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    B maschile: Letojanni e Solarino giocano alla pari, ma il tie-break sorride ai messinesi

    Nella sesta giornata del campionato di Serie B maschile, contro la vicecapolista Tiesse Volley Letojanni, la Paomar Volley Solarino ritrova il buon gioco ma non la vittoria. I messinesi, infatti, superano Pappalardo e compagni, solo al tie-break, all’esito di un lungo ed emozionante scontro alla pari. Più di due ore e mezzo di gara, in cui i gialloblù non si risparmiano offrendo una prestazione positiva in tutti i fondamentali e peccando solo per qualche errore in più rispetto ai ragazzi di Balsamo, che riescono alla fine a conservare così la propria imbattibilità.Sestetti – La Paomar, ancora orfana di Fichera, si affida nuovamente al talento di Di Bella, che, pur esordiente nella categoria dimostra grande personalità in campo, già a partire dalla scorsa trasferta a Sciacca. La formazione gialloblù è la stessa, dunque, di quella schierata contro i saccensi: in regia, appunto, Di Bella con Cascio opposto, al centro Pappalardo e Maggiore, Chiesa Andrea e Giovanni Chillemi schiacciatori; libero Chiesa Marco. Diversamente c’è subito un ottimo approccio alla gara e un andamento in cui molto spesso la Paomar si trova in vantaggio sugli ospiti, sospinto da un sempre numeroso pubblico di tifosi.1° set – Partono alla grande gli aretusei (attacco di Chiesa per il 9-5) e costringono Balsamo a chiamare presto il primo discrezionale della partita (sull’11-6 siglato dal muro di Maggiore su Di Franco), a cui segue poi il massimo vantaggio di +6 (14-8). Inizia una lenta risalita del Letojanni, schierata nella sua formazione tipo: Balsamo al palleggio e opposto Cassaniti, Arena e Battiato centrali, Di Franco e Arezzo schiacciatori, Libero Salomone.Qualche imprecisione dei padroni di casa consente l’aggancio (17 pari) e il sorpasso (17-18 time-out Peluso). La parità è ristabilita dal centro da capitan Pappalardo con un primo tempo che vale il 20 a 20; i messinesi, tuttavia, approfittano di qualche errore di troppo dei gialloblù che fa scivolare il parziale a favore degli ospiti (21-25).2° set – Sempre meglio la Paomar in avvio, anche nel secondo set (8-3 time out Balsamo), in cui stavolta prende subito il largo (12-5 siglato da Chiesa che spinge con prepotenza sulle mani del muro andando a segno e inducendo Balsamo al secondo time-out). Problemi in ricezione per Letojanni, che subisce l’ace di Pappalardo (14-6) e che cerca di rimediare buttando nella mischia Ortino al posto di Di Franco per dare sostegno in fase difensiva. Un break favorevole con Di Bella in battuta, che dai nove metri non ne sbaglia una, favorisce l’allungo decisivo (18-8).Coach Balsamo chiama in causa Genovese, che subentra a Cassaniti, ma la musica non cambia: un Chillemi ispirato mantiene costante il distacco dagli ospiti (lo schiacciatore gialloblù supera il muro e mette la palla a terra del 22-11). A inibire ogni reazione avversaria ci pensano Cascio (pallonetto vellutato 23-13) e Chiesa che chiude il parziale con attacco potente in diagonale stretto da posto quattro (25-17). Buona prova dello schiacciatore con 20 punti totali in referto tra cui due ace al servizio.3° set – In questo parziale è la formazione messinese a partire meglio e ad accumulare un vantaggio iniziale (5-8 Balsamo di seconda intenzione e discrezionale Peluso). Marco Chiesa sale in cattedra in difesa e con le sue abilità in recupero riesce a contenere l’avanzata degli ospiti (7-10, 10-13), anche se la scelta di tenere in campo Genovese tra le fila letoiannesi risulta alla lunga efficace nel distacco (12-17). I padroni di casa non si arrendono e accorciano (ace di A. Chiesa per il 17-19 e time out Balsamo).Nella Paomar entra Bazzano in battuta e si arriva all’aggancio sul 20 pari. Ancora Chillemi a mantenere l’equilibrio ristabilito, ma un turno favorevole al servizio con il subentrato Dato, insieme all’esperienza di Arezzo, impediscono agli aretusei di finalizzare la rimonta e il parziale va al Letojanni (21-25).4° set – Torna a comandare la Paomar (10-8) e a dettare legge in attacco e in ricezione è Chillemi, che con intelligenza tattica e furbizia tecnica emerge nei momenti cruciali del parziale sfoderando tutti i suoi migliori colpi (14-12 attacco ficcante in secondo tempo, 18-16 finissimo mani-out dopo un lungo scambio, 20-18 schiacciata di precisione). Le contromisure degli ospiti non funzionano (dentro Cianci per alzare l’altezza sottorete e Dato per il giro dietro) e sul finale i due centrali gialloblù si impongono con autorità a muro (22-20 Pappalardo e 24-22 Maggiore).Arezzo riesce ad annullare il primo set point inducendo Peluso al discrezionale ma al rientro in campo è sempre Chillemi, ex del Letojanni, a infierire sulla squadra avversaria e a portare la contesa al quinto set (25-23). Chillemi sarà top scorer del match con ben 24 punti personali e questo sarà il set meglio giocato dai ragazzi di Peluso, ben gestiti da Di Bella, di cui è stata apprezzabile la distribuzione del gioco e la sicurezza nel ruolo manifestata anche con alcune pregevoli alzate a filo rete con una mano.5° set – La formazione dei Carpinteri, incappata in qualche errore iniziale, favorisce il più proficuo gioco avversario con Balsamo che torna a servire i suoi centrali sempre efficaci (0-4 Arena e 7-11 Battiato). La Paomar ci crede fino alla fine e riesce ad accorciare (10-12 attacca Cascio dopo una difesa impossibile di Chillemi). Ma Balsamo e compagni non sbagliano e ripristinano il gap (10-14 ace di Di Franco, il migliore dei suoi con 22 punti da tabellino, immediatamente seguito da Cascio con 21 punti totali) gestendo il vantaggio fino al definitivo 11-15 determinato dall’opposto Genovese.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    San Giustino, Battaglia indica la via: “Dobbiamo essere più ‘cattivi’ a livello agonistico”

