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    Gallinari trascina Atlanta, i Lakers crollano con i Bulls dell'ex Caruso

    ATLANTA (Stati Uniti) – Anche grazie ai 10 punti (più 8 rimbalzi e 3 assist) messi a segno in 28 minuti da Danilo Gallinari in uscita dalla panchina, Atlanta infila il secondo successo consecutivo, maturato col punteggio di 129-111, in casa contro i Magic. Young e Collins mettono a referto 23 punti a testa, cui si aggiungono i 20 di Bogdanovic e Capela (con 16 rimbalzi). Ad Orlando, giunto alla quinta sconfitta nelle ultime sei partite, non basta un super Anthony (27+11 assist). Oklahoma crolla 103-90 in casa con gli Heat degli ex Harden e Durant, fischiati durante la presentazione dei quintetti: al resto pensa Robinson, con 21 punti e 5 triple. Nona vittoria di fila, il 99-96 in casa dei Timberwolves, per i Suns: Paul segna 19 punti su 21 nell’ultimo quarto, cui si aggiungono i 29 di Booker. I Bulls dell’ex Caruso, celebrato per la prima da avversario allo Staples Center, si impongono 121-103 a Los Angeles: decisiva un’altra vecchia conoscenza dei Lakers, ancora privi di LeBron James, quel Lonzo Ball autore di 27 punti, 7 rimbalzi e 8 assist.
    Nba, tutti i risultati
    Con il 129-107 imposto ai Pistons a Detroit, nel segno di Hiled (22 punti) e Haliburton (17+10 assist), i Kings tornano al successo dopo quattro ko consecutivi, salvando la panchina di Luke Walton. Boston si prende la propria rivincita su Cleveland due soli giorni dopo il ko subito in rimonta: termina 98-92, con protagonisti da un lato Schroder (decisivo con sei punti nei 76 secondi finali) e Tatum (23+8 rimbalzi e 5 assist), dall’altro Rubio (28) e Osman (26 dalla panchina). Continuano a stupire i Wizards, miglior partenza degli ultimi 25 anni in Nba, superando 105-100 i Pelicans: senza Beal, in lutto per la scomparsa della nonna, si prende la scena Dinwiddie (27). I Knicks regolano i Pacers 92-84, con i 16 punti a testa di Walker e Quickley, ed interrompono una striscia di tre sconfitte di fila. Dodicesimo ko in sequenza per Houston, strapazzato da Memphis 136-102, sotto i colpi di Morant (22+6+6) e Jackson jr (18+7 rimbalzi). Show di Dallas con Denver, sconfitto 111-101: decisivi Porzingis (29+11 rimbalzi), Doncic (23+8+11 assist) e Hardaway jr (19). Portland batte invece 118-113 i Raptors con i 29 punti e i 6 assist di McCollum e i 24 di Lillard.  LEGGI TUTTO

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    Nba, Young trascina gli Hawks sui Bucks! Bene Gallinari

    ATLANTA (Stati Uniti) – Sono 7 le partite della notte Nba con gli Atlanta Hawks che tornano a vincere (dopo 6 ko consecutivi) e lo fanno di prepotenza. Battuti 120-100 i Milwaukee Bucks campioni in carica con 42 punti (8/13 da 3) di Trae Young oltre ai 10 punti in 25′ di Danilo Gallinari. Cade invece la miglior squadra Nba, infatti arriva il 2° ko stagionale per i Golden State Warriors sconfitti a Charlotte dagli Hornets 106-102 guidati dal trio Bridges (22)-Rozier (21)-Ball (20). Vani i 24 punti tirando 7/22 dal campo per Steph Curry.
    Davis trascina i Lakers. Chicago ferma i Clippers
    Anthony Davis si carica sulle spalle i Lakers (34 punti e 15 rimbalzi) e li trascina al successo contro i San Antonio Spurs (112-104), superba prestazione invece del duo dei Chicago Bulls DeRozan-LaVine: 64 punti in due (35 e 29) nella grande vittoria allo Staples Center contro i Los Angeles Clippers (100-90) fermando la striscia di 7 vittorie consecutive di George & Co.
    Nets e Suns, vittorie facili
    Tutto facile per i Phoenix Suns a Houston (115-89) con Devin Booker da 26 punti come per i Brooklyn Nets ad Oklahoma City: successo per 120-96 con Kevin Durant da 33 punti e James Harden da 16 punti e 13 assist.Altro referto rosa comodo della notte quello strappato dai Nuggets contro i Trail Blazers (privi Lillard), 124-95 con Nikola Jokic da 28 punti oltre a ben 6 giocatori in doppia-cifra. LEGGI TUTTO

