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    ATP 500 Pechino: Sinner supera Dimitrov al termine di una dura battaglia (e accusando problemi di stomaco). Domani super semifinale vs. Alcaraz

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    La fantastica prestazione di ieri contro Nishioka negli ottavi del China Open aveva illuso che il peggio per Jannik Sinner fosse passato. Purtroppo il malessere che condiziona l’azzurro dal suo arrivo in Cina continua invece a perseguitarlo, tanto averlo costretto a vomitare al cambio di campo sul 3-0 nel terzo set contro Dimitrov nell’incontro di quarti di finale del 500 di Pechino. Ma la sua voglia di vincere e lottare è stata ancora una volta più forte di tutto. Jannik non molla mai, spinge e soffre sino alla fine, trionfa per 6-4 3-6 6-2 dopo due ore e mezza di battaglia, a tratti durissima per i lunghi scambi e un Grigor davvero monumentale per resistenza e difese. Una grandissima condizione fisica ha permesso al bulgaro di reggere e rincorrere, di bloccare Jannik nello scambio e pure prevalere quando la schermaglia è stata lunga e combattuta, con tanti tagli e variazioni. Sinner alla fine ce l’ha fatta imponendo la sua maggior spinta, ogni volta che è riuscito a impostare il gioco sulla velocità e progressione ha avuto la meglio. Il rimpianto per Jannik viene dal non aver chiuso in due set: nel settimo game ha avuto ben 4 palle break, le ha giocate complessivamente male, perdendo misura e sicurezza col diritto. Come abbiamo già visto più volte, lì qualcosa nel suo tennis si è inceppato.
    Si è innescata ancora una volta quella che definisco “la catena cineteca degli errori”, che finisce puntualmente per penalizzarlo e termina con un break, poi difficile da recuperare: un paio di brutti errori gratuiti, di solito in spinta e senza il contributo dell’avversario; il braccio si irrigidisce e la prima di servizio scompare; perde un metro di campo e sicurezza; gioca più corto e sbaglia o apre il fianco agli affondi del rivale; subisce un break che spesso paga a caro prezzo. Così di nuovo accaduto oggi, quasi solo errori non forzati, con Dimitrov molto lucido nel tenere la palla in gioco a basso ritmo e tagli, portando l’azzurro all’errore. Ha ceduto malamente il set Sinner, ma per fortuna è ripartito forte nel terzo, con un break che gli consentito di fare corsa di testa, quindi poi bravo nel reggere e salvare tre palle del contro break in due game, ancor più visto il malassere accusato alla fine del terzo game che l’ha portato a vomitare al cambio di campo. Non sappiamo se i problemi tecnici accusati a metà del secondo set – che gli sono costati il parziale – già fossero figli di questo malessere. Di sicuro in quella fase tutto il suo tennis si è depresso, non solo per gli errori ma per intensità, spinta e sicurezza. La sensazione è che oggi le due cose siano state assolutamente connesse.

    Playing through the struggles 👊#ChinaOpen pic.twitter.com/hwvgTukVEU
    — Tennis TV (@TennisTV) October 2, 2023

