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    B maschile: rimonta da sogno per la Sicily F.lli Anastasi contro Vibo

    Emozioni a non finire al PalaCampagna, dove la Sicily F.lli Anastasi, nella 25esima giornata del campionato di Serie B maschile, ha salutato il proprio pubblico con una vittoria a tratti epica. Gli uomini di coach Santacaterina arrivavano dalla vittoria di Viagrande, ma ci tenevano a regalare ai propri tifosi una gioia in casa. Il match era iniziato bene, poi la Tonno Callipo Vibo Valentia, squadra che in classifica era ampiamente avanti, ha ribaltato la situazione. Reazione di capitan Giliberto e compagni che strappavano il quarto set in volata e nel tie break rimontavano due volte un break di svantaggio vincendo ai vantaggi per 16-14.

    È stata partita vera a Saponara, giocata punto a punto, con gli arbitri che a volte faticano a contenere i nervi delle due squadre e vengono sventolati anche dei cartellini. Alla fine i due punti li prende la Sicily F.lli Anastasi, che sale a quota 7 in classifica nel girone I di Serie B, uno comunque meritato per Vibo Valentia. Settimana prossima si chiude la stagione, i tirrenici fanno visita al Volley Papiro Fiumefreddo e proveranno a ingranare la terza.

    La cronaca:Partita che non era cominciata bene per i tirrenici costretti a fare e meno di Amagliani e Morisciano, quest’ultimo fermo per un infortunio. Nel ruolo di opposto coach Santacaterina schierava Bartolomeo con Giliberto al palleggio, schiacciatori Marco Alaimo (ancora top scorer dei tirrenici con 18 punti) e Mazza che chiude a 15, centrale con licenza da opposto Rizzo, per lui 14 punti e Ciaramita che sale col passare dei minuti e mette a terra il pallone della vittoria. Libero Alberto Alaimo, per lui altra partita superlativa con diverse difese da strappare applausi. Utilizzati a partita in corso Sulfaro, sia in regia che per alzare il muro siciliano, che Venuti, secondo libero, che ha esordito in serie B a fine terzo set. In panchina alla prima convocazione anche Vazzano, Bonansinga e Trifirò.

    Coach Piccioni per Vibo Valentia varava un sestetto giovane inizialmente, Fiandaca-Iurlaro sulla diagonale palleggiatore-opposto, Pisani e Tassone in posto 4, Michelangeli e Mirabella al centro con Cugliari libero, ma non perfetto in ricezione subendo svariati ace dai tirrenici. Vedendo che la partita si complica, già nel finale di primo set, i calabresi mandano in campo i loro pezzi da novanta, da capitan Mille al centrale Saragò, ancora l’opposto Cimmino e il palleggiatore titolare Guarascio. Al tie break in campo si affrontano le due migliori formazioni possibili, con Pisani che sarà comunque il migliore dei suoi e top scorer dell’incontro con 22 punti.

    Brutto inizio per la Sicily F.lli Anastasi che paga subito un pesante break per 0-4, a segnare il primo punto per i tirrenici è Marco Alaimo. Dal 3-7 i padroni di casa impattano sull’otto pari con gli ultimi punti sempre di Alaimo con Ciaramita che si esalta in difesa in seconda linea nell’occasione. Il sorpasso arriva poco dopo con Rizzo attento sulla rete a schiacciare una palla ricevuta leggermente abbondante e sul 9-8 arriva il primo time out dalla panchina ospite. Al rientro massimo vantaggio della Sicily F.lli Anastasi con l’ace di Bartolomeo a cui segue il muro di Rizzo (13-9) e coach Piccioni chiede subito l’altro time out a disposizione. Entra Cimmino e ricuce Vibo Valentia sul 16-15, prima dell’aggancio arriva il time out di coach Santacaterina.

    Altro cambio tra le file calabresi con Guarascio che entra in regia, ma l’ace di Mazza regala nuovamente il più 3, sul 18-15 ai siciliani. Gli ospiti non si arrendono e rientrano sul 19-19. La Sicily F.lli Anastasi scappa nuovamente con un ottimo turno in battuta di Bartolomeo, due ace dei tre totali sarà il top acers della sfida, e il punteggio dice 23-19. Ancora Vibo Valentia si riporta sotto e sul 23-22 coach Santacaterina ricorre al secondo time out a disposizione, al rientro a segno Marco Alaimo e due set point per i locali. Sul primo arriva un errore in battuta, sul secondo spinge la palla oltre il muro Mazza per il 25-23.

