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    Marino Pallavolo si laurea campione regionale U19, Tuscania cede 3-1

    Il Marino Pallavolo ha vinto un altro titolo regionale. Domenica l’Under 19 maschile allenata da Francesco Ronsini, nella location di Tuscania scelta dalla Federazione, ha piegato proprio il Tuscania Volley per 3-1 e si è laureata campione del Lazio.

    “Abbiamo iniziato a spingere sin da subito – dice il martello classe 2006 Wiktor Kubaszek, ragazzo di origine polacca ma nato e cresciuto in Italia – Ognuno di noi ha dato il suo contributo per raggiungere questo traguardo, anche se nel terzo set abbiamo commesso troppi errori e abbiamo permesso al Tuscania di rientrare momentaneamente in partita. Anche il quarto parziale è iniziato male, ma poi abbiamo rimontato e vinto. Eravamo più forti e lo abbiamo dimostrato”.

    Il gruppo marinese è conscio delle sue qualità: “Il titolo regionale è sicuramente importante e abbiamo potuto dimostrare in questo percorso le nostre capacità, ma ora ci tuffiamo nelle finali nazionali dove il livello si alzerà ulteriormente. Con la squadra non abbiamo mai parlato di obiettivi, ma vogliamo arrivare il più avanti possibile. Personalmente credo che il Marino Pallavolo possa stare tra le prime formazioni d’Italia”.

    L’appuntamento è fissato per il periodo dal 14 al 19 maggio a San Giustino, cittadina umbra in provincia di Perugia, poi il gruppo affronterà anche la prestigiosa “Junior League”, competizione dedicata ai settori giovanili delle squadre di serie A a cui il Marino Pallavolo parteciperà in virtù della ormai consolidata collaborazione con Cisterna. Intanto i ragazzi castellani (che compongono anche il gruppo della serie B del Marino Pallavolo) cercheranno di conquistare l’obiettivo della salvezza: “Quell’esperienza ci sta facendo crescere tanto perché giochiamo contro atleti molto forti ed esperti. Ora osserveremo un turno di riposo e poi ci sarà l’ultima decisiva gara di campionato”.

    La chiusura di Kubaszek è sul rapporto con coach Ronsini: “Ha fatto tantissimo per me, in special modo l’anno scorso quando mi sono fermato per un infortunio alla caviglia. Tra noi c’è un grande rapporto di fiducia e stima reciproca. Il mio sogno? Vedendo il percorso fatto da alcuni ragazzi cresciuti nel Marino Pallavolo, sarebbe bellissimo poter approdare in serie A. Sto lavorando tanto e continuerò a farlo per cercare di realizzare quel sogno”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tutti i roster della Serie A1 femminile 2024-2025

    A pochi giorni dalla conclusione del campionato di Serie A1 femminile, è venuto il momento di fare il punto sul volley mercato, che ormai da diversi mesi è in pieno fermento. Andiamo quindi alla scoperta dei roster delle squadre che disputeranno il campionato 2024-2025 (all’appello manca ancora la seconda promossa dalla A2), costantemente aggiornati con le ultime novità ufficiali e i “rumors”.

    Ecco come leggere la tabella: in bianco le giocatrici confermate, in arancione le novità; i nomi in grassetto sono quelli già ufficializzati dalle società.

    La novità più annunciata e attesa in casa Conegliano sarà l’arrivo della fuoriclasse brasiliana Gabi, che formerà una coppia da sogno con la cinese Zhu Ting per sostituire Plummer e Robinson. Finita l’era De Kruijf, ecco Cristina Chirichella e (forse) la giovane Manfredini; interessanti innesti in panchina con la giapponese Nanami Seki e la polacca Martyna Lukasik.

    Salutato Massimo Barbolini, in partenza per gli USA, la Savino Del Bene attende di ufficializzare il nuovo tecnico Stéphane Antiga. In campo tante conferme importanti, ma il reparto di posti 4 sarà fortemente rinnovato: per ora i nomi caldi sono quelli di Kotikova e Bajema. L’innesto di Baijens al centro è pesante così come i ritorni di Mingardi e Castillo, ma riuscirà la dominicana a trovare spazio nel delicato equilibrio tra italiane e straniere?

