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    Masters 1000 Roma: due grandi semifinali, ma…

    Il Centrale del Foro Italico

    Rune vs. Ruud, Medvedev vs. Tsitsipas. Queste le semifinali del Masters 1000 di Roma, ottantesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Il settimo giocatore al mondo, sempre più forte e in rampa di lancio verso le vette del tennis mondiale, sfida il due volte finalista Slam 2022, parso in discreto recupero dopo una prima parte di stagione pessima; sul rosso del Foro Italico vedremo il capitolo n.12 dell’accesa rivalità tra il moscovita e il greco, che dopo la finale dello scorso anno punta ad alzare finalmente la coppa del torneo romano. Senza dubbio due grandi semifinali, possiamo dire che l’albo d’oro del torneo è “salvo” dalla classica meteora pronta alla zampata e poi scomparire. Ma… manca Jannik Sinner. 
    Inutile girarci intorno: vista la crescita di Sinner nel 2023, la sua continuità di rendimento, la sua forza dimostrata sul rosso di Monte Carlo, e come avesse scelto di saltare Madrid per preparare Roma (uno dei principali obiettivi stagionali dopo gli Slam), non trovarlo in semifinale al posto di Ruud è una delusione. Non esageriamo con le critiche però. Jannik nella sconfitta contro Cerundolo non stava bene. In campo era evidentemente spossato, le gambe non lo portavano con la solita forza e velocità sulla palla, la spinta era modesta. Non solo la visione dal vivo lo conferma, dopo averlo osservato in settimana più volte anche in allenamento, ma soprattutto l’udito. In quella maledetta sconfitta contro Cerundolo, quel suono pieno e potente generato dall’impatto delle sue corde sulla palla non si sentiva che raramente, nelle poche occasioni nelle quali è riuscito a sbracciare a tutta.
    Ero presente nella press conference post partita. È arrivato pallido, un po’ stranito, ha parlato col contagocce fornendo pochi dettagli. Non aveva alcune voglia di parlare, evidentemente. Deluso perché voleva tutt’altro da questa settimana. Ha confermato che era una giornata no, che non si sentiva al meglio, che ne parlerà col suo team perché queste giornate non devono ripetersi. Quest’anno è la prima volta che in campo davvero non c’era. Senza pensare a chissà quali dietrologie, forse la verità è molto semplice: s’è preso un banale malanno che l’ha svuotato di energie. Magari il freddo “becco” della serata romana, lottando contro Shevchenko immersi in un’umidità terribile, l’ha mandato ko (pure Alcaraz, ricordiamo, dopo un match notturno è crollato alla partita seguente…). Ormai il dado è tratto, l’occasione persa per la delusione di tutti, in primis la sua. Non ne facciamo un dramma, avrà altre occasioni, ma spiace. Tanto. Perché sembrava prontissimo a giocarsi le sue chance anche per il titolo, perché il tabellone era oggettivamente ottimo e una volta in semi, chissà…
    A questo punto, orfani del sogno Sinner, chi vince? Non è affatto facile fare un pronostico. Tsitsipas dopo la finale dello scorso anno potrebbe apparire il logico favorito. Forse lo è, ma dovrà lottare parecchio per farcela. Contro Musetti in uno dei match più notturni della storia degli IBI, ha impressionato la sua volontà. Dritto verso l’obiettivo, superando i suoi limiti tecnici sul rovescio e perseguendo con grande efficacia i suoi schemi. Stessa conferma ieri sera contro Coric. Fisicamente sembra stare benissimo, ma è difficile vederlo nettamente favorito contro un Medvedev salito così tanto nella fiducia e nella qualità di prestazione sulla terra. “Non volevo dirlo prima del torneo perché poi se avessi perso ancora al primo turno mi avrebbero detto eh, guarda questo… ma in allenamento sto giocando benissimo. Alla fine la terra battuta non mi piace, ma più ci gioco, più gioco meglio”. Parole e musica del russo dopo aver eliminato la sorpresa del torneo Hanfmann. Il problema tecnico di Daniil sul rosso era il movimento sul campo, la difficoltà di controllare la scivolata e la ripartenza. Può sembrare una cosa secondaria, ma per il suo tennis invece è decisiva: uno che fa della copertura del campo e dell’equilibrio dinamico il punto di forza per le sue difese e contrattacchi, non sentirsi sicuro negli spostamenti è mortale. Sul rosso-umido di quest’edizione bagnatissima degli IBI ha trovato il grip ideale e i suoi colpi sono efficacissimi. È avanti 7-4 contro Tsitsipas negli head-to-head, quindi considerando tutto, è giusto considerare questa semifinale in totale parità. Vinca il migliore. Se devo scommettere una svalutatissima lira, la punto su Medvedev perché è complessivamente più forte del greco, anche se Stefanos si meriterebbe assai di vincere il torneo. Dal 2019, Stef è il tennista che nei Masters 1000 ha fatto complessivamente meglio, con 7 semifinali su 15 tornei.
    L’altra semifinale potrebbe apparire facile per il Rune durissimo e in gran forma ammirato contro Djokovic. Attenzione: gli head to head contro Ruud dicono 4-0 per il norvegese, in match disputati tra 2021 e 2022. “So come batterlo, darò il mio meglio in campo” ha affermato Casper dopo esser sbarcato in semifinale. Non è ancora quel muro micidiale ammirato lo scorso anno, ma di sicuro ha ritrovato velocità in campo e propensione alla spinta. Tuttavia nelle vittorie del torneo, dopo qualche errore comandando lo scambio è tornato conservativo, segnale di una sicurezza ancora non totale nel proprio gioco. Probabilmente scenderà in campo sentendosi sfavorito e quindi potrà colpire libero, insistendo magari sul contro piede contro il diritto del danese, che quando è chiamato a rincorrere verso destra non sempre è preciso. Rune è discretamente favorito, sembra stare benissimo, ha dentro il fuoco di chi vuol arrivare a tutti i costi, bruciando le tappe. Potrebbe essere una grande battaglia, speriamo anche divertente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Medvedev invita Rublev a diventare padrino di sua figlia