    Nel secondo set coach Piccioni cambia lo starting six, manda Mille in campo mentre restano Cimmino e Guarascio che non erano nello formazione iniziale. Inizia bene sul 2-0 Sicily F.lli Anastasi poi rientra Vibo Valentia sul 3-3 che allunga fino al 3-7. Mazza interrompe il digiuno dei suoi, ma le distanze restano col muro di Mirabella (sarà il top blocker della sfida con 5 totali) che vale il 4-9, coach Santacaterina ferma il gioco. Al rientro va a referto Mille che tiene a distanza la formazione di casa sull’8-12, segue una grande difesa di Giliberto e Rizzo attacca al secondo tocco vincente. Parte la reazione dei padroni di casa con i punti di Rizzo, il primo tempo di Ciaramita e Mazza per il 12-13.

    Con due errori degli ospiti poco dopo la Sicily F.lli Anastasi impatta sul 14-14. Arriva l’ace di Mazza per il sorpasso sul 16-15, si viaggia punto a punto e sul 19-18 arriva un time out dalle panchine. Si continua punto a punto al rientro, poi due volte volte Marco Alaimo mette distanza, sull’ace che vale il 22-20 con coach Piccioni chiama time out. Al rientro arrivano tre punti consecutivi dei calabresi e tocca a Santacaterina chiedere time out. Si torna in campo e Mazza prova due volte, la prima respinta dal muro, la seconda passa per il 23 pari. Mani out contestato di Cimmino per il set point degli ospiti, subito convertito dal muro di Mirabella.

    Nel terzo per la Sicily F.lli Anastasi in regia Sulfaro si avvicenda con Giliberto, break immediato degli ospiti che allungano sull’1-5. Marco Alaimo prova a rimettere i suoi in partita, ma Pisani e Mille li tengono a distanza. I tirrenici con una grande difesa si riportano vicino sul 10-8. Il turno di Mille al servizio però fa male ai locali che dopo il suo turno si ritrovano a inseguire 8-14. Il divario aumenta con Vibo che scappa sul 9-18 e coach Santacaterina chiama time out. Esce per un momento il libero di casa Alberto Alaimo, ma nulla di preoccupante rientrerà, intanto esordio per Venuti che paga un po’ l’emozione. I set point arrivano copiosi per Vibo Valentia con Pisani che mette a terra il 24-12, a questo punto, con Mazza al servizio, arrivano quattro punti consecutivi dei padroni di casa con coach Piccioni che chiede saggiamente time out. Al rientro errore di Mazza in battuta e set in archivio per 16-25.

    Nonostante la botta e il break di partenza dei calabresi la Sicily F.lli Anastasi non si arrende e annulla lo svantaggio grazie al muro di Ciaramita e poi all’errore ospite. Quando siamo sul 9-9 torna ad alzarsi l’intensità, come nei primi due set, e anche i tirrenici adesso murano con più efficacia. Arriva il break con Mazza che mette a terra il 14-12 e la panchina calabrese chiama time out. Al rientro ace di Rizzo e prosegue il buon momento dei locali che vanno a condurre per 17-13 con Vibo Valentia che ricorre al secondo time out.

    Al rientro i tirrenici provocano l’errore di Tassone, pregevole il salvataggio di piede di Alberto Alaimo per quello che sarà il 20-16. Mantiene il vantaggio la squadra di coach Santacaterina e dal 22-17 reazione calabrese con Mille al servizio che si riporta vicino 22-20, la panchina locale ferma il gioco. Al rientro Marco Alaimo fa respirare la Sicily, poi Rizzo procura i set point sul 24-21. Il primo sfuma con l’errore al servizio dello stesso numero nove in maglia Sicily F.lli Anastasi, lo scambio è convulso e ci pensa l’esperto Mazza a risolvere sopra la rete per 25-22.