    Sarà una Milano ancora più azzurra quella della prossima stagione, con il ritorno di Anna Danesi e l’arrivo di Elena Pietrini a supportare le confermate Orro, Egonu e Sylla. La partenza di Castillo lascia aperti gli interrogativi sul ruolo di libero, per ora affidato a Pusic, mentre sono intriganti gli innesti delle giovani Kurtagic e Gelin per la panchina.

    Cambia decisamente volto la squadra di Lorenzo Bernardi con la conclusione dei lunghi cicli di Chirichella e Bosetti e la partenza di Danesi. In arrivo da Firenze il trio Ishikawa–Alsmeier–Mazzaro, da Vallefoglia la certezza Aleksic e da Conegliano Squarcini, più le scommesse Kadochkina e Mims; da verificare il recupero di Orthmann dopo il grave infortunio dello scorso anno.

    Dopo un’altra grande annata culminata nella conquista della CEV Cup, Chieri saluta la capitana Grobelna e la regista Malinov, ma non abbassa l’asticella: parlano chiaro i rinnovi con Skinner, Zakchaiou e Omoruyi e l’arrivo di Van Aalen in palleggio, mentre in posto 2 si punta sul ritorno in Italia di Gicquel. Tanti e interessanti i rinforzi per la panchina.

    Reduce dalla miglior stagione della sua storia, Pinerolo non molla e rilancia: certi gli arrivi di Perinelli e Smarzek da Casalmaggiore, in attesa di ufficializzazione quelli delle centrali Gryka e Sylves. Da verificare l’assetto in posto 4, dove i nomi che circolano sembrano un po’ troppi: di certo il recupero di D’Odorico sarà un “acquisto” molto importante.

    La prima, storica qualificazione ai Play Off non cambia i piani di Vallefoglia, che va incontro a una nuova rivoluzione. Le uniche conferme sono quelle dell’allenatore Andrea Pistola e di Degradi, Giovannini e Kobzar: per il resto tanti volti nuovi, alcuni pressoché certi come le tedesche Kastner e Weitzel e la bomber Bici, altri da confermare più avanti.

    La squadra della capitale è chiamata a un altro “miracolo” dopo quello compiuto da neopromossa: salutate le colonne Bechis, Rivero e Bici, ma anche la certezza Bia e la sorpresa Valoppi, il confermatissimo Giuseppe Cuccarini avrà di che lavorare. L’idea è quella di puntare su straniere d’esperienza come la palleggiatrice Mirkovic, l’opposta Salas e la centrale Scholzel (quest’ultima da confermare), mentre nel ruolo di libero arriva Giorgia Zannoni.

    Rispedite al mittente le voci di rinuncia alla A1, il Bisonte riparte da 5 conferme: quelle delle palleggiatrici Battistoni e Agrifoglio, della centrale Acciarri e dei liberi Leonardi e Ribechi. Già ufficiali gli arrivi di Bozana Butigan e Giulia Mancini al centro e di Emma Cagnin in posto 4, per una formazione molto “italiana”, come confermerebbero i possibili ingaggi di Malual e Nervini. Ma la novità più importante sarà il tecnico Simone Bendandi, alla prima esperienza da head coach in A1.

    Nuovo logo, nuova proprietà e nuovo allenatore per la UYBA, che dopo la poco felice parentesi Velasco riparte dall’esperienza di Giovanni Caprara. Con lui diverse protagoniste della scorsa stagione – la palleggiatrice Boldini, le centrali Sartori e Lualdi, l’opposta Frosini e la schiacciatrice Piva – e alcune scommesse come il libero Pelloni. Dalle straniere si attendono novità importanti: per ora i nomi che circolano sono quelli della colombiana Olaya e della belga Van Avermaet.

    Deve completamente reinventarsi Bergamo dopo la salvezza conquistata all’ultima giornata. Il primo colpo del nuovo ds Matteo Bertini riguarda la panchina, con l’arrivo di Carlo Parisi da Firenze: per il resto sono ancora tantissimi i punti di domanda. Poche o nessuna le conferme rispetto allo scorso anno e due nomi molto vicini, quelli di Martina Armini come libero e Michaela Mlejnkova in posto 4.

    Riacquistato (a peso d’oro) il titolo da Casalmaggiore, Cuneo si ripresenta sul palcoscenico della A1 dopo una stagione disgraziata. Proprio dalla VBC arriva il tecnico Lorenzo Pintus, chiamato a confermare il suo ottimo impatto sulla Serie A1, e anche Panetoni e Polder (che avrebbero dovuto giocare in rosa) potrebbero fare lo stesso percorso. Intanto è arrivata l’esperta opposta serba Ana Bjelica, e le novità saranno ancora molte.