    Un passaggio a vuoto che non ci voleva, la partita poteva esser chiusa in due set, con un enorme risparmio di energie fisiche e mentali in vista della durissima semifinale che lo attende domani, contro il “suo” rivale Carlos Alcaraz. Tuttavia è corretto anche attribuire più di un merito a Grigor Dimitrov, che in campo stasera a Pechino ha mostrato una condizione fisica eccezionale e una grande lucidità nel portare avanti dalla prima all’ultima palla un piano tattico ineccepibile.
    Dimitrov pur con i suoi limiti è un tennista completo, ha un gran tocco di palla e riesce a generare veri cambi di ritmo, passando da difesa ad attacco con soluzioni pregevoli. Forte di un condizione atletica straripante, ha scelto in modo lucido di “remare”, rincorrere, abbassando volutamente i ritmi con continui tagli in back, palle di diritto più lavorate e non così forti, per togliere velocità e ritmo a Jannik. Una tattica difficile da attuare, perché devi reggerla fisicamente, ma tatticamente perfetta perché spesso Sinner è rimasto invischiato in questa ragnatela, non trovando il tempo per sbracciare a tutta in sicurezza e rimettere grande velocità alla palla, e finendo così per sbagliare per primo cercando l’accelerazione o aprendo il campo ad un’improvviso vincente del bulgaro. I dati parlano chiaro: la maggior parte dei lunghi scambi l’ha vinta Dimitrov, soffrendo e vincendo con questa condotta.
    Per fortuna di Sinner, in buona parte del match è stato lui a imporre i ritmi di gioco, soprattutto dalla risposta e con tante seconde di servizio davvero ben eseguite, e quando si è andati allo scontro in progressione alla massima velocità, Jannik ha una tenuta e cilindrata superiore. Così ha allungato all’inizio del match, ha messo in crisi Grigor nel secondo – non portando a compimento però la missione – e poi all’avvio del terzo, con un allungo che si è rivelato decisivo. Come decisiva è stata la capacità di soffrire di Sinner in una durissima fase centrale del terzo set, quando ha sbagliato di più e Dimitrov ha ripreso a rimettere tutto, con molti scambi terminati oltre 20 colpi. Sinner l’ha vinta di testa e di cuore, più che di tennis oggi. Vincere sporco, da campione, ma era da chiudere in due set, con meno patemi e fatica.
    Non un Sinner ottimale, tutt’altro che perfetto, con quel passaggio a vuoto che non ci voleva, ma alla fine ha retto, ha lottato e ha vinto con merito. Si qualifica per l’ottava semifinale del 2023 e ventesima in carriera. Ad attenderlo la super sfida contro Carlos Alcaraz. Speriamo possa presentarsi in campo in condizioni migliori, perché altrimenti far partita pari con lo spagnolo sarà più di un’impresa… Ricordiamo che Jannik avrà anche una chance per un record storico: in caso di vittoria domani sarà certo di diventare n.4 al mondo, uguagliando la miglior posizione mai raggiunta da un italiano, Adriano Panatta.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Dimitrov scatta al servizio, ma è il diritto di Sinner a dettar legge. Jannik impone ritmi folli già dai primi scambi. Con un’accelerazione violentissima lungo linea l’azzurro si porta 15-40, subito due palle break. Lavora al massimo la palla col back il bulgaro per rompere il ritmo indiavolato di Jannik, e ci riesce, provocando errori dell’avversario. Grandissima lotta tra i tagli di Grigor e le bordate di Jannik. Attaccando la rete Dimitrov annulla anche una terza palla break, Scoccano gli 11 minuti nel game quando arriva la quarta chance per Sinner. È quella buona: sbaglia tutto Grigor, con un diritto di volo con la palla troppo bassa. BREAK Sinner, 1-0 avanti, può fare corsa di testa. Nessuna prima palla in campo per Sinner, ma a zero vince il suo primo game, è abissale la differenza di spinta e pressione dalla riga di fondo tra i due. Dimitrov ne è consapevole, e visto che con i tagli e rallentando non è riuscito a contenere l’azzurro, alza la velocità del servizio e si butta a rete, obiettivo non finire del palleggio in ritmo. La tattica funziona, buon game per l’1-2. Molto rapido ora il bulgaro nella copertura del campo, cambia continuamente ritmo e visto che l’azzurro non trova affatto la prima di battuta (1 su 7 punti!) scivola sotto 15-30. Comanda Dimitrov in questa fase, le sue variazioni funzionano e portano Sinner all’errore. 15-40, due palle break da difendere. Finalmente ecco la prima palla, e la musica cambia. Anche una fantastica smorzata che sorprende un Dimitrov molto dietro, annulla le due chance Jan. 4 prime palle in campo, 4 punti. 3-1 Sinner. C’è spettacolo nella serata di Pechino, il netto contrasto di stile provoca scambi interessanti, e dopo l’avvio incerto Dimitrov è salito di livello, anche al servizio. Si scambia prevalentemente sulla diagonale di rovescio, cercando poi l’uscita e l’affondo. Funziona molto bene la seconda di servizio di Sinner, come sul 30 pari del sesto game, una traiettoria esterna millimetrica. E meno male che funziona… Jannik infatti serve poco sopra il 50% di prime. Dopo i fuochi d’artificio iniziali, il set prosegue sui turni di battuta. La velocità di scambio è la chiave: appena Sinner pressa a tutta con profondità, domina; quando la velocità si abbassa, la creatività e mano di Dimitrov diventa efficace. L’altoatesino serve per il set sul 5-4. Inizia steccando malamente un diritto all’uscita dal servizio, ma rimedia con una prima esterna ingestibile, e poi un Ace, primo del match. Chiude subito, gran diritto lungo linea, 6-4, decisivo il break in apertura. Nonostante un rendimento con la prima modesto, ha davvero brillato con la seconda palla, 11 punti su 12, dato straordinario.