    Inizia con due errori Vibo Valentia il tiebreak, poi Mirabella rimette i suoi in partita, torna avanti un break la Sicily F.lli Anastasi sul 5-3, allunga ancora con Marco Alaimo che firma il 7-4 con coach Piccioni costretto a chiedere il time out. Arrivano due punti consecutivi per gli ospiti e sul 7-6 sono i locali a fermare il gioco. Si cambia campo sull’8-6 grazie al primo tempo di Ciaramita che porta avanti nuovamente i suoi di un break. Ribalta tutto Mille che va a segno tre volte consecutivamente poi l’attacco fuori chiamato a Marco Alaimo per l’8-10. Non si dà per vinta la Sicily F.lli Anastasi con il primo tempo vincente di Rizzo, poi errore di Mille e di nuovo parità sul 10-10. Vibo Valentia però torna immediatamente avanti un break sul 10-12 con gli arbitri che fischiano fallo di formazione ai locali, si arriva sull’11-13 e coach Santacaterina ricorre al secondo time out.

    Mani out di Mazza che tiene i suoi in partita, protestano gli ospiti e gli arbitri mostrano il rosso a Mirabella e il punteggio torna in parità sul 13-13. Errore di Pisani in attacco e match point per i siciliani sul 14-13. Tutto sfuma per un’invasione sotto rete, poi sulla nuova parità Fiandaca, entrato al servizio, manda abbondantemente lungo. Sul 15-14 il secondo match point della Sicily F.lli Anastasi con al servizio il capitano vede gli ospiti non riuscire ad organizzare l’attacco e Ciaramita si fa trovare pronto sopra la rete e appena la palla passa involontariamente nel suo campo con un rapace a due mani la spinge a terra esplodendo di gioia insieme ai suoi.

    Sicily F.lli Anastasi-Tonno Callipo Vibo Valentia 3-2 (25-23, 23-25, 16-25, 25-22, 16-14)Sicily F.lli Anastasi: Sulfaro 1, Alaimo A. 0, Vazzano ne, Alaimo M. 18, Rizzo 14, Bonansinga ne, Mazza 15, Ciaramita 8, Bartolomeo 8, Venuti 0, Giliberto 0, Trifirò ne. Allenatore: Tino Santacaterina.Tonno Callipo Vibo Valentia: Iurlaro 4, Cortese ne, Tassone 1, Mirabella 14, Guarascio 0, Saragò 8, Cimmino 17, Argano ne, Cugliari 0, Mille 15, Pisani 22, Michelangeli 2, Fiandaca 0. All. Francesco Piccioni.Arbitri: Laura Incognito e Gianpaolo Panzeca.Note: Durata: 27’, 31’, 25’, 31’, 25’. Ace: 7-5. Muri: 5-15. Errori in battuta: 5-16.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B maschile: la Maury’s Com Cavi passa al tie break a Sesto Fiorentino

    Dopo un match al cardiopalmo, la Maury’s Com Cavi Tuscania si impone al tie break sulla MaxiItalia Jumboffice Sesto Fiorentino e mantiene la vetta del girone F di Serie B maschile. Ora i punti di vantaggio su ToscanaGarden Arno, che si aggiudica lo scontro diretto con Grosseto, sono 3 e servirà un punto nell’ultima giornata in casa con i Lupi Pontedera per conquistare il primo posto nel girone.

    La cronaca: Al fischio di inizio dei signori Domenica Forte e Andrea Aleo, coach De Marchi dispone i padroni di casa con Corti in regia con Catalano opposto, Nuti e Della Volpe di banda, Bruni e Giacomelli centrali, Ceccherini libero. Perez Moreno risponde con Marrazzo in regia e Buzzelli opposto, Festi e Simoni al centro, Genna e Lucarelli di banda, Rizzi libero.

    Pronti via, con Tuscania subito a più 5 (0-5). La reazione dei padroni di casa non si fa attendere: l’ace di Giacomelli riduce lo svantaggio fino al 5-7. Ancora Tuscania, due ace consecutivi di Simoni e i laziali siriportano avanti 5-12. Parziale di 4-0 per Sesto, che prima si porta sul 10-14, poi accorcia ulteriormente con l’ace di Catalano (12-14). Tuscania ancora in fuga (15-19) ed ennesima risalita di Sesto(18-20). Muro di Festi (18-22), quindi l’ace dello stesso centralone bianco azzurro chiude il primo parziale 19-25.

    Secondo set con Sesto subito avanti 4-0, e Tuscania che reagisce e con l’ace di capitan Buzzelli si riporta in parità 8-8. Si va avanti punto a punto fino all’ace di Della Volpe che riporta avanti i suoi 14-11. Ancora punto a punto con i toscani avanti e Tuscania che non riesce a rientrare. Il servizio di Buzzelli si ferma sulla rete e assegna ai padroni di casa il parziale sul 25-21.

