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    Agag: “abbiamo lavorato bene e siamo ancora qui”

    Negli occhi ancora la gara di Portland, passata alla storia per il record di sorpassi visti in pista, oltre 400, ma Roma non sarà sicuramente di meno. Perché, in fin dei conti, negli USA sono stati i giochi di scie a innescare tanto dell’azione in gara, mentre il circuito della Capitale è tra i più amati del calendario da i piloti, perché per caratteristiche esalta la velocità e la tecnica dei protagonisti in macchina.
    E specialmente perche il doppio ePrix dell’Eur rischia di essere decisivo per l’assegnazione dei titoli viste le situazioni di classifica.
    Il sipario sulla Stagione 9, dunque, si sta per chiudere in maniera spettacolare. E all’alba della prima decade di vita della prima serie nata al mondo dedicata a veicoli elettrici, abbiamo chiesto ad Alejandro Agag, fondatore e presidente del campionato, di fare un bilancio, di come si immagina il futuro della FE e molto altro.
    Presidente Agag, la Formula E sta per tagliare il traguardo dei primi 10 anni di attività, come immagina i prossimi 10?
    “Se penso al passato, a come abbiamo iniziato, il salto di performance è stato incredibile. Nella nostra prima gara, a Pechino nel 2014, avevamo monoposto che andavano al massimo a 150 km/h e ne dovevamo avere due per finire l’evento perché le batterie non avevano abbastanza capacità, mentre ora toccano i 270 km/h con la carica per fare tutta la gara. Dunque, tra la Gen1 e la Gen3, il salto tecnologico è stato enorme e quando arriverà la Gen4 ci avvicineremo ai massimi livelli del motorsport e poi voglio una Gen5 pari a una F1 come prestazioni. Lo sviluppo tecnologico ci regalerà macchine tanto veloci che, forse, dovremmo abbandonare i le città per le piste, ma resta incredibile quello che si sta facendo con i budget che hanno a disposizione i team, visto che con al massimo 30 milioni di dollari si copre una stagione. Dopo il covid siamo ripartiti alla grande, con eventi sempre sold out anche in posti dove non eravamo mai stati come a Portland, quindi in futuro mi aspetto sempre più pubblico. Stiamo lavorando bene, la Serie è destinata a crescere”.
    La Formula E ha avuto successo, al contrario di altri esperimenti partiti dopo come l’ETCR o l’EGT nato e mai partito nel 2017, mentre è ancora tutto da vedere come finirà il nuovo tentativo FIA con le GT elettriche. Come se lo spiega?
    “È stato molto difficile organizzare il campionato e tenerlo in vita fino ad ora. La nostra forza sono stati il concetto originale, il lavoro dei team e l’essere diventati un campionato del mondo con il sostegno della FIA. La Federazione ha sostenuto e spinto anche gli altri che però, alla fine, non ce l’hanno fatta anche per colpa del Covid, trauma che siamo riusciti a superare. Abbiamo superato momenti difficili con l’addio di case come Mercedes, Audi e BMW, ma ne abbiamo accolte altre come McLaren e Maserati. Insomma, abbiamo lavorato bene e siamo ancora qui”.
    L’Italia e Roma restano tappe irrinunciabili per la Formula E?
    “Roma è una gara storica e non è a rischio per il futuro, anzi credo che quanto prima dovremmo iniziare i discorsi per il rinnovo del contratto che scade nel 2025. Cosa può essere a rischio è la data, io preferisco Aprile all’estate, ma staremo a vedere cosa succederà con i prossimi incastri del calendario. Abbiamo Maserati tra i team, Dallara ci fa le monoposto, qui abbiamo avuto sempre un’ottima risposta del pubblico e un gran rapporto con tutti partner coinvolti. L’Italia fa parte del DNA della Formula E e spero che presto Roma rinnovi per almeno altri 5 anni”. LEGGI TUTTO

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    ePrix Roma: sfida testa a testa tra DS e Maserati