    Un richiamo al carattere e all’orgoglio del gruppo in un momento delicato della stagione. È quello di Paolo Battaglia, il 26enne opposto venuto in estate dalla Sicilia per vestire la casacca di una ErmGroup Altotevere San Giustino scesa di nuovo al penultimo posto della classifica nel girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca dopo lo 0-3 di Belluno.Battaglia analizza ai microfoni della società la partita di domenica scorsa e le difficoltà che la squadra biancazzurra (ma non soltanto essa, finora) palesa quando gioca lontano dalle mura amiche. “La certezza avallata dai numeri – dichiara Battaglia – è che in trasferta giochiamo peggio rispetto a quando siamo di scena in casa. Non so se questo dipenda dagli impianti e dall’assenza dei punti di riferimento (vedi per esempio le luci degli altri palasport), ma non è assolutamente un alibi. Il dato di fatto è che ci troviamo in una situazione di emergenza e che a Belluno abbiamo provato formazioni “testate” pochissime volte durante la settimana per ovvi motivi: Marzolla schierato in posto 4 con Cipriani, ma insieme non hanno mai ricevuto. Mancano poi Carpita e qualcun altro che dia equilibrio e sicurezze in campo”.Contro Sarroch e Savigliano, tuttavia, il carattere è venuto fuori e San Giustino ha conquistato due successi da tre punti. Ora, contro la Negrini Cte di Acqui Terme, questo temperamento dovrà assolutamente riemergere. “C’è bisogno che ognuno di noi si faccia un bagno di umiltà e inizi a mettersi in discussione, perché – sottolinea Battaglia – è inutile puntarsi il dito a vicenda. In questa situazione ci siamo cacciati da soli e da soli dobbiamo uscirne. Più che una rilevante prestazione dal punto di vista tecnico, occorre appunto il carattere, perché se paragoniamo le individualità nostre con quelle anche delle squadre più attrezzate non penso che vi siano giocatori molto più evoluti di noi. Siamo quasi alla pari con tutti e con tutti ce la giochiamo anche singolarmente. Quello che ancora manca è la coesione in campo dettata dal carattere: dobbiamo essere più “cattivi”, nel senso buono del termine, quindi intendo cattivi a livello agonistico. Il fatto di giocare in casa la prossima gara è un fattore a nostro favore, per cui sarà opportuno spingere tanto in battuta e riprendere da lì le nostre sicurezze. Acqui Terme ha una compagine costruita per andare anche sopra la A3 e non possiamo permetterci di regalare il cambio palla; più la mettiamo in difficoltà e meglio è”.E Paolo Battaglia è agonisticamente “rabbioso”? “In campo sono molto emotivo e riesco ad accendermi facilmente. Una volta entrato nella giusta “trance” agonistica, mi viene tutto più facile e penso che ognuno di noi debba andare a ricercare in questo momento le stesse sensazioni”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Macerata e la regista Federica Braida hanno risolto il contratto di comune accordo