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    Nba, Young dice 42 ed Atlanta piega i Bucks! Ok Gallinari

    ATLANTA (Stati Uniti) – Notte Nba da 7 partite con gli Atlanta Hawks che ritrovano la vittoria dopo 6 sconfitte consecutive battendo i Milwaukee Bucks campioni in carica. Alla State Farm Arena finisce 120-100 con Trae Young autore di 42 punti (8/13 da 3). Buona prestazione per Danilo Gallinari che chiude con 10 punti in 25′. Seconda sconfitta stagionale per i Golden State Warriors che a Charlotte cadono 106-102 contro il trio Bridges (22)-Rozier (21)-Ball (20), non sono bastati i 24 punti (7/22 dal campo) di Steph Curry.
    Lakers di forza sugli Spurs, Clippers ko!
    Anthony Davis gioca una partita stellare da 34 punti e 15 rimbalzi guidando i Los Angeles Lakers contro i San Antonio Spurs per 112-104. DeMar DeRozan e Zach LaVine combinano 64 punti (35 e 29) e trascinano i Chicago Bulls al successo a Los Angeles contro Clippers (100-90) fermando la striscia di 7 vittorie consecutive dei padroni di casa.
    Brooklyn e Phoenix in scioltezza
    Vittorie comode per i Phoenix Suns a Houston (115-89) con Devin Booker da 26 punti, per i Brooklyn Nets ad Oklahoma City (120-96) con Kevin Durant da 33 punti e James Harden da 16 punti e 13 assist. Infine Denver sfrutta l’assenza di Damian Lillard e travolge 124-95 i Portland Trail Blazers con Nikola Jokic da 28 punti. LEGGI TUTTO

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    Altro ko per i Lakers. Gallinari non basta agli Hawks

    Secondo ko di fila per gli Hawks (stavolta contro Utah) e altra prova incolore per Danilo Gallinari, a referto con 6 punti (1/4 da tre e 3/3 dalla lunetta), un rimbalzo, un assist e una stoppata in 17 minuti, ma delude anche Trae Young, 21 punti ma tirando col 40%. Oklahoma City si conferma invece la bestia nera dei Lakers: secondo confronto stagionale e secondo successo per i Thunder (107-104), che rimontano da -19 trascinati da uno scatenato Shai Gilgeous-Alexander (28 punti di cui 11 nell’ultimo quarto). Senza LeBron James (problema agli addominali), i gialloviola si affidano a Davis (29+18), Anthony (21 punti) e Westbrook (27 punti) ma proprio quest’ultimo ha sulla coscienza una palla persa a 21″ dalla sirena che poteva valere l’overtime. A completare il quadro della notte la vittoria di Phoenix su Houston per 123-111, con 27 punti di Booker, 19 di Shamet e un McGee sempre più fondamentale sotto canestro. Suns in serie positiva da tre gare, a fondo i Rockets, al sesto ko consecutivo.
    I prossimi incontri di NBA
    I Sixers non si fermano
    Philadelphia non si ferma. Quinto successo di fila per i Sixers, che mandano al tappeto anche Detroit (109-98) ruotando per la seconda sera consecutiva solo otto giocatori. Ma tutti mettono la propria firma, da Seth Curry (23 punti) a Tyrese Maxey (20 punti), passando per Joel Embiid (19 punti e 9 rimbalzi) fino a Shake Milton (16 punti) e Georges Niang (14 punti) partiti dalla panchina. Per i Pistons 27 punti di Grant (ma solo 5 nel secondo tempo), 18 punti e 11 rimbalzi per la prima scelta assoluta dell’ultimo draft Cade Cunningham che però ha chiuso con 4/17 dal campo. Philadelphia si prende anche la leadership della Eastern Conference, complice anche la sconfitta di Miami con Boston (95-78). Nuova grande partita difensiva dei Celtics (è la prima squadra dall’aprile 2018 a tenere gli avversari sotto gli 80 per più di una gara), che in attacco mandano sei giocatori in doppia cifra (top scorer Jaylen Brown con 17 punti), per gli Heat anche la tegola Lowry, uscito nel terzo quarto per un infortunio alla caviglia.  LEGGI TUTTO