    Secondo set, Dimitrov to serve. Ben diverso il suo primo game da quello di inizio partita, rapido, incisivo, chiude a 15 (solo prime palle in campo). Sinner deve stare attento ora nei suoi game, perché negli ultimi 5 turni di battuta il bulgaro ha perso solo tre punti. Jan lo sa, e gioca con grande accuratezza, due Ace (dopo aver perso il primo punto, duro scambio) e un gran attacco, 1 pari. Sinner torna a vincere due punti in risposta nel terzo game, su due seconde di Dimitrov, ma con grande aggressività il bulgaro chiude il gioco a trenta. Sul 2 pari Jannik trova il colpo più bello del match, un diritto cross in corsa talmente veloce e stretto che Grigor può solo vederlo sfilare, vincente. È un colpo importante, vale il 15-30. Quel vincente ha l’effetto di un uppercut, sbaglia malamente un colpo di scambio Dimitrov e si ritrova sotto 15-40, prime palle break del set (e dal quarto game del primo). Si difende bene il bulgaro, due ottime prime, poi un Ace e un grande attacco sulla riga. 3-2 Dimitrov, bravo a salvare un momento a dir poco critico. Rischia tanto in risposta Grigor, cerca di mettere pressione all’azzurro, e ci riesce portandosi 15-30.. Per fortuna Jannik ritrova la prima, violenta al centro, e poi un’altra che segue e chiude di volo. 3 pari. Fatidico settimo game, Sinner alza il ritmo a tutta. Il diritto torna dominante, anche il rovescio è molto profondo. Con una bordata cross Jan sfonda, 0-30. Con un’altra eccellente risposta, “nei piedi”, col diritto, ecco lo 0-40, tre palle break consecutive. La prima palla non entra… ma sciupa il vantaggio Jannik affondando col diritto in rete, classico gratuito. Sciupa anche sulla seconda, c’era spazio per un passante di rovescio più preciso. 30-40, ne resta una. E ancora seconda palla… se la gioca bene Grigor, ottimo tocco a tre quarti campo. Più di un rimpianto per l’azzurro, soprattutto per la seconda chance. Un pessimo doppio fallo in rete costa la 4a PB al bulgaro. Niente, altro errore di Jannik, diritto di scambio lungo. Alla fine, 4-3 Dimitrov. Non un buon momento per il diritto di Sinner, subito un errore gli costa il primo punto dell’ottavo game, e poi un altro errore al termine di un lungo scambio lo 0-30. Anche la prima di servizio l’abbandona, Il terzo errore del game lo condanna allo 0-40. Ecco la “catena-cinetica-degli-errori-di-Jannik”, film già visto. Per fortuna la seconda di battuta funziona molto bene, carica e profonda, 30-40. Il BREAK per Dimitrov arriva alla terza chance, perde il passo l’azzurro in uscita dal servizio, Grigor non si fa pregare. 5-3 Dimitrov, capitalizza il pessimo momento tecnico di Jannik, una caterva di errori, soprattutto col diritto, dalle 4 palle break non sfruttate. Il bulgaro è attento nel tenere e far sbagliare l’italiano, ma dal 30-0 Sinner non regala più niente e sfrutta le poche prime palle del rivale. 30-40, palla del contro break! E seconda di battuta… Troppo corto un rovescio di scambio, Grigori si avventa e gioca profondissimo. Altra chance sprecata (10 PB su 11 non trasformate da Jannik). Con un ottimo schema, smorzata e passante, si procura un’altra palla break. Ancora lo tradisce il diritto, in scambio. Con un risposta in corridoio, Sinner cede il punto che chiude il set, 6-3 Dimitrov. Bravo il bulgaro a capitalizzare i tantissimi errori dell’azzurro da metà set, quelle 4 palle break nel settimo game l’ha pagate a carissimo prezzo.
    Sinner scatta al servizio nel terzo, a trenta muove lo score. Scatta male invece Dimitrov, un errore, una splendida smorzata di Sinner e soprattutto il doppio fallo sul 30 pari, che gli costa la palla break! OH! Finalmente, Jannik riesce a giocarsela a grande velocità, da una risposta aggressiva su di una seconda palla non così rapida e chiudendo con un rovescio cross imprendibile. BREAK Sinner, 2-0 avanti. Come sopra, quando Jannik riesce a portare il gioco sulla pressione a grande velocità, è superiore. Scuro in volto il bulgaro sull’ennesima risposta sbagliata, è consapevole che la rimonta ora è difficile, ed ha speso tantissimo nel ricorrere e variare sulle palle dell’azzurro. Funziona di nuovo lo scherma con la smorzata, Grigor non è così vicino alla riga di fondo e le sue gambe sono ora un po’ meno reattive. 3-0 Sinner, break consolidato, ma al cambio di campo vomita in uno dei grandi contenitori nei pressi della panchina. Un malessere che sicuramente lo penalizza, tanto che sul 3-1 sbaglia qualcosa di troppo e concede una palla break sul 30-40. La cancella col martello, servizio potente e diritto pesante. Fa il pugno dopo un’altra chiusura perentoria, soffre ma spinge. Ai vantaggi lo aiuta il servizio, 4-1. Sinner vuole chiuderla qua, spinge a tutta in risposta e si procura una palla break ai vantaggi. Dimitrov ha perso sicurezza con la prima palla, ma rischia tutto sulla seconda, a 209 km/h! È sorpreso Jannik, con i piedi in campo. Si salva Dimitrov, 2-4. Il match torna a farsi molto duro fisicamente, il bulgaro sembra aver ritrovato brillantezza nelle gambe, rimette tutto e varia rotazioni e angoli, anche Sinner è costretto a lavorare tanto e spingere molte palle. E quando la velocità si abbassa, Grigor è molto pericoloso. Vince un altro scambio durissimo Dimitrov, 15-30. Per fortuna Grigor non trova il campo su di un’accelerazione che sarebbe stata vincente… e Jannik poi piazza un gran servizio. Ai vantaggi arriva un doppio fallo che costa un’altra palla break a Jannik. Con pazienza, palla dopo palla sul rovescio del rivale, Jannik si salva, e poi un’altra sempre con accuratezza assoluta. La “garra” è totale, ancora un’ottima smorzata aiuta l’azzurro e poi la prima palla. A fatica, lottando contro un Dimitrov monumentale per resistenza e difese, è 5-2 Sinner. Durezza di gioco totale. Ora è il bulgaro ad accusare lo sforzo brutale e rincorse del game precedente. Butta via due punti e regala ancora col diritto. 3 errori – > 3 Match Point Sinner. Out anche lo slice di rovescio. Game Set Match Sinner. 2 ore e mezza di tanta lotta, con un brutto passaggio a vuoto nel secondo set e la lotta nel terzo. Ora c’è Alcaraz, ma… che Sinner scenderà in campo domani?