    Sabato e domenica la Formula E che fa tappa a Roma affronta due appuntamenti decisivi per l’assegnazione del titolo Piloti. È un affare ristretto a quattro protagonisti, una sfida alla quale Maserati è estranea come anche quella per la vittoria nel mondiale Costruttori.
    La stagione d’esordio in Formula E, sebbene accanto a una struttura consolidata come la ex Venturi di Monaco Sports Group, ha presentato sfide da superare per il team e grandi soddisfazioni, maturate nell’ePrix di Berlino e, ancor di più, con la vittoria di Jakarta.Il derby Maserati-DS
    “Con sole due settimane di gara restanti, stiamo arrivando al finale della Stagione 9. È stata una campagna lunga ma, con ancora 141 punti in palio, è tutto in gioco. Dopo una serie di corse nelle quali siamo stati competitivi, recentemente, abbiamo nel mirino la top-5 nel mondiale Costruttori”, fissa l’obiettivo il team principal James Rossiter. 
    “Siamo una squadra di lottatori, Edo e Max attraversano un buon momento di forma. Abbiamo riposato, siamo motivati e pronti a dare tutti noi stessi in questo luglio. Restiamo con i piedi per terra nel nostro approccio e capitalizzeremo ogni opportunità che arriverà, per massimizzare il risultato”.
    Maserati è attualmente sesta nel mondiale, con 95 punti contro i 139 di DS Penske. Sfida “tutta in casa” se pensiamo all’appartenenza dei due brandi all’universo Stellantis e al powertrain DS utilizzato da Maserati, con specifiche ottimizzazioni lato software.
    Roma come nessun altro ePrix
    Difficile erodere il vantaggio di 44 punti, non impossibile. Tanto più visto il recente rendimento trovato dal team, specialmente con Max Guenther, sesto a Portland, ultimo ePrix corso prima di Roma.
    “E’ uno dei migliori eventi della stagione e sono entusiasta di correre nuovamente nel quartiere dell’Eur. La pista ha tutte le caratteristiche del tipico circuito vecchia scuola della Formula E”, commenta il pilota tedesco. “Ci sono sconnessioni, cambi di superficie, curve lente, di media e alta velocità, come anche grandi variazioni altimetriche: tutte insieme creano una vera sfida alla guida. La squadra attraversa un gran momento di forma, sento che lo slancio che abbiamo costruito è dalla nostra parte. Dovremo restare calmi, affrontare il week end sessione dopo sessione e vedremo dove saremo alla fine”.
    Gara di casa per Maserati, l’ePrix di Roma. Gara di casa per Edoardo Mortara, da quanto la Svizzera non ospita più l’ePrix di Zurigo.
    “Come italo-elvetico, quest’anno l’ePrix di Roma è la mia gara di casa. Non vedo l’ora di tornare in una città che amo per cultura e atmosfera. Mi godrò il fatto di correre davanti ai tifosi italiani, sarà un evento speciale correre con Maserati per la prima volta in casa dal 1957. Sono concentrato e preparato per dare tutto il prossimo week end, spero otterremo i risultati che meritiamo”.
    ePrix di Roma, gli orari tv e il programma
    Il programma del week end – pressoché identico per le due giornate di gara-1 e gara-2 – vede le libere 1 di venerdì 14 luglio iniziare alle 17:00, poi la qualifica al sabato si correrà tra le 10:40 e le 11:55. L’ePrix di Roma scatterà alle 15:03. Di seguito gli orari di tutte le sessioni e le dirette tv e streaming.
    ePrix Roma gara-1
    14 luglio – Prove libere 1: 17:00-17:45 (diretta su canale YouTube Formula E)
    15 luglio – Prove libere 2: 8:10-8:55 (diretta su canale YouTube Formula E)
    15 luglio – Qualifiche: 10:40-11:55 (diretta su Sky Action e in streaming su Now)
    15 luglio – ePrix Roma dalle 15:03 (diretta su Sky Arena, in streaming su Now; su digitale terrestre Italia 1)
    ePrix Roma gara-2
    16 luglio – Prove libere 3: 8:10-8:45 (diretta su canale YouTube Formula E)
    16 luglio – Qualifiche: 10:40-11:55 (diretta su Sky Action e in streaming su Now)
    16 luglio – ePrix Roma dalle 15:03 (diretta su Sky Arena, in streaming su Now; su digitale terrestre Italia 1) LEGGI TUTTO

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    ePrix Roma, Maserati: piloti confermati, ben venga la crescita negli USA

    L’ePrix di Roma diventa un’occasione per allungare la striscia di risultati positivi che Maserati ha collezionato nelle ultime gare, specialmente con Max Guenther, sesto a Portland, primo e terzo a Jakarta, dov’è stato autore di due pole.

