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    I tennisti si lamentano del cibo all’Australian Open e Paire chiama il McDonalds

    Benoit Paire nella foto

    Quasi tutti i giocatori che parteciperanno agli Australian Open sono già in quarantena a Melbourne e Adelaide, ma non tutto sembra essere piacevole per i tennisti, come è il caso del cibo nell’hotel. I tennisti non possono usare il ristorante dell’hotel e devono mangiare quello che viene loro servito in camera, ma non tutti sono contenti. Pablo Carreño Busta, Fabio Fognini e Corentin Moutet si sono lamentati sui social network, mentre Benoit Paire è stato pratico ordinando da McDonalds.

    Players complaining about their lunches and then there’s Benoit… pic.twitter.com/G25p7AvBYu
    — monse Buenos días (@coachdal) January 16, 2021 LEGGI TUTTO

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    Benoit Paire e il suo modo genuino di comunicare il suo calendario

    Benoit Paire nella foto

    Benoit Paire è determinato a differenziarsi dagli altri e mostrare la sua peculiare personalità in tutte le sue azioni, sia dentro che fuori dal campo.
    Una volta conosciuti tutti i dettagli del calendario ATP, l’attuale numero 28 del mondo ha deciso di condividere con i suoi followers i tornei a cui avrebbe partecipato, e lo ha fatto con un tweet accompagnata da una fotografia davvero esilarante per molti visto il contesto in cui è stata impiegata. Antalya, l’ATP Cup e gli Australian Open 2021 costituiscono la roadmap del francese.

    Programme début d’année: Antalya, ATP Cup( Australie) , Melbourne (Open d’Australie).. #Allez pic.twitter.com/ZNHmfHOJCb
    — paire benoit (@benoitpaire) December 19, 2020 LEGGI TUTTO

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    La sincerità di Benoit Paire: “Se vincessi il Roland Garros non giocherei nemmeno a Wimbledon. E poi credo che la mia stagione sarebbe finita”

    Benoit Paire nella foto

    Benoit Paire ha rilasciato un’intervista molto interessante alla rivista Racquet dove ha parlato della sua motivazione e delle sue aspirazioni in questo sport.
    Il francese ha sottolineato che il suo obiettivo non è mai stato quello di raggiungere la vetta nel tennis. “Mi hanno sempre detto che era un ragazzo di talento, ma un idiota. A volte dicono che ho quello che serve per essere tra i primi 10, ma mi mancano molte cose per essere tra i primi 10. Prendere seriamente l’allenamento, prepararmi fisicamente sono sacrifici che non riesco a fare”, ha ammesso.

    “Forse il mio tennis è addirittura a quel livello, ma i primi 10 giocatori hanno la forza di volontà. Hanno tutto. Io no. Vincere un Grand Slam non è mai stata una mia motivazione. Preferisco essere nella top 30 e godermi la vita”, ha aggiunto.
    E proprio in questa prospettiva che Paire ha apprezzato ancora di più il lavoro di Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic. “Non li invidio. Li rispetto enormemente e penso che quello che fanno sia incredibile. Ma quando vedo Rafa vincere il Roland Garros e due giorni dopo è al Queen’s per giocare la stagione dell’erba. È un mondo diverso. Se vincessi il Roland Garros non giocherei nemmeno a Wimbledon. E poi credo che la mia stagione sarebbe finita”.
    “Sono grandi campioni. Senza di loro, il tennis non è dove è oggi. Li ammiro molto, ma non sarò mai come loro. E questo non mi rende meno campione. Sono stato il numero 18 al mondo, sono stato nella top 100 per dieci anni e ho tre titoli ATP. Questa è una carriera perfetta”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Benoit Paire non è troppo d’accordo sulle regole dell’Australian Open: “Quando ti spiegano che per giocare agli Australian Open devi rimanere 14 giorni rinchiusi in una stanza d’albergo”

    Benoit Paire nella foto

    Benoit Paire ha vissuto un 2020 davvero complicato, con un’evidente mancanza di concentrazione di fronte al rigore e alla durezza che implica l’essere isolati e giocare senza pubblico (è risultato anche positivo, poi negativo e poi di nuovo positivo al Covid tra agosto e settembre).
    Per questo non sorprende che sia stato il primo giocatore a mostrare reticenza nei confronti del piano ideato per realizzare l’Australian Open 2021, che prevede 14 giorni di quarantena e lasciare la stanza d’albergo solo 5 ore al giorno.