    Grigor Dimitrov vs [6] Jannik Sinner ATP Beijing Grigor Dimitrov462 Jannik Sinner [6]636 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3G. Dimitrov 0-15 0-30 0-402-5 → 2-6J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 2-5G. Dimitrov 15-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-4 → 2-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-3 → 1-4G. Dimitrov 15-0 30-0 40-00-3 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3G. Dimitrov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df0-1 → 0-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2G. Dimitrov 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-3 → 6-3J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-3 → 5-3G. Dimitrov 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3G. Dimitrov 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1J. Sinner15-40 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-151-0 → 1-1G. Dimitrov 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-5 → 4-6G. Dimitrov 15-0 30-0 40-03-5 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5G. Dimitrov 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4G. Dimitrov 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-2 → 1-3G. Dimitrov 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2G. Dimitrov 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 0-1

    Statistiche
    Dimitrov
    Sinner

    ACES
    2
    3

    DOUBLE FAULTS
    3
    3

    FIRST SERVE
    57/97 (59%)
    50/85 (59%)

    1ST SERVE POINTS WON
    40/57 (70%)
    34/50 (68%)

    2ND SERVE POINTS WON
    20/40 (50%)
    23/35 (66%)

    BREAK POINTS SAVED
    12/15 (80%)
    7/8 (88%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    14
    13

    RETURN RATING
    86
    121

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    16/50 (32%)
    17/57 (30%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    12/35 (34%)
    20/40 (50%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    1/8 (13%)
    3/15 (20%)

    RETURN GAMES PLAYED
    13
    14

    NET POINTS WON
    17/26 (65%)
    17/24 (71%)

    WINNERS
    31
    27

    UNFORCED ERRORS
    15
    13

    SERVICE POINTS WON
    60/97 (62%)
    57/85 (67%)