    Torna in A1 dopo un solo anno di “purgatorio” la Bartoccini Fortinfissi, al termine di una stagione trionfale. Tra i protagonisti della promozione già confermati il tecnico Andrea Giovi con il suo staff, il libero Imma Sirressi e la centrale Asia Cogliandro. La prima novità ufficiale è la centrale tedesca Anastasia Cekulaev, ma sembrano vicine anche Ungureanu e Gardini.

    Si presenta in A1 da novità assoluta Talmassons, in rappresentanza di un paese di soli 3800 abitanti. La dirigenza continuerà nella sua politica dei “piccoli passi”: il punto fermo è l’artefice della promozione, il coach Leonardo Barbieri. Già definito l’accordo con Pamio, si parla anche della centrale Olinga-Andela; tanti i ruoli ancora da definire, a cominciare da quello del libero, vista la partenza di Negretti. LEGGI TUTTO

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    Personal Time: un sogno incredibile

    Tutti in piedi sul divano ad applaudire una grande impresa. Lo sport sa sempre come stupirti, come commuoverti e farti venire la pelle pollastrina. Questa sera è uno di quei momenti in cui dici: “E’ accaduto davvero”?
    Si è successo realmente. E’ finale play off. Incredibile ma vero. Tutto vero, tutto vero, tutto vero.  Abbracciate chi vi sta vicino e godetevi il momento.
    La Personal Time era partita per fare un campionato tranquillo: centrare una salvezza senza particolari patemi d’animo. I ragazzi di Daniele Moretti invece hanno cominciato a vincere una partita dietro l’altra. Ben dieci match consecutivi nel girone d’andata. Nella seconda parte il cammino è stato diverso ed a fine regular season è arrivato un onorevole terzo posto con la seconda piazza persa solo all’ultima giornata.
    Nei play off il confronto con il Cus Cagliari chiuso in due partite. Nei quarti di finale è accaduto lo stesso con Lagonegro. Stasera la Personal Time ha avuto la meglio su Mantova; i lombardi avevano vinto la regular season.
    E’ tutto vero.
    E’ tutto vero,
    è tutto vero.
    E’ finale. Un traguardo inaspettato che porta la firma di chi va in campo e chi lavora dietro la scrivania, in segreteria, aggiorna i social, cura gli sponsor. Chi lavora al bar durante le partite,  al botteghino, chi pulisce il campo e chi lo allestisce. E’ il traguardo di chi sostiene il nostro club Un traguardo di tutti.
    Comunque vada ragazzi: GRAZIE! Buona finale a tutti. LEGGI TUTTO

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    Il Belluno Volley allunga la serie: tutto si deciderà a Fano

