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    Parito oggi da Milano il Trophy Tour della Coppa Davis. Gli appassionati di tutta Italia potranno vedere da vicino il simbolo dell’impresa azzurra fino a settembre

    Il trofeo resterà in esposizione fino al 13 dicembre nella Sala degli Arazzi, situata accanto alla sala che ospita la tradizionale mostra di Natale a Palazzo Marino. Dal 14 dicembre, la Coppa Davis si sposterà quindi a Roma, dove resterà in visione fino all’8 gennaio, per poi proseguire il suo tour per il Paese fino a settembre

    Dopo 47 anni, la Coppa Davis è tornata in Italia grazie al successo di Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli che, guidati dal Capitano Filippo Volandri, hanno firmato a Malaga un’impresa storica in finale sull’Australia.Per celebrare il secondo trionfo azzurro nella storia della più antica manifestazione a squadre del tennis maschile, il prestigioso trofeo inizia oggi un vero e proprio ‘giro d’Italia’ per consentire a tutti gli appassionati di ammirarlo dal vivo, in una sorta di grande abbraccio che, come hanno fatto i nostri ragazzi a Malaga, sarà in grado di unire tutto il Paese nella passione per questo splendido sport.
    Ad inaugurare il Trophy Tour della Coppa Davis – questo pomeriggio presso la Sala degli Arazzi di Palazzo Marino a Milano – sono stati il Sindaco del capoluogo meneghino, Giuseppe Sala, e il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi.Il trofeo resterà dunque in esposizione fino al 13 dicembre nella Sala degli Arazzi, situata accanto alla sala che ospita la tradizionale mostra di Natale a Palazzo Marino, quest’anno dedicata al Battesimo di Cristo del Perugino, e sarà possibile ammirarlo negli stessi orari di apertura della mostra (9:30 – 19:30, ad eccezione del 7 dicembre quando sarà esposto solo dalle 9:30 alle 12:30).
    Una seconda esposizione a Milano, arricchita da pannelli descrittivi, sarà programmata invece nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino a metà gennaio.Dal 14 dicembre, la Coppa Davis si sposterà quindi a Roma dove resterà in visione fino all’8 gennaio, per poi proseguire il suo tour per il Paese fino a settembre (il dettaglio delle date e delle location dell’esposizioni verranno comunicati a breve sul sito ufficiale della Federazione, ovvero https://www.fitp.it/), quando tornerà a far bella mostra di sé alla Unipol Arena di Bologna in occasione degli incontri della fase a gironi delle Davis Cup Finals 2024, inizio del percorso degli azzurri che punteranno a difendere il titolo.
    LE DICHIARAZIONI
    Angelo Binaghi, Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel: “Quella di Malaga è stata una vittoria storica che ci ha permesso di riportare in Italia – dopo 47 anni – la Coppa Davis. Un successo che la Federazione Italiana Tennis e Padel, visto il grande amore dimostrato per la Nazionale, ha intenzione di condividere con tutti gli italiani. In quest’ottica, si inserisce l’iniziativa del Trophy Tour che porterà in giro per tutto il Paese questa splendida Coppa, permettendo a tutti gli appassionati di ammirarla dal vivo. Siamo lieti che questo percorso inizi da Milano che ringraziamo, nella figura del Sindaco Sala, per la collaborazione nell’organizzazione di questa prima tappa. IL primo passo di un percorso che terminerà a Bologna, alla ‘Unipol Arena’ dove tutto è iniziato, per una sorta di ideale chiusura del cerchio”.
    Giuseppe Sala, Sindaco di Milano: “La Coppa Davis è un sogno per chi ama il tennis, lo segue e pratica questo e altri sport. Dopo 47 anni l’ambito trofeo è tornato all’Italia grazie alle straordinarie doti di una squadra eccezionale. Sinner, Musetti, Arnaldi, Sonego e Bolelli, con il capitano Volandri, ci hanno fatto vivere emozioni uniche nella finale di Malaga. Ospitare ed esporre la Coppa Davis a Palazzo Marino è motivo di grandissimo orgoglio e un profondo onore, un sentimento che di certo condivideranno tutti coloro che in questi giorni coglieranno l’occasione per vedere da vicino la Coppa e scattare una foto. Un appuntamento immancabile, un ulteriore dono alla città, ai milanesi e a tutti gli amanti dello sport”. LEGGI TUTTO

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    Davis, 47 anni sono passati in un lampo e ora non sono che un ricordo

    Gaudenzi e Nargiso in Davis (foto FITP)

    Un po’ di tempo ce n’è proprio voluto. Di solito è per elaborare un dolore, un lutto che si cerca di frapporre giorni per lasciar decantare, per farsene una ragione. Questa volta, no. Questa volta è stato per elaborare gioia e incredulità che ho dovuto attendere per realizzare che sì, era proprio vero che dopo 47 anni l’avevamo finalmente rivinta la Coppa Davis. Ecchisenefrega se è una Davis che non è più la Davis d’una volta, signora mia, se è una Coppa dimezzata e ha perso il fascino d’antan.Dopo averne viste tante, attraversate altrettante, mi ero persuaso che in sempiterno le mani su quella che qualcuno continua a volerla vedere come “un’insalatiera” non le avremo più messe.Sì, la crescita esponenziale di Sinner, il poter contare su un gruppo finalmente coeso, speranze ne dava, ma l’aver perso Berrettini faceva sì che la coperta rimanesse sempre un po’ corta.E quindi… Sì, in fondo in fondo, ma proprio in fondo, il sogno di poter rivivere quella stagione magica che fu il ’76 c’era sempre, ma rimaneva sogno.La mia generazione, quella che è arrivata la tennis quando questo è diventato “pop” grazie alle gesta di Panatta , è cresciuta avendo nella Davis un caposaldo.Chi c’era, come fa a non provare ancora un fremito ripensando a quel pomeriggio in cui Adriano e Bertolucci fecero neri Newcombe e Roche, riducendo gli aussies a povere comparse. “Pasta Kid” volleava come nessuno al mondo, esibì colpi dietro la schiena e giravolte, mentre Panatta fu semplicemente incanto.
    La favola bella della “squadra” durò ancora qualche anno e si spense, a mio ricordo e avviso, a Praga, in un momento preciso: quando il più gaglioffo dei giudici di sedia non chiamò un secondo rimbalzo a Tomas Smid, condannando di fatto Panatta alla sconfitta, Panatta che aveva già conosciuto nel corso del match angherie e l’ineffabilità dei giudici di linea cecoslovacchi.Per me la favola si spense lì. Fossimo andati, come era giusto, sull’1 a 0 per noi, forse l’avremmo potuta rivincere la Coppa, ma così non fu e cominciò il nostro inesorabile declino.Pesco così a caso tra i ricordi, che vengono a galla come tortelli in un’acqua bollente e spumosa, e rivivo come un discreto incubo una figuraccia rimediata a Cervia nell’82 contro la Nuova Zelanda di Chris Lewis – che l’anno dopo avrebbe sì fatto finale a Wimbledon ma che sulla terra battuta non era proprio un fulmine di guerra – e ancora peggio quello che ci fecero Vilas e Clerc nei quattro singolari dodici mesi dopo al Foro Italico.
    L’era, la generazione di Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli era da tempo avviata al capolinea, si era fatta troppa fatica a capire e accettare che il tennis fosse cambiato, e dietro di loro s’era costruito poco o nulla. Francesco Cancellotti, fisico da paura, sembrava poter essere il “nuovo che avanza” ma, per mille problemi, durò poche e non sempre fortunate stagioni e così in Davis prendemmo a consolarci con parziali soddisfazioni, con Ocleppo che divenne “l’eroe di Telford” per aver portato alla causa due punti cruciali in un incontro indoor contro l’Inghilterra.Venne poi il tempo di Paolo Canè, ma dietro di lui c’era ben poco: Cancellotti presto sfiorito, Simone Colombo che, ad alti livelli, poteva quel che poteva, Claudio Panatta bravino mai del tutto bravo, tanto che a un certo punto, e lo dico con tutto il rispetto del mondo nei confronti di un più che onesto giocatore, la nostra punta più avanzata sembrò essere Massimiliano Narducci, mentre Iaio Baldoni, per qualche mese, parve la nostra risposta al tennis muscolare di Bollettieri.
    Anni grami, mitigati da una mezza bella figura fatta dai nostri a Malmoe contro la Svezia di Pernfors, dove nella prima giornata ci fu l’esordio vincente di Omar Camporese. Ma alla fin fin fine si lottava sempre e solo per…perdere bene, perché di più proprio non si poteva.Il nostro tennis versava in condizioni quasi disperate. Ricordo edizioni degli Internazionali con spalti semivuoti anche durante le fasi finali, coi campionati femminili esportati in Puglia e in Umbria: una roba tristissima. Tanto che a un certo punto la panacea di tutti i mali sembrò trovarsi nel riconvertire i campi da tennis in campi da calcetto.
    Furono pochissimi quelli che si ribellarono alla tendenza. Alberto Castellani continuò la sua mirabile e infaticabile lotta contro tutto e tutti a Perugia, mentre dalle parti del Po quello straordinario visionario di Carlo Bucciero, a Moncalieri, al Circolo Le Pleiadi, poco lontano da Torino, prendendo sotto la sua ala protettrice Riccardo Piatti e i suoi “boys” – Cristiano Caratti, Renzo Furlan, Federico Mordegan e di lì a poco si sarebbe aggregato pure il “quarto fratello” Cristian Brandi…- dette inizio alla cosiddetta “iniziativa privata” che nel breve volgere di pochissimo tempo avrebbe sconvolto come un turbine il sonnolento mondo tennistico italiano.
    Il presidente della FIT Paolo Galgani, appena eletto, s’era ritrovato, senza merito alcuno, la Coppa Davis tra le braccia e per anni avrebbe proseguito un’anemica politica di sviluppo, tanto da ridurre a poca cosa tutto il nostro movimento tennistico.A poco o nulla servì l’esperimento del Centro Tecnico di Riano, la famosa “cattedrale nel deserto”, e ancor meno incaponirsi nel voler contrastare i privati sino a volerli far scomparire e insistere su modelli che di evolutivo nulla avevano: scuola nazionale maestri con linee didattiche vecchie, nullo il supporto dato ai giocatori over 18…
    Ma il nuovo questa volta sì che stava avanzando. Carlo Bucciero e Riccardo Piatti insieme dettero una spallata significativa e ruppero gli schemi: da lì in avanti nulla sarebbe più stato come prima, visto che tutto il movimento prese a rialzare la testa e a proporsi come non era più abituato a fare.La vittoria del ’90 a Cagliari contro la Svezia, quando Canè battè Mats Wilander in un match memorabile, fu forse l’ultimo incontro del vecchio conio. E che si doveva cambiare lo capì capitan Panatta quando, per stessa ammissione sua, sbagliò nello schierare, nel turno successivo a Vienna, contro l’Austria di Thomas Muster e “Limone” Skoff , Diego Nargiso, evitando di riconsiderare Omar Camporese, rinato alla corte de Le Pleiadi sotto le cure di Piatti prima e Infantino poi, e di ascoltare chi gli proponeva di provare Furlan o Caratti.Ma carta cantava e di lì a poco Panatta dovette prendere atto del cambiamento, anche se “la bella stagione” de Le Pleiadi durò poco, soffocata da qualche errore e dal sistema, che ci mise tanto del suo. Esemplare fu come tolsero a Bucciero il Trofeo “Colombo”, grazie a una “sanzione atipica accessoria”, per punirlo d’aver ospitato e poi fatto competere ragazzi fuggiti dalla guerra balcanica tra i quali c’era un giovanissimo Ivan Ljubicic. La ridicola sentenza ce l’ho ancora in qualche cassetto.