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    I Lakers vanno ancora ko. Atlanta, Gallinari non basta

    A Ovest detta già legge Utah: 116-98 su Atlanta e settima vittoria in otto gare. Out Mitchell, ci pensa Jordan Clarkson (30 punti), riscattando la pessima prova (0/11 da tre e 1/13 dal campo) offerta contro Sacramento. Secondo ko di fila per gli Hawks e altra prova incolore per Danilo Gallinari, a referto con 6 punti (1/4 da tre e 3/3 dalla lunetta), un rimbalzo, un assist e una stoppata in 17 minuti, ma delude anche Trae Young, 21 punti ma tirando col 40%. Oklahoma City si conferma invece la bestia nera dei Lakers: secondo confronto stagionale e secondo successo per i Thunder (107-104), che rimontano da -19 trascinati da uno scatenato Shai Gilgeous-Alexander (28 punti di cui 11 nell’ultimo quarto). Senza LeBron James (problema agli addominali), i gialloviola si affidano a Davis (29+18), Anthony (21 punti) e Westbrook (27 punti) ma proprio quest’ultimo ha sulla coscienza una palla persa a 21″ dalla sirena che poteva valere l’overtime. A completare il quadro della notte la vittoria di Phoenix su Houston per 123-111, con 27 punti di Booker, 19 di Shamet e un McGee sempre più fondamentale sotto canestro. Suns in serie positiva da tre gare, a fondo i Rockets, al sesto ko consecutivo.
    I prossimi incontri di NBA
    Ancora una vittoria per i Sixers
    Philadelphia non si ferma. Quinto successo di fila per i Sixers, che mandano al tappeto anche Detroit (109-98) ruotando per la seconda sera consecutiva solo otto giocatori. Ma tutti mettono la propria firma, da Seth Curry (23 punti) a Tyrese Maxey (20 punti), passando per Joel Embiid (19 punti e 9 rimbalzi) fino a Shake Milton (16 punti) e Georges Niang (14 punti) partiti dalla panchina. Per i Pistons 27 punti di Grant (ma solo 5 nel secondo tempo), 18 punti e 11 rimbalzi per la prima scelta assoluta dell’ultimo draft Cade Cunningham che però ha chiuso con 4/17 dal campo. Philadelphia si prende anche la leadership della Eastern Conference, complice anche la sconfitta di Miami con Boston (95-78). Nuova grande partita difensiva dei Celtics (è la prima squadra dall’aprile 2018 a tenere gli avversari sotto gli 80 per più di una gara), che in attacco mandano sei giocatori in doppia cifra (top scorer Jaylen Brown con 17 punti), per gli Heat anche la tegola Lowry, uscito nel terzo quarto per un infortunio alla caviglia.  LEGGI TUTTO

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    Nba, Chicago da record. I Nets vincono e scacciano la crisi