    Due muri consecutivi, prima su Della Volpe e poi su Catalano, portano avanti sul 2-7 gli ospiti, che poi continuano a premere sull’acceleratore (5-13). Tuscania appare incontenibile (8-20). Reazione d’orgoglio dei padroni di casa che approfittano di un momento di pausa degli avversari e accorciano fino al 16-23. Il servizio di Benini finisce in rete e Tuscania si aggiudica il terzo parziale.

    Quarto set. Parte forte Tuscania, due ace consecutivi e un primo tempo vincente di Festi costringono coach Marchi a fermare subito il tempo sull’1-5. Reazione Sestese che con un parziale di 5 a zero si portaaddirittura avanti grazie anche ad un ace di Badii (8-7). Ancora i padroni di casa a segno (11-8), Perez Moreno chiama anche il secondo time out. Punto a punto con Tuscania che recupera e grazie ad un acedi Buzzelli si porta sul 20-21. Ancora una reazione dei toscani che passano di nuovo avanti 24-23, e poi conquistano il parziale grazie ad un primo tempo fuori misura di Festi: 26-24.

    Si va al tie break. Entusiasmante il punto a punto con Tuscania che va al cambio campo in vantaggio (7-8) e poi allunga 7-10. L’ace di Catalano riporta sotto i suoi, 9-10. Genna mette a terra il 10-13. I padroni di casa accorciano di nuovo (13-14) fino all’attacco vincente di Genna che assegna il match alla Maury’s Com Cavi Tuscania (13-15).

    Maxitalia Jumboffice Sesto Fiorentino-Maury’s Com Cavi Tuscania 2-3 (19-25, 25-21, 17-25, 26-24, 13-15)MAXITALIA JUMBOFFICE SESTO: Giacomelli 8, Ammannati 6, Badii 1, Benini 1, Carminati, Nuti 2, Catalano 23, Della Volpe 21, Bruni 4, De Cristofaro (L1), Goncalves, Corti 2, Buoncompagni, Ceccherini (L2.) All. Marchi.MAURY’S COM CAVI TUSCANIA: Buzzelli (cap) 23, Simoni 11, Genna 21, Festi 15, Lucarelli 9, Stoleru, Pieri, Borzacconi, Marrazzo 3, De Angelis, Facchini, Rizzi (L1), Quadraroli (L2), Rogacien. All. Victor Perez Moreno, 2° All. Francesco Barbanti.ARBITRI: Forte e Aleo.NOTE: Durata: ‘26 ’28, ’25, ’33, ’20.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Zamalek femminile si conferma campione d’Africa per club

    Si completa la “doppietta” egiziana nei Campionati Africani per Club al Cairo: dopo il trionfo dell’Al Ahly nella competizione maschile, lo Zamalek SC si conferma sul trono in quella femminile bissando il titolo conquistato lo scorso anno. E a completare il successo del paese organizzatore c’è la medaglia d’argento dello stesso Al Ahly, che si arrende in un tiratissimo derby chiuso soltanto sul 3-2 (27-29, 25-18, 13-25, 25-21, 15-13). Nella storia della competizione non era mai accaduto che due squadre egiziane si affrontassero in finale. Il terzo posto spetta invece all’altro storico club africano delle Kenya Pipeline, che nella finalina superano per 3-1 (18-25, 25-21, 25-16, 25-16) le connazionali della Kenya Commercial Bank.

    MVP della competizione la centrale dello Zamalek Mariam Metwally. Nel sestetto ideale ci sono altre due giocatrici della squadra campione, la palleggiatrice Dana Shawky e la schiacciatrice brasiliana Milca Lubieska Da Silva, e tre dell’Al Ahly: la centrale Aya Khalid, il libero Nada Walid e la schiacciatrice montenegrina Tatjana Bokan, vecchia conoscenza del campionato italiano. Completano il quadro la centrale Trizah Atuka delle Kenya Pipeline e l’opposta Debrah Jesang della Kenya Commercial Bank.

