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    F1, Ecclestone fermato con una pistola: “Niente arresto, solo un interrogatorio”

    ROMA – La notizia dell’arresto di Bernie Ecclestone, nelle scorse ore, per il possesso di una pistola non registrata, aveva destato scalpore. Una notizia smentita direttamente dall’ex boss della Formula 1, che ha affermato di essere stato solo interrogato dalla polizia in Brasile. Come ricostruito dal 91enne nelle dichiarazioni rilasciate alla Press Association, “avevo una pistola minuscola, da tenere in tasca in caso di rapina. Non aveva proiettili, era solo da mostrare: se avesse funzionato o meno, non lo so, perché non mi è mai capitato di usarla. Non ci sono mai andato in giro. Stavo scherzando in casa, facendo finta di arrestare qualcuno. Poi mi sono tolto la maglietta, che è stata riposta nel bagaglio”. 
    L’arrivo in aeroporto 
    “Arrivati in aeroporto, mi è stato chiesto di andare all’immigrazione perché dalla scansione sembrava che ci fosse una pistola”, prosegue ancora Ecclestone nel suo racconto. “Abbiamo trovato la pistola, ho spiegato perché ce l’avevo e mi hanno detto che era un problema perché non era registrata. È passata un’eternità per risolvere il problema, una volta aperta la denuncia. Per cui ho passato la notte in compagnia dei poliziotti; è stato anche piacevole, perché c’erano molti appassionati di Formula 1. Ho dovuto anche pagare una sanzione di 6.000 real (1.200 euro), una somma da niente: è stato imbarazzante, un sacco di disturbo per una cosa da nulla”, ha infine concluso Ecclestone, che attualmente si trova già in Portogallo.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Nessun arresto per la pistola non registrata, solo un interrogatorio”

    ROMA – Non è passata inosservata, nelle scorse ore, la notizia dell’arresto di Bernie Ecclestone per il possesso di una pistola non registrata. Una notizia smentita direttamente dall’ex boss della Formula 1, che ha affermato di essere stato solo interrogato dalla polizia in Brasile. Come ricostruito dal 91enne nelle dichiarazioni rilasciate alla Press Association, “avevo una pistola minuscola, da tenere in tasca in caso di rapina. Non aveva proiettili, era solo da mostrare: se avesse funzionato o meno, non lo so, perché non mi è mai capitato di usarla. Non ci sono mai andato in giro. Stavo scherzando in casa, facendo finta di arrestare qualcuno. Poi mi sono tolto la maglietta, che è stata riposta nel bagaglio”. 
    “Un sacco di disturbo per una cosa da nulla” 
    “Arrivati in aeroporto, mi è stato chiesto di andare all’immigrazione perché dalla scansione sembrava che ci fosse una pistola”, prosegue ancora Ecclestone nel suo racconto. “Abbiamo trovato la pistola, ho spiegato perché ce l’avevo e mi hanno detto che era un problema perché non era registrata. È passata un’eternità per risolvere il problema, una volta aperta la denuncia. Per cui ho passato la notte in compagnia dei poliziotti; è stato anche piacevole, perché c’erano molti appassionati di Formula 1. Ho dovuto anche pagare una sanzione di 6.000 real (1.200 euro), una somma da niente: è stato imbarazzante, un sacco di disturbo per una cosa da nulla”, ha infine concluso Ecclestone, che attualmente si trova già in Portogallo.  LEGGI TUTTO

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    F1, Bernie Ecclestone in manette: bloccato in Brasile per una pistola in valigia

    ROMA -, Bernie Ecclestone, ex presidente della Formula 1, è stato fermato dalle forze dell’ordine all’aeroporto Viracopos di Campinas dopo essere stato trovato in possesso di una pistola detenuta illegalmente. Il manager britannico si stava imbarcando su un aereo privato diretto in Svizzera, ma la polizia locale ha affermato di aver trovato una pistola LW Seecamp.32 non documentata nel bagaglio di Ecclestone durante uno screening a raggi X e lo ha arrestato.
    La difesa di Ecclestone
    Ecclestone ha riconosciuto di possedere la pistola, ma ha sostenuto che non era a conoscenza che questa fosse nel suo bagaglio in quel momento. Dopo aver pagato la cauzione, è stato liberato per continuare il suo viaggio. Ecclestone ha guidato il Circus per 40 anni, poi le dimissioni nel 2017: è sposato con Fabiana Ecclestone, nata in Brasile, ma di origini italiane. LEGGI TUTTO

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    F1, Bernie Ecclestone arrestato in Brasile: aveva una pistola nel bagaglio

    ROMA – L’ex presidente della Formula 1, Bernie Ecclestone, è stato arrestato all’aeroporto Viracopos di Campinas dopo essere stato trovato in possesso di una pistola detenuta illegalmente. Il manager britannico si stava imbarcando su un aereo privato diretto in Svizzera, ma la polizia locale ha affermato di aver trovato una pistola LW Seecamp.32 non documentata nel bagaglio di Ecclestone durante uno screening a raggi X.
    La versione di Ecclestone
    Ecclestone ha riconosciuto di possedere la pistola, ma ha sostenuto che non era a conoscenza che questa fosse nel suo bagaglio in quel momento. Dopo aver pagato la cauzione, è stato liberato per continuare il suo viaggio. Ecclestone è stato a capo della Formula 1 per ben 40 anni prima di dimettersi nel 2017 ed è sposato con Fabiana Ecclestone, nata in Brasile. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone su Putin: “Interlocutore onesto e affidabile”