    RETURN POINTS WON
    28/85 (33%)
    37/97 (38%)

    TOTAL POINTS WON
    88/182 (48%)
    94/182 (52%)

    MAX SPEED
    214 km/h132 mph
    213 km/h132 mph

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    199 km/h123 mph
    198 km/h123 mph

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    155 km/h96 mph
    155 km/h96 mph LEGGI TUTTO

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    Grigor Dimitrov su Jannik Sinner: “ non si può pretendere che vinca ogni torneo a cui partecipa”

    Grigor Dimitrov nella foto

    Grigor Dimitrov è stato parte di una generazione che ha portato sulle spalle il peso dei migliori della storia.
    Chiamato ‘Baby Fed’ da tutti per molti anni, il bulgaro ha imparato a convivere con le aspettative e ad accettare ogni grande successo con molta umiltà, situazione simile a quella vissuta da nomi come Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Holger Rune. Grigor ha inviato un messaggio di ottimismo riguardo le aspirazioni e i possibili successi di Jannik in un’intervista con La Gazzetta dello Sport: “Non ho alcun dubbio che Jannik vincerà presto un grande torneo. La sua crescita è costante e i suoi risultati lo dimostrano, ma non si può pretendere che vinca ogni torneo a cui partecipa”, ha concluso un tennista che sa molto di aspettative e pressione. LEGGI TUTTO

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    Aggressione insolita a Barcellona: Grigor Dimitrov derubato di un Rolex da 70.000 euro

    Grigor Dimitrov nella foto – Foto Getty Images

    Grigor Dimitrov, ex numero 3 al mondo, ha subito un’amara delusione questo fine settimana ancor prima di scendere in campo per partecipare all’ATP 500 di Barcellona. Il tennista bulgaro, 33 anni, è stato vittima di un’aggressione piuttosto insolita nella città catalana mentre rientrava da un allenamento presso il club del torneo.
    Una moto si è avvicinata all’auto del tennista dell’est e gli ha chiuso lo specchietto retrovisore dell’auto. Quando Dimitrov ha allungato il braccio per cercare di rimettere a posto lo specchietto, lo stesso motociclista gli ha strappato l’orologio dal polso, un Rolex del valore di 70.000 euro. La notizia, diffusa dal giornale ‘Vanguardia’, dimostra come i malviventi avessero pianificato accuratamente il colpo.
    Dimitrov sfiderà il vincitore del match tra l’ecuadoriano Emilio Gómez e lo spagnolo Albert Ramos nel secondo turno del torneo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Dimitrov: “Sono convinto di poter ancora vincere uno Slam”

    Grigor Dimitrov

    Grigor Dimitrov è stato per anni croce e delizia di molti appassionati. Il “baby Federer” ha probabilmente sofferto le molte attese riposte su di lui, come ideale continuazione della scuola di gioco classico. In realtà non è mai riuscito a colmare alcune lacune tecniche (anche per colpa di un continuo cambio di rotta e coach nelle fasi giovanili della sua carriera), arrivando comunque a giocare semifinali Slam e vincere un Master ATP issandosi sino al n.3 del ranking a fine 2017.
    Nonostante i 31 anni il bulgaro sta mostrando una buona forma al Queen’s, e si detto sicuro che la sua carriera è tutt’altro che finita. Il sogno di vincere uno Slam è quello che continua a motivarlo ogni giorno, e lui è sicuro che sia non solo un sogno ma una possibilità. Così ha parlato a tennishead.
    “Penso di poter vincere un Grande Slam. Ci ho creduto più volte nel tempo. Negli ultimi Slam ho ottenuto buoni risultati. Ora, sfortunatamente, devo affrontare giocatori molto, molto bravi nel secondo o nel terzo round per via della mia classifica, tuttavia, penso ancora che ci siano molte cose a venire. Penso di poter continuare a giocare e mantenere questo livello. Quando e dove potrebbe accadere? L’unica cosa su cui devo concentrarmi è come farò le cose da qui in poi”.
    In effetti ai prossimi Championship mancheranno molti big, potrebbe diventare un torneo appetibile per molti outsider.
    “Sappiamo quanto tutto possa diventare imprevedibile, come tutto possa cambiare di settimana in settimana, da punto a punto” afferma Grigori. “Sapere cosa devi fare ed essere consapevole di averlo già fatto significa che non ottenerlo può essere frustrante, ma sai che si tratta di piccole cose che non funzionano. Sono sul circuito da 13 anni, il che mostra una certa costanza, direi. Questo non è affatto uno sport facile e a volte si prende una strada diversa da quella che ci si aspettava. Dal mio punto di vista, la motivazione è ancora molto alta. Ci credo ancora, certo, perché da tanto tempo dai il massimo e vuoi vedere il risultato che arriva alla fine, ma sono comunque in grado di mettermi nelle condizioni di lottare per questo. Non si sa mai quale sia la settimana in cui tutto può andare bene”.
    Tre sono le semifinali Slam raggiunte in carriera da Dimitrov: Wimbledon 2014 (sconfitto da Djokovic), Australian Open 2017 (perse una grande partita contro Rafael Nadal), US Open 2019 (sconfitto da Daniil Medvedev). LEGGI TUTTO