    Il Belluno Volley rimane aggrappato alla serie di semifinale e supera la Smartsystem Fano, in un secondo atto radicalmente diverso rispetto al primo. Spinti da un pubblico encomiabile, i rinoceronti alzano il livello in termini di intensità e qualità in ogni fondamentale. E, nonostante la falsa partenza, mettono all’angolo una signora squadra come la Virtus, grazie a un Andrea Schiro da 17 punti, e a tratti inarrestabile, a un Antonaci presentissimo al centro (3 muri), a un Ferrato ispiratissimo e, in generale, a una prova corale di spessore. Insomma, i bellunesi ci credono. E trovano le energie fisiche e mentali per rimettere tutto in discussione e proiettarsi verso gara 3: la “bella”, che metterà in palio la finalissima dei playoff di A3 contro il Personal Time San Donà.
    CONTRATTI – I padroni di casa partono contratti. E si ritrovano subito sotto 6-2, in seguito al muro di Galdenzi. Schiro, in battuta, prova a far sentire il fiato sul collo alla Virtus (11-13) e Bucko, con un contrattacco, timbra il -1. Ma la Smartsystem è magistrale nella gestione dei vantaggi. E tiene i rinoceronti a debita distanza, sfruttando l’asse Dimitrov-Merlo: 10 punti in coppia. I biancoblù annullano il primo e secondo set-ball, non il terzo: 23-25.
    SENTENZA – Al cambio di campo, però, va in scena un altro film: il Belluno Volley acquisisce fiducia, gioca in maniera più sciolta e leggera. E poi il servizio “entra”. Eccome se entra: in particolare quello di capitan Bisi, la cui serie dai nove metri è semplicemente irresistibile. Così, in un lampo, Fano è più che doppiata. Anche perché, al bottino di punti, contribuisce pure Ferrato, con un secondo tocco e un muro da urlo: il 14-6 ha il sapore della sentenza. Ed è un fattore pure Antonaci: 4 punti.
    BAZOOKA – Tutto in equilibrio, ma i marchigiani reagiscono nel terzo round. E tentano la fuga: 10-13. Un problema? No, perché i bellunesi non arretrano di un centimetro. E hanno il merito di capitalizzare alcuni errorini nella metà campo biancorossa: nello specifico, tre in fila, che valgono il sorpasso (15-14). Ferrato con un servizio vincente e Bucko, con il suo bazooka mancino, allungano. E Schiro manda definitivamente in visibilio un’Arena in ebollizione.
    PENNELLATA – Il Belluno Volley è perfettamente consapevole di non poter calare di un grammo l’intensità. E approccia il quarto atto allo stesso modo del terzo. Anzi, se possibile con ancor più cattiveria agonistica. Se poi Schiro va a segno perfino una pennellata di sinistro, allora è evidente: è la serata dei rinoceronti. La Virtus prova a rientrare, ma risalire da uno svantaggio di 14-5 equivale a scalare l’Everest. I padroni di casa difendono il fortino: si torna nelle Marche per gara 3.
    L’ANALISI – «È la fase più bella della stagione, non potevamo mollare – analizza coach Gian Luca Colussi -. Siamo contenti di questa vittoria: il primo set superlativo da parte loro poteva minare le nostre certezze, ma così non è stato. Siamo contenti, strappare tre set consecutivi a una grande squadra come Fano non era facile. Ci meritiamo la “bella”. E ce la giocheremo».

    BELLUNO VOLLEY-SMARTSYSTEM FANO 3-1
    PARZIALI: 23-25, 25-16, 25-22, 25-18.
    BELLUNO VOLLEY: Ferrato 2, Bisi 12, Schiro 17, Bucko 10, Mozzato 3, Antonaci 9; G. Martinez (L), Reyes, I. Martinez, Stufano 2. N.e. Orto, Guolla, De Col, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.
    SMARTSYSTEM FANO: Dimitrov 13, Roberti 11, Galdenzi 5, Merlo 14, Partenio, Maletto 2; Raffa (L), Mazzon 1, Margutti 2, Focosi 2. N.e. Magnanelli. Allenatore: V. Mastrangelo.
    ARBITRI: Giorgia Spinnicchia di Catania e Sergio Jacobacci di Bergamo.
    NOTE. Spettatori: 1000 circa. Durata set: 33’, 26’, 31’, 32’. totale: 2h02’. Belluno: battute sbagliate 18, vincenti 5, muri 7. Fano: b.s. 23, v. 1, m. 1. LEGGI TUTTO

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    Belluno reagisce con grinta e pareggia i conti della serie con Fano

    Servirà Gara 3 per decidere la seconda finalista dei Play Off Promozione di Serie A3: davanti al suo pubblico il Belluno Volley rimonta con grinta sulla Smartsystem Fano, dopo aver perso il primo set, e rimette in parità i conti della serie. Andrea Schiro, con 17 punti, è il top scorer e l’MVP della partita; in doppia cifra anche Bisi e Bucko, mentre dall’altra parte superano i 10 punti Merlo, Dimitrov e Roberti. Chi vincerà la “bella” in programma domenica 5 maggio a Fano affronterà San Donà in finale.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Belluno Volley-Smartsystem Fano 3-1 (23-25, 25-16, 25-22, 25-18)Belluno Volley: Ferrato 4, Bucko 10, Antonaci 9, Bisi 12, Schiro 17, Mozzato 3, Fraccaro (L), Reyes Leon 0, Stufano 2, Martinez G. (L), Martinez I. 0. N.E. Guolla, Orto, De Col. All. Colussi. Smartsystem Fano: Partenio 0, Roberti 11, Galdenzi 5, Dimitrov 13, Merlo 14, Maletto 2, Raffa (L), Margutti 2, Focosi 2, Mazzon 1, Gori 0. N.E. Magnanelli. All. Mastrangelo. Arbitri: Spinnicchia, Jacobacci. Note: Durata set: 33′, 26′, 31′, 32′; tot: 122′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Porto Viro resta tabù per Cuneo: piemontesi ko in quattro set

