superlega. Dei record, anzi, visto che è sempre lui ad occupare i primi due gradini di questo speciale podio, rispettivamente con 590 punti nella stagione 2018-19, quando superò se stesso rispetto ai 508 dell’annata precedente.
    E proprio nel 2017, nella sua prima stagione in Italia, c’erano due ragazzi speciali che con lui condividevano la maglia di Sora. Due ragazzi che a Grottazzolina, nel frattempo, sono diventati eroi, ovvero Andrea Mattei e Rasmus Breuning Nielsen: “Sì, è vero” – racconta Petkovic, che si sta godendo le ultime settimane di riposo nella sua Belgrado – “quell’anno fu molto buono per noi, eravamo più giovani, abbiamo lavorato bene insieme ed ottenuto buoni risultati, ho ricordi molto belli di questi due ragazzi, persone splendide.”
    [Ph. Klaudia Piwowarczyk]
    Ora, curiosi casi della vita che ti mette sempre di fronte dei bivi, i destini di questi tre ragazzi si incrociano ancora: sarà infatti proprio Petkovic a dover sostituire, in campo e nei cuori della tifoseria grottese, il bomber vichingo Breuning nel frattempo volato ad Atene. Ad accogliere l’opposto serbo, a Grottazzolina, ci sarà invece ancora una volta Andrea Mattei, certezza della Yuasa di ieri, ma anche di oggi e auspicabilmente di domani.
    Petkovic non è un tipo che si nasconde dietro frasi fatte e parole di circostanza, e benché di esperienze e di punti ne abbia già macinati a profusione, dalle sue parole traspare subito la volontà di calarsi nel ruolo che il suo nuovo club ha deciso di affidargli: “Sono molto felice di tornare in Italia, lo faccio con tanta voglia ed entusiasmo. Credo che con il nostro impegno comune riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo, che è quello di mantenere il club nel campionato più importante del mondo. Vengo per aiutare il club a crescere e il mio obiettivo personale è lo stesso della società: ottenere come squadra i migliori risultati possibili. Se non fossi stati convinto di poter raggiungere questo obiettivo storico non avrei accettato la proposta. Non vedo l’ora di incontrare i fan, so che è una piazza calda e a me questo esalta.”
    Sposato con Kristina e padre di due splendidi bambini, Petkovic ha vissuto tante esperienze in carriera, con una costante: ovunque sia stato è sempre diventato un idolo per i tifosi. Eppure, a sentirlo, non ritiene ci sia una ricetta segreta: “Non ho mai pensato a questo sai, non credo ci sia un segreto particolare. Credo però che i tifosi percepiscano chiaramente quando uno dà tutto il suo cuore per la squadra, credo sia questa la ragione.”
    Petkovic in attacco con la maglia del Kuzbass Kemerovo [Fonte: World of Volley]
    Attuale detentore del record di punti in SuperLega, viene da sé chiedergli se si è posto come obiettivo quello di superare se stesso nella stagione che sta per iniziare: “So che il mio record ancora resiste, ma non ci penso. Il mio ruolo nel team è di fare punti e aiutare la squadra a vincere, se dovesse accadere di migliorare il mio record ne sarò ovviamente felice, ma non è questo l’obiettivo, ce n’è uno molto più importante.”
    Lo ripete spesso Petkovic nell’arco della chiacchierata, che spesso i migliori risultati non si raggiungono quando la squadra è piena di campioni, ma quando tutti si mettono a disposizione degli altri in nome di un obiettivo comune: “La cosa importante è avere in gruppo ragazzi seri e professionali, leali e con tanta voglia di allenarsi”.
    Il serbo ne ha affrontati tanti di campioni, ma non si sbilancia sul nome di quello che può essere considerato il più forte: “Non saprei sinceramente, negli ultimi dieci anni ho avuto modo di giocare contro i più forti giocatori del mondo, e contro tante ottime squadre. Fare un nome è impossibile, dipende molto dalla stagione e dal momento in cui li si affronta. E comunque nessuno di loro è in grado di vincere da solo”.
    Meno difficile, invece, esprimersi su chi, a suo avviso, potrebbe vincere il prossimo titolo di Superlega: “In questo momento credo che le maggiori probabilità possa averle Perugia, ma anche Trento e Piacenza hanno ottime squadre. E’ difficile dirlo ora, anche perché la Superlega riserva sempre delle sorprese, ma io penso questo.”
    Che vinca il migliore, dunque. Mentre la piccola Grottazzolina penserà a vincere la sua battaglia, non meno dura e difficile: rimanere tra le più grandi. LEGGI TUTTO