    1993 World Group Quarter-final 📸
    The last time Australia & Italy played each other in #DavisCup ⏮️#DavisCupFinals pic.twitter.com/JjlmXCydbY
    — Davis Cup (@DavisCup) November 26, 2023
    (Italia vs. Australia nel 1993 a Firenze)
    Ci fu però il tempo di vedere un Camporese stellare in quel di Dusseldorf abbattere Stich e arrendersi poi di nuovo al quinto con Becker, come era già accaduto poche settimane prima agli Australian Open, giocando persin meglio di quanto fatto nell’epico match chiuso per 14-12 nel set decisivo; un Omar straripante, l’anno dopo a Bolzano, dare la più dura delle lezioni a Emilio Sanchez per due set e mezzo, godere dell’esordio di Caratti, prima che apparisse sul nostro cammino la triste spiaggia di Maceiò. Opposti al Brasile, su un campo realizzato sull’arenile, che più umido non si poteva, tornammo spezzati: Stefano “Pesco” Pescosolido finì per essere portato fuori dal campo incrampato dalla punta dei capelli sino agli alluci, prosciugato da un clima infame mentre stava lottando contro Oncins, e Camporese compromise così tanto il suo gomito destro che dovettero poi operarlo aprendogli l’articolazione, l’ortopedico dixit, “come un’arancia”. Da quel momento Omar non fu più il vero Camporese, anche se nel 1997 a Pesaro, contro la Spagna, ci regalò ancora una delle migliori versioni di se stesso, battendo praticamente da solo (con Furlan e Nargiso in doppio…) gli iberici. L’ultimo lampo targato Le Pleiadi fu la soddisfazione di vedere Cristian Brandi schierato a Palermo contro gli USA, ma, come detto “la bella stagione” era già volta al termine.
    Tutto però sembrava promettere finalmente bene, visto che all’orizzonte era apparso Andrea Gaudenzi, che per imparare il mestiere al meglio era approdato alla scuderia di Ronnie Leitgeb, mentore e manager di Muster.Il periodo di Gaudenzi in Davis ci vide più vicini al riprenderci la Coppa, ma per più d’un motivo il destino ce la negò sempre.Nel ’96 battemmo i Russi sul campo all’apparenza da loro preferito: giocammo fuori, nel gelo del Foro Italico in un febbraio ghiacciato. Vedere Renzo Furlan battere Chesnokov in una delle più gelide serate romane nel match decisivo, in condizioni oltre il limite, fu una goduria. Molto meno – ma ve lo ricordate?- vedere i nostri poi bistrattati dai giudici a Nantes: il seggiolone dell’arbitro strattonato da Panatta secondo me trema ancora adesso ed equivaleva, ai miei occhi, alla sedia sollevata da Mondonico ad Amesterdam: ribellarsi, seppur inascoltati, a una evidentissima, enorme ingiustizia.L’anno dopo raggiungemmo giustamente la finale contro la Svezia e chissà come sarebbe andata se il tendine della spalla di Gaudenzi non avesse fatto crack contro Norman… Anche questo boccone amaro, purtroppo, ce lo ricordiamo, eccome se ce lo ricordiamo.
    Da lì in avanti, nuovi anni grami col doversi accontentare sempre e comunque, con un cammino in Davis che si sapeva fin da subito che si sarebbe arenato presto.Ci toccò pure l’onta della serie C, perdendo dallo Zimbawe nel 2003.Qualche lampo qua e là dopo ci fu. Ricordo un Volandri battere Ivanisevic sul rosso del Foro Italico, Seppi sconfiggere Ferrero sulla terra battuta di Torre del Greco; l’esordio al cardiopalma del povero Federico Luzzi contro la Finlandia a inizio secolo, e poi tanta gente di buona volontà schierata in ordine sparso alla ricerca d’una quadratura difficile da trovare: Mosè Navarra, Vinz Santopadre, Giorgio Galimberti, Stefano Galvani, Alessio Di Mauro…Una presa di posizione, una querelle mal composta sottrasse a Simone Bolelli forse il suo tempo migliore come singolarista in Davis e dovemmo aspettare un po’ prima che il più talentuoso di tutti – ma anche il più balzano-, Fabio Fognini, ci regalasse un giorno da campione indiscusso in quel di Napoli schiantando in tre set capolavoro Andy Murray. Però, ripeto, erano vittorie molto parziali, perché ci mancava sempre ben più di qualcosa per aspirare a poter tornare a vincere.Nel ’19 la formula della Davis è cambiata e anche non siamo cambiati. In meglio.
    Nel corso dell’ultimo decennio, soprattutto, c’è stato un deciso cambio di rotta nella politica federale riguardo ai giocatori di vertice, con collaborazioni, supporto e sovvenzioni che finalmente hanno permesso a un generazione intera di raccogliere frutti, una generazione che ha potuto continuare a forgiarsi nei propri club, senza remore o avversioni.Senza questo gente come Sonego e Arnaldi, tanto per citarne due che le mani sulla Coppa ora le hanno messe, con ogni probabilità si sarebbe persa. Ricordo ancora la disperazione di Gipo Arbino quando non riusciva a darsi pace, sentendo d’avere tra le mani un possibile campione, e vederne mortificate le ambizioni, perché non riusciva a trovare credito per avviarlo all’attività internazionale che necessitava. Per fortuna poi le porte si sono schiuse.
    E adesso siamo qui, ancora discretamente increduli che sia davvero successo, che sia tutto vero.Dai, si dica la verità, quando Sinner è scivolato sotto per 0-40, con tre match point a sfavore, cosa abbiamo pensato? Può mai essere che Nole non riesca a trasformarne neppure uno? E invece… Quando sulla prima palla-partita gli è scappato via quel back di rovescio, non so perché, ma ho creduto d’aver avuto e visto un segno, che qualcosa potesse succedere. Sì, la Coppa l’abbiamo rivinta lì. Proprio in quell’istante. D’accordo, d’accordo, si deve sottolineare come Sonego sia stato decisivo nei due doppi contro Olanda e Serbia, come Arnaldi, pur giocando non bene, abbia strappato col cuore e col morso il primo singolo della finale, ma se si vuole indicare un momento, un momento solo per dire quando e come la nostra storia è cambiata, non si può che indicare quanto avvenuto nel decimo game del terzo set nel match tra Sinner e Djokovic. Lì, proprio lì è iniziato e finito tutto.La cosa ancor più straordinaria. E che non smette di sorprendermi, è che con ogni probabilità per avere un tris non dovremo attendere altri 47 anni: c’è un Italia bella e diversa, giovane e forte, capace di regalarci a piene mani, nel tempo che verrà, ciò che siamo stati costretti a elemosinare per decenni.Gli occhi ben più che umidi di domenica 26 Novembre 2023 li abbiamo desiderati a lungo, in un’era che pareva non finire mai; in una terra inaridita, che un destino malevolo sembrava aver reso incapace di ridare frutti. Invece, in tre giorni è cambiato tutto, 47 anni anni sono passati in un lampo e ora non sono che un ricordo.
    Elis Calegari LEGGI TUTTO

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    Davis Cup Nations Rankings incorona l’Italia campione del mondo. Italia al n.1 della classifica per la prima volta