    Rimanda ancora l’esordio per un problema alla spalla Danilo Gallinari, ma nonostante questo Atlanta colleziona la sua seconda vittoria consecutiva in casa grazie a un super Trae Young autore di 32 punti e nove assist in 32 minuti, superando i Pistons 122-104. Jimmy Butler è il migliore in campo, che chiude la gara con 36 punti, 15/21 al tiro e condito con cinque recuperi. Prima sconfitta per Denver in questa regular season, sconfitta 99-87 da Cleveland. La seconda doppia doppia consecutiva di Jarrett Allen, che sbaglia un solo tiro (10/11) in tutta la gara, chiusa con 21 punti e 22 rimbalzi è lo specchio dell’ottima prestazione dei Cavs che mettono al tappeto i Nuggets nonostante l’ottima prestazione di Nikola Jokic: per il centro serbo sono 24 punti e 19 rimbalzi.
    Bulls inarrestabili: partenza da record
    Continua il momento d’oro per i Bulls che conquistano la quarta vittoria consecutiva: ancora imbattuti a Est, la squadra ha registrato la miglior partenza della storia dal 1996-1997. In trasferta, fermati i Raptors 111-108. Mancano tre titolari su cinque ma i Bucks sono comunque inarrestabili, e guidati dalla coppia Antetokounmpo-Middleton, piegano fuori casa gli Indiana Pacers 119-109. Primo ko stagionale per gli Hornets, battuti solo dopo un tempo supplementare 140-129 dai Celtics: Tatum è l’autore del successo di Boston, grazie ai 41 punti, 8 assist, 7 rimbalzi e 6 triple a segno. Dopo la sconfitta casalinga contro Charlotte, i Nets tornano a vincere piegando 104-90 i Wizards con i 25 punti di Kevin Durant e dai 21 con cinque triple a bersaglio di Patty Mills. Ancora non al meglio James Harden: 14 punti, ma con 17 conclusioni dal campo e un 1/8 dall’arco. 
    Prima vittoria per i Clippers
    Primo successo stagionale per i Pelicans contro Minnesota che perde così la prima partita dell’anno 107-98: top scorer ancora una volta Brandon Ingram a quota 27 punti, 22 con 23 rimbalzi per Valanciunas, 21 quelli di Devonté Graham. Dopo i ko contro Golden State e Memphis, i Clippers conquistano la prima vittoria di quest’anno per 116-86 contro una Portland ancora non convincente. Per Luke Kennard 23 punti con 6 triple, 18 per Reggie Jackson e 16 per Paul George. LEGGI TUTTO

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    Nba, Bulls a punteggio pieno. Gallinari rimanda l'esordio

    Continua la striscia positiva per i Bulls arrivati alla quarta vittoria consecutiva: ancora imbattuti a Est, la squadra ha registrato la miglior partenza della storia dal 1996-1997. In trasferta, fermati i Raptors 111-108. Nonostante manchino ancora tre titolari su cinque i Bucks sono inarrestabili, e guidati dalla coppia Antetokounmpo-Middleton, piegano gli Indiana Pacers 119-109. Prima sconfitta stagionale per gli Hornets, battuti solo dopo un tempo supplementare 140-129 dai Celtics: Tatum è l’autore del successo di Boston, grazie ai 41 punti, 8 assist, 7 rimbalzi e 6 triple a segno. Dopo il ko casalingo contro Charlotte, i Nets tornano a sorridere battendo 104-90 i Wizards con i 25 punti di Kevin Durant e dai 21 con cinque triple a bersaglio di Patty Mills. Ancora non al meglio James Harden: 14 punti, ma con 17 conclusioni dal campo e un 1/8 dall’arco. 
    Atlanta vince, ma il Gallo è ancora fuori
    Danilo Gallinari rimanda ancora il suo esordio stagionale a causa di un problema alla spalla destra, ma Atlanta intanto colleziona la sua seconda vittoria consecutiva in casa grazie a un super Trae Young autore di 32 punti e nove assist in 32 minuti, superando i Pistons 122-104. Secondo successo casalingo anche per Miami che vince 107-90 contro Orlando. Jimmy Butler è il migliore in campo, che chiude la gara con 36 punti, 15/21 al tiro e condito con cinque recuperi. Prima sconfitta per Denver in questa regular season, sconfitta 99-87 da Cleveland. La seconda doppia doppia consecutiva di Jarrett Allen, che sbaglia un solo tiro (10/11) in tutta la gara, chiusa con 21 punti e 22 rimbalzi è lo specchio dell’ottima prestazione dei Cavs che mettono al tappeto i Nuggets nonostante l’ottima prestazione di Nikola Jokic: per il centro serbo sono 24 punti e 19 rimbalzi.
    Reazione Clippers
    Primo successo stagionale per i Pelicans contro Minnesota che perde così la prima partita dell’anno 107-98: top scorer ancora una volta Brandon Ingram a quota 27 punti, 21 quelli di Devonté Graham. Dopo i ko contro Golden State e Memphis, i Clippers conquistano la prima vittoria di quest’anno per 116-86 contro una Portland ancora non convincente. 29 i punti segnati da Los Angeles grazie ai palloni regalati dagli avversari e vedono la propria panchina contribuire con 65 punti, guidata dai 23 di Luke Kennard (con 8/9 da tre), migliore marcatore dei Clippers davanti ai 18 di Reggie Jackson e ai 16 di un Paul George, che con 8 recuperi stabilisce il suo massimo in carriera. LEGGI TUTTO