    Del 2023, stagione d’esordio nella categoria elettrica per il marchio di Modena, ci sono la “voglia di combattere ed essere competitivi” che Giovanni Sgro, responsabile di Maserati Corse, porta con sé. Un campionato di inevitabile apprendistato, condito da pole position, podi, la vittoria a Jakarta e un momento di svolta nelle prestazioni: l’ePrix di Berlino.

    “È importante la competitività della squadra, come opera, e MSG ha dimostrato di avere una potenza importante. È stata una stagione in salita, poi a Berlino è arrivato il primo podio con Max. Le gare a Jakarta hanno dimostrato la competitività e voglia di non mollare mai”.

    Competitività dimostrata, anche in gara, a partire dagli ePrix a Tempelhof: “Abbiamo svolto un percorso di attenta analisi delle dinamiche che possono rendere la macchina più veloce. C’è stato tanto lavoro effettuato al simulatore, un lavoro continuo. E’ anche vero che siamo stati quasi a ogni gara nella fase a Duelli della qualifica: significa essere tra i primi 8, la competitività c’è stata”.

    Piloti destinati alla conferma

    Più complessa la stagione di Mortara rispetto a Guenther, con il pilota elvetico bersagliato da ritiri: ben sei.

    Sul futuro, abbiamo chiesto a Sgro della formazione piloti 2024: “Si tratta di una scelta sulla quale incidiamo come Maserati ma non abbiamo la decisione finale. Siamo molto contenti con quanto abbiamo visto quest’anno, non vedo cambiamenti.

    Mortara è uno dei piloti più capaci in griglia, siamo contenti delle prestazioni dei piloti e abbiamo tutte le info per continuare con la squadra così com’è composta. Quest’era un anno nel quale imparare per molti di noi”.

    Il valore della presenza in Formula E per il business

    La presenza Maserati in Formula E è un riportare il marchio alle corse, terreno d’appartenenza. Serie elettrica e impegno con il progetto MC20 GT2, nel mondo delle ruote coperte. 

    È anche una vetrina dalla quale presentare le novità di una gamma elettrica Maserati Folgore in costante ampliamento: Granturismo, poi Grancabrio, il suv Grecale, procedendo con la futura Ghibli. Tanta “carne al fuoco” per un posizionamento di Maserati nel segmento della sportività di lusso. 

    “A fine stagione faremo una valutazione quantitativa: valuteremo tutti i circuiti, le gare e il ritorno avuto”, spiega Sgro sull’impatto che il marchio si attende dall’esposizione in Formula E, quanto varrà il moltiplicatore in termini d’immagine.

    “Da un punto di vista ‘qualitativo’ vediamo molto interesse sulla gamma Folgore, all’inizio del campionato e come faremo a Roma”. Un marchio che si propone chiaramente nel territorio del lusso e ha registrato dai “clienti in tutto il mondo un riscontro molto positivo”.

    Due gare negli USA l’espansione ideale

    Inevitabile guardare ai mercati più importanti, fuori dall’Europa, per Maserati e quali siano i “desiderata” sull’espansione del calendario nei prossimi anni.

    La Formula E correrà 17 ePrix nel 2024, in futuro è individuato un limite potenziale di 22 gare nel bando di gara sulla fornitura di telaio e batteria dal 2026. Più del numero di ePrix in sé, Sgro sottolinea come il “dove” sia di particolare importanza.

    “Non ho una risposta definitiva sul numero di gare ideale: è importante dove si svolgono. Roma, Londra, Montecarlo, la Formula E ha un buon approccio nel conservare gare fondamentali, una presenza costante. Hanno poi una visione per le gare del futuro. Si muovono con l’interesse del pubblico. 