    Italia al comando nel ranking per nazioni

    Anche il Davis Cup Nations Rankings incorona l’Italia campione del mondo. Nella giornata successiva al trionfo di Malaga nella finale contro l’Australia – secondo storico acuto nella competizione a 47 anni di distanza dal primo – l’International Tennis Federation ha diffuso la classifica per nazioni che per la prima volta vede in testa la selezione azzurra.
    La classifica per nazioni della Coppa Davis viene pubblicata dopo ogni settimana di gare e riflette le prestazioni delle squadre nelle quattro stagioni precedenti, con un peso maggiore riconosciuto ai risultati recenti. Le classifiche attuali coprono un periodo di cinque anni a causa dell’accorpamento delle stagioni 2020 e 2021 a causa della pandemia di Covid-19.
    Queste, nel dettaglio, le prime dieci posizioni del ranking mondiale di fine anno:1. 🇮🇹 ITALIA2. 🇨🇦 Canada3. 🇦🇺 Australia4. 🇪🇸 Spagna5. 🇷🇸 Serbia6. 🇭🇷 Croazia7. 🇬🇧 Gran Bretagna8. 🇩🇪 Germania9. 🇳🇱 Olanda10. 🇨🇿 Repubblica Ceca LEGGI TUTTO

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    Davis Cup, un sogno diventato realtà. Una vittoria azzurra che viene da lontano…

    26 novembre 2023, l’Italia vince la Coppa Davis

    4 dicembre 1998. Io c’ero. Sembra impossibile, sembra ieri, invece sono passati quasi 25 anni… In quel freddo venerdì pomeriggio, nel grigiore di una Milano che più grigia non si può, nella pancia del Forum di Assago c’è tutta l’Italia tennistica e non solo, a supportare Andrea Gaudenzi, Davide Sanguinetti, Diego Nargiso e Gianluca Pozzi, la nostra squadra di Coppa Davis capitanata da Paolo Bertolucci. In palio la Coppa Davis 1998, col sogno di riportarla in Italia dopo l’unico successo targato ’76, quando il “braccio d’oro” di Paolo, il talento di Adriano, la sostanza di Corrado e il tocco di Tonino prevalsero a Santiago, l’unica insalatiera della nostra storia. Di fronte una Svezia non così stellare come ai tempi d’oro di Wilander & Edberg, ma c’è tanta sostanza nel tennis di Norman e nel diritto assassino di Gustafsson. Impossibile dimenticare le ore passate a sostenere lo sforzo di Gaudenzi in quel primo infinito e maledetto singolare. Andrea è tosto, Magnus ancor più. Il tendine della spalla dell’attuale Presidente dell’ATP fa crack dopo ore e ore di battaglia, sul 6 pari del quinto set, non c’era il tiebreak allora, era una Davis d’antan. Cala il silenzio, disperazione. Di fatto la nostra finale termina lì, in quel dolore di Andrea e di tutti i presenti, nel Forum o in tv. Sanguinetti vince solo 5 games contro un Gustafsson troppo forte sul rosso, anche se indoor, e poi al sabato il forte doppio vichingo fa calare il sipario. È solo l’anticipo del dramma sportivo che avrebbe vissuto la squadra italiana di Davis.
    Da lì a poco quella buona generazione di giocatori cala e vive un weekend a dir poco disastroso il 23 luglio 2000, a Mestre. L’Italia cade malamente nello spareggio salvezza per mano del Belgio dei fratelli Rochus, è la prima retrocessione nella “serie B” della Davis, eravamo l’unica nazionale ad esser stati sempre del World Group. Io c’ero, insieme al mio sconforto e alla netta sensazione che la discesa fosse appena iniziata… Nessuna risalita, anzi nel 2003 tocchiamo il fondo, crollando nel Gruppo II con una terribile sconfitta in Zimbabwe. L’inferno dura solo un anno, nel 2005 torniamo sul Gruppo I, ma bisogna aspettare fino al 2011, di nuovo a Santiago del Cile (già, proprio Santiago…) affinché la nazionale trascinata da Fognini torni nel World Group. Non molte soddisfazioni per diversi anni, solo la semifinale in Svizzera nel 2014, ma in realtà, sotto sotto, già da tempo qualcosa si muove.
    Lo spettatore che guarda il tennis in tv non se ne accorge, ma in realtà, in molti club di periferia e non, si sta costruendo pian piano un nuovo movimento. E i tempi per ottenere risultati al vertice sono lunghi. Serve lavoro, tanto, capacità e visione. Il tutto guidato dal Presidente Binaghi che è uomo di sport e manager, conosce il mondo ed è determinato ad arrivare in vetta, convinto che seminando bene, lavorando coi circoli piccoli e grandi, stimolando l’eccellenza, si possa costruire e risalire. È stato criticato, osteggiato, deriso pure, ma alla fine aveva ragione lui. Con lavoro e capacità di tanti ottimi maestri e club, con un’importante sinergia d’intenti, risolvendo problemi ed errori – tanti ne sono stati commessi, ma chi non fa niente mai sbaglia… – si è creata una base, un movimento, una mentalità di lavoro per esaltare il talento dei ragazzi. Si è costruito una serie di team vincenti, di giocatori che sono cresciuti e che, stimolandosi l’un l’altro, hanno alzato il livello generale. Molti tornei in Italia a fare da veicolo per la crescita. È sbocciato quel circolo virtuoso necessario a sostenere il talento e chi lavora bene.
    Se poi ti nasce un Jannik Sinner, e hai la bravura e fortuna di farlo crescere in un ambiente sano e dove si conosce l’alto livello come da Riccardo Piatti, si finisce per vincere. Ma sarebbe sbagliato e semplicistico relegare il trionfo di ieri a Malaga in Davis in un solo “effetto Sinner”. Non è così. Jannik è la nostra punta di diamante, è il fuoriclasse che eleva tutto il gruppo, è colui che ha talento e forza per battere il più forte dell’epoca moderna, Mr. Djokovic, nel match sul quale Nole aveva puntato tutta la parte finale del suo stellare e irripetibile 2023. E così trionfare. Sinner è decisivo, ma senza la grinta di tutta la squadra, capace di rialzarsi dal “disastro” col Canada a Bologna nei gironi a settembre, senza la pazienza di Capitan Volandri nel compattare il gruppo e far esplodere di nuovo la vivacità di Sonego, il talento di Musetti e la qualità di Arnaldi, a Malaga a giocarci la coppa non ci saremmo mai andati. Ed è ancor più corretto tornare all’inizio della gestione Volandri, con le esperienze del 2021 e del 2022, necessarie e formative per vincere oggi, e anzi, ancor più indietro…
    “Forza del gruppo, capacità di passare attraverso le difficoltà, disponibilità. Su questi punti fermi Filippo Volandri ha costruito un capolavoro in tre anni da capitano di Coppa Davis. Fin dalla sua nomina, a gennaio del 2021, i pilastri del Volandri-pensiero non sono cambiati”, così scrive l’amico e bravissimo collega Alessandro Mastroluca su Supertennis, e condivido ogni sillaba del suo pensiero. Forza del gruppo, resilienza, capacità di reazione, disponibilità. Queste sono le chiavi della vittoria di questa meravigliosa e indimenticabile Final 8 di Malaga, che non potremo mai dimenticare. Nel 2021 a Torino abbiamo perso contro la Croazia nel doppio decisivo, Fognini e Sinner hanno ceduto al fortissimo duo Nikola Mektic-Mate Pavic, i migliori. Ci fu tanta delusione, Fabio è un doppista “doc” e campione Slam col “Bole”, ma non ci fu troppa intesa con Jannik, un Sinner ancora acerbo. Però fu un’esperienza importante, anche se negativa. Formativa. Nel 2022 rischiammo di uscire a Bratislava, con Sonego e di nuovo il doppio k.o., ma quella volta fu il talento di Musetti a salvarci, e fu un’altra esperienza che ha rafforzato il gruppo. Un gruppo che poi l’anno scorso nei gironi a Bologna ha battuto una dopo l’altra Croazia, Argentina e Svezia, ed è volato a Malaga superando nei quarti il forte team USA, col capolavoro di Bolelli–Fognini su Paul-Sock. Il Canada ci superò in semifinale, col tanto discusso doppio Berrettini–Fognini, sconfitto da Auger Aliassime–Pospisil. Altro boccone amaro, e polemiche non finire, ma situazione negativa dalla quale abbiamo imparato. Solo perdendo s’impara, è la dura ma giusta legge dello sport.
    Solo vivendo esperienze, come singoli e poi come squadra, si matura, si impara, si cresce. È cresciuto Volandri nella gestione di un gruppo che ci ha portato in finale a Malaga, facendo da parafulmine mille volte, motivando tutti, dando grinta e serenità, maturando scelte difficili, con coraggio e visione. È cresciuto a dismisura Sinner, tennista che oggi, 27 novembre 2023, possiamo considerare serenamente come il miglior tennista al mondo visto che negli ultimi mesi ha battuto tutti i migliori e l’ha fatto più volte, alzando la Davis ed arrivando ad un passo dal vincere le Finals a Torino. La vittoria di Jannik su Novak in semifinale sabato è entrata nei libri d’oro come una delle imprese sportive più alte della storia dello sport italiano. Sinner è diventato leader, forte e silenzioso. Non ha risposto con classe immensa alla marmaglia che ha cercato – invano – di infangarlo, e ha fatto parlare il campo, la sua racchetta, i suoi colpi meravigliosi, che hanno fatto esplodere il tennis nelle case di tutti gli italiani come mai prima. Classe infinita. Jannik ha trascinato Sonego nei doppi, esaltandone le qualità e dandogli quella sicurezza di cui aveva bisogno per tirare fuori il suo meglio. Ha dato serenità a tutto il gruppo, capace di superare difficoltà e diventare vincente. Un gruppo che ha accolto anche Berrettini, non ci dimentichiamo del Matteo-nazionale, che vogliamo fortissimamente rivedere sparare missili sportivi dal 2024 e tornare una delle punte di diamante del nostro team di Davis. Mancava Fognini, e bene ha fatto il Presidente Binaghi ai microfoni di Sky a ricordarlo a caldo, perché Fabio ha dato tanto negli anni e si è sempre speso per la maglia azzurra.
    Io c’ero a Malaga, almeno col cuore e la penna. Abbiamo tutti insieme vissuto un’avventura straordinaria, indimenticabile, che ci ha arricchito come poche altre cose. E pazienza se questa insalatiera è un filo meno scintillante del passato… La nuova formula in fondo piace poco, ma ha reso la competizione ancor più difficile, non hai alcun margine di errore con soli tre match, uno dopo l’altro. Si può discutere quanto vogliamo, e a ragione, sul cambiarla, sul tornare almeno in parte ai match casa – trasferta che erano l’essenza della competizione, ma alla fine quando giochi con la maglia azzurra addosso, è qualcosa di unico, qualcosa che ti tocca dentro e provoca emozioni indescrivibili.
    Emozioni che i nostri giocatori hanno vissuto sulla propria pelle, in campo e panchina, e che li renderà ancor più forti e sicuri l’anno prossimo, quando in Davis saremo la squadra da battere e nei tornei del tour saremo sicuramente protagonisti. Emozioni che avremmo voluto vivere quel 4 dicembre 1998, quando la spalla di Gaudenzi fece crack e furono solo lacrime. “Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.” Parole e musica di Michael Jordan, uno dei più grandi sportivi di sempre. Beh, allora questa fantastica Davis 2023 di Malaga abbiamo iniziata a vincerla ad Assago, a Mestre, in Zimbabwe, a Santiago, a Bologna. È una vittoria che viene da lontano.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner da Fabio Fazio scopre dell’invito del Capo dello Stato per il prossimo 21 Dicembre

