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    Pantani, tutti i rivali della carriera: da Ullrich ad Armstrong

    Sono tanti i campioni con cui Pantani ha lottato. Memorabile il duello con Ullrich al Tour ’98, così come quelli con Indurain, Ugrumov, Berzin e Chiappucci a inizio carriera. Con Tonkov e Gotti le grandi sfide al Giro, contro Armstrong gli ultimi lampi di classe cristallina sulle amate salite francesi
    PANTANI PER SEMPRE: LO SPECIALE LEGGI TUTTO

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    Milano-Sanremo, svelato il percorso dell’edizione 2024 del 16 marzo: partenza da Pavia

    Partirà da Pavia la 115esima edizione della Milano-Sanremo, la corsa che apre il calendario delle classiche di primavera del ciclismo internazionale in programma sabato 16 marzo. Il pomeriggio di venerdì 15 marzo, verso le 17, è prevista la presentazione delle squadre. Il giorno della gara il ritrovo in piazza Vittoria è fissato alle 8.30: alle 10 partirà la sfilata cittadina lungo Strada Nuovo sino al chilometro zero, dove scatterà la corsa. Per i primi 44 chilometri la corsa seguirà il tracciato del fiume Ticino, prima di confluire nel tradizionale percorso che porta la corsa verso la Liguria passando da Ovada al Passo del Turchino, prima di arrivare ad Arenzano e iniziare a costeggiare il mare lungo la Strada Statale Aurelia. A San Lorenzo al Mare, dopo la sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta), si affrontano Cipressa (5,6 chilometri al 4.1 %) e Poggio di Sanremo (3,7 km a meno del 4% di media con punte dell’8%). Nell’ultima edizione per vittoria per distacco dell’olandese Mathieu Van der Poel davanti a Filippo Ganna, Wout Van Aert e Tadej Pogacar. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Rigoberto Uran annuncia il ritiro a fine stagione

    Rigoberto Uran ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dal ciclismo alla fine di questa stagione, appena cominciata. “Come ciclista, credo che sia giunto il momento di dire: siamo arrivati ​​alla fine. Mi ci è voluto molto tempo per arrivare a questa decisione. È qualcosa a cui ho pensato a lungo e intensamente. La verità è che è spaventoso. Il ciclismo mi ha dato tutto nella vita. Per quasi 23 anni, il mio obiettivo è stato alzarmi, fare colazione e andare in bicicletta. Facevo parte di una squadra che mi portava alle principali gare in tutto il mondo. Adesso tutto questo finirà”.
    I suoi successi in carriera
    Il colombiano classe 1987 è salito sul secondo gradino del podio nel Giro d’Italia 2013 e 2014, oltre al secondo posto nel Tour de France 2017. Ha conquistato vittorie di tappe nei tre grandi giri. Ha chiuso al terzo posto il Giro di Lombardia in tre edizioni (2008, 2012, 2016). E’ stato argento olimpico a Londra nel 2012. Per l’ultima stagione da professionista non si pone particolari obiettivi: “Cercherò di godermela, di dare il massimo nelle gare e di correrle tutte come se fosse l’ultima. Questa stagione sarà un modo per dire grazie, un grazie di cuore. Provo solo gratitudine per la squadra, per tutte le persone, tutti gli allenatori e i compagni di squadra che sono sempre stati lì per aiutarmi negli ultimi 20 e più anni”. LEGGI TUTTO

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    La camera ipobarica non è più vietata in Italia: cambiata la legge

    La camera ipobarica (o tenda ipobarica) non è più doping, nemmeno in Italia. La comunicazione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 novembre: “Non è vietato l’utilizzo della camera ipobarica; l’atleta che ricorre a tale pratica deve rimanere sotto stretto controllo del medico sportivo sia prima che dopo l’utilizzo della camera ipobarica”, si legge. Cade dunque la legislazione (legge penale antidoping 376/2000) che prevedeva l’equiparazione del doping a questa pratica, unico caso a livello mondiale. Solo in Italia, infatti, non era possibile utilizzare questo strumento, considerato “pratica dopante”: la Wada lo aveva consentito da tempo. 