    Cori, applausi, bandiere che sventolano, facce felici e perfino qualche lacrima di commozione. Finisce in tripudio l’ultima gara casalinga della stagione per la Delta Group Porto Viro, che batte per 3-1 la Puliservice Acqua S.Bernardo Cuneo nell’andata dei quarti di finale della Del Monte Coppa Italia A2 e mettono un piede in Final Four. Porto Viro si conferma dunque la bestia nera dei cuneesi, che aveva eliminato dai Play Off Promozione: ai ragazzi di Daniele Morato basterà vincere due set nel match di ritorno di domenica 5 maggio a Cuneo per conquistare la semifinale.

    Dopo aver perso il primo set, Garnica e compagni hanno preso in mano la partita sfoderando l’ennesima prestazione monster di questa seconda parte della stagione. Miglior marcatore dei polesani Barotto (21 punti con il 59% in attacco, 3 ace e 1 muro), in doppia cifra anche Tiozzo e Sette, mentre a Cuneo non è bastato uno scintillante Jensen, top scorer del match con 22 punti.

    La cronaca:Delta Group al via con Garnica alzatore e Barotto opposto, Zamagni e Barone centrali, Tiozzo e Sette schiacciatori, Morgese libero. Così la Puliservice Acqua S.Bernardo: Sottile-Jensen sulla diagonale principale, Volpato-Codarin al centro, Botto-Dukic in posto quattro, Staforini libero.

    Inizio di gara equilibrato, Porto Viro attacca principalmente ai lati, Cuneo spinge con i suoi centrali. Doppietta di Dukic e muro di Jensen, che poco dopo graffia anche dai nove metri: Morato chiama tempo sul 9-13. Dopo la pausa Jensen batte un altro colpo break (9-14), stavolta la squadra di casa risponde con Sette (11-14). Muro-difesa e contrattacco, la formula cuneese funziona ancora: stoccata di Botto, 12-17 sul tabellone. La Delta Group prova a ricucire lavorando con il servizio, buona battuta di Zamagni capitalizzata da Tiozzo per il 15-18, ace (con aiuto del nastro) di Garnica per il 17-19. Pipe nerofucsia fuori misura, Cuneo torna a più quattro (18-22) e sembra poter chiudere facilmente il conto, l’ace di Barotto invece riapre uno spiraglio: 21-23, time per Battocchio. Barotto picchia ancora forte dai nove metri, ma Jensen sistema tutto (21-24). Zamagni annulla la prima palla set, la seconda la mette giù Codarin dopo una sbavatura di Porto Viro: 22-25, 0-1.

    Cambio campo, si riparte a braccetto e con un po’ di confusione generale. Non a caso è un pasticcio di Cuneo a regalare il più due ai padroni di casa, Tiozzo ci aggiunge il mani-out del 7-4. Ospiti ancora imprecisi, Jensen a muro fa meno uno ma Dukic attacca out ristabilendo le distanze (10-7). poi sbaglia due volte Volpato: 14-9, Battocchio ha speso un time e ora vara due cambi, fuori Volpato e Dukic per Cioffi e Andreopoulos. In tutto ciò, Porto Viro è (al solito) una macchina in cambio palla, con Garnica che distribuisce sapientemente il gioco. Barotto – ispiratissimo – mette a segno il contrattacco del 18-12, Battocchio sostituisce anche Jensen e Botto con Bristot e Andreopoulos. è il segnale della resa, anche perché Tiozzo pesca il jolly in battuta e fa 19-12. Finale in totale disarmo per gli ospiti, Tiozzo sancisce la parità: 25-16, 1-1.

    Terzo set, Jensen porta subito avanti di un mini-break Cuneo (2-4), impatta Garnica direttamente dal servizio (6-6). Di nuovo ospiti al comando (7-9), di nuovo un ace – di Barotto – a riportare l’equilibrio (10-10). Porto Viro mette la freccia con Tiozzo (12-11), c’è anche l’errore di Botto per il più due (14-12). Dukic ricuce immediatamente lo strappo (14-14) ma Garnica colpisce ancora dai nove metri (16-14). Nella metà campo nerofucsia inarrestabili Zamagni e Barone (entrambi con il 100% in attacco in questa frazione), Dukic invece si impiastra sul nastro orizzontale: 18-15, time per Battocchio. Ricezione slash di Cuneo castigata da Tiozzo, Battocchio cambia Dukic con Andreopoulos, Sette solletica ancora la ricezione piemontese e Jensen attacca out (23-18). Barotto conquista cinque palle set, la seconda è quella del sorpasso: 25-20, 2-1.