    L’esultanza di Jannik Sinner alle Davis Cup Finals di Malaga (Sposito/FITP)

    Durante l’apparizione di questa sera nella trasmissione “Che tempo che fa…” su Tv9, Jannik Sinner ha condiviso i suoi pensieri riguardo al recente trionfo italiano in Coppa Davis. Rivolgendosi al conduttore Fabio Fazio, Sinner ha espresso la sua gioia per aver regalato “un sogno all’Italia”, sottolineando l’importanza di essere una squadra unita e la soddisfazione per la settimana trascorsa.
    Sinner ha inoltre scoperto dal conduttore di essere stato invitato (insieme a tutta la squadra di Davis) del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per un evento il 21 dicembre, notizia che lo ha colto di sorpresa.
    Riflettendo sulla vittoria di Malaga, ha affermato che: “Ovviamente siamo contenti, io in primis, e tutta la squadra. abbiamo fatto un ottimo lavoro durante tutta la stagione e meglio di così non si poteva finirla. Vincere a Torino sarebbe stato ancora meglio, ma ci sono tante cose positive: le emozioni, non solo da parte mia ma di tutto il team, e del movimento italiano verso il tennis che si muove nella direzione giusta e questa è la cosa più importante”.
    Per quanto riguarda i festeggiamenti, Sinner ha concluso dicendo che, sebbene la notte della vittoria non ci saranno grandi celebrazioni a causa degli impegni e del volo del giorno successivo, la squadra avrà del tempo per festeggiare durante le vacanze.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    SINNER STELLARE!!! DEMOLISCE DE MINAUR E REGALA LA COPPA DAVIS ALL’ITALIA, SECONDA “INSALATIERA” DOPO IL ’76

    Jannik Sinner a Malaga (foto Getty Images)

    È TUTTO VERO, L’ITALIA VINCE LA COPPA DAVIS 2023!!!!! JANNIK SINNER DOMINA LE FINAL 8 DI DAVIS CUP!!!Jannik Sinner implacabile, fortissimo, irreale per qualità e sostanza. Nel secondo singolare di Italia – Australia, Jannik demolisce Alex De Minaur dando un’altra dimostrazione di forza incredibile, con ancora nelle gambe la fatica della super impresa di ieri in semifinale contro la Serbia di Djokovic. Vince, anzi domina l’australiano 6-3 6-0, porta il punto decisivo di una Final 8 in cui è stato il miglior giocatore del mondo. Per distacco. Superiore a tutto e a tutti. Jannik si è caricato sulle spalle la squadra, leader di un team di talento, giovane e bellissimo, che riporta la mitica “insalatiera” in Italia dopo la leggendaria vittoria del 1976 a Santiago del Cile, con il mitico quartetto Panatta, Barazzutti, Bertolucci e e Zugarelli. I nuovi eroi del tennis italiano sono Jannik Sinner, Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Simone Bolelli e pure un Matteo Berrettini purtroppo solo a tifare, con Capitan Volandri che ha retto critiche (a volte esagerate) e condotto il team alla vittoria, tenendo fermi i ragazzi e guidandoli nella tensione delle partite, sempre altissima.
    Questi ragazzi sono entrati nella storia del tennis italiano. E Jannik Sinner è il volto del tennis azzurro, è l’immagine più bella di un tennista fantastico, grande lavoratore, grande talento. Grandissimo e vincente Campione. La partita vinta da Sinner su De Minaur è l’ennesima dimostrazione di che razza di tennista sia diventato Jannik. Una macchina infernale da tennis, fortissimo, completo, a tratti straripante. Alex ha fatto tutto bene, al massimo delle proprie possibilità, ma è stato letteralmente schiantato in ogni settore di gioco dalla potenza incredibile dell’azzurro, sempre più sicuro e offensivo. Ha servito bene, ha risposto meglio, ha dominato i tempi di gioco e condotto la partita in tutta la sua durata. Mai s’è avuta la sensazione che il match si potesse complicare, Jannik voleva chiuderla in bellezza, voleva vincere questo match, regalarsi e regalare all’Italia intera una gioia che mancava da troppi anni.
    Sinner è la punta di diamante di una nazionale giovane, ricca, di grande potenziale, che ha tutto per continuare a vincere anche in futuro, sia come squadra che per successi individuali sul tour. Abbiamo giocatori diversi, buoni per tutte le superfici, in grado abbinarsi e completarsi tra loro. E abbiamo vinto Matteo Berrettini, col suo recupero saremo ancora più forti e completi. Avevamo – giustamente – paura del doppio, nostro punto debole da troppo tempo. Qua la magata di Volandri, puntando sulla strapotenza di Sinner che ha dato a Sonego quella sicurezza necessaria a scatenare la sua esplosività. Siamo felici che oggi non ce ne sia stato bisogno, perché il doppio era l’eventuale match decisivo ed era lo spauracchio perché gli australiani avevano proprio nella coppia il loro punto forte, da giocarsi nel momento decisivo. Non è servito per fortuna, ma la sensazione è che questo Sinner si sarebbe di nuovo caricato sulla spalle tutti e avrebbe trionfato ancora. Questo Sinner non ha limiti. Non ha limiti.
    Dopo 47 anni il team azzurro torna ad alzare il più antico trofeo per nazioni a squadre all sports, forse un filo “sbiadito” rispetto ai fasti del passato, ma la difficoltà di questa competizione resta altissima, non puoi sbagliare niente, e le emozioni di giocare con la maglia del tuo paese resta qualcosa di superiore. Come le emozioni che Sinner e compagni ci hanno regalato. Emozioni purissime che è un privilegio vivere e raccontare.
    Avremo tempo nei prossimi giorni per analizzare a freddo questa vittoria storica, che premia Jannik e tutto il nostro movimento, cresciuto a dismisura negli anni e che ci rende non solo Campioni 2023 in Davis ma nazione leader a livello mondiale. Grazie ragazzi, Grazie Jannik per averci permesso di vivere e raccontare una pagina indimenticabile del nostra storia sportiva.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    De Minaur inizia al servizio e trova un gran game in apertura, gambe velocissima, e via in attacco, 1-0. Più laborioso il primo turno di servizio di Sinner, sembra un filo imballato sulle gambe, lo sforzo di ieri (incredibile match con Djokovic e poi il doppio) forse si fa sentire. 1 pari. Nel terzo game Jannik mette in moto il turbo diritto, con una “sassata” micidiale si prende il punto dello 0-30. Sul 30 pari Alex affretta l’attacco col diritto, palla break Sinner! È al limite nella spinta l’australiano, unico modo per lui per stare dietro a Jannik. Il BREAK arriva subito, apre l’angolo Sinner, attacca col back di rovescio e il lob di De Minaur è lungo. 2-1, già avanti Jannik. Fantastico come Sinner impone dei ritmi pazzeschi, come si abbassa sulle ginocchia per colpire con equilibrio, anticipo e forza diritti  micidiali. Il pressing di Jannik è superiore alla fenomenale capacità di De Minaur di coprire il campo. Sbaglia una volée non impossibile l’azzurro e poi un affondo, si va ai vantaggi, ma poi il forcing è irresistibile. 3-1 Sinner. Encomiabile l’australiano, tatticamente gioca alla perfezione: rischia col rovescio, attacca col diritto, taglia la palla e apre l’angolo, arriva benissimo sulla palla, ma quando Sinner impatta a massima velocità non ce n’è, ha una potenza superiore, e con la profondità che trova è difficilissimo imporsi. Tra un gran game in spinta Alex, resta in scia 2-3. Fantastico il diritto di Jannik a demolire un gran lob di De Minaur, primo turno a zero e 4-2. Il livello di Sinner è Mostruoso, un diritto micidiale poi una difesa sugli angoli perfetta. 6 punti di fila, e 0-30, Alex non sa letteralmente cosa fare per tenere fermo e sbaragliare l’azzurro. Strappa una palla del doppio break Jannik, ma si salva con un Ace l’australiano. Non manca certo il coraggio al “canguro”, accelera a tutta a trova un vincente di rovescio splendido. Urla un C’mon a pieni polmoni De Minaur, 3-4. All’improvviso due errori di Jannik nell’ottavo game, 0-30. Suona l’orchestrina Aussie. Trova un’Ace sul 15-30, ma poi sbaglia un rovescio banale in scambio, colpito con poche gambe. Palla break De Minaur! Spinge col diritto da sinistra, lungo linea preciso e potente Jannik, la cancella. Trova poi un gran diritto cadendo indietro, misterioso come l’abbia tenuta così profonda e precisa. 5-3 Sinner. Il nono game si apre con una bordata di diritto di Sinner terrificante, Alex è fermo a 5 metri dalla palla. Incredibile potenza e precisione. Poi un altro diritto a tutta dal centro, incontenibile. 0-30. Spinge Sinner, profondissimo, non contiene l’aussie, 0-40 e Tre Set Point Sinner! Chiude al secondo, grande risposta e via con un passante ravvicinato che De Minaur non può gestire. 6-3 Sinner, una dimostrazione di forza e superiorità totale. 67% di prime in campo per l’azzurro, ma i numeri non contano granché, Jannik è superiore, domina il campo con una potenza e controllo superiori alle pur ottime qualità difensive del rivale.
    Secondo set, Sinner to serve. Solido l’azzurro, lo scambio sul 30 pari è foto della forza di Jannik, uno scambio “a-la-Djokovic” per controllo ma con velocità ancora superiore. 1-0 Sinner. È spaventoso vedere quanto ci prova De Minaur, come muove il gioco, si prende rischi, fa tutto bene, ma alla fine è Sinner a reggere e controbattere. Con una gran difesa strappa la palla break ai vantaggi. Se la prende, cambiando diagonale nello scambio, un rovescio lungo linea che manda a gambe all’aria la resistenza dell’australiano. Un BREAK per il 2-0 Sinner, in totale controllo del tempo di gioco, e del match. Consolida il vantaggio con un altro ottimo turno di servizio, pure con qualche imprecisione, ma lo score segna 3-0. Mancano solo 3 games. Tre. E Jannik incanta, disegna il campo col rovescio, prima cross poi lungo linea. De Minaur è disarmato, non ha modo di arginare lo Tsunami-Sinner. Sul 30-40 c’è la palla del doppio break. Se la gioca benissimo Alex, corre a rete e tocca benissimo, ottimo schema, applausi. Ma Sinner vuole chiuderla qua: trova un passante di rovescio in allungo, trovando controllo del corpo e della palla in modo pazzesco, e la palla muore sulla riga. Irreale questo vincente, pazzesco. Palla Break #2. Se la gioca da campione Jannik, risponde e pressa, sempre più profondo, sempre più potente, la difesa di Alex non può reggere. BREAK Sinner, 4-0, siamo all’ultimo chilometro, già Jan vede lo striscione del traguardo. Con un Ace al T Jannik porta lo score sul 5-0, irresistibile. Anche in risposta tira tutto a tutta Jannik, è padrone del campo Ai vantaggi strappa il primo MATCH POINT! Appena lunga la risposta di Sinner… Parità. Con un’altra bordata di diritto dal centro, indifendibile, arriva il Secondo Match Point!!! Annulla anche questo De Minaur, un rovescio a tutta che tocca la riga. Chiude al terzo Match Point, sfonda Jannik, VINCE, ABBIAMO VINTO!!!! Che weekend, che Final 8. Che Jannik Sinner, ma che squadra. Italia torna sulla vetta del mondo. Che emozioni!!!