    Quanto a noi, abbiamo i nostri territori lato business, i più importanti sono Asia, Nord America, Europa. Personalmente vorrei due gare negli Stati Uniti: una nell’East Coast e una West Coast per parlare a un target più ampio. Se fossero gare con una presenza costante aumenterebbero la consapevolezza dello sport”. LEGGI TUTTO

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    ePrix Roma, Evans trionfa anche in gara-2, problemi e ritiro per Giovinazzi

    Decisiva la gestione degli Attack Mode; diversamente dall’ePrix del sabato – con due attivazioni – gara-2 a Roma è caratterizzata da un’attivazione singola da ben 8 minuti. Evans è stato l’ultimo a sfruttare l’extra di potenza, lo ha fatto subito dopo la ripartenza dalla seconda safety car, in pista ai meno 11 minuti dalla bandiera a scacchi, introdotta per recuperare la Mahindra ferma di Sims.
    Evans di nuovo re di Roma
    Fino ad allora la gara di Evans è corsa via su un recupero dalla quarta posizione in griglia e il sorpasso sul leader della corsa, Vergne, ai -24 minuti di gara. Ha gestito l’utilizzo dell’Attack Mode da parte degli altri piloti, cedendo posizioni ma resistendo alla grande, in terza piazza, alle pressioni di Bird e Vergne, mentre in testa erano Frijns e Lotterer che tentavano l’allungo.

    Easy does it @Andre_Lotterer is now leading the race after this move on @RFrijns 2022 #RomeEPrix pic.twitter.com/d4Qhz6iQVI
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 10, 2022

    Bravo il pilota Jaguar ad aprire un piccolo gap su Vergne alla ripartenza dei meno 5 minuti: ha ceduto la posizione ma in un amen ha ripreso il posto sul podio ai danni della DS scattata dalla pole. Manovra fotocopia su Frijns per passare secondo ai 3 minuti dalla bandiera, sul dritto di partenza. Sono bastati pochi secondi per attaccare la leadership di Lotterer e, da lì, controllare il finale.

    HOLD THAT THOUGHT! @mitchevans_ takes the lead of the #RomeEPrix once again 2022 #RomeEPrix | @JaguarRacing https://t.co/EHTFNsTbLy pic.twitter.com/2X0NyLsiMv
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 10, 2022

    Un’insidia, ancora, il ricompattamento, il terzo, deciso dalla Safety Car per recuperare la macchina di Cassidy, autore di una rimonta super, da 18° a 6°: l’errore nel finale, contro le barriere, rovina tutto.
    Jaguar rimonta e fa il bis
    Alla ripartenza resta solo un giro da affrontare e non cambiano le posizioni di testa. Vince Evans, Vergne è secondo e Frijns terzo. 
    “Sembra come un deja vu… è il risultato di duro lavoro, grazie al team per il duro lavoro fatto nelle ultime due settimane, che sono state folli.
    In gara è stato un copia incolla rispetto a ieri, eccetto per la pista che era più calda, gli Attack Mode più lunghi. Speriamo che non sia un episodio eccezionale questo.
    Siamo tornati come squadra, è un bel momento”, commenta a caldo Evans sul gran recupero Jaguar dopo le prime tre gare piuttosto complesse.
    Vergne non riesce a difendere la pole, ma è leader 
    Vergne non riesce a difendere il piazzamento della qualifica e, sebbene la regolarità di risultato lo veda in testa al mondiale Piloti dopo i due ePrix di Roma, JEV chiede a DS una crescita nelle prestazioni: “E’ stata una gara caotica, non so cosa sia successo con la strategia. Sento d’aver fatto il meglio che potevo. Spero che Jaguar ed Evans abbiano fatto una prestazione unica e irripetibile qui a Roma, altrimenti sarà impossibile per il resto del campionato. Assolutamente dobbiamo fare meglio, progredire, perché vogliamo essere sempre in lotta per vincere ed essere i migliori, già da Montecarlo.
    Il campionato è molto lungo, siamo stati molto regolari finora, è la caratteristica chiave del mondiale però se vorremo vincere dovremo avere più velocità”.
    Giovinazzi, ritiro amaro per l’italiano
    Le Safety Car hanno contraddistinto i 45 minuti più un giro di corsa, con la prima uscita dopo 20 minuti di corsa, per recuperare la Dragon di Antonio Giovinazzi, rimasta ferma in pista.
    Non sono mancate le penalizzazioni inflitte dalla direzione gara, per incidenti e battaglie troppo accese in pista: De Vries rimedia 10″, Di Grassi 5″, sul tempo di gara portano il brasiliano di Venturi all’ottavo posto dal sesto al quale ha tagliato il traguardo. Top ten per lui, come per Lotterer quarto, Vandoorne quinto, seguito da Wehrlein, Turvey, Di Grassi, Buemi e Askew.
    Prossima tappa della Formula E, il 30 aprile a Montecarlo, ePrix che vedrà la presentazione della monoposto Gen3. 
    I piloti in zona punti