    ROMA – “È un uomo di parola e affidabile. Come interlocutore, l’ho sempre visto come franco e onesto. Ha fatto ciò che prometteva, senza fare discussioni”. Così all’emittente radiofonica “Times Radio” l’ex presidente della Formula 1, Bernie Ecclestone. Il britannico si è poi mostrato insofferente rispetto alla scelta della Federazione internazionale di cancellare il Gran Premio di Russia, in programma il prossimo 25 settembre a Sochi: “Il fatto che si corra o meno in Russia non credo cambi quanto sta accadendo nel mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone su Putin: “Persona affidabile e onesta”

    ROMA – “È una persona affidabile e di parola. Come interlocutore, l’ho sempre trovato diretto e onesto. Ha sempre mantenuto le sue promesse, senza fare discussioni”. Queste le parole dell’ex presidente della Formula 1, Bernie Ecclestone, intervenuto all’emittente radiofonica “Times Radio”. Il britannico si è poi mostrato insofferente rispetto alla scelta della Federazione internazionale di cancellare il Gran Premio di Russia: “Il fatto che si corra o meno in Russia non credo cambi quanto sta accadendo nel mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Vettel ha bisogno di tornare alla Red Bull”

    ROMA – È stato per anni il padre-padrone della Formula 1, portandola a livelli commerciali mai visti prima. Bernie Ecclestone, ormai fuori dal Circus, non rinuncia però a dire la sua su piloti e scuderie e questa volta tocca a Sebastian Vettel. Il pilota tedesco, capace di conquistiare il titolo mondiale per quattro anni consecutivi a bordo della Red Bull, è ora ingaggiato dall’Aston Martin dopo aver corso anche con la Ferrari. La stagione di Vettel è stata però caratterizzata da più ombre che luci, soprattutto a causa di una AMR21 poco competitiva. “Non sappiamo quanto ancora veloce possa essere – ha detto Ecclestone ai microfoni del portale tedesco Sport1. Non ha una monoposto per puntare al vertice: ha bisogno di tornare in Red Bull”.
    La situazione di Aston Martin
    Ipotizzare un ritorno di Sebastian Vettel alla Red Bull non è però impossibile. Il contratto di Sergio Perez scade infatti alla fine del 2022. Resta da vedere se Christian Horner e Helmut Marko punterebbero ancora su di lui e se il tedesco accetterebbe il ruolo di spalla a fianco di Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo ha però ormai 34 anni, nove in più rispetto al 2013, quando vinse il suo ultimo titolo iridato. Ecclestone però ha affermato: “Nessuno dovrebbe dirgli quando ritirarsi. È lui che deve sentire quando è il momento giusto”. Intanto ci si prepara alla prossima stagione, che segnerà l’inizio di una nuova era. Con Vettel che farà ancora coppia con Lance Stroll. L’Aston Martin però si presenterà nel 2022 senza il suo team principal, Otmar Szafnauer, che ha lasciato la scuderia di Silverstone pochi giorni fa. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone su Vettel: “Ha bisogno della Red Bull”

    ROMA – Bernie Ecclestone, ormai fuori dal Circus, non rinuncia a dire la sua su piloti e scuderie e questa volta tocca a Sebastian Vettel. Il pilota tedesco, capace di conquistiare il titolo mondiale per quattro anni consecutivi a bordo della Red Bull, è ora ingaggiato dall’Aston Martin dopo aver corso anche con la Ferrari. La stagione di Vettel è stata però caratterizzata da più ombre che luci, soprattutto a causa di una AMR21 poco competitiva. “Non sappiamo quanto ancora veloce possa essere – ha detto Ecclestone ai microfoni del portale tedesco “Sport1″ -. Non ha una monoposto per puntare al vertice: ha bisogno di tornare in Red Bull”.
    Un ritorno difficile
    Ipotizzare un ritorno di Sebastian Vettel alla Red Bull non è però impossibile. Il contratto di Sergio Perez scade infatti alla fine del 2022. Resta da vedere se Christian Horner e Helmut Marko punterebbero ancora su di lui e se il tedesco accetterebbe il ruolo di spalla a fianco di Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo ha però ormai 34 anni, nove in più rispetto al 2013, quando vinse il suo ultimo titolo iridato. Ecclestone però ha affermato: “Nessuno dovrebbe dirgli quando ritirarsi. È lui che deve sentire quando è il momento giusto”. Al suo fianco, Vettel ritroverà per il 2022 il suo compagno di scuderia Lance Stroll, anche lui in difficoltà con l’Aston Martin, che sarà orfana del suo team principal, Otmar Szafnauer. LEGGI TUTTO