    A. De Minaur 🇦🇺 vs J. Sinner 🇮🇹ITF Finals A. de Minaur30 J. Sinner66 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df0-5 → 0-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 ace0-4 → 0-5A. de Minaur 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-3 → 0-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-300-2 → 0-3A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-403-5 → 3-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-403-4 → 3-5A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-402-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-3 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 1-3A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Davis Cup Finals 2023 – Malaga: I risultati con il dettaglio della Finale. GRAZIE AZZURRI! L’ITALIA VINCE PER LA SECONDA VOLTA LA COPPA DAVIS. BATTUTA L’AUSTRALIA PER 2-0

    La squadra italiana di Davis Cup

    Questi i risultati con il dettaglio della Finale di Davis Cup in corso di svolgimento a Malaga (indoor hard).

    FINALE– Australia 🇦🇺 vs ITALIA 🇮🇹 0-2 Domenica 26 novembre, ore 16– 16:00 – A. Popyrin 🇦🇺 vs M. Arnaldi 🇮🇹ITF Finals A. Popyrin564 M. Arnaldi726 Vincitore: M. Arnaldi ServizioSvolgimentoSet 3A. Popyrin 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-404-5 → 4-6M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-40 40-40 df A-404-4 → 4-5A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-403-4 → 4-4M. Arnaldi 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-3 → 3-4A. Popyrin 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3A. Popyrin 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2A. Popyrin 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace5-2 → 6-2M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-405-1 → 5-2A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df4-1 → 5-1M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-304-0 → 4-1A. Popyrin 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 ace3-0 → 4-0M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A2-0 → 3-0A. Popyrin 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-151-0 → 2-0M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Popyrin 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A5-6 → 5-7M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace5-5 → 5-6A. Popyrin 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5M. Arnaldi 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5A. Popyrin 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4A. Popyrin 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3M. Arnaldi 0-15 0-30 0-40 df1-3 → 2-3A. Popyrin 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-2 → 1-3M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-1 → 1-2A. Popyrin 0-15 df 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1

    – 17:30 – A. De Minaur 🇦🇺 vs J. Sinner 🇮🇹ITF Finals A. de Minaur30 J. Sinner66 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df0-5 → 0-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 ace0-4 → 0-5A. de Minaur 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-3 → 0-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-300-2 → 0-3A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-403-5 → 3-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-403-4 → 3-5A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-402-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-3 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 1-3A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    – 19:00 – M. Ebden 🇦🇺 / M. Purcell 🇦🇺 vs S.Bolelli 🇮🇹 / L. Sonego 🇮🇹Il match deve ancora iniziare

    SEMIFINALI– ITALIA 🇮🇹 vs Serbia 🇷🇸 2-1 Sabato 25 novembre, ore 1212:00 Musetti L. 🇮🇹 (Italia) – Kecmanovic M. 🇷🇸 (Serbia)ITF Finals L. Musetti721 M. Kecmanovic666 Vincitore: M. Kecmanovic ServizioSvolgimentoSet 3M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-5 → 1-5M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-4 → 0-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-3 → 0-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-2 → 0-3L. Musetti 0-15 df 0-30 0-400-1 → 0-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-402-5 → 2-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-4 → 2-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df2-3 → 2-4M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 3-3* 4*-3 5*-3 5-4* df 5-5* 6*-5 6*-6 7-6* 7-7* 8*-76-6 → 7-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-404-5 → 5-5L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-303-5 → 4-5M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-4 → 3-4M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace0-2 → 1-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1

    13:30 Sinner J. 🇮🇹 (Italia) – Djokovic N. 🇷🇸 (Serbia)ITF Finals J. Sinner627 N. Djokovic265 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace6-5 → 7-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-405-5 → 6-5J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace3-4 → 4-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace ace0-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-5 → 2-6N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace2-4 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-4 → 2-4N. Djokovic 15-0 ace 30-0 40-01-3 → 1-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df1-2 → 1-3N. Djokovic1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-305-1 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-1 → 5-1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace 40-A3-1 → 4-1J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-302-1 → 3-1N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 40-A df1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace 40-300-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1

    15:00 Sinner J./Sonego L 🇮🇹 (Italia) – Djokovic N./Kecmanovic M 🇷🇸 (Serbia)ITF Finals J. Sinner / L. Sonego66 N. Djokovic / M. Kecmanovic34 Vincitore: J. Sinner / L. Sonego ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-405-4 → 6-4N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace5-3 → 5-4J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 A-40 ace4-3 → 5-3N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A3-3 → 4-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-402-1 → 2-2N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 2-1J. Sinner / L. Sonego 15-0 ace 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3N. Djokovic / M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-2 → 5-3J. Sinner / L. Sonego 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-2 → 5-2N. Djokovic / M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-2 → 4-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2N. Djokovic / M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1N. Djokovic / M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    SEMIFINALI-Finlandia 🇫🇮 vs Australia 🇦🇺 0-2 Venerdì 24 novembre, ore 1616:00 Virtanen O. 🇫🇮 (Finlandia) – Popyrin A. 🇦🇺 (Australia)ITF Finals O. Virtanen62 A. Popyrin76 Vincitore: A. Popyrin ServizioSvolgimentoSet 2O. Virtanen 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-5 → 2-6A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace2-4 → 2-5O. Virtanen 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df df2-3 → 2-4A. Popyrin 15-0 ace 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3O. Virtanen 0-15 df 15-15 30-15 ace 40-151-2 → 2-2A. Popyrin 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2O. Virtanen 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace0-1 → 1-1A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* ace 2*-1 2*-2 3-2* 3-3* 3*-4 4*-4 5-4* 5-5* 5*-66-6 → 6-7A. Popyrin 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6O. Virtanen 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 ace5-5 → 6-5A. Popyrin 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-4 → 5-5O. Virtanen 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 5-4A. Popyrin 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4O. Virtanen 15-0 30-0 40-0 40-15 df3-3 → 4-3A. Popyrin 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 3-3O. Virtanen 15-0 ace 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-1 → 2-2O. Virtanen 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1A. Popyrin 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1O. Virtanen 15-0 ace 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    17:30 Ruusuvuori E. 🇫🇮 (Finlandia) – De Minaur A. 🇦🇺 (Australia)ITF Finals E. Ruusuvuori43 A. de Minaur66 Vincitore: A. de Minaur ServizioSvolgimentoSet 2E. Ruusuvuori 15-0 15-15 15-30 15-403-5 → 3-6A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 3-5E. Ruusuvuori 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 3-4A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 2-4E. Ruusuvuori 15-0 30-0 40-01-3 → 2-3A. de Minaur 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3E. Ruusuvuori 0-15 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1E. Ruusuvuori 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-5 → 4-6E. Ruusuvuori 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 4-5A. de Minaur 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-402-5 → 3-5E. Ruusuvuori 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-4 → 2-5A. de Minaur 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4E. Ruusuvuori 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-2 → 2-3A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-15 df2-1 → 2-2E. Ruusuvuori 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A2-0 → 2-1A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A1-0 → 2-0E. Ruusuvuori 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0

