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    Aiuta un uomo ferito in strada che lo aggredisce… e gli ruba l’auto

    Spacciano al volante di auto a noleggio: 11 arresti a Roma
    Il soccorritore beffato
    Il fattaccio è accaduto lungo la Strada Provinciale 86 a Ruvo di Puglia, nella città metropolitana di Bari. Il protagonista della vicenda è un uomo che, dopo aver visto un’Alfa Romeo Giulietta ribaltata sulla carreggiata ha deciso di accostare e prestare soccorso. È sceso quindi dalla sua Volkswagen Bora e è andato a controllare se la persona nell’abitacolo stesse bene, aiutandola anche ad uscire. In pochissimi secondi il ferito si è alzato in piedi e senza neanche ringraziarlo lo ha spintonato, è corso verso il veicolo dello stesso soccorritore, ha acceso il motore ed è scappato. Il pover uomo non ha potuto fare altro che chiamare le Forze dell’Ordine e raccontare l’accaduto per sporgere denuncia. 
    Un’automobile non lo fa uscire dal parcheggio: la spinge via con la sua LEGGI TUTTO

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    Un ciclista a terra, poi il furto: è tornato il trucco con cui rubano le auto

    Per rubare l’auto i criminali se ne inventano di tutti i tipi. Dall’intrufolarsi nei terreni privati fino a delle vere e proprie truffe studiate in ogni minimo dettaglio: una di queste è conosciuta come “il ciclista ferito” e potrebbe lasciare l’automobilista senza alcun bene personale e addirittura senza vettura. 
    Ha un incidente con l’auto: un benzinaio la aiuta…e le chiede 10 euro
    Di cosa si tratta
    La tecnica impiegata dai malviventi è davvero ingegnosa: un complice simula un ferimento o un’emergenza utilizzando una bicicletta, facendosi trovare a terra al centro della strada per costringere gli automobilisti a fermarsi. Mentre uno di loro si avvicina per prestare soccorso, altri ladri entrano in azione, sfruttando il momento di distrazione per rubare oggetti di valore o addirittura l’intero veicolo. Come fare per proteggersi dai rischi? Evitare di scendere dall’auto è sicuramente la scelta migliore e soprattutto è importante contattare immediatamente le Forze dell’Ordine per spiegare la situazione e indicare il luogo esatto dell’accaduto. 
    Folle gesto a Napoli: ragazzo sopra l’auto mentre va a 130 km/h LEGGI TUTTO

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    Carabinieri inseguono 16enne: aveva “rubato” la Panda dei genitori

    Non sono pochi coloro che da ragazzini hanno preso l’auto dei genitori senza chiedere il permesso. Alcune volte questo gesto non ha per fortuna conseguenze negative; altre volte, invece, ci possono avere risvolti clamorosi, con l’intervento dei Carabinieri. Come insegna la storia che arriva da Napoli, con cinque minorenni e una Fiat Panda.
    Inseguimento alle 4 di notte
    Un ragazzino di 16 anni aveva infatti preso la Panda di famiglia senza permesso, portando altri 4 amici da Portici, provincia di Napoli, al capoluogo. A tarda notte, intorno alle 4 del mattino, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, una pattuglia dei Carabinieri ha intimato l’alt alla vettura. I ragazzini, preoccupati dall’eventualità di essere scoperti, hanno dato di gas e sfrecciato davanti le forze dell’ordine, che naturalmente hanno dato il via all’inseguimento.
    Di cosa è accusato il 16enne alla guida
    La fuga dei cinque minorenni è durata parecchi chilometri, tanto che la Panda ha provato a seminare i Carabinieri con questi ultimi incollati all’utilitaria per i quartieri di Napoli est fino a Portici. Giunti in via Garibaldi, le pattuglie sono riuscite a bloccare la Panda, circondando la vettura. Gli agenti sono rimasti stupiti quando dalle portiere sono usciti cinque ragazzi, tutti minorenni, che comunque non avevano alcuna sostanza con loro. Sono stati subito chiamati i genitori: qualche ragazzo ha subito una dura reprimenda davanti amici e Carabinieri, per il 16enne è invece scattata l’accusa di guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale.
    Si dà alla fuga e sperona i Carabinieri: a Napoli inseguimento da oltre 40 minuti LEGGI TUTTO