    Evans
    Vergne
    Frijns
    Lotterer
    Vandoorne
    Wehrlein
    Turvey
    Di Grassi
    Buemi
    Askew

    L’ordine d’arrivo dell’ePrix di Roma gara-2 LEGGI TUTTO

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    ePrix di Roma, trionfa un super Evans, Penalità per Giovinazzi

    Basti dire che il vantaggio costruito nei 9 minuti (più 5 di extra time per recuperare la fase di safety car, già dopo 3 minuti di gara) ha sfiorato i 9 secondi. All’arrivo caccia indietro Robin Frijns, su Envision, di ben 5”7. 
    Vandoorne scatta in pole, poi subito Safety Car
    Vincere con questo margine, in Formula E, dà la misura di un ePrix di Roma senza rivali per il pilota neozelandese. In griglia era solo nono, una qualifica non esaltante, ma in gara ha costruito il recupero posizione su posizione.

    WE HAVE A NEW LEADER! @RFrijns swoops by @svandoorne into P1 ??Follow LIVE timing https://t.co/UA9ig2D3Mc2022 #RomeEPrix pic.twitter.com/ZBihsVX28b
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 9, 2022

    Pronti, via e il primo giro regala un Rowland tamponato da Di Grassi, il pilota Mahindra finisce di traverso e blocca le vie intorno all’Eur. Riparte ma pochi secondi dopo è Guenther a finire contro le barrirere con la Nissan. Porta alla Safety Car, mentre in testa Vandoorne controlla e Frijns segue. Fanno gara di conserva, tanto che l’olandese di Envision prende la testa della corsa, allunga, costruisce il gap per andare in Attack Mode conservando la leadership. 

    WOW! @mitchevans_ makes his way through the field from P9 and now LEADS the #RomeEPrix ??Follow LIVE timing https://t.co/UA9ig2D3Mc pic.twitter.com/3HjhhXYrEk
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 9, 2022

    Una strategia di Attack Mode anticipati, per Frijns. L’attivazione di entrambi gli AM non ha pagato per conservare la leadership. 
    ePrix all’insegna dei sorpassi
    I sorpassi e il divertimenti, sul bel circuito dell’Eur, non sono mancati, sebbene abbiano coinvolto le posizioni immediatamente dietro il leader.

    Things are getting heated between @JakeDennis19, @afelixdacosta and @mitchevans_ Follow LIVE timing https://t.co/UA9ig2D3Mc2022 #RomeEPrix pic.twitter.com/jnVbvKRZ9b
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 9, 2022

    Le DS Techeetah hanno offerto divertimento, Vergne e Da Costa ad attaccare la posizione, macchine di traverso e difese strenue. Vandoorne ha battagliato trovando alla fine un piazzamento sul podio. Male Nick De Vries, precipitato al 20° posto dopo aver perso, successivamente alla seconda attivazione dell’Attack Mode, posizioni su posizioni. Un po’ la replica delle difficoltà avute in gara nella seconda parte dell’ePrix in Arabia Saudita.
    Davanti, invece, Evans ha corso da padrone e rilegge la gara, dopo un via distante, relegato in quinta fila: “E’ stata la migliore partenza della stagione, la macchina era perfetta, non potevo chiedere di più e la squadra ha fatto un lavoro incredibile. Speriamo di conservare queste prestazioni per il resto della stagione.
    Amo questa pista, i sorpassi sono venuti bene e spero di avere lo stesso ritmo per molte gare ancora”.
    Mortara e Giovinazzi, penalità e gara compromessa
    Il primo dei due ePrix di Roma vede il leader di campionato, Mortara, concludere settimo, con una penalizzazione di 5 secondi comminata dalla direzione gara per aver causato un incidente. Stessa sorte è toccata ad Antonio Giovinazzi, per non aver rispettato – al pari di Ticktum e Sette Camara – la procedura sotto Safety Car. Giovinazzi che prosegue la fase di “scoperta” della Formula E: chiude l’ePrix in 18^ posizione.
    A punti, dietro il podio composto da Evans, Frijns, Vandoorne, vede la top ten completata da Vergne, Bird, Da Costa, Mortara, Wehrlein, Cassidy e Lotterer.
    Domani si replica, alle 0:30 con la qualifica-2 dell’ePrix di Roma, alle 15:05 con il via di gara-2, la quinta stagionale.
    Formula E a Roma, i risultati dell’ePrix LEGGI TUTTO

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    ePrix Roma, Vandoorne trionfa in gara-2

    Così è Nato-Wehrlein-Vandoorne il trio che guida il gruppo, dura poco perché Wehrlein attacca e supera la Venturi, portandosi dietro Vandoorne. 