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    Gallinari out, ma Atlanta travolge Dallas. Curry show con Golden State

    ATLANTA (Stati Uniti) – Danilo Gallinari salta la prima ma i suoi Hawks partono col piede giusto. All’esordio stagionale, Atlanta travolge 113-87 Dallas e lo fa mandando sei giocatori in doppia cifra: Cam Reddish il migliore con 20 punti, 19 (e 14 assist) per Trae Young, 12 punti e 13 rimbalzi per Clint Capela. La svolta della gara nel terzo quarto, con un parziale di 35-20 che non lascia scampo ai nuovi Mavs di Jason Kidd. Gli Hawks, vicecampioni in carica della Eastern Conference, limitano Luka Doncic (18 punti con 6/17 dal campo e 11 rimbalzi), serata no anche per Porzingis (11+5). Seconda partita e seconda vittoria per Golden State, che dopo il successo al debutto sui Lakers piega anche l’altra squadra di Los Angeles: 115-113 il finale, nel segno di Stephen Curry che prima firma la tripla del sorpasso a 56″8 dalla sirena e poi mette dentro i due liberi che di fatto sentenziano il match. Per lui alla fine 45 punti e 10 rimbalzi, sul fronte Clippers – che erano risaliti dal -19 del secondo quarto – 29+11 per Paul George, 22 punti per Bledsoe.
    Antetokounmpo non basta a Milwaukee: trionfa Miami
    Pesante ko, infine, per i campioni in carica di Milwaukee, affondati 137-95 da Miami. Dietro la miglior prestazione di sempre nella storia degli Heat alla prima (il precedente record erano i 128 punti contro Detroit nel 1999) un Tyler Herro da 27 punti in 24 minuti partendo dalla panchina e un Jimmy Butler da 21 punti, oltre alla doppia doppia di Bam Adebayo (20 punti e 13 rimbalzi). Nei Bucks, privi di Holiday, Lopez e Portis, 15 punti di Giannis Antetokounmpo e 14 di Grayson Allen. La Nba, intanto, potrebbe sbarcare in Europa: secondo “Marca”, ci sarebbe una trattativa in corso con la Fiba, la Federazione internazionale, per creare una divisione europea che però non integrerebbe le attuali 6 Oltre Oceano. Il Fenerbahce, in poche parole, non andrebbe a sfidare i Lakers, ma giocherebbe in un campionato a sé del Vecchio Continente (Nba Europe), sotto l’egida della Lega a stelle e strisce, che con molta probabilità finirebbe col sostituire l’attuale Eurolega dove molti club hanno dato segni di insofferenza e sarebbero disposti a ricomporre la frattura con la Fiba che va avanti da anni. Ciliegina sulla torta potrebbe essere l’organizzazione di un All Star Game fra i migliori giocatori Nba e il Resto del Mondo. LEGGI TUTTO