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    Ignazio Moser ancora nel mirino dei ladri: “Hanno rotto il vetro e portato via il volante”

    Sembra proprio che i ladri non vogliano lasciare in pace Ignazio Moser. L’ex concorrente del Grande Fratello Vip, seguitissimo sui social, nonché figlio dell’ex ciclista Francesco Moser, è stato vittimo di furto tre volte nell’ultimo anno. Una “maledizione” la sua, che pare destinata a continuare, considerato il recente episodio che ha coinvolto la sua auto, presa di mira dai malviventi. Ecco cosa racconta su Instagram il giovane.
    Il finestrino completamente distrutto
    Tutto era iniziato a febbraio 2021, quando dei ladri si sono introdotti nell’appartamento che Moser condivide con la fidanzata Cecilia Rodriguez, portandosi via tutto. A distanza di un anno i malviventi di quel colpo sono stati arrestati, ma altri hanno provato a disturbare la quiete dell’ex concorrente del Grande Fratello Vip. Fino all’ultimo colpo, appena avvenuto.
    “Visto che in un anno mi avete rubato in casa, avete rubato lo scooter e mi avete rubato in macchina, mettiamoci d’accordo. Passate una volta ogni 15 giorni e vi lascio qualcosina”, ha detto il giovane sui social, provato dalla faccenda. I ladri si sarebbero introdotti in garage: “I miei cari amici ladri sono ripassati a trovarmi perché gli mancavo. Mi hanno rotto il vetro e hanno iniziato a portare via il volante, probabilmente sono scappati appena sono arrivato”. Il tutto dimostrato dallo scatto social che Moser ha condiviso, dove si vede il dettaglio del finestrino della sua auto completamente distrutto. Che sia l’ultima volta?
    Aversa, le scippano la borsa dall’auto a tutta velocità: trascinata per 10 metri LEGGI TUTTO

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    Ruba un'auto, i poliziotti lo convocano e lui si presenta… al volante di un'auto rubata!

    In Sicilia, più precisamente nella zona dell’agrigentino, è diventato virale un fatto clamoroso e grottesco allo stesso tempo, che ha per protagonista un ladro d’auto, già arrestato dalla Polizia, che per presentarsi davanti all’autorità giudiziaria si è recato in Commissariato con un’auto risultata a sua volta rubata.
    La Polizia becca i due ladri d’auto
    Tutto ha inizio nel 2021, quando la Squadra Mobile ha intensificato le indagini per scovare gli autori dei numerosi furti d’auto che venivano denunciati nel centro storico nisseno. Indagini che hanno permesso di individuare due sospettati, entrambi residenti in provincia di Agrigento. Uno dei due, già con precedenti penali è stato anche trovato in possesso di alcune centraline elettroniche per manomettere il sistema d’accensione dei veicoli; l’altro, oltre all’accusa per il furto d’auto, avrebbe anche spacciato sostanze stupefacenti a dei cittadini nisseni. Inoltre è stata anche trovata un’auto rubata nella proprietà di uno degli indagati, che è stato quindi denunciato per ricettazione, con la vettura subito restituita al proprietario.
    Convocato in Commissariato, arriva al volante di un mezzo rubato
    Mentre uno dei due indagati è stato condotto in carcere, per il secondo è stato disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora. I poliziotti si sono così recati a Canicattì per individuare i due indagati. E, clamorosamente, quello che aveva l’obbligo di presentarsi alla Polizia giudiziaria, si era recato in Commissariato al volante di un’auto risultata rubata. E quindi, oltre a tutti i reati di cui già doveva rispondere, è stato ulteriormente denunciato anche per la ricettazione del veicolo.
    Prova a rubare una Ford Fiesta, ma dentro c’è una 85enne e scappa via LEGGI TUTTO