    Dopo una prima parte di campionato vissuta insieme, si separano le strade tra la palleggiatrice Federica Braida e la CBF Balducci HR Macerata. Di comune accordo, il Club maceratese e la regista friulana hanno risolto il contratto che legava la giocatrice ai colori arancioneri.Federica Braida intraprenderà infatti nell’attuale stagione una nuova avventura pallavolistica. La società ha indirizzato a lei i ringraziamenti per il costante impegno e per l’apporto dato alla squadra in questi mesi vissuti con la maglia della CBF Balducci HR.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Riccardo Gatto saluta Savigliano e approda a Campobasso: “Voglio dare tutto me stesso”

    Nessuna paura. Tanto coraggio e voglia di dimostrare appieno sul campo le proprie qualità, così come è determinante nel suo ruolo: quello di opposto. L’era Bua negli EnergyTime Spike Devils Campobasso si arricchisce di un fuorimano del calibro di Riccardo Gatto, ventiquattrenne veneto nato a Legnago e cresciuto nella scuola pallavolistica patavina seguendo le orme della sorella dopo un avvio sportivo all’insegna del tennis.Per l’ultimo arrivato in casa rossoblù un curriculum fatto di A2 tra Brescia – dov’è stato compagno di squadra del regista dei campobassani Lorenzo Giani – e Santa Croce sull’Arno (inamovibile nello starting six nelle ultime cinque gare della passata stagione), l’avvio del torneo 2024-25 per l’ultimo arrivo in rossoblù è stato nel Girone Bianco della Serie A3 Credem Bianca con il Savigliano.Di fatto, quella sul taraflex del PalaVazzieri, sarà la prima esperienza al di sotto del Tevere per il laterale.“Senz’altro in me c’è molta carica anche perché voglio dare tutto me stesso per fare ancora meglio di quello che è stato il mio percorso sinora. So che avrò l’opportunità di lavorare con un tecnico molto in gamba che dà vista ad un lavoro particolarmente strutturato. Ed io amo dare il massimo in palestra. So che abbiamo l’opportunità di avere tante ore di sedute, il che è un aspetto senz’altro piacevole”, le prime sensazioni dell’ultimo arrivato. “Conosco già qualche compagno di squadra, in primis Lorenzo (il regista Giani, ndr) e da lui ho ricevuto solo bei riscontri su di un gruppo molto compatto”.Parlando di se stesso, poi, Gatto si definisce come “un opposto grintoso, dal braccio pesante. Cerco di fare sempre il massimo per la squadra. In campo, infatti, occorre essere sempre compatti e supportarsi uno con l’altro. So che l’attuale posizione in classifica non è affatto confacente alle qualità che sa esprimere questo gruppo e son certo che riusciremo a risalire pienamente la china”.Questa settimana – per i campobassani – ci sarà da preparare il confronto con la vicecapolista Ortona, il primo di due consecutivi nell’impianto di casa (il successivo sarà con Sabaudia, ndr). “Troveremo una squadra di spessore, ma son certo che sapremo dare il massimo. Personalmente, poi, il fatto di aver già giocato assieme a Lorenzo Giani farà sì che l’intesa col palleggiatore sarà più rapida”.Un’ultima riflessione, Gatto, la dedica ai supporter rossoblù. “Mi hanno raccontato che sono molto calorosi e questo non può che farmi piacere perché nei momenti morti del match è bello sentire i tifosi che si fanno sentire e che ti spronano a dare il massimo. Poi, nella mia esperienza, ho sempre avuto un rapporto intenso coi tifosi”. Gatto, che indosserà la divisa col numero 14 sulle spalle, ha firmato un accordo col club sino al termine della stagione.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Paolo Battaglia (Altotevere): “Più cattiveria agonistica in campo”