    (fonte: CAVB) LEGGI TUTTO

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    NCAA maschile: trionfa ancora UCLA, Long Beach ko in finale

    Secondo successo di fila per UCLA nel campionato di Division I della NCAA maschile: la squadra dell’università di Los Angeles bissa il titolo conquistato lo scorso anno battendo nella finalissima i padroni di casa di Long Beach per 3-1 (25-21, 25-20, 27-29, 25-21). È dal lontano 2011 che in NCAA si registrano solo “doppiette” di vittorie consecutive, ma risaliva al 1996 l’ultima di UCLA, che si conferma largamente l’ateneo più titolato del campionato con 21 trionfi totali. Per l’altra squadra californiana – che non perdeva in casa da febbraio 2023, sempre contro i Bruins – si tratta invece della seconda finale persa in 3 anni dopo i due successi del 2018 e 2019.

    La squadra del CT della nazionale John Speraw (al suo quinto titolo in carriera) ha ampiamente meritato il successo, vincendo 15 delle ultime 16 partite della stagione. In finale il primo set è stato deciso da un turno di servizio di Coleman McDonough che ha portato il punteggio dal 19-18 al 22-18, mentre il secondo è stato dominato dai Bruins (10-4, 18-12). Nel terzo set il riscatto di Long Beach dopo un match point annullato sul 24-23; il quarto parziale è rimasto in parità fino al 20-20 prima di tre attacchi decisivi di Zach Rama che hanno trascinato UCLA verso la chiusura, arrivata con un errore in attacco della squadra di casa.

    Lo schiacciatore Ethan Champlin è stato premiato come MVP delle finali; con lui nel sestetto ideale due compagni di squadra, il centrale Merrick McHenry e il palleggiatore Andrew Rowan. Premiati anche Simon Torwie e Skyler Varga di Long Beach, Hilir Henno (uno dei figli dello storico libero francese Hubert) di Irvine e Camden Gianni di Grand Canyon.

    (fonte: UCLA Men’s Volleyball) LEGGI TUTTO

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    Ravenna a un passo dalla Final Four: “Giocheremo con la formazione dell’andata”

    Dopo il successo per 3-1 a Pordenone nel match d’andata, la Consar Ravenna vede più vicina la qualificazione alla final four della Del Monte Coppa Italia A2. Nel match di ritorno di domenica 5 maggio al Pala De Andrè, l’ultimo in casa di questa annata (si gioca alle 19, diretta gratuita su Volleyball TV e arbitraggio affidato a Turtù di Montegranaro e Cecconato di Villorba), a Goi e compagni basta vincere due set per centrare l’obiettivo. In caso di successo da tre della Tinet Prata si giocherebbe il golden set di spareggio ai 15.

    Marco Bonitta, coach della Consar, non cambia strategie o pensieri: “Abbiamo detto che vogliamo disputare questa Coppa Italia al meglio delle nostre possibilità e che comunque vogliamo dare spazio a quei ragazzi che hanno giocato meno. Non c’è bisogno di fare pretattica: giocheremo con la formazione che ha finito il match a Pordenone, perché composta da atleti che hanno dimostrato grande impegno e dedizione durante l’intera stagione e si sono guadagnati questa opportunità. È poi l’ultima partita di questa annata davanti al nostro pubblico e vogliamo salutarlo nel modo migliore. Poi nell’andamento di questo match dipenderà molto anche da quello che metterà in campo la Tinet“.

    Nessuno in casa ravennate si aspetta un avversario arrendevole o rassegnato. La formazione di Boninfante farà di tutto per rovesciare il risultato e staccare il biglietto per la finale di Cuneo, ma proprio l’atteggiamento e la conduzione della partita esibite dai suoi giocatori lasciano tranquillo Bonitta: “La cosa più bella della partita di mercoledì non è stata la vittoria in sé – spiega il coach – quanto piuttosto lo spirito di squadra, la compattezza, l’unione di intenti. Tutti quelli che sono che sono partiti nel sestetto e quelli che sono entrati hanno dato il loro contributo. Ma non avevo dubbi perché durante l’anno spesso volentieri li ho mischiati e li ho fatti sentire partecipi di un progetto. Ero certo che avremmo potuto giocare una buona partita, così come sono certo che la stessa cosa accadrà domani“.