    Medvedev invita Rublev a diventare padrino di sua figlia

    Daniil Medvedev e Andrey Rublev, due dei giocatori più rilevanti del momento nel circuito internazionale, sono grandi amici fin dall’infanzia e questa amicizia non è mai stata compromessa dalla competizione, tanto che l’attuale numero cinque del mondo ha invitato il sesto classificato ATP ad essere il padrino di sua figlia.
    La cerimonia si è svolta a Monte Carlo, poco dopo che Rublev ha conquistato il suo primo titolo Masters 1000 proprio nel Principato di Monaco. LEGGI TUTTO

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    Che sorpresa!! Una di quelle sorprese! Van Rijthoven batte Medvedev e si aggiudica il primo titolo in carriera nel circuito maggiore

    Tim Van Rijthoven NED, 1997.04.24 – Foto Getty Images

    Il tennis è capace di produrre di tanto in tanto autentiche favole e questa settimana è segnata da una delle più inaspettate a memoria d’uomo. Tim van Rijthoven è entrato nel main draw dell’ATP 250 di ‘s-Hertogenbosch con un invito degli organizzatori, con una sconfitta nell’unica volta che aveva giocato un torneo ATP e senza aver mai vinto un Challenger. Ebbene, il 25enne olandese arriva alla fine della settimana da campione e dà spettacolo contro Daniil Medvedev in finale!
    Il numero 205 del mondo ha dato vita a un’altro emozionante incontro, con il pubblico di casa in visibilio, per sconfiggere colui che da lunedì sarà il nuovo numero uno del mondo. Van Rijthoven ha trionfato per 6-4, 6-1 in 1 ora e sei minuti di partita, dimostrando di non avere paura di ottenere un risultato così importante nel torneo di casa.
    Medvedev ha subito un break iniziale per andare sotto di 2-0, ma ha reagito immediatamente e sembrava che stesse mettendo in ordine le cose. Il primo set è rimasto equilibrato, ma Van Rijthoven ha fatto valere la forza del suo servizio per evitare le palle break e ha breakkato il russo nel decimo gioco per chiudere poi il primo set per 6 a 4. Nel secondo set il giocatore orange ha dominato il campo ed ha vinto il parziale e la partita per 6 a 1.
    Van Rijthoven, che si è detto sorpreso di aver ricevuto una wild card per giocare il torneo, farà un grande balzo alla 106ª posizione, rimanendo alle porte della top 100 e con maggiori possibilità di giocare regolarmente i tornei ATP, visto che giocherà il Challenger di Ilkley la prossima settimana. Per quanto riguarda Medvedev, anche con questa delusione sale al primo posto a giocherà ad Halle la prossima settimana.
    ATP ‘s-Hertogenbosch Daniil Medvedev [1]41 Tim Van Rijthoven66 Vincitore: Van Rijthoven ServizioSvolgimentoSet 2T. Van Rijthoven 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-5 → 1-5T. Van Rijthoven 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-300-4 → 0-5D. Medvedev 15-15 15-30 15-400-3 → 0-4T. Van Rijthoven 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2T. Van Rijthoven 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 15-404-5 → 4-6T. Van Rijthoven 15-0 30-0 ace4-4 → 4-5D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 40-15 df3-4 → 4-4T. Van Rijthoven 0-15 30-15 40-153-3 → 3-4D. Medvedev 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-40 ace 40-40 ace A-40 ace2-3 → 3-3T. Van Rijthoven 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2T. Van Rijthoven 0-15 0-30 0-40 15-40 ace0-2 → 1-2D. Medvedev 0-15 0-30 0-40 15-40 ace 30-40 df0-1 → 0-2T. Van Rijthoven 15-0 30-0 ace 40-0 40-150-0 → 0-1
    6 ACES 43 DOUBLE FAULTS 132/53 (60%) FIRST SERVE 31/42 (74%)18/32 (56%) 1ST SERVE POINTS WON 26/31 (84%)8/21 (38%) 2ND SERVE POINTS WON 7/11 (64%)6/10 (60%) BREAK POINTS SAVED 1/2 (50%)8 SERVICE GAMES PLAYED 95/31 (16%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 14/32 (44%)4/11 (36%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/21 (62%)1/2 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 4/10 (40%)9 RETURN GAMES PLAYED 826/53 (49%) SERVICE POINTS WON 33/42 (79%)9/42 (21%) RETURN POINTS WON 27/53 (51%)35/95 (37%) TOTAL POINTS WON 60/95 (63%) LEGGI TUTTO