    Un richiamo al carattere e all’orgoglio del gruppo in un momento delicato della stagione. È quello di Paolo Battaglia, il 26enne opposto venuto in estate dalla Sicilia per vestire la casacca di una ErmGroup Altotevere scesa di nuovo al penultimo posto della classifica nel girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca dopo lo 0-3 di Belluno. Con lui, analizziamo la partita di domenica scorsa e le difficoltà che la squadra biancazzurra (ma non soltanto essa, finora) palesa quando gioca lontano dalle mura amiche. “La certezza avallata dai numeri – dichiara Battaglia – è che in trasferta giochiamo peggio rispetto a quando siamo di scena in casa. Non so se questo dipenda dagli impianti e dall’assenza dei punti di riferimento (vedi per esempio le luci degli altri palasport), ma non è assolutamente un alibi. Il dato di fatto è che ci troviamo in una situazione di emergenza e che a Belluno abbiamo provato formazioni “testate” pochissime volte durante la settimana per ovvi motivi: Marzolla schierato in posto 4 con Cipriani, ma insieme non hanno mai ricevuto. Mancano poi Carpita e qualcun altro che dia equilibrio e sicurezze in campo”. Anche tu inizialmente hai stentato nell’entrare in partita, poi ti sei sciolto; difficoltà di adeguamento rispetto alla sfida contro il Mantova, nella quale sei stato protagonista fin da subito? “Un po’ l’emozione, un po’ il palazzetto nuovo nel quale ho giocato, mi hanno frenato nei minuti iniziali: d’altronde, entrare in casa è diverso, perché lo fai sul taraflex nel quale ti alleni tutti i giorni e che ti è diventato familiare. Di sicuro, l’avversaria ci ha messo del suo, poi spesso accade che lo stato emotivo del collettivo arrivi a contagiare anche chi entra a freddo”. E nel terzo set cosa è successo? “Che siamo incappati in un black-out incredibile; il Belluno, dopo essersi aggiudicato le prime due frazioni, aveva preso fiducia e i suoi atleti hanno spinto molto la battuta, oltre a essere sempre puntuali nelle coperture, anche sui buoni muri di Quarta. Noi, con l’umore a terra, eravamo in evidente affanno e non abbiamo avuto quella reazione che avrebbe potuto quantomeno evitarci la brutta figura”. Contro Sarroch e Savigliano, tuttavia, il carattere è venuto fuori e avete conquistato due successi da tre punti. Ora, contro la Negrini Cte di Acqui Terme, questo temperamento dovrà assolutamente riemergere. “C’è bisogno che ognuno di noi si faccia un bagno di umiltà e inizi a mettersi in discussione, perché – sottolinea Battaglia – è inutile puntarsi il dito a vicenda. In questa situazione ci siamo cacciati da soli e da soli dobbiamo uscirne. Più che una rilevante prestazione dal punto di vista tecnico, occorre appunto il carattere, perché se paragoniamo le individualità nostre con quelle anche delle squadre più attrezzate non penso che vi siano giocatori molto più evoluti di noi. Siamo quasi alla pari con tutti e con tutti ce la giochiamo anche singolarmente. Quello che ancora manca è la coesione in campo dettata dal carattere: dobbiamo essere più “cattivi”, nel senso buono del termine, quindi intendo cattivi a livello agonistico. Il fatto di giocare in casa la prossima gara è un fattore a nostro favore, per cui sarà opportuno spingere tanto in battuta e riprendere da lì le nostre sicurezze. Acqui Terme ha una compagine costruita per andare anche sopra la A3 e non possiamo permetterci di regalare il cambio palla; più la mettiamo in difficoltà e meglio è”. E Paolo Battaglia è agonisticamente “rabbioso”? “In campo sono molto emotivo e riesco ad accendermi facilmente. Una volta entrato nella giusta “trance” agonistica, mi viene tutto più facile e penso che ognuno di noi debba andare a ricercare in questo momento le stesse sensazioni”.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Volley Altotevere LEGGI TUTTO