    Ma non c’è solo la Del Monte Coppa Italia a scandire questo mese di maggio, particolarmente foriero di buone prospettive per la Consar. Allargando lo sguardo al settore giovanile, c’è a fine mese una finale di Boy League da disputare e mercoledì prossimo una finale di Junior League da conquistare, nel match casalingo contro Castellana Grotte che chiuderà il secondo concentramento di qualificazione. “Sono due obiettivi molto importanti, a cui la società tiene parecchio – ricorda Bonitta –. La Junior League diventa una opportunità di riconfermarsi perché buona parte del gruppo è lo stesso che l’anno scorso ha vinto il titolo Under 19 e la Boy League è il traguardo finale di un gruppo di valore, plasmato nel territorio e che può ripercorrere le orme di quello precedente da cui sono usciti i 2004 che oggi sono in prima squadra“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ravenna, l’ultimo sforzo per entrare nelle final four di Coppa

    Dopo la vittoria per 3-1 in gara1, a Goi e compagni bastano due set domani, nel match di ritorno al Pala De Andrè (si gioca alle 19), l’ultimo in casa in questa annata, contro la Tinet Prata per conquistare le finali a Cuneo
    Dopo il successo per 3-1 a Pordenone nel match d’andata, la Consar Ravenna vede più vicina la qualificazione alla final four della Del Monte Coppa Italia. Nel match di ritorno di domani al Pala De Andrè, l’ultimo in casa di questa annata (si gioca alle 19, diretta gratuita su Volleyballworld.tv e arbitraggio affidato a Turtù di Montegranaro e Cecconato di Villorba), a Goi e compagni basta vincere due set per centrare l’obiettivo. In caso di successo da tre della Tinet si giocherebbe il golden set di spareggio ai 15. Marco Bonitta, coach della Consar, non cambia strategie o pensieri. “Abbiamo detto che vogliamo disputare questa Coppa Italia al meglio delle nostre possibilità e che comunque vogliamo dare spazio a quei ragazzi che hanno giocato meno. Non c’è bisogno di fare pretattica: giocheremo con la formazione che ha finito il match a Pordenone, perché composta da atleti che hanno dimostrato grande impegno e dedizione durante l’intera stagione e si sono guadagnati questa opportunità. E’ poi l’ultima partita di questa annata davanti al nostro pubblico e vogliamo salutarlo nel modo migliore. Poi nell’andamento di questo match dipenderà molto anche da quello che metterà in campo la Tinet”.Nessuno in casa ravennate si aspetta un avversario arrendevole o rassegnato. La formazione di Boninfante farà di tutto per rovesciare il risultato e staccare il biglietto per la finale di Cuneo, ma proprio l’atteggiamento e la conduzione della partita esibite dai suoi giocatori lasciano tranquillo Bonitta.“La cosa più bella della partita di mercoledì non è stata la vittoria in sé – spiega – quanto piuttosto  lo spirito di squadra, la compattezza, l’unione di intenti. Tutti quelli che sono che sono partiti nel sestetto e quelli che sono entrati hanno dato il loro contributo. Ma non avevo dubbi perché durante l’anno spesso volentieri li ho mischiati e li ho fatti sentire partecipi di un progetto. Ero certo che avremmo potuto giocare una buona partita, così come sono certo che la stessa cosa accadrà domani”.Ma non c’è solo la Del Monte Coppa Italia a scandire questo mese di maggio, particolarmente foriero di buone prospettive per la Consar. Allargando lo sguardo al settore giovanile, c’è a fine mese una finale di Boy League da disputare e mercoledì prossimo una finale di Junior League da conquistare, nel match casalingo contro Castellana Grotte che chiuderà il secondo concentramento di qualificazione. “Sono due obiettivi molto importanti, a cui la società tiene parecchio – ricorda Bonitta -. La Junior League diventa una opportunità di riconfermarsi perché buona parte del gruppo è lo stesso che l’anno scorso ha vinto il titolo Under 19 e la Boy League è il traguardo finale di un gruppo di valore, plasmato nel territorio e che può ripercorrere le orme di quello precedente da cui sono usciti i 2004 che oggi sono in prima squadra”. LEGGI TUTTO

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    B maschile: Valtrompia parte bene poi si spegne, Grassobbio passa 3-1

    Nulla di fatto a Grassobbio nonostante una buona partenza, i Lupi di Valtompia soccombono ai bergamaschi per 3-1 (19-25, 36-34, 25-18, 25-16 ).