    Tante difese e tanto spettacolo in apertura di quarta frazione, Porto Viro accelera tre volte (on fire Barotto) ma tre volte viene ripresa da una Cuneo dura a morire. La squadra di casa ci riprova con più decisione, contrattacco a segno di Sette e ace di Barone, in mezzo un’invasione piemontese: 13-9, time per Battocchio. Lunga fase di stallo, interrompono la routine una sanguinosa invasione (e non è la prima) e un attacco out di Cuneo, quindi la fragorosa murata di Sette su Jensen del 21-14: tra gli ospiti fuori Sottile e lo stesso Jensen per Colangelo e Giacomini. Delta Group sul velluto, il pubblico è tutto in piedi per applaudire l’ennesima impresa di questa stagione, il sigillo lo mette Sette con un missile in battuta: 25-18, 3-1.

    Daniele Morato: “Nel primo set eravamo un po’ contratti, poi il braccio ha iniziato a girare e ci sono venute le cose che avevamo preparato. Abbiamo fatto una prova generosa, di carattere, ma anche di qualità. Aver vinto 3-1 è importantissimo nell’ottica della doppia sfida, ma andremo a Cuneo con l’idea di vincere ancora. I tifosi? Sono il nostro settimo uomo in campo, ci hanno sostenuto sempre, anche quando le cose non andavano molto bene, per cui non posso che ringraziarli“.

    Fefè Garnica: “Dopo un primo set in cui Cuneo ha giocato sopra le righe, siamo venuti fuori noi, con il livello di gioco che abbiamo espresso in tutto il percorso dei Play Off“. Per il regista argentino potrebbe essere stata l’ultima gara davanti al pubblico di Porto Viro: “Sono emozionato – dice trattenendo a stento le lacrime – qui ho trovato tanta gente bellissima, che ha fatto stare bene me e la mia famiglia. Posso solo dire grazie a tutti“.

    Matteo Battocchio: “Abbiamo sbagliato troppo, loro in questo momento ci sono superiori sotto quasi tutti gli aspetti, quindi se commettiamo errori diventa difficile. Il rammarico è di giocare punto a punto e poi non appena gli avversari fanno un break, noi si va in difficoltà. Servirà completamente un altro tipo di partita domenica“.

    Delta Group Porto Viro-Puliservice Acqua S.Bernardo Cuneo 3-1 (22-25, 25-16, 25-20, 25-18)Delta Group Porto Viro: Zamagni 7, Tiozzo 12, Pedro, Sette 12, Barone 8, Barotto 21, Garnica 5, Bellei, Morgese (L); ne Zorzi, Lamprecht (L), Charalampidis, Sperandio, Eccher. Allenatori: Daniele Morato e Massimo Zambonin.Puliservice Acqua S.Bernardo Cuneo: Codarin 7, Gottardo, Sottile 2, Colangelo, Bristot, Giacomini, Botto 6, Jensen 22, Andreopoulos, Staforini (L), Dukic 7, Cioffi, Volpato 7; ne Coppa (L). Allenatori: Matteo Battocchio e Lorenzo Gallesio.Arbitri: Matteo Colucci di Matera e Beatrice Cruccolini di Perugia.Note: Durata parziali: 26’, 25’, 25’, 24’. Totale: 1 ora e 40 minuti. Battute punto/errori: Porto Viro 9/21, Cuneo 1/16; Ricezione: Porto Viro 69%, Cuneo 56%; Attacco: Porto Viro 52%, Cuneo 46%; Muri punto: Porto Viro 3, Cuneo 7.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    San Donà concede il bis e vola in finale: Mantova eliminata

    È la Personal Time San Donà la prima finalista dei Play Off Promozione di Serie A3: davanti al suo pubblico la squadra di Moretti replica la vittoria di Gara 1, eliminando in semifinale la Gabbiano Mantova. I lombardi approcciano benissimo l’incontro, vincendo il primo set, e anche nel secondo rimangono avanti fino al 19-20 prima di subire la rimonta di San Donà, che poi domina il terzo parziale. Quarto set non adatto ai deboli di cuore: tre set point annullati sul 21-24 e si va ai vantaggi, dove Mantova ha altre due occasioni, ma alla fine deve arrendersi sul 33-31. I veneti attendono ora la vincente tra Belluno e Fano, mentre per la Gabbiano sfuma il sogno A2 coltivato per tutta la stagione.