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    Cuneo: Chiaramello promosso in prima squadra, tornano in biancoblù Oberto e Agapitòs

    Un altro triplice annuncio per il Cuneo Volley che ufficializza tre Fiöi cuneesi cresciuti nel settore giovanile biancoblù. Il veterano, se così si può dire di un classe 2002, Simone Oberto già nel roster della prima squadra cuneese nella stagione 19/20 che torna dopo quattro anni di esperienza in giro per l’Italia, andando a ricoprire il ruolo di Libero dell’A2 di Cuneo. Le prime parole al ritorno in biancoblù sono per il palazzetto: “Da cuneese ho sempre avuto un debole per questo palazzetto e 5 anni fa ho già avuto la fortuna di viverlo a pieno in prima persona. Nei campionati giovanili ho potuto giocare in tanti palazzetti importanti come l’Agsm Forum ed il Palapanini, ma la magia del Palazzetto di Cuneo è tutta un’altra storia“.

    Obi cosa ti ha riportato a Cuneo?“Dopo 3 anni di esperienza nel nuovo ruolo di Libero mi sento pronto per il salto di qualità e farlo con la maglia della mia città sono sicuro sia la scelta migliore“.

    In questi ultimi anni hai continuato a seguire il campionato di A2, cosa ti aspetti?“Ho sempre seguito il campionato di A2, il cui livello negli ultimi anni si è alzato esponenzialmente, quest’anno ci sono molte squadre che hanno costruito dei roster importanti per ambire alle prime posizioni, quindi ci sarà da divertirsi. Dal prossimo campionato mi aspetto lotta aperta tra molte squadre per i primi posti in classifica e noi faremo di tutto per esserci e battagliare su ogni pallone“.

    Il secondo ritorno è quello di Nicola Agapitòs, schiacciatore classe 2005 con origini Greche, nato e cresciuto a Cuneo  dove per quattro anni ha giocato nel vivaio biancoblù per poi andare a Treviso a concludere il percorso giovanile. Conclusa la maturità in veneto, ha deciso di tornare a vestire la maglia cuneese: “Dopo i quattro anni di giovanili a Cuneo volevo concludere bene questo ciclo con un passaggio in prima squadra e poi conosco l’allenatore e sono sicuro che potrà aiutarmi nella mia crescita“.

    Nicola visto che conosci il coach, vi sarete sentiti, quali sono le tue prospettive stagionali?“Si ci siamo sentiti al telefono, sicuramente darò il mio massimo in ogni allenamento e in ogni occasione che si presenterà. Sono consapevole dell’alto livello del campionato e so di avere ancora molte cose da perfezionare, ma credo che al fianco di compagni più esperti e sotto la guida di coach Battocchio potrò migliorarmi molto“.

    Cosa ti manca di più di Cuneo, cosa farai appena tornerai?“Non vedo l’ora di andare a mangiare le lasagne da mia nonna e di ritrovare alcuni miei vecchi compagni di squadra“.

     A proposito di ex compagni, uno di sicuro lo vedrà ad ogni allenamento; il terzo Fiöl ad entrare nel roster dell’A2 Cuneo Volley è il centrale Tommaso Chiaramello. Cresciuto nelle fila biancoblù, ha appena concluso il percorso giovanile con l’Under 19 ed è stato promosso in prima squadra: “Essere chiamato a far parte dell’A2 è stato emozionante e mi ha reso molto orgoglioso, è per me una grandissima chance oltre che una conferma dei tanti sacrifici fatti finora“.