    Dopo aver dominato il primo parziale con un gioco dinamico e ordinato, i Lupi vanno sotto nel secondo set ma si rendono protagonisti di un’ottima rimonta, che li porta ai vantaggi. Grassobbio però si dimostra più cinica e pareggia i conti ai vantaggi. Dal terzo set I valori in campo dei bergamaschi emergono e Grassobbio riesce a portare a casa il match senza ulteriori problemi.

    La cronaca

    I Lupi cominciano con la diagonale Ricco-Burbello, al centro Agnellini-Riccardi, in 4 Montanari-Grezzi, libero Pollicino

    La partenza è a favore dei Lupi che si portano avanti nel break 6-8 con una diagonale di Burbello. Grassobbio però sorpassa subito con un muro su Montanari e una ricezione sbagliata dei valtrumplini 10-9. I Lupi ritrovano il vantaggio 12-14 con una bella giocata di Montanari. Anche Grezzi riesce a passare e tiene il break 13-15 poi Ricco di prima intenzione 13-16. Montanari fa mani out 14-18. Viene però murato e Grassobbio si aggiudica il 16-18. Il vantaggio viene tenuto fino alla fine con Montanari che chiude in pipe 19-25.

    Tutto da rifare però nel 2 set in cui Grassobbio si porta in vantaggio 9-7. I Lupi restano attaccati ma Grassobbio allunga 16-13, molti i servizi sbagliati sul campo valtrumplino. Due muri dei Lupi permettono di accorciare 17-16, poi però l’opposto bergamasco firma il 18-16. Il centrale bergamasco in primo tempo allunga 21-18. I Lupi non mollano e impattano sul 22-22. Montanari porta ai vantaggi 24-24. Chiude un muro di Grassobbio 36-34.

    Nel terzo set I Lupi accusano il colpo, perdendo male nonostante qualche buona giocata di Montanari e Agnellini 25-18.

    Anche nel quarto parziale Grassobbio conduce 12-8, Grezzi e Montanari tengono vivo, coach Gandini prova anche un doppio cambio, ma l’opposto di casa Corti allunga ancora 16-9 e Grassobbio chiude i giochi 25-16.

    Grassobbio -Valtrompia 3-1 (19-25, 36-34, 25-18, 25-16 ).

    Valtrompia: Agnellini 5, Ricco 1, Dotti, Riccardi 4, Sorlini 3, Leali,4 Podavini, Burbello 13, Grezzi 5 Pollicino L, Hoffer L, Benini, Montanari 26 all GandiniGrassobbio: Magatelli, Ursino 1, Colombi 1, Cornaro 12, Gritti 10, Corti 26, Gamba 14, Musitano 10 L Boschini, Vavassori, Ratti, Maurizio, Gherardi, Ravasio all Incitti.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia, la seconda tappa da San Francesco al Campo a Oropa: percorso e altimetria

    La seconda tappa della corsa rosa scatterà domenica da San Francesco al Campo e arriverà al Santuario di Oropa dopo 161 km: un omaggio a Marco Pantani, a 20 anni dalla morte, trionfatore nel 1999 sulla salita del Santuario biellese al termine di una rimonta leggendaria. Il Giro è in diretta su Eurosport, canale 210 di Sky
    NARVAEZ VINCE LA 1^ TAPPA: IL RESOCONTO – CLASSIFICHE

    Archiviata la prima tappa, con la vittoria in volata dell’ecuadoriano Jhonatan Narvaez e il commovente tributo al Grande Torino nel giorno del 75° anniversario dalla tragedia di Superga, è già tempo di proiettarsi alla seconda frazione di questa 107^ edizione del Giro, lunga 161 km: da San Francesco al Campo a Oropa, omaggio a Marco Pantani a 25 anni dalla vittoria sul Santuario biellese al termine di una rimonta epica nel ventennale dalla scomparsa del campionissimo romagnolo.