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    Il nuovo ministro della cultura della Bulgaria è stato campione nazionale di doppio con Grigor Dimitrov

    Grigor Dimitrov nella foto

    La vita può davvero prendere strade diverse. La prova di questo è un fatto estremamente curioso che riguarda il ministro della cultura bulgaro. Sicuramente vi starete chiedendo perchè stiamo parlando di una persona che occupa questa posizione in una pagina dedicata al tennis. Ma la verità è che Atanas Atanasov una volta era un promettente giocatore di tennis e ha anche giocato con Grigor Dimitrov.
    Ora dopo aver assunto il portafoglio della cultura nel governo bulgaro, Atanasov è ricordato nel mondo del tennis per qualcosa che è avvenuto quando aveva 14 anni. Ha formato una partnership con Dimitrov ed hanno vinto insieme il titolo nazionale di doppio del loro paese. Da quel momento in poi tutto cambiò e i due presero strade diverse.
    Atanasov continuò a giocare a tennis, ma lasciò quel sogno per sempre quando andò negli Stati Uniti per seguire altri sogni alla Whitman University di Washington. Ha ricevuto una borsa di studio e si è laureato in arti dello spettacolo. Oggi, oltre al lavoro di ministro, è attore e regista di documentari. LEGGI TUTTO

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    Indian Wells, il torneo delle sorprese