    Tommy cosa ti aspetti dalla prossima stagione?“Mi aspetto di imparare tantissimo, le giovanili sono belle e ho imparato tanto, ma sono mondi diversi. Avrò da lavorare sodo e non vedo l’ora“.

    Cosa significa giocare nel palazzetto della propria Città?“Il palazzetto è un luogo fantastico e quando mi alleno lì sento tante emozioni. Non vedo l’ora di vedere il palazzetto pieno dal campo, sarà sicuramente un’emozione forte. Il mio desiderio è di vivere una bella stagione, pronto davvero a mettere tutto ciò che di buono ho da offrire“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    U22M: l’Italia batte il Giappone nell’ultimo test match pre-Europei

    Convincente vittoria quella ottenuta venerdì sera dalla nazionale Under 22 maschile di Vincenzo Fanizza nell’ultima uscita prima dell’esordio ai Campionati Europei. A Palazzo Wanny di Firenze gli azzurri hanno infatti superato 3-0 (25-19, 25-20, 25-23) il Giappone nell’ultimo dei tre test match programmati in questo ritiro. Un buon successo quello ottenuto dall’Italia, che è andato a evidenziare i miglioramenti ottenuti dopo la prima uscita, persa 1-3 sempre contro la formazione nipponica. Le due delegazioni, al termine del match, hanno deciso di disputare un “quarto” set, anche questo dominato e vinto dagli azzurri 25-16. Miglior marcatore dell’incontro Tommaso Barotto con 17 punti, seguito da Riccardo Iervolino a 16, in doppia cifra tra gli azzurri anche Mattia Orioli a quota 11.

    Prestazione convincente e decisa dell’Italia fin dalle prime battute. Dopo un sostanziale equilibrio di inizio primo set è stata la formazione azzurra a mettere il naso fuori (12-9) e ad aggiudicarsi un buon margine di vantaggio (14-10, 16-11). Gli azzurri hanno continuato a mettere sotto pressione la difesa giapponese (22-17) fino alla chiusura del set fissata sul 25-19.

    Formazione tricolore che ha preso in mano il pallino del gioco anche nel secondo set (6-2); il Giappone ha accusato il colpo e la distanza fra le due squadre è aumentata. L’Italia in grande spolvero ha continuato ad imporre il proprio ritmo (15-11) e nel finale si è assicurata un ottimo margine di vantaggio (20-14) che gli ha consentito di chiudere il parziale sul 25-20.

    A differenza delle precedenti, la terza frazione di gioco è stata più di equilibrata. Le due formazioni sono state sempre a contatto (9-9); l’Italia a metà set ha tentato la mini fuga (16-14) ma il Giappone ha ristabilito subito la parità (16-16) e la battaglia sotto rete è proseguita nuovamente punto a punto (19-19). Con le due compagini ferme a quota 23 sono stati gli azzurri ad accelerare e a trovare il break decisivo che ha chiuso il match sul 25-23: Italia-Giappone 3-0.

    Domani ultima seduta di allenamento per gli azzurri che lavoreranno a Palazzo Wanny nel pomeriggio, mentre domenica mattina è in programma la partenza per l’Olanda: martedì 9 luglio prenderanno il via i Campionati Europei.

    ITALIA-GIAPPONE 3-0 (25-19, 25-20, 25-23)Italia: Orioli 11, Eccher 1, Barotto 17, Iervolino 16, Bartolucci 5, Fanizza 2, Staforini (L). Boninfante 1, Volpe 1, Balestra 4. N.e. Pellacani, Magliano, Arguelles, Roberti, Feri, Loreti. All. Fanizza.Giappone: Kakizaki 6, Sakai 4, Hanamura 7, Fujikawa 1, Katou, Maeda 5, Fudai (L). Yamamoto 4, Nakamiti 2, Haga 2, Kawano, Touma, Nakajima 5, Inoue.Durata set: 23’, 26’, 25’.Note: Italia: 3 a, 21 bs, 10 mv, 31 et. Giappone: 0 a, 11 bs, 3 mv, 16 et.