    Come funziona la camera ipobarica
    Innanzi tutto non è da confondere con la più conosciuta camera iperbarica. La tenda ipobarica simula l’ipossia, ovvero la mancanza di ossigeno che di solito si ottiene in alta montagna. In questi spazi viene ridotta l’ossigenazione, stimolando il corpo a produrre una quantità maggiore di globuli rossi e ad aumentare l’eritropoietina, l’ormone che produce i globuli rossi. In questo modo gli atleti top potranno simulare un ritiro in altura standosene comodamente seduti o sdraiati in una camera ipobarica.  LEGGI TUTTO

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    Mondiale ciclocross, Van der Poel senza rivali: conquista il 6° titolo in carriera

    In testa alla sua gara fin da metà del primo giro, Mathieu Van der Poel è andato a prendersi la sua sesta maglia iridata da campione del mondo di ciclocross dominando la prova svoltasi nella Repubblica Ceca. L’olandese in questa stagione ’23-’24 ha vinto 13 delle 14 prove a cui ha preso parte, fra Coppa del mondo, Mondiale e altro. Van der Poel, che è campione del mondo in carica anche sui strada e ai Giochi di Parigi tenterà di conquistare l’oro nella Mountain Bike, al traguardo ha preceduto di 37″ l’altro olandese Joris Nieuwenhuis (argento) e di 1’06” il belga Michael Vanthourenhout (bronzo). Migliore degli italiani è stato Filippo Fontana, che ha chiuso al 17°. 

    Il fenomeno Van der Poel

    Oltre ai sei Mondiali (ma il record è di Roger De Vlaeminck che ne vinse sette), nel ciclocross Van der Poel ne ha vinti anche due da juniores (2012 e 2013). Insomma, un fenomeno che l’anno scorso si è imposto anche alla Milano-Sanremo e nella Parigi-Roubauix.  E’ nipote e figlio d’arte: suo nonno materno era l’eterno secondo francese Raymond Poulidor, suo padre l’olandese Adri Van der Poel, anche lui campione del mondo di ciclocross, nel suo caso nel 1996, e vincitore su strada di un giro delle Fiandre e di una Liegi-Bastogne-Liegi.

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    Viezzi è campione del mondo juniores di ciclocross LEGGI TUTTO

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    Ciclocross, l’azzurro Viezzi è campione del mondo juniores

    Italia campione del mondo a Tabor, sede della rassegna iridata di ciclocross. Dopo il successo in Coppa del Mondo,  Stefano Viezzi domina la prova mondiale juniores e si prende anche la maglia iridata ai Mondiali in Repubblica Ceca, riportando il tricolore sul gradino più alto del podio. “Sono felicissimo, non ho ancora realizzato bene quello che ho fatto” le prime parole di un incredulo Viezzi, autore di una stagione al limite del perfetto, tra titolo italiano, di Coppa e del mondo.

    L’azzurro si impone in una rassegna iridata fino ad oggi dominata dagli olandesi. Ma è il duello tra Italia e Francia a caratterizzare la prima parte della gara, con Aubin Sparfel e Stefano Viezzi a darsi fastidio a vicenda. Sul rettilineo finale del terzo giro cambia tutto: Sparfel buca, Viezzi ne approfitta e cerca la fuga. Mentre il francese arretra, l’azzurro classe 2006 fa in tempo a sbattere contro le protezioni e poi forare la ruota anteriore, costringendosi ad arrivare ai box a fatica. Viezzi batte anche la sfortuna, mantiene il vantaggio e taglia il traguardo a braccia alzate. “Ho giocato tutte le mie carte – ha raccontato Viezzi – sono stato aiutato dalla fortuna, ma ci vuole anche questo: ho approfittato della foratura di Sparfel e ho spinto fino alla fine. Vincere questa medaglia era il mio obiettivo fin da inizio stagione e ho realizzato un sogno. Voglio ringraziare tutto lo staff che lavora dietro le quinte, il mio preparatore, la federciclismo e Daniele Pontoni, che è davvero un ottimo Ct. Grazie per aver creduto in me, sono contento di avervi ripagati in questo modo”.  LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia 2024, ufficiali le 22 squadre al via

    Sono state ufficializzate le 22 squadre che parteciperanno al prossimo Giro d’Italia 2024, edizione numero 107, in programma da sabato 4 maggio a domenica 26 maggio con partenza da Venaria Reale (Torino) e arrivo a Roma. Ecco i 18 team World Tour e i quattro Professional, dei quali tre invitati tramite wild card e una in base al ranking 2023. LEGGI TUTTO