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    EnergyTime Spike Devils, il bomber veneto Gatto nel motore

    Nessuna paura. Tanto coraggio e voglia di dimostrare appieno sul campo le proprie qualità, così come è determinante nel suo ruolo: quello di opposto. L’era Bua negli EnergyTime Spike Devils Campobasso si arricchisce di un fuorimano del calibro di Riccardo Gatto, ventiquattrenne veneto nato a Legnago e cresciuto nella scuola pallavolistica patavina seguendo le orme della sorella dopo un avvio sportivo all’insegna del tennis.
    Per l’ultimo arrivato in casa rossoblù un curriculum fatto di A2 tra Brescia – dov’è stato compagno di squadra del regista dei campobassani Lorenzo Giani – e Santa Croce sull’Arno (inamovibile nello starting six nelle ultime cinque gare della passata stagione), l’avvio del torneo 2024/25 per l’ultimo arrivo in rossoblù è stato nel Girone Bianco della Serie A3 Credem Bianca con il Savigliano.
    Di fatto, quella sul taraflex del PalaVazzieri, sarà la prima esperienza al di sotto del Tevere per il laterale.
    «Senz’altro in me c’è molta carica anche perché voglio dare tutto me stesso per fare ancora meglio di quello che è stato il mio percorso sinora. So che avrò l’opportunità di lavorare con un tecnico molto in gamba che dà vista ad un lavoro particolarmente strutturato. Ed io amo dare il massimo in palestra. So che abbiamo l’opportunità di avere tante ore di sedute, il che è un aspetto senz’altro piacevole», le prime sensazioni dell’ultimo arrivato.
    «Conosco già qualche compagno di squadra, in primis Lorenzo (il regista Giani, ndr) e da lui ho ricevuto solo bei riscontri su di un gruppo molto compatto».
    Parlando di se stesso, poi, Gatto si definisce come «un opposto grintoso, dal braccio pesante. Cerco di fare sempre il massimo per la squadra. In campo, infatti, occorre essere sempre compatti e supportarsi uno con l’altro».
    «So che l’attuale posizione in classifica non è affatto confacente alle qualità che sa esprimere questo gruppo e son certo che riusciremo a risalire pienamente la china», aggiunte.
    Questa settimana – per i campobassani – ci sarà da preparare il confronto con la vicecapolista Ortona, il primo di due consecutivi nell’impianto di casa (il successivo sarà con Sabaudia, ndr).
    «Troveremo una squadra di spessore, ma son certo che sapremo dare il massimo. Personalmente, poi, il fatto di aver già giocato assieme a Lorenzo Giani farà sì che l’intesa col palleggiatore sarà più rapida».
    Un’ultima riflessione, Gatto, la dedica ai supporter rossoblù. «Mi hanno raccontato che sono molto calorosi e questo non può che farmi piacere perché nei momenti morti del match è bello sentire i tifosi che si fanno sentire e che ti spronano a dare il massimo. Poi, nella mia esperienza, ho sempre avuto un rapporto intenso coi tifosi».
    Gatto, che indosserà la divisa col numero 14 sulle spalle, ha firmato un accordo col club sino al termine della stagione.
    ENERGYTIME SPIKE DEVILS UFFICIO COMUNICAZIONE LEGGI TUTTO

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    Verso la sfida contro Vero Volley Monza: il focus sull’avversario