    DIRETTA STREAMINGTutte le partite dell’Italia sono state trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube della Federazione Italiana Pallavolo (QUI).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Volley Glamour…tra matrimoni, mare e…tennis!

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    Beach Pro Tour: Menegatti-Gottardi e Nicolai-Cottafava accedo ai quarti

    Prosegue nel migliore dei modi il percorso delle due coppie azzurre in gara all’Elite16 di Gstaad (Svizzera); Marta Menegatti e Valentina Gottardi e Paolo Nicolai e Samuele Cottafava hanno infatti superato la fase a gironi centrando l’accesso ai quarti di finale.

    Le azzurre dopo i risultati ottenuti nella giornata di giovedì (una vittoria e una sconfitta), hanno brillantemente superato 2-0 (21-19, 21-18) le forti olandesi Stam/Schoon nell’ultima uscita della Pool A. Una prestigiosa vittoria quella ottenuta dalla coppia federale, che mai prima era riuscita a battere la formazione olandese, team, tra l’altro, numero uno del torneo. Le azzurre nella gara valevole l’accesso in semifinale, in programma sabato alle ore 14, affronteranno le vincenti tra le statunitensi Cannon/Fraft e le brasiliane Ana Patricia/Duda.

    Si è chiusa invece con la vittoria per 2-0 (21-15, 22-20) sugli svizzeri Heidrich/Dillier la fase a gironi di Paolo Nicolai e Samuele Cottafava. Agli azzurri, archiviati anche i risultati di giovedì (una vittoria e una sconfitta), la vittoria contro gli elvetici gli ha permesso di superare la fase a gironi al secondo posto della Pool A e di accedere dunque al primo turno a eliminazione diretta. Ottavi di finale show per gli atleti allenati da Simone Di Tommaso; gli azzurri hanno infatti superato 2-0 (21-14, 21-12) gli statunitensi Evans/Budinger regalando a tutti i presenti momenti di grande beach volley. Prestazione esaltante degli azzurri e passaggio del turno centrato; i quarti di finale sono in programma sabato alle ore 12 contro i placchi Bryl/Losiak.

    DIRETTA STREAMINGTutti i match dell’Elite16 di Gstaad sono trasmessi in diretta streaming su Volleyball World TV (QUI).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Campionati Europei U22F: l’Italia batte la Polonia e vola in finale

    Un’altra prova di carattere della Nazionale Under 22 femminile che, davanti a quasi 1000 spettatori giunti questa sera al Palazzetto dello Sport, ha superato per 3-1 (25-22, 25-18, 16-25, 25-22) la Polonia, guadagnandosi con merito la finale continentale di categoria. 

    Sabato alle ore 20.30 le ragazze guidate dal tecnico azzurro Marco Mencarelli affronteranno la Serbia (ore 21 diretta streaming sul canale YouTube CEV QUI e sulla pagina facebook della FIPAV) che ha battuto nello stesso impianto la 3-2(25-20, 25-23, 20-25, 17-25, 15-10) la Turchia. 

    Ribechi e compagne sono state brave ad avere ragione di un avversario forte al termine di una gara ben interpretata durante la quale le ragazze italiane sono state determinate nei momenti clou della partita.Questo gruppo di atlete azzurre, che in questa manifestazione continentale ha racconto quattro successi in altrettante gare disputate, torna quindi a giocare un’altra finale a undici mesi di distanza dalla finale dei Campionati Mondiali U21 disputati in Messico. 

    Nell’altra semifinale la Serbia ha battuto al termine di un match vibrante e ricco di capovolgimenti di fronte la Turchia di Pieragnoli con il punteggio di 3-2 (25-20, 25-23, 20-25, 17-25, 15-10). 

    LA PARTITA: Marco Mencarelli per questa semifinale ha confermato Eze in palleggio, Adelusi sulla sua diagonale, Gardini e Nervini schiacciatrici, Costantini-Eckl centrali, Ribechi libero.