    19:00 Heliovaara H./Niklas-Salminen P. 🇫🇮 (Finlandia) – Ebden M./Purcell M. 🇦🇺 (Australia)ITF Finals H. Heliovaara / P. Niklas-Salminen0 M. Ebden / M. Purcell0ServizioSvolgimentoSet 1

    QUARTI DI FINALE

    – ITALIA 🇮🇹 – Olanda 🇳🇱 2-1 Giovedì 23 novembre, ore 10Matteo Arnaldi (ITA) 🇮🇹 vs. Botic van de Zandschulp (NED) 🇳🇱ITF Finals M. Arnaldi736 B. Van de Zandschulp667 Vincitore: B. Van de Zandschulp ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 3-2* 4-2* 4*-3 5*-3 5-4* 6-4* 6*-5 6*-6 7-6* 7-7* 7*-86-6 → 6-7B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 30-15 40-15 ace6-5 → 6-6M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-4 → 5-5M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4B. Van de Zandschulp 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-402-3 → 3-3M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace1-3 → 2-3B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 1-3M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 ace 40-01-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 15-403-4 → 3-5B. Van de Zandschulp 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-302-3 → 3-3B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 2-3* 3-3* 3*-4 3*-5 4-5* 5-5* df 5*-6 6*-6 7-6*6-6 → 7-6B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 ace 40-0 ace ace6-5 → 6-6M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5M. Arnaldi 15-0 30-0 ace 40-04-4 → 5-4B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 ace4-3 → 4-4M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 df A-403-2 → 3-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2B. Van de Zandschulp 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 2-1B. Van de Zandschulp 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0

    Jannik Sinner (ITA) 🇮🇹 vs. Tallon Griekspoor (NED) 🇳🇱ITF Finals J. Sinner76 T. Griekspoor61 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1T. Griekspoor 15-0 ace 30-0 40-05-0 → 5-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-04-0 → 5-0T. Griekspoor 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-403-0 → 4-0J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 ace2-0 → 3-0T. Griekspoor 15-0 ace 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 2-2* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 6*-36-6 → 7-6J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-05-6 → 6-6T. Griekspoor 15-0 30-0 ace 40-05-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-04-5 → 5-5T. Griekspoor 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 ace3-4 → 4-4T. Griekspoor 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-303-3 → 3-4J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3T. Griekspoor 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2T. Griekspoor 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-00-1 → 1-1T. Griekspoor 30-0 40-15 40-30 ace0-0 → 0-1

    Simone Bolelli/Lorenzo Sonego (ITA) 🇮🇹 vs. Wesley Koolhof/Jean-Julien Rojer (NED) 🇳🇱ITF Finals J. Sinner / L. Sonego66 T. Griekspoor / W. Koolhof34 Vincitore: J. Sinner / L. Sonego ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 ace 40-155-4 → 6-4T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-3 → 5-3T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-3 → 4-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-152-2 → 2-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-2 → 2-2T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A4-3 → 5-3J. Sinner / L. Sonego 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 4-3T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 ace 30-15 40-152-2 → 3-2T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 15-15 ace 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner / L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0

    – Serbia 🇷🇸 – Gran Bretagna 🇬🇧 2-0 Giovedì 23 novembre, ore 16Miomir Kecmanovic 🇷🇸 vs. Jack Draper 🇬🇧ITF Finals M. Kecmanovic77 J. Draper66 Vincitore: M. Kecmanovic ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 ace 0*-2 1-2* 2-2* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 5*-4 5*-5 6-5* 6-6* 7*-66-6 → 7-6M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-6 → 6-6J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-5 → 5-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5J. Draper 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-304-4 → 4-5M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 4-4J. Draper 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3J. Draper 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace1-1 → 1-2M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1J. Draper 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* df 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 5*-2 df 6*-26-6 → 7-6J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 ace6-5 → 6-6M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5J. Draper 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-4 → 5-5M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 5-4J. Draper 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace3-3 → 4-3J. Draper 0-15 15-15 ace 30-15 40-153-2 → 3-3M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2J. Draper 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1J. Draper 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace1-0 → 1-1M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Novak Djokovic 🇷🇸 vs. Cameron Norrie 🇬🇧ITF Finals N. Djokovic66 C. Norrie44 Vincitore: N. Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 ace 30-0 40-0 ace5-4 → 6-4C. Norrie 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 ace5-3 → 5-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 ace4-3 → 5-3C. Norrie 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2C. Norrie 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-403-1 → 3-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1C. Norrie 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1N. Djokovic 0-15 df 15-15 ace 30-15 40-151-0 → 2-0C. Norrie 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4C. Norrie 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-305-3 → 5-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-3 → 5-3C. Norrie 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-404-2 → 4-3N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-2 → 4-2C. Norrie 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-2 → 3-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2C. Norrie 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1C. Norrie 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1

    Novak Djokovic 🇷🇸 / Dusan Lajovic 🇷🇸 vs. Joe Salisbury 🇬🇧 / Neal Skupski 🇬🇧ITF Finals N. Djokovic / D. Lajovic0 J. Salisbury / N. Skupski0ServizioSvolgimentoSet 1

    – Repubblica Ceca 🇨🇿 – Australia 🇦🇺 1-2 Mercoledì 22 novembre, ore 1616:00 Tomas Machac 🇨🇿 – Jordan Thompson 🇦🇺ITF Finals T. Machac67 J. Thompson45 Vincitore: T. Machac ServizioSvolgimentoSet 2T. Machac 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 7-5J. Thompson 0-15 0-30 15-30 15-405-5 → 6-5T. Machac 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-4 → 5-5J. Thompson 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A4-4 → 5-4T. Machac 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 4-4J. Thompson 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4T. Machac 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3J. Thompson 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3T. Machac 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2J. Thompson 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2T. Machac 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1J. Thompson 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1T. Machac 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-4 → 6-4J. Thompson 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 5-4T. Machac 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-3 → 5-3J. Thompson 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-404-2 → 4-3T. Machac 15-0 30-0 30-15 df 40-153-2 → 4-2J. Thompson 15-0 30-0 40-03-1 → 3-2T. Machac 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-1 → 3-1J. Thompson 15-0 ace 30-0 40-02-0 → 2-1T. Machac 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 2-0J. Thompson 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0

    17:30 Jiri Lehecka 🇨🇿 – Alex de Minaur 🇦🇺ITF Finals J. Lehecka665 A. de Minaur477 Vincitore: A. de Minaur ServizioSvolgimentoSet 3A. de Minaur 15-0 30-0 40-05-6 → 5-7J. Lehecka 0-15 df 15-15 ace 15-30 15-40 30-405-5 → 5-6A. de Minaur 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5J. Lehecka 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-3 → 4-4J. Lehecka 15-0 ace 30-0 40-03-3 → 4-3A. de Minaur 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3J. Lehecka 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df1-2 → 2-2J. Lehecka 15-0 30-0 30-15 40-150-2 → 1-2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2J. Lehecka 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 1*-5 2-5* 2-6*6-6 → 6-7J. Lehecka 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6A. de Minaur 15-0 ace 30-0 40-05-5 → 5-6J. Lehecka 0-15 0-30 0-405-4 → 5-5A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-3 → 5-4J. Lehecka 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace4-3 → 5-3A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3J. Lehecka 15-0 30-0 40-0 40-15 ace3-2 → 4-2A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 40-15 ace3-1 → 3-2J. Lehecka 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-1 → 3-1A. de Minaur1-1 → 2-1ServizioSvolgimentoSet 1

    19:00 Jonas Mensik 🇨🇿 Adam Pavlasek 🇨🇿 – Matthew Ebden 🇦🇺 Max Purcell 🇦🇺ITF Finals J. Lehecka / A. Pavlasek45 M. Ebden / M. Purcell67 Vincitore: M. Ebden / M. Purcell ServizioSvolgimentoSet 2M. Ebden / M. Purcell 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 5-7J. Lehecka / A. Pavlasek 0-15 15-15 15-30 15-405-5 → 5-6M. Ebden / M. Purcell 15-0 ace 30-0 40-05-4 → 5-5J. Lehecka / A. Pavlasek 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4M. Ebden / M. Purcell 0-15 df 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4J. Lehecka / A. Pavlasek 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3M. Ebden / M. Purcell 15-0 30-0 30-15 40-15 ace3-2 → 3-3J. Lehecka / A. Pavlasek 15-0 ace 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2M. Ebden / M. Purcell 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2J. Lehecka / A. Pavlasek 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-401-1 → 2-1M. Ebden / M. Purcell 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1J. Lehecka / A. Pavlasek 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Ebden / M. Purcell 15-0 30-0 ace 30-15 40-154-5 → 4-6J. Lehecka / A. Pavlasek 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 4-5M. Ebden / M. Purcell 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 3-5J. Lehecka / A. Pavlasek 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 3-4M. Ebden / M. Purcell 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3J. Lehecka / A. Pavlasek 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2M. Ebden / M. Purcell 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2J. Lehecka / A. Pavlasek 0-15 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 2-1M. Ebden / M. Purcell 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1J. Lehecka / A. Pavlasek 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    – Canada 🇨🇦 – Finlandia 🇫🇮 1-2 Martedì 21 novembre, ore 1616:00 Milos Raonic 🇨🇦 – Patrick Kaukovalta 🇫🇮ITF Finals M. Raonic67 P. Kaukovalta35 Vincitore: M. Raonic ServizioSvolgimentoSet 2M. Raonic 15-0 ace 30-0 ace 40-06-5 → 7-5P. Kaukovalta 15-0 15-15 15-30 30-30 30-405-5 → 6-5M. Raonic 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-5 → 5-5P. Kaukovalta 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 4-5M. Raonic 15-0 ace 30-0 30-15 df 40-153-4 → 4-4P. Kaukovalta 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-303-3 → 3-4M. Raonic 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3P. Kaukovalta 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3M. Raonic 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2P. Kaukovalta 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2M. Raonic 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-1 → 1-1P. Kaukovalta 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Raonic 15-0 ace 30-0 40-05-3 → 6-3P. Kaukovalta 0-15 0-30 15-30 ace 15-404-3 → 5-3M. Raonic 15-0 30-0 ace 40-0 ace ace3-3 → 4-3P. Kaukovalta 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace3-2 → 3-3M. Raonic 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2P. Kaukovalta 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Raonic 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1P. Kaukovalta 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1M. Raonic 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace ace0-0 → 1-0

