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    Europei F.: Paola Egonu MVP. Gli altri premi individuali saranno… votati dai fans

    Paola Egonu MVP

    BELGRADO – Paola Egonu è stata nominata MVP della rassegna continentale, ma la Cev non ha premiato il classico dream team della rassegna, palleggiatrici, opposto, schiacciatrici, centrali e libero. Un vero e proprio rito che negli anni, seppur con qualche modifica,  è sempre stato rispettato.Da quanto si viene a sapere la nuova deriva è quella sempre più “social” dell’intero movimento a cui nemmeno la FIVB è immune, ovvero quella che presta più attenzione ai fans e meno all’aspetto meramente tecnico/statistico/storico della disciplina. Saranno infatti i tifosi a nominare l’Eurovolley Dream Team femminile, nei prossimi giorni… Per buona pace di ipotetici valori tecnici ed equilibrio di giudizio.

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    Europei F.: Da Yugoslavia a Serbia, una storia vincente sotto la guida di Terzic, da 20 anni Ct

    Zoran Terzic, Ct della Serbia dal 2002

    BELGRADO – L’avversario delle azzurre nella finale del campionato europeo è la Serbia, nazionale che si gioca la finale dell’Europeo 2021 in casa a Belgrado, alla Stark Arena in uno dei tanti impianti Europei che per modernità fanno impallidire la nostra vetusta impiantistica sportiva.Un risultato che è frutto di un processo di sviluppo che la federazione serba ha saputo promuovere in pochissimi anni, diventando una realtà mondiale sia con le nazionali maschili che con quelle femminili.Nell’ambito femminile sin dal 2005, come Serbia Montenegro, quando iniziò dalla cittadina inglese di Sheffield, dal più piccolo dei tornei di qualificazione continentali in quanto neo federazione associata alla CEV dopo l’”esplosione” geopolitica della ex Yugoslavia, il  cammino verso il Mondiale 2006 in quel di Tokyo dove giunse addirittura al bronzo.Fino alla denominazione di Serbia dall’Europeo 2007.
    Un palmares con argento e bronzo olimpico tra Rio 2016 e le ultime olimpiadi di Tokyo 2020, il bronzo alla prima partecipazione 2006 in Giappone del Mondiale e il successo, sempre in Giappone nel 2018 davanti alle azzurre sconfitte in finale. C’è anche l’argento alla World Cup 2015 e tre bronzi al World Grand Prix (2011, 2013, 2017)A livello Europeo la Serbia è alla quinta finale continentale e vanta già tre ori (gli ultimi due consecutivi) e l’argento nel 2007 primo torneo continentale come semplice Serbia e non più Serbia Montenegro.  Oltre al bronzo 2015.Nel passaggio di crescita la squadra ha vinto anche 3 European League nel 2009, 2010 e 2011.Il tutto gestito da un solo capo allenatore, Zoran Terzic, Ct della Serbia dal 2002 (allora ancora Serbia e Montenegro)

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    Europei F.: Italia in finale per la 5° volta. 3-1 all’Olanda in semifinale

    OLANDA – ITALIA 1-3 (19-25, 17-25, 25-16, 18-25) – il tabellino – tabellino cartaceoOlanda: Bongaerts 2, Buijs 9, Timmerman 4, Dambrink 2, Daalderop 14, Lohuis 9, Schoot (L); Plak 12, Grothues, Dijkema, Jasper. N.e.: Knip, Korevaar, Baijens. All. Selinger.Italia: Sylla 8, Chirichella 10, Orro 3, Pietrini 14, Danesi 17, Egonu 24, De Gennaro (L); Parrocchiale. Gennari 2, Malinov, Nwakalor 1. N.e.: Bonifacio,, D’Odorico, Mazzari (L). ALL. Mazzanti.Arbitri: Ozbar (Tur), Fernandez Fuentes (Spa)Durata set 34’, 26’, 25’, 25’. Tot. 1h50’.
    BELGRADO – L’Olanda non è la giovane Russia ma una Italia concreta per tre set centra il successo e conquista la sua quinta finale europea femminile (fin qui due argenti e due ori) facendo sin d’ora un passo avanti rispetto al bronzo del 2019. La squadra azzurra ha un passaggio a vuoto nel terzo parziale quando colleziona 9 errori punto e ha un attacco al 3% di efficienza, 26% di vincenti ma reagisce bene nel quarto (Gennari titolare per Sylla, forse con in lieve fastidio al ginocchio?) chiudendo la contesa. Ottima prova corale a muro (16) con Danesi (17 punti, 6 block) in grande spolvero anche in attacco (64%). L’ultimo punto di Pietrini vale una medaglia sicura. Nell’anno della delusione di Tokyo è un buon punto di partenza.Domani le azzurre affronteranno la Serbia campione in carica e padrona di casa alle ore 20 per l’oro. Diretta Rai3 e DAZN per una sfida che è la riproposizione della Finale Mondiale 2018 (argento per le azzurre), della semifinale dell’Europeo 2019 (torneo al termine del quale le azzurre hanno conquistato il bronzo) e i recenti quarti di finale dell’Olimpiade Tokyo 2020, match che lo scorso agosto è costato alle azzurre l’eliminazione dai Giochi lo scorso agosto.
    SESTETTI – Davide Mazzanti sceglie di non modificare lo starting six con la diagonale Orro-Egonu, le schiacciatrici Sylla e Pietrini, le centrali Chirichella e Danesi e il libero De Gennaro. Per l’Olanda il ct Avital Selinger manda in campo Bongaerts-Dambrink, le schiacciatrici Daalderop e Buijs, le centrali Lohuis e Timmerman e il libero Schoot.
    LA PARTITA – E’ l’equilibrio a caratterizzare l’avvio della seconda semifinale in programma oggi alla Stark Arena (10-10). Mani out di Egonu, ace di Chirichella (autrice di un buon turno in battuta), e Pietrini a segno spingono l’Italia sul +5 (10-15). Sono le azzurre a dettare il ritmo gara (13-20) e a chiudere a proprio favore il primo set (19-25).In avvio di seconda frazione l’Olanda riesce a tenere il passo delle azzurre (4-5), ma nel momento in cui aumenta l’intensità di Sylla e compagne l’Italia allunga il passo e impone il suo ritmo: la capitana azzurra firma il +5 (5-10) Egonu consolida sul +6(10-16). Il divario di punteggio tra le due formazioni rimane pressoché invariato e l’Italia può portarsi sul 2-0 nel conto set (17-25).E’ l’olanda a prendere l’iniziativa e a portarsi in vantaggio in avvio di terza frazione (8-4). Il time out chiamato dal ct Mazzanti rimette in corsa le azzurre che piazzano il break che vale il pareggio (9-9). Decisa però la ripartenza olandese (14-9). Cambio tra le fila dell’Italia: fuori Egonu, Sylla e Orro, dentro Nwakalor, Gennari e Malinov. Le azzurre faticano a ritrovare il giusto assetto l’Olanda allunga (20-13) e conquista il terzo set (25-16).Per il quarto set il ct Mazzanti decide di lasciare in campo Gennari per Sylla e di far rientrare Orro ed Egonu. Da subito le azzurre dimostrano di aver ritrovato la giusta determinazione (2-5) e con un ottimo gioco corale tornano ad imporre il proprio ritmo alla gara (4-11). Un ace di Egonu vale il +9 (5-14). La manovra azzurra non ha più cedimenti e l’Italia conquista il quarto set (25-18) e vola in finale. LEGGI TUTTO