    La cronaca:Due punti per parte (2-2). Piccolo break Personal Time (5-3), Mantova pareggia (7-7). Si va avanti punto a punto, gli ospiti prendono un piccolo margine (10-12). Il più 3 (11-14) costringe Moretti al time out. Il muro di Martinelli vale il più 4 (11-15), i lombardi provano a scappare (11-16).  Seconda sospensione per Moretti (11-17).  Punto di Cunial (12-17), recupera qualcosa San Donà (14-18), altri due punti (16-19). Gli uomini di Serafini mettono le mani sul set (16-23), Mantova chiude con Novello.

    Meglio la partenza dei mantovani anche nel secondo set (2-4), la Personal Time pareggia (6-6), schiaccione di Iorno per la nuova parità (7-7). Break esterno (7-9), i padroni di casa non mollano e passano davanti (13-10); time out per Serafini. Al rientro triplo punto di Yordanov (13-13), ci pensa Umek ad interrompere la striscia esterna (14-13). Set equilibrato (16-16), errore in battuta di Novello (17-16), (17-17), sul sorpasso di Mantova arriva il time out veneto (17-18). Punto ospite (17-19), accorcia Favaro (18-19), Novella attacca bene (18-20), fa altrettanto Guastamacchia (19-20), pareggio sull’errore di Martinelli (20-20), punto interno (21-20) e time out Serafini. Il muro vincente (22-20), accorciano i lombardi (22-21), punto di Giannotti (23-21), punto esterno (23-22), Iorno per il set point (24-22), Giannotti chiude per l’1-1 (25-22).

    Sprint mantovano in avvio di terzo set (0-2), pareggia la Personal Time (3-3); altro allungo dei lombardi (3-5), nuova parità (5-5). I padroni di casa vanno sopra (8-6), i punti di vantaggio diventano 4 (11-7), time out esterno. Buon muro dei veneti (12-7). Accorcia Ferrari (12-8), ma poi le lunghezze di differenza diventano 5 (14-9). La squadra di Moretti va in fuga (18-10). Mantova cerca di tenere in ballo il set (20-14), Guastamacchia (21-16), accorciano gli ospiti (22-18) e arriva il minuto di sospensione di Moretti. Al rientro due punti consecutivi Personal Time (24-19), la diagonale di Umek vale il set.

    Match equilibrato (2-2), piccolo break ospite (2-4); la Personal Time regge e pareggia (5-5). I veneti mettono la freccia (8-6), e un po’ alla volta allungano (11-8), Mantova non molla e pareggia (11-11). Qui c’è il time out di Moretti. Al rientro punto San Donà (12-11), poi squadre a braccetto (17-15, 18-19). Altro time out di Daniele Moretti sul punto di Novello. Al rientro Novello sbaglia la battuta, ma si rifà mettendo giù il 19-20); Guastamacchia pareggia (20-20), vantaggio ospite (20-21), Novello schiaccia sul muro e la palla va fuori (20-22).

    Giannotti schiaccia (21-22), diagonale di Parolari (21-23), muro vincente di Mantova (21-24); battuta fuori ed errore in attacco degli ospiti (23-24), time out di Serafini. Al rientro altro errore in attacco dei mantovani (24-24), nuova sospensione per Serafini. Muro vincente della Personal Time (25-24), attacca bene Mantova (25-25), battuta out di Parolari (26-25), nuovo pareggio (26-26). Muro Personal Time (27-26), nuovo attacco virgiliano (27-27), ace di Novello (27-28), lo stesso sbaglia poco dopo (28-28). Muro di casa (29-28), pareggio esterno (29-29). Ace di Scaltriti (29-30), ci pensa Giannotti (30-30); invasione a rete (31-30), Novello (31-31), risponde Giannotti (32-31), attacca fuori Mantova e la Personal Time vola  in finale.