    17:30 Gabriel Diallo 🇨🇦 – Otto Virtanen 🇫🇮ITF Finals G. Diallo45 O. Virtanen67 Vincitore: O. Virtanen ServizioSvolgimentoSet 2O. Virtanen 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-6 → 5-7G. Diallo 0-15 0-30 15-30 15-40 30-405-5 → 5-6O. Virtanen 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5G. Diallo 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4O. Virtanen 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-3 → 4-4G. Diallo 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3O. Virtanen 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace ace3-2 → 3-3G. Diallo 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2O. Virtanen 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-1 → 2-2G. Diallo 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1O. Virtanen 15-0 ace 30-0 ace 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1G. Diallo 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1O. Virtanen 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-5 → 4-6G. Diallo 15-0 30-0 40-0 ace3-5 → 4-5O. Virtanen 0-15 df 15-15 30-15 ace 40-15 ace 40-303-4 → 3-5G. Diallo 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-4 → 3-4O. Virtanen 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 2-4G. Diallo 15-0 30-0 40-01-3 → 2-3O. Virtanen 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-2 → 1-3G. Diallo 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df 40-A1-1 → 1-2O. Virtanen 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-0 → 1-1G. Diallo 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    19:00 Alexis Galarneau/Vasek Pospisil 🇨🇦 – Harri Heliovaara/Patrik Niklas-Salminen 🇫🇮ITF Finals A. Galarneau / V. Pospisil53 H. Heliovaara / O. Virtanen76 Vincitore: H. Heliovaara / O. Virtanen ServizioSvolgimentoSet 2H. Heliovaara / O. Virtanen 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6A. Galarneau / V. Pospisil 0-15 15-15 15-30 df 15-403-4 → 3-5H. Heliovaara / O. Virtanen 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4A. Galarneau / V. Pospisil 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3H. Heliovaara / O. Virtanen 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 ace A-40 ace ace2-2 → 2-3A. Galarneau / V. Pospisil 15-0 15-15 df 30-15 40-151-2 → 2-2H. Heliovaara / O. Virtanen 15-0 ace 30-0 40-01-1 → 1-2A. Galarneau / V. Pospisil 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1H. Heliovaara / O. Virtanen 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Galarneau / V. Pospisil 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df 40-40 40-A5-6 → 5-7H. Heliovaara / O. Virtanen 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-305-5 → 5-6A. Galarneau / V. Pospisil 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5H. Heliovaara / O. Virtanen 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5A. Galarneau / V. Pospisil 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 A-403-4 → 4-4H. Heliovaara / O. Virtanen 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A2-4 → 3-4A. Galarneau / V. Pospisil 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-301-4 → 2-4H. Heliovaara / O. Virtanen 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4A. Galarneau / V. Pospisil 0-15 0-30 0-40 15-401-2 → 1-3H. Heliovaara / O. Virtanen 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-401-1 → 1-2A. Galarneau / V. Pospisil 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1H. Heliovaara / O. Virtanen 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Davis Cup Finals: Fantastico Arnaldi! Soffre nel terzo set, annulla otto palle break e supera Popyrin al fotofinish, Italia 1 Australia 0

    Matteo Arnaldi (foto Getty Images)