    From the lead, @NickCassidy_ spins out and rejoins in the midfield…Live updates here > > https://t.co/sHOKGxvLZW#RomeEPrix pic.twitter.com/RfhuCtuu5X
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    Wehrlein, Attack Mode neutralizzato

    Il primo momento chiave della corsa è l’attivazione dell’Attack Mode da parte di Vandoorne, dopo 14 minuti, mossa dalla tempistica ideale perché non perde la posizione il belga: tutti i più immediati inseguitori fanno la stessa mossa. Wehrlein, due minuti più tardi, ma è un Attack Mode che costa la posizione e lo porta a inseguire la Mercedes.

    La neutralizzazione con Full Course Yellow per l’impatto a muro di Di Grassi, tamponato da Buemi, è un colpo cruciale per il pilota Porsche, che non può sfruttare l’Attack Mode e si ritrova la Mahindra di Sims incollata. Davanti Vandoorne ha quasi 3” di vantaggio: un abisso.

    Big moment for @LucasdiGrassi, the season 3 champion is out of the race…brings out the Full Course Yellow #RomeEPrixLive updates here > > https://t.co/sHOKGxvLZW pic.twitter.com/Z6TawQLxBB
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    Sims beffa Pascal

    Alla ripartenza, 25 minuti dalla bandiera, Sims è lesto e passa Wehrlein. Vandoorne apre il gap e arriva a superare i 5” su Sims, quanto basta per poter gestire al meglio anche l’energia e riportare la carica entro livelli di sicurezza per arrivare al traguardo.

    Tutto deciso, tutto finito? Per nulla. Vandoorne-Sims-Wehrlein, poi Nato e Mortara, si va così ai meno 15 minuti dal traguardo. Le emozioni continuano con anche la seconda Audi a muro, stavolta fa tutto Rast, che sbaglia, va sullo sporco, perdere aderenza e finisce la gara contro le barriere. 8 minuti alla fine e Safety Car a compattare il gruppo. Tutto il lavoro di Vandoorne per costruire un margine su Sims e Wehrlein, vanificato. 

    A bad day at the office for @audisport as @ReneRastRacing crashes out of the race, meaning a double-DNF for the squad.Live updates here > > https://t.co/sHOKGxvLZW #RomeEPrix pic.twitter.com/Jt8jfl7n7u
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    Un giro per decidere l’ePrix

    La macchina di sicurezza fa il passo fino alla scadenza del tempo di gara, resta un solo giro di corsa libera. E le emozioni non mancano. Davanti non accade nulla, Vandoorne controlla Sims e va a vincere. Sul podio finirebbe Nato, dietro Sims, se non fosse che resta senza energia e subito dopo la conclusione dell’ePrix viene penalizzato, con Wehrlein a guadagnare il podio. Edoardo Mortara si ritrova in condizioni simili al compagno di scuderia, con in più le acrobazie per difendersi dagli attacchi in bagarre con Guenther ed Evans. 

    L’ultimo colpo di scena lo regalano Bird, De Vries e Rowland: si contendono la posizione, la nona, ma l’esito è Bird e De Vries ritirati, contro le barriere. Rowland con loro, lungo nella via di fuga, ma in grado di ripartire.

    Stoffel di un altro pianeta

    “Ieri è stato brutto perdere con quanto è successo, avevo fiducia però perché la macchina era buona e il team ha fatto una strategia incredibile, mi ha reso la vita un po’ più semplice. Sims dietro Safety Car era incollato, mi ha toccato, non è un bel feeling quando guidi la gara ed entra la Safety Car, però sapevo cosa fare”, racconta Vandoorne a caldo.