    Dichiara Paire: “Quando ti spiegano che per giocare agli Australian Open devi rimanere 14 giorni rinchiusi in una stanza d’albergo.#interessant”.

    Quand on t’explique que pour jouer l’Open d’Australie il faut rester 14 jours enfermés dans une chambre d’hôtel.. #interessant pic.twitter.com/PlCGEMEu8O
    — paire benoit (@benoitpaire) December 2, 2020 LEGGI TUTTO

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    Benoit Paire: “A Nur-Sultan cercherò di vincere qualche partita ma non mi sono allenato molto”

    Benoit Paire nella foto

    A poche ore dal suo esordio nel torneo ATP 250 di Nur-Sultan contro il padrone di casa Mikhail Kukushkin, il numero uno del seeding Benoit Paire ha rilasciato una lunga intervista alle emittenti kazake che stanno seguendo da vicino la manifestazione: “Sono molto contento di essere qui in Kazakistan, mi sto trovando molto bene anche se siamo obbligati a stare rinchiusi in hotel e dunque non ci è possibile visitare la città. Durante il lockdown ero stressato, sono stato un po’ a casa senza la possibilità di allenarmi sul campo o mentalmente: tornare a competere nel circuito non è stato semplice, ora mi sto preparando per la prossima stagione e spero di ritagliarmi qualche soddisfazione giocando ad un buon livello“.

    L’attuale numero 28 della classifica ATP è il principale candidato al trionfo nella prima edizione dell’Astana Open: “Non sento la pressione di essere il favorito numero uno per la vittoria del torneo perché non mi sono allenato molto prima di arrivare qui. Proverà a vincere qualche partita, sarò doppiamente contento in caso di successo finale. Non punto al titolo ma ad esprimere il mio gioco e a ritrovare confidenza con il campo: il mio tennis non è al top, io non mi sento molto bene ma farò del mio meglio“.
    “Giocare a porte chiuse non è facile, amo giocare con gli spettatori anche se a volte mi odiano. Il tennis senza pubblico non è una bella cosa“, ha concluso il giocatore transalpino riferendosi al fatto che questa settimana, a Nur-Sultan, non sono ammesse persone sugli spalti fatta eccezione per gli addetti ai lavori. LEGGI TUTTO

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    Dieci top100 ATP positivi al Covid-19, nessun caso tra le top 100 WTA

    David Goffin, uno dei top100 ATP positivi al Covid-19

    La pandemia da Covid-19 che sta imperversando in tutto il globo non risparmia i campioni dello sport. Di ieri la notizia della positività al tampone di Cristiano Ronaldo, stella portoghese del calcio; recentemente hanno contratto il virus i campioni NBA Russell Westbrook, Kevin Durant e Nikola Jokic, il talentuoso QB della NFL Cam Newton, il golfista Dustin Johnson, il pilota di F1 Sergio Perez.
    Purtroppo anche i tennisti non sfuggono al contagio. Al momento sono 10 i giocatori compresi nella top 100 ATP ad esser risultati positivi al virus:

    Grigor Dimitrov
    Borna Coric
    Novak Djokovic
    Frances Tiafoe
    Kei Nishikori
    Benoit Paire
    Fernando Verdasco
    David Goffin
    Sam Querrey
    Fabio Fognini
    Curioso invece che al momento nessuna tennista tra le top 100 WTA sia stata trovata positiva al  virus. Probabilmente la minor attività del tour rosa dalla ripresa lo scorso agosto ha portato a questo risultato.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Paire festeggia la sua “prima vittoria al Roland Garros”: “Sono negativo”

    Benoit Paire nella foto

    Il ritorno di Benoit Paire al tennis è stato molto travagliato: il francese è stato escluso dagli US Open per il test positivo al coronavirus e poi dopo vari test negativi è risultato di nuovo positivo durante l’ATP 500 di Amburgo, dove ha anche disputato il torneo.

    Al Roland Garros, invece, un test simile lo eliminerebbe automaticamente dalla manifestazione, ma la notizia e che è ritornato ad essere negativo. LEGGI TUTTO