    Vincere soffrendo è bello, anzi bellissimo! Matteo Arnaldi nel primo incontro della finale di Davis Italia – Australia gioca una partita con tanti errori, servendo con numeri modesti e avvertendo tutta la tensione dell’occasione, “solo” il match più importante della sua carriera, ma regge in un terzo set difficilissimo, annulla 8 palle break e strappa il break decisivo nel decimo game, vincendo 7-5 2-6 6-4 e portando un primo punto fondamentale all’Italia. Ora tocca a Jannik Sinner completare l’opera contro Alex De Minaur, per non rischiare nel doppio decisivo, dove gli australiani sono molto, molto forti. Matteo ha giocato una partita con tanti alti e bassi, bravo a giocare bene nel momento decisivo del primo set, e poi reggere nel terzo set dopo un secondo parziale giocato piuttosto male, nel quale dove ha affrettato i tempi e facendo così “il gioco” del rivale, tennista potente ma non così stabile e sicuro.
    La partita è stata brutta, divorata dalla tensione di entrambi, mai in campo in un’occasione così decisiva. Il braccio e gambe Popyrin spesso sono state bloccate, la consueta lucidità tattica di Arnaldi si è persa più strada più volte. Chiaro che il terzo set sarebbe giocato sul filo, sulla tensione, sulla bravura nel reggere nei momenti decisivi. E il terzo set è stata una sofferenza continua per Matteo, proprio per questo la sua vittoria è così dolce, per l’occasione storica e per come è venuta, con “huevos” enormi… Arnaldi ha servito male, ha affrettato molte volte i tempi dell’affondo invece di lavorare la palla e spostare il rivale, tattica più efficace. Ha concesso e annullato palle break in quattro dei suoi cinque turni di battuta, otto in totale; le ha giocate con ottimo piglio, ritrovando il servizio, attaccando, anche approfittando di qualche scelta rivedibile del rivale…. Ma alla fine la classe di giocatore la si vede nel momento duro, del pericolo, di come reagisce. In queste situazioni Arnaldi ha confermato di essere una testa tennistica sopraffina, un grandissimo lottatore ma anche con una visione corretta. Nei momenti cruciali ha tenuto, ha fatto sentire a Popyrin che c’era, che non avrebbe regalato niente, che doveva andarsela a prendere con forza. Una reazione che in campo si è sentita, incitata anche dalla panchina azzurra che urla “Coraggio, cuore”, tutti messaggi a spronare la grinta di Matteo.
    C’era nell’aria che qualcosa potesse accadere nel rush finale a favore dell’azzurro, perché Popyrin a sua volta è uno che soffre la tensione, e infatti nel decimo e decisivo la partita si è spaccata in un attimo, tutta a favore di Arnaldi. Matteo in risposta sul 5-4 trova un bellissimo rovescio vincente, e Popyrin trema, sbaglia. Un nastro lo aiuta, e sul Match Point trova ad occhi chiusi un passante fantastico, che piega l’ottima qualità di Popyrin sul net, dove ha davvero brillato per tutta la partita.
    La vince Matteo, di cuore, di testa, nonostante le gambe e il braccio abbiano tremato più volte sotto il peso della partita, e nonostante varie fasi della partita gestite male, con fretta, con meno lucidità rispetto ai suoi migliori standard. Il modo migliore per scardinare Popyrin era aprire l’angolo con pazienza, con un diritto arrotato, con un cross di rovescio, farlo correre. Invece Matteo ha spesso spinto dritto per dritto, a tutta, prendendosi rischi eccessivi e sbagliando. Ma ci sta, questa non era un partita qualunque, era una Finale di Davis. Si può sbagliare, ma la sua reazione è quel che conta, la sua tenuta.
    Matteo è stato monumentale per quanto ha tenuto, per come è riuscito a farsi forza in quel delicatissimo terzo set, giocato come un equilibrista con paura di cadere ma con la forza morale di provarci, correre su quel filo ed arrivare in fondo, salvo e pronto a ripartire. Così Arnaldi ha compiuto un vero capolavoro e portato il primo punto della finale. Questa vittoria potrebbe valere la grande Insalatiera per l’Italia, ma per la carriera di Matteo conterà altrettanto. È una laurea, vincere “sporco”, vincere di testa. Vincere, quando conta. Vincere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La Finale di Coppa Davis 2023 Italia vs. Australia inizia con Arnaldi alla battuta. Già dei primi punti si capisce immediatamente che tipo di partita avremo: Popyrin in spinta col diritto, cercando di più la rete; Arnaldi cerca di aprire l’angolo e far correre l’aussie, non lasciando l’iniziativa all’avversario, Buon game per l’azzurro, anche l’aussie vince comodamente il suo primo turno. Il fuoco si accende nel terzo game, Popyrin aggredisce in risposta, Arnaldi risponde con un attacco perentorio e chiusura con lo smash. Tennis molto verticale. Col primo Ace Matteo si porta 2-1. Arnaldi intuisce che alzando la parabola con buona profondità riesce ad allontanare il rivale dalla riga di fondo e si apre il campo. Se poi risponde con due mazzate vincenti, beh, è un bell’andare. Vola 0-40 l’italiano, tre palle break! Popyrin si aggrappa alla battuta, più lente ma molto angolate, per non dare “punch” all’azzurro. 30-40, stavolta niente prima palla in campo… Sbaglia Popyrin col rovescio, un classico gratuito. “Arna” ringrazia e strappa un BREAK che lo manda avanti 3-1 e servizio. Il ligure dopo l’ottimo slancio in risposta incappa in un passaggio a vuoto, due errori banali – un po’ di fretta nello spingere -, un doppio fallo e lo score è impietoso: 0-40. Popyrin risponde a tutta e “spacca” la palla con uno smash violentissimo, immediato Contro BREAK, 3-2. Male “Arna” in questa fase, affretta i tempi e sbaglia, ma soprattutto non ha la pazienza per lavorare la palla col topspin di diritto e provare a far correre lateralmente l’australiano, dove diventa vulnerabile. Popyrin spinge e rischia il giusto, 3 pari, parziale di 8 punti 0. Interrompe l’emorragia con un gran rovescio lungo linea, soluzione questa da cercare visto che Alexei tende a spostarsi a sinistra per comandare col diritto. Sul 4-3 Arnaldi, ai vantaggi Popyrin esagera nella spinta col diritto, è ancora Palla Break Italia! Si aggrappa a servizio e rovescio a chiudere, mal centrata e troppo lenta la risposta di Matteo. È il game più lungo del match, qualche errore di troppo del “Pop”, alternato a grandi attacchi. 14 punti, per il 4 pari. Non una fase esaltante del match… Dominano gli errori, la tensione è alta e spingendo entrambi commettono unforced, nessuno dei due vuole finire in difesa. Ed entrambi sono sotto al 50% di prime di servizio in campo. Arnaldi si porta 5-4, e trova poi in risposta un lob fantastico, vola 0-30! Sente il momento Popyrin, sbaglia il secondo diritto del game, 0-40 e Tre Set Point Arnaldi!!! Rischia malamente un diritto lungo linea Arnaldi, errore tattico, era meglio far correre il rivale… Sul secondo ci prova l’azzurro, lo fa correre, ma è bravo Popyrin a coprire bene il campo e reggere. Ancora col diritto Matteo spara in rete in scambio, si salva Alexei. 5 punti di fila, con molti rimpianti per l’azzurro. Scampato il grave pericolo, ora è Popyrin ad attaccare, si porta 15-30. Con una risposta potente l’australiano provoca l’errore di diritto di Arnaldi, è 15-40. Bene l’italiano con un’accelerazione di rovescio lungo linea, 30-40, e poi una prima palla al T. Ritrova efficacia in battuta nel momento più delicato, bravo Matteo, 6-5. La bagarre continua anche nel game #12, con una risposta aggressiva ai vantaggi Matteo strappa il quarto Set Point. È quello buono, con un cross di diritto veloce che sorprende l’australiano. 7-5 Italia! L’ha vinto di lotta, di testa, pur con un livello di gioco non ai suoi massimi, servendo la miseria del 44% di prime in campo e vincendo solo il 53% dei punti. Un testa a testa vinto… di testa.
    Arnaldi scatta alla battuta nel secondo set, e scatta male… Un errore, un doppio fallo e 15-40. Subisce un BREAK immediato forzando col diritto dal centro. Ancora la fretta, spesso Matteo accelera i tempi dell’affondo e non è la tattica migliore. Stavolta Alexei è preciso, vola a rete e chiude, vantaggio consolidato, 2-0. Brutto momento per Arnaldi, due doppi falli e si va ai vantaggi. Nemmeno fortunato, un nastro porta via un diritto che costa la palla del doppio break. Volandri urla a Matteo di non aver fretta. Invece “Arna” accelera ancora tutto e subito, stavolta trova la riga e si salva, ma che rischio. Serve troppo male l’azzurro, quasi facile per Popyrin entrare a tutta con la risposta, PB #2. Con una sbracciata inside out in risposta, Alexei strappa il secondo BREAK, 3-0 pesante. Malissimo al servizio Matteo, 40% di prime e 0 su 9 con la seconda palla. Pure il “canguro” si distrae, concede una palla break ma l’annulla con un attacco preciso e ottima volée stoppata. Chiude un game complicato il “Pop”, 4-0. Il set sembra compromesso, importante ora è tornare in partita con i colpi, interrompere l’inerzia negativa. Finalmente vince un game Matteo, 1-4, ma continua a giocare con fretta e poca lucidità, strano per un giocatore così cerebrale, sente sicuramente il peso dell’evento. Popyrin si porta 5-1, può rischiare serenamente in risposta. Incerto Arnaldi negli attacchi e il settimo doppio fallo lo condanna al 15-40, due Set Point Australia. Ritrova lucidità il sanremese, la palla gli sta in campo, con 4 punti di fila salva il game, 2-5. Chiude 6-2 Popyrin, con un discreto game di servizio ma ancora molti errori. 41% di prime in campo per Matteo e con la seconda ha un saldo molto negativo, 3 punti vinti su 17 punti. Si va al terzo.
    Terzo set, Arnaldi inizia al servizio. Le gambe dell’azzurro sono un po’ bloccate sull’errore col diritto in scambio che gli costa il 15-30. Con un gran risposta di rovescio Popyrin punisce un Serve and Volley troppo azzardato, rischia troppo Matteo, continua ad affettare i tempi. 15-40, due palle break immediate. Le annulla con coraggio, rischia col diritto da tre quarti campo e poi un Ace. Serve la massima grinta ma anche lucidità adesso. Annulla anche una terza palla break con un diritto aggressivo dal centro, grande rischio. Tanta fatica, 1-0 Arnaldi. Incredibile magia difensiva di Matteo sul 40-15, in totale spaccata rimette una palla difensiva assurda e va anche a prendersi il punto.. ma il game lo vince Alexei con la “clava”, la sua combinazione servizio e diritto funziona. Arnaldi nel terzo game trova un gran rovescio, ma commette l’ottavo doppio fallo del match e crolla di nuovo 15-40, altre due palle break. Esce di un niente un diritto violentissimo di Popyrin, 30-40; buona accelerazione col diritto sulla seconda, lento l’aussie nel recupero. Si salva ancora, già 5 PB annullate in due game, per il 2-1. Tutto comodo per l’australiano, 2 pari, servizio e pure la volée funzionano bene. “Arna” trova forse il miglior punto del match, costruisce, sposta il rivale e via, grande accelerazione a campo ormai aperto. 3-2 Arnaldi. Si soffre anche sul 3 pari, ogni turno è una sofferenza. Con un errore col back, è 15-30. Sbaglia totalmente la direzione dell’attacco Matteo, fa colpire Alexei da fermo e viene infilato col passante. 15-40, altre due palle break. Salva la prima con un errore di Popyrin col diritto; annulla la settima palla break col servizio Matteo. Finalmente trova una soluzione tatticamente ottima “Arna”, una smorzata che lo fa correre avanti laterale. 4-3 Arnaldi. Serve come un treno l’aussie, ma Matteo è bravo a trovare i tempi per l’attacco, con un’ottima volée in contro tempo trova un gran punto, che gli vale la parità, prima del set sul servizio dell’aussie. OHH!! Doppio fallo Popyrin, quanto pesava quella palla… La prima chance nel set per l’azzurro. Trova un servizio a tutta Alexei, al centro, imprendibile. 4 pari, si entra nel rush finale. Niente, anche il nono game è una lotta e si soffre, Prima “Pop” trova un back di rovescio ottimo, poi Arnaldi sbaglia col diritto. 15-30. Con coraggio Matteo fa un passo in campo e tocca una smorzata ottima, 30 pari. Purtroppo sulla seconda di servizio Popyrin trova una bordata di diritto da DelPo doc, 30-40 e ottava palla break del set. ACE Arnaldi, trovato nel momento ideale (terzo del set). “Cuore” urla Volandri dalla panchina, e cuore mette in campo Matteo, grande attacco e chiusura di volo con decisione. Sciupa tutto con un doppio fallo, che tensione… ma alla fine ancora resta avanti, 5-4 Arnaldi, ora tutta la pressione è sull’australiano. Inizia alla grande, regge in difesa e infila il rivale con un rovescio cross dal centro fantastico! 0-15. Un errore banale col diritto di Alexei fissa lo score sul 30 pari, è due punti “Arna”… La risposta di Matteo è deviata dal nastro, scomposto Popyrin nell’aggredire la palla, è OUT! Match Point Arnaldi! SI!!!! Passante di Arnaldi lungo linea di rovescio, ottimo la volée dell’australiano è impossibile. VINCE ARNALDI!!!! Grande vittoria di sofferenza, annullando una caterva di palle break. 1-0 Italia, adesso manca Jannik a completare l’opera….

    A. Popyrin 🇦🇺 vs M. Arnaldi 🇮🇹ITF Finals A. Popyrin564 M. Arnaldi726 Vincitore: M. Arnaldi ServizioSvolgimentoSet 3A. Popyrin 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-404-5 → 4-6M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-40 40-40 df A-404-4 → 4-5A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-403-4 → 4-4M. Arnaldi 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-3 → 3-4A. Popyrin 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3A. Popyrin 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2A. Popyrin 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace5-2 → 6-2M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-405-1 → 5-2A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df4-1 → 5-1M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-304-0 → 4-1A. Popyrin 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 ace3-0 → 4-0M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A2-0 → 3-0A. Popyrin 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-151-0 → 2-0M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Popyrin 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A5-6 → 5-7M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace5-5 → 5-6A. Popyrin 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5M. Arnaldi 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5A. Popyrin 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4A. Popyrin 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3M. Arnaldi 0-15 0-30 0-40 df1-3 → 2-3A. Popyrin 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-2 → 1-3M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-1 → 1-2A. Popyrin 0-15 df 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1 LEGGI TUTTO