    Here’s the moment @svandoorne claimed victory on the streets of Rome!#RomeEPrix @MercedesEQFE pic.twitter.com/F6LQM6leyo
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    Sorpasso dubbio

    Per Sims, primo podio con Mahindra, “Dopo il Full Course Yellow ho reagito bene alla ripartenza, ho visto un buco sulla destra e mi sono buttato, ho preso la posizione su Pascal ed è stata una bella sensazione”. Wehrlein che non è altrettanto certo di quanto accaduto: “In generale è un buon risultato il podio, però ero primo oggi e mi sembrava di essere molto veloce durante la gara. È stato un po’ simile a quanto successo a Riad, veloce all’inizio e poi un calo. Stoffel era di un altro pianeta oggi e non ce l’avrei fatta. Gli altri erano su obiettivi diversi di energia, sono stato fortunato a terminare la corsa. Sims mi ha superato ma secondo me è stato ancora sotto bandiera gialla. Tant’è. Prendo un podio, il primo per me con Porsche, sono contento comunque”.

    Dietro i primi tre, l’ePrix di Roma vede Mortara quarto, Guenther, Evans, Da Costa, Buemi, Blomqvist e Mueller, a chiudere la top ten.

    Il prossimo appuntamento della Formula E sarà a Valencia, ancora una duplice appuntamento il 24 e 25 aprile, su un circuito modificato rispetto alla tracciatura ordinaria del Ricardo Tormo.  LEGGI TUTTO

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    Nick Cassidy porta Virgin Racing in pole all'ePrix di Roma

    “Clienti” e debuttanti alla ribalta, nella seconda qualifica dell’ePrix di Roma. Una domenica bagnata aumenta il tasso di difficoltà sul tracciato dell’EUR, asfalto che progressivamente si asciuta e favorisce i piloti dei Gruppi 3 e 4, fino a una Superpole con tratti umidi.
    I clienti a prendersi la scena sono Envision Virgin e Venturi, rispettivamente powertrain Audi e Mercedes. In pole c’è Nick Cassidy, che con 1’52″011 tiene alle spalle Norman Nato su Venturi, autore di 1’52″343. Cassidy competitivo in queste condizioni sin dalle prove libere del mattino, confermate nella fase a Gruppi fino a celebrare la pole position. 
    In seconda fila partirà Wehrlein, con una Porsche veloce anche oggi, dopo le prestazioni espresse da Lotterer al sabato. Non basta però per sfidare Cassidy e Nato, rimedia 6 decimi Wehrlein. Poi c’è un ampio gap, con Stoffel Vandoorne seconda fila e quarto tempo, condizionato da un grave errore in entrata del tornante intorno all’Obelisco Marconi. In generale, minor prestazione, tanta, sull’intero giro. Il migliorare delle condizioni del circuito ha favorito ulteriormente i piloti scesi in pista per ultimi. Vandoorne ha pagato 2″3 dalla pole, mentre sono quasi 2″7 quelli lasciati da Guenther su BMW e 3″5 da Sims su Mahindra.
    Guarda la galleryePrix di Roma, la vittoria di Vergne
    La qualifica, risultati completi
    Della fase a Gruppi resta con l’amaro in bocca Sergio Sette Camara, in corsa per un gran tempo nel Gruppo 2 ma costretto a fermarsi in pista per un problema tecnico. Amarissimo il sapore del Gruppo 3 per André Lotterer, qualificatosi quinto, con 1’56″271, ma tempo cancellato per un utilizzo di energia oltre i limiti regolamentari. Partirà 22°. L’evoluzione della pista è stata tale da favorire i piloti del Gruppo 4, così ecco svettare il tempo di Wehrlein, 1’58″777 dal Gruppo 2 per guadagnare la Superpole. La griglia di partenza vedrà partire in fondo Vergne, solo 21°, penultima fila.
    Non accedono alla Superpole ma confermano la grande competitività Jaguar, il 12° e 13° tempo di Bird ed Evans, entrambi nel Gruppo 1 e i più rapidi dell’eliminatoria. Problematica la qualifica di De Vries, con una Mercedes apparsa scorbutica nell’erogazione di potenza e trazione sul bagnato, caratteristica emersa soprattutto nel giro del pilota olandese – con più acqua in pista -, un po’ meno con Vandoorne: il belga guadagna la Superpole grazie al tempo cancellato a Lotterer.
    Il via dell’ePrix di Roma, gara-2, è previsto alle 13:00. LEGGI TUTTO

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    Vergne vince gara 1 dell'ePrix di Roma, a podio le Jaguar

    Vandoorne-Lotterer è la prima fila, è anche la prima sfida e la prima collisione: il tedesco di Porsche è ottimista, troppo, cerca l’interno ma trova la Mercedes di Vandoorne: arretrano entrambi, 13° Stoffel, partito dalla pole, 7° Lotterer.