    Cameron Norrie

    Prima dell’avvio di questo Indian Wells “autunnale”, si pensava che il torneo potesse regalarci qualche sorpresa. La nuova collocazione, le diverse condizioni, molti giocatori già provati da 9 mesi di tennis spesso vissuti in ambienti complicati dalle regole anti-covid, un mix di elementi perfetti per creare una scossa. Tuttavia ritrovarsi al sabato mattina con in semifinale Dimitrov vs. Norrie e Fritz vs. Basilashvili, questo proprio no, era inimmaginabile. Oltretutto i due grandi favoriti ieri, Tsitsipas e Zverev, hanno pure perso “male”, Sasha con la chance di vincere, Stefanos con un match incomprensibile.
    Non serve perdersi in grandi ricerche per affermare che queste semifinali, oltre che sorprendenti, sono probabilmente quelle con in campo i tennisti “peggiori” rispetto alla classifica in un torneo di questa categoria, e se non lo sono in assoluto siamo molto vicini. È il segnale di un tennis che sta cambiando, senza la costante presenza dei big 3 (più Murray), ma anche di una sorpresa che ogni tanto ci sta. E meno male che nello sport accadono ancora, altrimenti sai che noia…
    Davvero difficile a questo punto pronosticare chi la spunterà, e forse è bello proprio per questo. Ognuno dei giocatori rimasti in gara ha dimostrato di essere in grande condizione, e di poter ambire al titolo. Solo Dimitrov in carriera ha già vinto un Masters 1000, nel 2017, il suo anno migliore, chiuso con il successo alle ATP Finals. Per gli altri sarà una occasione incredibile.
    Potrebbe essere un torneo decisivo per Norrie, tennista cresciuto in modo incredibile negli ultimi due anni. Attualmente il britannico è al 14esimo posto nella Race to Turin, con 1840 punti. Se vincesse IW, farebbe un balzo clamoroso, con sorpasso a Felix Auger-Aliassime e in piena lotta con Sinner e Hurkacz e Ruud per un posto al Masters. La semifinale vs. Dimitrov sarà una partita molto interessante. Grigor è tornato finalmente in piena efficienza atletica dopo un periodo gustato da vari problemi, e soprattutto sembra aver ritrovato fluidità e fiducia nel suo gioco. Il bulgaro ha sempre giocato bene, ma con quel tennis così complicato e non sempre molto incisivo, è riuscito a giocarsela contro i big solo nelle fasi di carriera in cui ha trovato la massima fiducia e la miglior condizione fisica. Alla fine gli è sempre mancato qualcosa per eccellere, un filo di velocità di braccio, un po di servizio, una difesa più stabile e meno funambolica, meno pause. Dopo anni di “vivacchiare”, ad Indian Wells potrebbe riprendersi un ruolo da protagonista. Norrie proverà a sbarrargli la strada cercando di non farlo creare, imponendo alti ritmi e buttandolo lontano dalla riga di fondo. La risposta al servizio di Cameron potrebbe essere il colpo decisivo: se annullerà il servizio del rivale, la sua grandissima fiducia e spinta da fondo campo potrebbero portarlo al successo. Se invece sarà Grigor a comandare le operazioni, avrà ottime chance per il successo.
    Fritz sta giocando il torneo della vita. Ieri dopo aver sconfitto Zverev ha dichiarato: “Non puoi allenare tutto questo, cosa vuol dire superare queste situazioni. Non le puoi simulare in un allenamento, devi fidarti del tuo tennis, di quello che stai facendo. Devi riuscire a mettere in campo, sotto la massima pressione e difficoltà tutto il lavoro svolto, riuscire a dare il massimo. Non sempre ci sono riuscito, stavolta è un sogno che si avvera. È difficile non emozionarsi per tutto questo. Ho lavorato molto duramente per tutta la mia vita per arrivare a giocare queste partite e provare queste emozioni”. L’”ammazza italiani” continua a volare. Serve bene, risponde profondo, è intenso e con pochi cali. È nella sua California, ha il pubblico, è “in-the-zone” come dicono da quelle parti, quindi può essere pericolosissimo per tutti. Basilashvili è un vero colpitore di potenza, può spaccare in due la pallina, ma ha bisogno di tempo per esprimere il suo miglior tennis. Forse ha approfittato anche delle condizioni piuttosto lente del torneo, davvero non così distanti da molti eventi sul rosso. Sarà una partita molto incerta, probabilmente l’americano è favorito, ma il georgiano resta un tennista con la potenza necessaria a completare l’impresa ed issarsi addirittura in finale. “Mi sto allenando bene da settimane, non sono sorpreso dal risultato”, ha dichiarato Nikoloz.
    Molti appassionati forse saranno non solo sorpresi, ma anche un po’ delusi dai quattro semifinalisti. In realtà, questo accade con frequenza nei momenti storici di passaggio. Questo torneo e molto altro conferma che stiamo attraversando esattamente una fase del genere. E non necessariamente dobbiamo ammirare “i soliti noti” per gustarci bel tennis ed emozioni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Grigor Dimitrov ed il suo aiuto per portare Sinner a Torino

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Tra Jannik Sinner e le ATP FINALS ci sono tre avversari da seguire.Jannik deve superare Hubert Hurkacz avanti 360 punti e deve tenere dietro di se Felix Auger Aliasime, oggi distante 265 punti e Cameron Norrie , oggi distante 395 punti.
    Dimitrov ha fermato la corsa di Hurkacz ai quarti di finale di INDIAN WELLS, impedendogli di allungare sul tennista italiano.In semifinale il bulgaro, in grande forma atletica e mentale, proverà a fermare Cameron Norrie per conquistare la finale!L’Italia Sabato tiferà per lui, perché una sua sconfitta porterebbe l’Inglese ad appena 155 punti da Sinner.
    Norrie e Sinner si sarebbero dovuti sfidare ad Anversa dove sono in palio 250 punti e nessuno dei due poteva sbagliare.Norrie però nella notte ha dato forfait ad Anversa. Sicuramente un bel regalo per Sinner.
    Entrambi dovranno fare i conti con Felix Auger Aliassime dietro a Sinner di appena 265 punti e testa di serie nr. 1 ad Anversa. Il 21enne negli Stati Uniti ha deluso e cerca ad Anversa di riprendere il suo cammino.Intanto speriamo nella vittoria di Dimitrov prima di concentrarci su Anversa.Sinner dovrà pagargli almeno una cena se Dimitrov conquisterà la finale Sabato.
    Domenico Di Conza LEGGI TUTTO