    L’impresa di Pantani
    Dopo la doppietta Giro-Tour del 1998, la gloria e un’immensa popolarità accompagnano Pantani alla corsa rosa del 1999, toccando l’apice del suo fulgore il 30 maggio, nella 15^ tappa, autore della più grande impresa del ciclismo moderno. Il ‘Pirata’ veleggia in maglia rosa, ma sulla salita che porta al Santuario di Oropa la catena fa crack: con l’aiuto dei gregari supera 49 corridori, riprende Paolo Savoldelli (secondo in generale) e a 3 km dall’arrivo – su pendenze del 10-13 per cento – stacca Jalabert. Non si accorge nemmeno di aver vinto, finché non sarà abbracciato dai compagni. Sulle Alpi, completerà l’opera: vince a Pampeago e si ripete a Madonna di Campiglio, accumulando un vantaggio abissale sui più diretti inseguitori Savoldelli (5’38”) e Ivan Gotti (6’12”). Il 5 giugno, al risveglio, la ‘sentenza’ dei test medici: il suo valore di ematocrito è del 51,8%, di poco superiore al margine di tolleranza dell’1% sul limite massimo consentito dai regolamenti. Pur non risultando positivo a un controllo antidoping, viene escluso dal Giro ’99 “a scopo precauzionale” e sospeso per 15 giorni. L’inizio della sua odissea.

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    la storia
    Pantani, trionfi e cadute: la leggenda del Pirata

    Il 14 febbraio del 2004 ci lasciava il grande campione romagnolo, eroe tragico e amatissimo: l’ultimo capace di vincere Giro e Tour nello stesso anno. La storia di Marco attraverso gli scatti più iconici della sua carriera
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    PANTANI PER SEMPRE: LO SPECIALE

    MI RITORNI IN MENTE

    Dopo un lungo inseguimento, Lucio Battisti era riuscito a riprendere e staccare Gianni Morandi, in ‘fuga’ con la sua Belinda nella classifica dei 45 giri. È così, sulle note di Mi ritorni in mente, che il 13 gennaio del 1970 al “Bufalini” di Cesena – alle 11.45 – nasce Marco Pantani: come nel più nostalgico dei déjà vu. Mamma Tonina sta bene, il bimbo è una bellezza: pesa quasi 4 chili! E non vede l’ora di conoscere la sorellina Manola, babbo Paolo e i nonni Delia e Sotero, in dolcissima attesa nella loro casa di Via Saffi, a Cesenatico.

    PIADA E PALLONE

    Marchino cresce a piadina e squacquerone, la specialità di famiglia, e muove i suoi primi passi sul campetto di calcio dell’incantevole borgo romagnolo. “Amava giocare a pallone – ci raccontò una volta Paolo Pantani – all’ala destra: era leggerino, ma volava su quella fascia! Certo, non la passava mai… voleva dribblarli tutti e il mister si arrabbiava. E pure i compagni non è che facessero salti di gioia…”. Tifosissimo del Cesena e milanista come il babbo, alla bici, insomma proprio non ci pensava. Ancora per poco…

    LA ‘GRAZIELLA’ DI MAMMA TONINA

    “Il calcio gli piaceva – confermava la signora Pantani – però si arrabbiava perché lo mettevano sempre in panchina. Allora mi prendeva la bicicletta e inseguiva i coetanei della “Fausto Coppi”, la squadra di Cesenatico. Ma loro avevano le bici da corsa, e lui la mia ‘Graziella’. Quando tornavo a casa dal lavoro, era distrutto, ma felice. “Sono stato con loro – mi diceva – ma non mi hanno mica staccato…”.

    Percorso e altimetria della 2^ tappa
    Tappa pianeggiante lungo Canavese e Vercellese fino a Valdengo, quando si impenna in un susseguirsi di salite e discese senza un attimo di respiro. Si scalano Crocemosso, Oasi Zegna e Nelva. Quindi una discesa veloce su Biella e la salita finale di Oropa sul percorso ‘classico’ già affrontato in altre edizioni del Giro. Prima parte di strade piane, rettilinee e di larghezza normale costellate dei comuni ostacoli cittadini nelle zone urbane e 11 km in salita, da Biella al Santuario di Oropa. Nell’abitato di Favaro, con pavimentazione in porfido, le pendenze massime (attorno al 13%). La scalata prosegue con svariate curve e pendenze attorno al 9%, con arrivo su un rettilineo in porfido di 130 metri e largo 6.5 m.

    Dove seguire il Giro d’Italia
    Tutta la corsa sarà trasmessa in diretta integrale da Eurosport, canale 210 del telecomando Sky. La partenza da San Francesco al Campo è fissata per le ore 12:55, con arrivo previsto tra le 17:13 e le 17:27. La tappa si potrà seguire anche su Sky Go e su NOW.

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