    HUGE HUGE DRAMA at the start of the race as race-leaders Stoffel Vandoorne and Andre Lotterer collided Watch live here > > https://t.co/sHOKGxvLZW#RomeEPrix pic.twitter.com/TlGK7hV3ik
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 10, 2021

    Prima il trenino, poi in 4 vanno in fuga
    Davanti fa l’andatura Di Grassi, tiene tutti “calmi”, appunto. Lo fa dopo che Rowland, al comando per 13 minuti, viene penalizzato con un Drive Through per un eccessivo utilizzo di energia subito nelle prime fasi di corsa. L’inglese vede la propria gara distrutta, in un sabato nel quale era stato ottimo protagonista.
    Controlla il ritmo su un passo relativamente lento, Di Grassi. Fino a quando Vergne, alle sue spalle, non va a prendere l’Attack Mode, dopo 22 minuti di gara. JEV perde tre posizioni, Di Grassi alza il ritmo e l’evoluzione della corsa porta a scremare un gruppetto di quattro piloti in prospettiva da podio e vittoria: Vergne, Frijns, Di Grassi e De Vries.

    .@LucasdiGrassi’s mirrors are BUSY right now Live timings and how to watch the race https://t.co/sHOKGxvLZW#RomeEPrix pic.twitter.com/htl1FagHGX
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 10, 2021

    Succede tutto alla fine
    ePrix tattico, con Vergne e Di Grassi a scegliere un’attivazione ravvicinata dei due Attack Mode. Si scambiano le posizioni, Di Grassi ha il merito d’aver completato due manovre d’attacco pulite, dove Lotterer ha fatto fuori Vandoorne. Supera Robin Frijns con la Audi clienti, Envision Virgin Racing, poi passa Vergne. 
    Sembra poter fare gara di testa e andare al traguardo, ai -6’50” si trova al comando dopo aver passato Vergne e con sei monoposto racchiuse in 2″7. Vanno forte le Jaguar, sornione in avvio e risalgono posizioni su posizioni, Bird ed Evans. Tengono bene le Mercedes, con De Vries sempre in scia ai primi, Di Grassi, Vergne, Frijns. Recupera bene anche Vandoorne, in posizioni da top 10.
    L’avaria sull’Audi innesca la carabola
    Ma il colpo di scena arriva ai 5 minuiti dalla conclusione. Un problema tecnico rallenta Di Grassi, che deve farsi da parte. Alle sue spalle arriva Vandoorne che prova a cambiare linea ma trova uno dei celebri “saltelli” del tracciato spettacolare intorno all’EUR. La Mercedes perde aderenza all’anteriore e punta il muretto. Botto pesante e macchina distrutta. Anche De Vries viene coinvolto indirettamente nell’incidente. Mercedes da un doppio arrivo a punti a un duplice ritiro. 

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    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 10, 2021

    Finale dietro Safety Car
    La neutralizzazione della corsa, prima Full Course Yellow, poi Safety Car, congela i piazzamenti e porta la vittoria a Vergne, davanti a due Jaguar. “Sono felice, è stata una gara difficile, con le condizioni complicate. Ho quasi perso la macchina e toccato il muro. Alla fine ho vinto, è una bella sensazione. Il nuovo powertrain è piuttosto buono, è positivo vincere con una novità in macchina, è un powertrain nato bene”, racconta JEV a caldo.
    Poi le Jaguar che ottengono il massimo risultato possibile, con due macchine sul podio. Bird davanti a Evans. “Macchina fenomenale, ho tratto il massimo in gara, forse non altrettanto in qualifica. Finire secondi e terzi come Jaguar è fantastico, è stato fatto un buon lavoro qui e in fabbrica. Con Mitch cerchiamo di spingere il team avanti, tutti gli avversari sono tosti, noi lavoriamo sodo”, commenta Bird.
    Un finale all’attacco, con Frijns messo alle spalle, quarto, a precedere Buemi, Rast, Wehrlein, Lynn, Guenther e Cassidy- Da Rast in poi, tutti piloti partiti nelle posizioni arretrate della griglia. LEGGI TUTTO