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    Medvedev giocherà a Ginevra

    Daniil Medvedev

    Buone notizie per Daniil Medvedev. Il n.2 del ranking mondiale, fermo da alcune settimane per problemi a un’ernia, scenderà in campo al prossimo torneo di Ginevra, al via la settimana precedente al Roland Garros. L’ha annunciato il torneo svizzero, che assegna la prima wild card proprio al russo.

    |Will play at the Gonet Geneva Open 2022
    Find our complete press release here ➡️ https://t.co/B3uXY07Y9T #wildcard #gonetgenevaopen #atpgva #atp #medvedev #daniilmedvedev #tennis #atptour #geneva #geneve #suisse #switzerland pic.twitter.com/vVNkoDgOEv
    — Gonet Geneva Open (@genevaopen) May 6, 2022

    Al Parc des Eaux-Vives saranno presenti anche Ruud, Shapovalov e Thiem, un draw niente male per un torneo a ridosso di uno Slam.
    A questo punto, sembra scontata la presenza di Medvedev a Roland Garros. Visto che sarà costretto a rinunciare a Wimbledon per la dura decisione di Londra sugli atleti russi, Daniil cercherà di rifarsi sul rosso parigino, dove finora non è mai andato oltre quarti di finale (sconfitto da Tsitsipas lo scorso anno), miglior prestazione dopo 4 uscite consecutive al primo turno.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Stan Wawrinka si cancella da Madrid perchè vuole allenarsi. Medvedev dà forfait a Madrid e Roma

    Stan Wawrinka nella foto

    Stan Wawrinka, 37 anni ex top tre del mondo, è stato fuori dal circuito per più di un anno a causa di un grave infortunio al piede e il suo ritorno è stato complicato. Lo svizzero ha perso i suoi primi due incontri 2022 (Marbella e Monte Carlo), dove è apparso visibilmente fuori forma, e ora ha deciso che deve tornare ad allenarsi.L’elvetico, che non era iscritto ai tornei nelle prossime due settimane, si è ritirato questo mercoledì dall’ATP Masters 1000 di Madrid e non tornerà alle competizioni fino alla settimana dell’ATP Masters 1000 di Roma, in cui è entrato con il ranking protetto.
    Wawrinka ha ancora in programma di competere nell’ATP 250 di Ginevra per cercare di arrivare nella migliore forma possibile al Roland Garros.
    Brutte notizie per Daniil Medvedev. Recentemente operato per un’ernia, tutto indica che solo con un miracolo possa giocare il Roland Garros. Il russo si è anche ritirato dal Masters 1000 di Roma, dopo aver dato forfait già da Madrid, rendendo il Grand Slam francese un miraggio.
    In questo modo, sta diventando sempre più probabile che Medvedev non calpesterà la terra battuta nel 2022, qualcosa che renderà questo un po’ più complesso per la corsa alla leadership della classifica ATP anche se ha pochi punti da difendere in questa fase della stagione.Poi arriverà l’estate dei campi duri, dove Medvedev conserva la maggior parte dei punti conquistati, mentre su erba saranno pochi i punti da difendere. LEGGI TUTTO