    Personal Time San Donà di Piave-Gabbiano Mantova 3-1 (20-25, 25-22, 25-19, 33-31)Personal Time San Donà di Piave: Tulone 3, Favaro 11, Guastamacchia 11, Giannotti 25, Umek 12, Iorno 8, Tuis (L), Bassanello (L), Paludet 0, Lazzaron 0, Cunial 2. N.E. Parisi, Trevisiol, Lazzarini. All. Moretti. Gabbiano Mantova: Martinelli 1, Yordanov 12, Ferrari 9, Novello 30, Scaltriti 6, Miselli 1, Catellani (L), Parolari 7, Tauletta 2, Depalma 2, Sommavilla (L), Gola 0. N.E. Zanini, Massafeli Iasi Pedroso. All. Serafini.Arbitri: Gaetano, Pasin. Note: Durata set: 26′, 28′, 28′, 46′; tot: 128′.

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    Play Off Serie A3, San Donà vince Gara 2 e vola in Finale

    Play Off A3 Credem BancaGara 2 Semifinali: San Donà vince anche tra le mura amiche e vola in Finale. Belluno e Fano vanno alla bella
     
    Gara 2 Semifinali – Play Off Serie A3 Credem BancaPersonal Time San Donà di Piave-Gabbiano Mantova 3-1 (20-25, 25-22, 25-19, 33-31)Belluno Volley-Smartsystem Fano 3-1 (23-25, 25-16, 25-22, 25-18)
    Personal Time San Donà di Piave – Gabbiano Mantova 3-1 (20-25, 25-22, 25-19, 33-31) – Personal Time San Donà di Piave: Tulone 3, Favaro 11, Guastamacchia 11, Giannotti 25, Umek 12, Iorno 8, Tuis (L), Bassanello (L), Paludet 0, Lazzaron 0, Cunial 2. N.E. Parisi, Trevisiol, Lazzarini. All. Moretti. Gabbiano Mantova: Martinelli 1, Yordanov 12, Ferrari 9, Novello 30, Scaltriti 6, Miselli 1, Catellani (L), Parolari 7, Tauletta 2, Depalma 2, Sommavilla (L), Gola 0. N.E. Zanini, Massafeli Iasi Pedroso. All. Serafini. ARBITRI: Gaetano, Pasin. NOTE – durata set: 26′, 28′, 28′, 46′; tot: 128′.
    Belluno Volley – Smartsystem Fano 3-1 (23-25, 25-16, 25-22, 25-18) – Belluno Volley: Ferrato 4, Bucko 10, Antonaci 9, Bisi 12, Schiro 17, Mozzato 3, Fraccaro (L), Reyes Leon 0, Stufano 2, Martinez G. (L), Martinez I. 0. N.E. Guolla, Orto, De Col. All. Colussi. Smartsystem Fano: Partenio 0, Roberti 11, Galdenzi 5, Dimitrov 13, Merlo 14, Maletto 2, Raffa (L), Margutti 2, Focosi 2, Mazzon 1, Gori 0. N.E. Magnanelli. All. Mastrangelo. ARBITRI: Spinnicchia, Jacobacci. NOTE – durata set: 33′, 26′, 31′, 32′; tot: 122′.
    Mercoledì dalle intense emozioni in Serie A3, con Gara 2 delle Semifinali Play Off che ha già decretato la prima delle due finaliste che si giocheranno l’accesso in Serie A2. Personal Time San Donà di Piave, dopo avere vinto in trasferta contro Gabbiano Mantova, bissa vincendo anche tra le mura amiche e regalandosi così la possibilità di essere promossa. Per Smartsystem Fano e Belluno Volley, invece, sarà necessaria Gara 3, visto che la formazione bellunese ha saputo pareggiare la serie vincendo sostenuta dal proprio pubblico.
    Gara 3 Semifinali – Play Off A3 Credem BancaDomenica 5 maggio 2024, ore 19.00Smartsystem Fano – Belluno VolleyDiretta YouTube Legavolley
    Formula delle SemifinaliLe tre vincenti dei Quarti e la perdente dello Spareggio Promozione (la vincente è promossa in A2) si incrociano nelle Semifinali, con la formula delle due partite vinte su tre. La prima gara e l’eventuale spareggio si disputano in casa delle squadre con la miglior classifica al termine della Regular Season. LEGGI TUTTO