    L’avvio di primo set è stato caratterizzato da un sostanziale equilibrio e le due squadre hanno battagliato punto a punto. Ribechi e compagne però, hanno provato un allungo (20-18), distanza subito ricucita dalle avversarie polacche.  Nel finale l’Italia con grinta e determinazione ha imposto il proprio ritmo e un errore al servizio della turca Sen ha permesso all’Italia di chiudere in proprio favore sul 25-22. In evidenza in questo set Gardini e Adelusi.Secondo set con buona partenza dell’Italia volate sul (4-1). Con il passare dei minuti, però, la Polonia si è rifatta sotto, ha trovato il pareggio e il successivo sorpasso (6-7). La partita a questo punto si è fatta accesissima e le due formazioni non si sono risparmiate. La giovane nazionale di Mencarelli ha poi cambiato marcia ed ha allungato sul +4 (16-12). Nel finale l’Italia è stata brava a respingere i tentativi di rimonta della Polonia e ha al primo dei set set point disponibili sul (25-18) 2-0 Italia. 

    Terzo set caratterizzato da una buona partenza della Polonia che prova a scappare. Il tecnico italiano ha operato un doppio cambio, Eze per Bartolucci al palleggio e Adelusi per Adriano. Quest’ultima subito si fa sentire e mette a terra la palla del (6-8). L’Italia, dove aver un recupero prodigioso sul (9-13) ha tentato di ricucire lo svantaggio (13-16). La Polonia però ha continuato a macinare punto e il parziale è terminato (16-25).Nel quarto set la battaglia sottorete è continuata. L’Italia dopo qualche momento di difficoltà iniziale ha ritrovato la lucidità necessaria per passare in vantaggio (8-7).  Le azzurre trascinate da Stella Nervini e Beatrice Gardini hanno continuato a spingere + 6 (16-10). Nelle fasi successive la Polonia di coach Gluszek, anche grazie ad alcune buone giocate, ha assottigliato lo svantaggio. Nel finale, però, le azzurre non hanno avuto sbavature e si sono andate a prendere la meritata finale continentale (25-22). 

    MARCO MENCARELLI: “L’Italia è in finale e siamo riusciti a tenere testa al loro attaccamento alla maglia e al risultato. Oggi hanno rivoluzionato il loro gioco mostrando dei colpi d’attacco che non avevamo visto fare a loro nei due precedenti anni. Onore quindi alla Polonia ma onore anche a noi che abbiamo dovuto tenere testa a questo avversario e fatto valere i nostri punti di forza. Nella gara di oggi siamo stati bravi al servizio e ci siamo presi le nostre responsabilità e abbiamo limitato il loro gioco al centro.Oggi ad esclusione del terzo set, dove siamo stati molo disattenti, sono soddisfatto dell’atteggiamento delle ragazze che non si sono fatte sorprendere da questa Polonia. La gara di domani contro la Serbia sarà certamente dura. Chi arriva in semifinale è certamente una squadra forte. Non mi stupisce che la Serbia abbiamo prevalso 3-2 sulla Turchia, che sicuramente è stata meno brillante del solito. Domani dovremo fare tesoro di questo entusiasmo” . 

    BEATRICE GARDINI: “Oggi c’è un po’ di rammarico per alcune situazioni. Noi abbiamo sofferto e loro sono state molto brave. L’Italia invece è stata molto brava nei momenti clou e in alcuni punti chiave della partita. Questa sera si è vista proprio l’unione di questo fantastico gruppo.  Ma quello che conta oggi è la vittoria e l’abbiamo ottenuta e siamo in finale.  Adesso un po’ di riposo e poi testa alla partita contro la Serbia. Arrivati a questo punto le energie sono meno, ma saranno stanche anche loro. Noi abbiamo fame di vittoria e domani sicuramente daremo come al solito tutte noi stesse. Anche questa sera il pubblico di Lecce è stato incredibile. E’ sempre fantastico giocare in queste condizioni e ci dà davvero una spinta in più e li ringrazio fortemente”

