More stories

  • in

    Pahor a Bergamo sulle orme di Terpin: “Sorpreso e felice”

    Mitja Pahor, un goriziano a Bergamo. Fuori Terpin, dentro l’ex Portomaggiore. Stessa città natale, stessa matrice linguistica di Jernej (la minoranza slovena in Italia), stesso percorso sportivo (primi passi nell’Olympia, società di riferimento in territorio giuliano), stessa fisionomia e stesso ruolo. Anche se come schiacciatore, il neo acquisto è più ricevitore che attaccante. Impiegato con una certa continuità sia lo scorso anno dalla società ferrarese sia nel torneo precedente da Macerata sempre in A3, ha compiuto 22 anni lo scorso 28 giugno.
    SORPRESO E FELICE – “Non mi aspettavo questa opportunità da una delle società più importanti della serie A2. L’ho sempre ammirata, ma in particolare l’ho seguita nelle ultime due stagioni vista la militanza del mio conterraneo Terpin. Sono veramente felice e onorato d’indossare questa maglia”.
    CHE GAMMA – “Entrare a far parte di una batteria di schiacciatori che annovera elementi della portata di Cominetti, Held e Mazzon è motivo di stimolo e di orgoglio. Cercherò di apprendere molto da ciascuno perché so di giocarmi un’occasione preziosa ed importante in una categoria mai affrontata prima. Roberto e Tim sono reduci da un campionato fenomenale, è una fortuna poter far parte dello stesso roster. Posso solo imparare da due elementi di questa caratura a cui mi accomuna un entusiasmo incredibile”.
    FONTE D’ENERGIA – “Sono un giocatore che mette tutta la sua energia e la sua carica sul taraflex cercando di spronare anche i compagni. Più tecnico che fisico, cerco il colpo d’astuzia piuttosto che di potenza. Chiaramente alla mia età devo progredire su ogni sfumatura però sono più ricevitore che attaccante. Cerco di dare equilibrio”.
    DA UN FRATELLO ALL’ALTRO – “A Macerata ho condiviso lo spogliatoio con Angel Dennis, un fuoriclasse della pallavolo mondiale. Non nascondo un po’d’emozione quando ho saputo del suo arrivo alla Med Store anche perché si trattava del mio debutto in serie A. Prima l’avevo potuto apprezzare solo su You Tube, poi è diventato uno dei miei riferimenti al pari di Monopoli e, soprattutto, Snippe. Tutti elementi d’esperienza, assolutamente basilari per la crescita dei giovani. Ora, quanto ad esperienza, avrò la possibilità di vivere un campionato con Padura Diaz, altro giocatore da cui potrò solo apprendere giorno dopo giorno”. LEGGI TUTTO

  • in

    Held, l’uomo-mercato è rossoblù: “Bergamo, che onore e che carica”

    “Siate cacciatori di finali”. Un imprinting dalle giovanili di Modena, preso più alla lettera tanto da portare Reggio Emilia ad una stagione sensazionale. La sua esplosione lo ha fatto diventare l’oggetto del desiderio sul mercato e Tim Held ha scelto l’Agnelli Tipiesse. Si potrebbe quasi affermare per “saldare un conto” visto che un suo ace ha chiuso gara 3 di semifinale play-off a Bergamo. In realtà è un nuovo capitolo che si apre. Sotto i migliori auspici, intrigante al grado più elevato e con il preciso intento di dare nuova propulsione. Classe 1998 (195 cm) lo schiacciatore nato a Macerata, è figlio di uno dei centrali più forti di sempre, Henk Jan, oro olimpico con l’Olanda ad Atlanta 1996, prima ancora argento a Barcellona 1992 e con una militanza di 15 anni nella nostra serie A.
    BERGAMO, UN ONORE – “La telefonata è stata un onore. Perché la società lavora benissimo da tanti anni e vuole puntare sempre al massimo. Una sfida che mi entusiasma e che ho accettato con grande carica. Anche in funzione della mia crescita personale poiché ritengo coach Gianluca Graziosi la figura ideale per continuare nella direzione più giusta”
    FRECCIA INSERITA – “Avevo bisogno di sentire la fiducia. Qualche situazione mi ha consentito di guadagnarmi il posto da titolare a Reggio come era successo nell’annata precedente a Pineto in A3. Quando sei un’alternativa, la prospettiva di provare a conquistare il posto è una benzina ulteriore, che ti fa dare più del massimo ogni giorno. Per essere protagonista, per fare bene, per vincere”.
    INSEGNAMENTI – “Vincere è bello, ma lo è ancor più quando non sei favorito. A Reggio Emilia nessuno si sarebbe aspettato un cammino simile. Eppure abbiamo portato a compimento qualcosa di impronosticabile. Siamo riusciti a creare un gruppo eccezionale, che ha fatto squadra fuori e dentro la palestra focalizzando gradualmente i propri punti deboli e quelli di forza. Fisicamente si può essere forti quanto si vuole, ma è la testa a fare la differenza”.
    “PRIMA” DA TITOLARE – “Ho sfruttato a dovere le mie occasioni, agevolato anche da un palleggiatore come Garnica. A braccio sciolto e divertendomi, ossia due prerogative che voglio portare anche a Bergamo dove sarò, per la prima volta, nello schieramento-base. E questa è un’altra motivazione incredibile”.
    CHE TANDEM CON ROBY – “E’ bellissimo ritrovare Cominetti. Insieme abbiamo vissuto qualcosa di eccezionale, c’è tanta voglia di ripeterci con questa maglia. Continuando, naturalmente, a migliorare tecnicamente. A proposito di feeling credo sarà immediato anche quello con Jovanovic: mi piace moltissimo il suo modo di stare in campo”.
    PAPA’, UN MAESTRO – “E’il mio primo tifoso. Nel primo anno a Reggio è stato il mio allenatore e, grazie ai suoi consigli, ho imparato a gestirmi. Dopo la vittoria della Coppa Italia mi ha detto che ero pazzo per il valore dell’impresa. Allo stesso tempo però mi ha esortato a mantenere i piedi per terra perché è stato il mio primo trofeo, ma la strada è lunga e va affrontata sempre con grande umiltà e pensando a lavorare quotidianamente”.
    “CACCIATORI DI FINALI” – “La mia filosofia d’approccio alla pallavolo nasce da quanto mi hanno inculcato Andrea Tommasini e Francesco Petrella nel settore giovanile di Modena. Loro ripetevano sempre questo motto, diventato un caposaldo tanto per me quanto per Mattia Catellani (vice Garnica a Reggio ndr). Insieme abbiamo trascorso otto anni della nostra carriera, dai vivaio gialloblù ai successi con la Conad. Siamo accomunati da quelle parole ed è stato fantastico averle concretizzate insieme con le vittorie di Coppa Italia e play-off”. LEGGI TUTTO

  • in

    Gibam-Bolzano: le parole dei protagonisti

    Facebook Twitter WhatsApp Linkedin Print Fano – In un Pala Allende gremito ed in visibilio alla fine del quarto set, la Gibam Fano strappa la seconda vittoria in campionato e si proietta nei piani alti della classifica. Infatti il gruppo di Radici occupa la quinta piazza in coabitazione con l’altra marchigiana del girone, Civitanova. “Per […] LEGGI TUTTO