    CISTERNA DI LATINA – Il Cisterna Volley si prepara a chiudere il girone di andata affrontando Vero Volley Monza, squadra che il collettivo pontino incontrerà per la terza volta nella sua storia. I brianzoli occupano attualmente l’undicesima posizione in Superlega Credem Banca, a cinque punti di distanza da Cisterna, con una vittoria in meno rispetto alla formazione allenata da coach Falasca.
    LA SQUADRA – Monza ha confermato diversi elementi rispetto alla scorsa stagione, puntando sulla collaudata diagonale formata da Kreling e Szwarc. Al centro, oltre ai confermati Beretta e Di Martino, si sono aggiunti Averill, bronzo olimpico con la nazionale USA, e l’azzurro Mosca. Tra le principali novità della squadra brianzola c’è il reparto schiacciatori, che ha visto l’arrivo di ben cinque nuove pedine: Rohrs, Marttila e Lee, tutti al loro primo anno in Superlega Credem Banca. In corso d’opera, per sopperire all’assenza dell’esperto Osmany Juantorena, è arrivato Ivan Zaytsev, che ha subito assunto un ruolo da protagonista con i colori di Monza.
    IL CAMPIONATO – Fino a questo momento, la Vero Volley Monza ha incontrato difficoltà nel trovare continuità di risultati, conquistando però tre vittorie. All’esordio stagionale, la squadra di coach Eccheli ha vinto al tie-break contro Grottazzolina. Sono seguite quattro sconfitte consecutive contro Piacenza, Civitanova, Milano e Modena. Successivamente, due successi casalinghi contro Taranto (3-2) e Verona (3-1) hanno ridato slancio alle ambizioni di classifica del collettivo lombardo. Nell’ultima giornata di campionato, Monza ha affrontato i Campioni d’Italia: dopo aver conquistato il primo set, i brianzoli si sono arresi con il risultato di 3-1 in favore degli umbri.
    I NUMERI – Attualmente, Vero Volley Monza occupa l’ultima posizione in Superlega Credem Banca per punti realizzati (546) e per numero di ace (39). Il miglior realizzatore della squadra è Arthur Szwarc, autore di 157 punti. L’opposto canadese, classe ’95, è una vecchia conoscenza della pallavolo laziale, avendo giocato le sue prime due stagioni italiane in provincia di Latina. Szwarc guida anche la classifica degli ace della squadra, con 12 realizzazioni. A muro, invece, il primato è condiviso da Beretta e Di Martino, entrambi autori di 18 punti in questo fondamentale. LEGGI TUTTO

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    Incidente Evenepoel, fratture multiple: condizioni e tempi di recupero

    Remco Evenepoel ha pubblicato un post sul suo profilo social in seguito all’incidente di martedì 3 dicembre, quando durante un allenamento ha sbattuto contro la portiera aperta di un furgone: “Sono stato operato, è andato tutto bene. Ho riportato fratture alla costola, alla scapola, alla mano, contusioni ai polmoni e una lussazione della clavicola destra che ha causato la rottura di tutti i legamenti circostanti: sarà un lungo viaggio, ma sono determinato a tornare più forte”
    LA RICOSTRUZIONE DELL’INCIDENTE

    Remco Evenepoel appare provato, ma comunque sorridente nella foto postata sui social a seguito dell’incidente in cui è rimasto coinvolto martedì 3 dicembre. Il campione belga, nel corso di un allenamento, ha sbattuto contro la portiera aperta di un furgone delle poste belghe. È stato immediatamente portato in ospedale, dove sono state riscontrate fratture alla costola, alla scapola destra e alla mano destra. In serata ha già subito il primo intervento alla scapola destra. Per quanto riguarda i tempi di recupero, il suo team Soudal Quick-Step ha spiegato in una nota ufficiale: “Sarà necessario un periodo di immobilizzazione di due settimane, dopodiché potrà essere elaborato un piano per il suo ritorno in allenamento”.

    “Grazie per tutto il supporto che ho ricevuto”
    Nella mattina di mercoledì 4 dicembre sono arrivate le prime parole di Evenepoel attraverso il suo profilo social: “Dopo un incidente spaventoso in allenamento ieri (martedì 3 dicembre, ndr), sono stato operato ieri sera ed è andato tutto bene. Ho riportato fratture alla costola, alla scapola, alla mano, contusioni ai polmoni e una lussazione della clavicola destra che ha causato la rottura di tutti i legamenti circostanti: sarà un lungo viaggio, ma sono assolutamente concentrato sulla mia guarigione e sono determinato a tornare più forte, passo dopo passo. Sono molto grato per tutto l’aiuto e il supporto che ho ricevuto nelle ultime 24 ore. Dai soccorritori, ai miei vicini che mi hanno aiutato in prima persona, allo staff dei medici di Anderlecht e Herentals e al nostro medico di squadra. Dedico un ringraziamento speciale a mia moglie e alla mia famiglia per essere stati al mio fianco in questi momenti difficili. Grazie per tutti i messaggi di supporto. Voglio anche esprimere il mio supporto per la donna coinvolta nell’incidente”, ha concluso Evenepoel. LEGGI TUTTO