    Italia – Polonia 3 – 1 (25-22, 25-18, 16-25, 25-22)Italia: Eze 1, Adelusi 12, Nervini 11, Eckl 7, Costantini 3, Gardini 20, Ribechi (L), Acciarri 0, Marconato 1, Adriano 8, Giuliani 0, Bartolucci 1. N.e. Valoppi (L), Bellia, All. Mencarelli .Polonia: Pierzchala 12, Staniszewska 9, Janicka 6, Kecher 8, Godlewska 8, Fiedorowicz 14, Lyduch (L), Rejment 0, Pajdak (L), Sobalska 0, Latos 0. N.e. Milewska, Bandurska, Senica, All. Gluszak .Arbitri: Rolands PISEVS (LAT), Sebastian WIDLARZ (ENG)                      Durata set: 26 , 25 , 25 , 28.Note: Italia: 5 a, 9 bs, 7 mv, 30 et. Polonia: 7 a, 7 bs, 6 mv, 27 et.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Carlo Bonifazi punta in alto: “Con Benzi vogliamo raggiungere una dimensione mondiale”

    L’impressione è che una volta che la stagione sarà nel vivo, Carlo Bonifazi e Davide Benzi saranno ancora una delle coppie da battere nell’estate del beach che a Caorle, due settimane fa, ha solo scaldato i motori. Complice le frenetiche attività di entrambi, nel soleggiato veneto in cui la stagione del campionato assoluto parte come da tradizione ogni anno, la coppia si è accontentata di un quinto posto che non soddisfa, ma che restituisce solo la consapevolezza del voler bissare i bei successi della scorsa stagione, quando il tricolore è stato cucito sulla loro canotta:

    “È scontato il fatto che dopo lo scorso anno, vogliamo continuare su quel livello di gioco e di successi che ci ha consentito di conseguire lo scudetto al campionato italiano. Io e Davide abbiamo l’ambizione di migliorarci ogni stagione, e per questa stagione vogliamo proseguire quel percorso che ci ha portato a conquistare punti in ambito internazionale. Non mi fa paura dire che l’obiettivo è quello di guardare alla dimensione mondiale più che a quella locale”

    Europeo?

    “Non sappiamo se siamo dentro, ma faremo di tutto per percorrere quella strada”

    L’italiano è cominciato con molte novità. Partiamo dal vostro quinto posto.

    “Per il livello espresso, secondo me avremo potuto puntare al podio, e credo che ce lo saremo meritato. Dispiace perché volevamo qualcosina di più, ma siamo consapevoli che alla prima tappa qualcosa può andare non come ce lo si aspettava. Non voglio giustificare il lavoro di entrambi, ma la frenesia di incastrare viaggi, allenamenti e due città diverse all’inizio può pesare. Non è un alibi, ma un punto da cui ripartire per aggiustare il tiro”

    foto Instagram @carlo_bonifazi

    Cosa ha trovato di nuovo?

    “Il livello ovviamente cresce di più ogni anno che passo, sia a livello italiano che internazionale. Nell’italiano la competizione aumenta e il fatto che quest’anno ci siano coppie come Zaytsev-Lupo già dalle prime tappe, testimonia che la guerra per la conquista del titolo sarà ancora più accesa. Le coppie che ci siamo trovati davanti sono tutte tecnicamente e tatticamente allenate molto bene. Con il passare degli anni mi rendo conto che tanti si attrezzano per fare bene sin da subito”

    Prossime tappe a livello internazionale?

    “Puntiamo a tre tappe Future in cui sappiamo di trovare un livello piuttosto alto. Cercheremo di alternare la presenza all’italiano con qualche trasferta estera, anche perché affacciarsi alla finestra dell’internazionale ti consente di alzare l’asticella e fare anche un gioco diverso. Qualitativamente parlando, è un’esperienza che già lo scorso anno ci ha migliorato molto”

    Il vostro segreto resta l’affiatamento.

    “Sono contento che emerga questo. Stiamo cercando in questi giorni di riprendere in maniera integrata e di impostare la preparazione alle prossime tappe verso un ritmo che deve assolutamente crescere. Sono contento di lavorare con Davide anche in questa stagione. Spero che tutte le cose che ci siamo promessi possano diventare realtà”.

    Intervista di Roberto Zucca LEGGI TUTTO