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    MotoGp, Repsol (Honda): “La tecnologia influisce sullo spettacolo”

    ROMA – “I progressi tecnologici influiscono sullo spettacolo in MotoGP?”. Si intitola così il lungo articolo pubblicato da Box Repsol, sponsor di Honda, sul proprio sito. In particolare, ci si interroga sull’attrattività di questo sport, ripercorrendo quanto accaduto a partire dal 2002, quando fu introdotta la MotoGP caratterizzata da un regolamento aperto. Tuttavia “quella diversità e quell’apertura hanno lasciato il posto ad alcune enormi disuguaglianze” si legge. Repsol spiega infatti come, innanzitutto, “non tutti avevano accesso allo stesso tipo di pneumatici, nemmeno i piloti che lavoravano con lo stesso fornitore”.
    Il passo seguente, invece, “è stato compiuto nel 2015 con l’introduzione della ECU unificata. Anche l’elettronica ha fatto un’enorme differenza, perché era molto costosa da sviluppare e non tutti i produttori erano in grado di permettersi una spesa del genere”. L’articolo afferma dunque che tutto ciò “ci ha portato a condizioni di gara molto uguali ed equilibrate, con le gare che non vengono più vinte con ampi margini di secondi, ma sono decise da pochi millesimi di secondo”.

    Le perplessità di Repsol
    Repsol punta quindi il dito contro l’implementazione di nuove tecnologie, colpevoli di rendere i sorpassi sempre più difficili. “Poche settimane fa la Grand Prix Commission, ha deciso di vietare dal 2023 l’uso di dispositivi che modificano l’altezza della bici in movimento, i popolarmente noti “holeshot”. Nessuna considerazione, invece, è stata data all’asse posteriore, di cui è consueto anche l’utilizzo di un dispositivo manuale per ridurre l’altezza della bici – prosegue l’articolo – Questa tecnologia ha reso la sessione di qualifiche di vitale importanza, mentre partire dietro ti costringe a essere combattivo per recuperare terreno, e in molte gare abbiamo assistito a rimonte spettacolari che hanno dato sapore alla competizione”.
    Fondamentale anche l’influenza sull’aspetto fisico dei piloti: “Le lesioni muscolari negli avambracci stanno diventando sempre più frequenti. Gran parte della responsabilità di questo disagio risiede nell’aerodinamica”. Infine, un altro elemento che potrebbe giocare un ruolo importanza nella presunta assenza di combattività nei Gran Premi “è il prolungamento del campionato, diventato una prova di costanza, ed è quasi più importante non sbagliare o accumulare zeri o brutti punteggi che lo scarso vantaggio che dà una vittoria sul secondo o terzo posto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Il recupero di Marquez sarà graduale e controllato”

    ROMA – “L’intervento è perfettamente riuscito, il dottor Sotelo era soddisfatto e Marquez è già tornato a casa. Il suo recuperò inizierà lentamente e rispettando le indicazioni cliniche. È bello che sia giò in Spagna e che possa iniziare la riabilitazione”. Così Alberto Puig, team manager della Honda, che annuncia come l’intervento all’avanbraccio di Marc Marquez sia ormai archiaviato. Ora per il pilota di Cervera inizia l’ennesima rincorsa all’idoneità per correre in MotoGp.
    Il lavoro dei medici
    Puig però non vuole mettere fretta all’otto volte iridato e annuncia: “Quando si esce dopo poco tempo dall’ospedale, è una cosa positiva. Il dottore ha detto che Marquez deve fare tutto guadualmente e i controlli con il dottor Antuña in Spagna saranno periodici”. Marquez verrà monitorato sia dal suo medico in Spagna, dunque, sia dal dottor Sotelo, come conferma il team manager: “Si sta lavorando in sincrono e questo è molto importante per noi. La situazione verrà aggiornata all’incirca ogni due o tre settimane. L’obiettivo è la guarigione dell’osso e non vogliamo complicazioni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez inizierà lentamente il suo recupero”

    ROMA – “L’intervento è andato bene, il dottor Sotelo era molto fiducioso e il pilota è già tornato in Spagna. Inizierà il suo recupero lentamente, seguendo le istruzioni del medico. È positivo che sia tornato a casa e che possa cominciare a pensare al recupero dell’omero destro”. Queste le parole del team manager della Honda, Alberto Puig, che conferma la riuscita dell’intervento all’omero di Marc Marquez, che è stato costretto a saltare ancora gare in MotoGp.
    A piccoli passi
    Puig però non vuole mettere fretta all’otto volte iridato e annuncia: “Quando si esce dopo poco tempo dall’ospedale, è una cosa positiva. Il dottore ha detto che Marquez deve fare tutto guadualmente e i controlli con il dottor Antuña in Spagna saranno periodici. Le strutture mediche stanno lavorando a stretto contatto e questo è cruciale. Valuteranno la situazione più o meno ogni due o tre settimane. La priorità ora è la guarigione dell’osso e l’evitare qualsiasi imprevisto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez operato all'omero negli Stati Uniti

    ROMA – Operazione ok per Marc Marquez, che si è sottoposto a un intervento all’omero destro alla Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota. Ad annunciarlo è stata la Honda, che in una nota spiega come l’operazione all’omero destro, della durata di circa tre ore, sia stata considerata “un successo senza complicazioni” dal team medico che se n’è occupato. Come scritto dalla Honda, Marquez rimarrà negli Stati Uniti per la prima parte del recupero, per poi tornare in Spagna dove continuerà la riabilitazione. “Abbiamo avuto l’opportunità di operare l’omero destro del signor Marc Marquez, l’intervento è stato completato in circa tre ore – spiega il dottor Sanchez Sotelo -. Nonostante la complessità dell’intervento, il risultato finale è stato soddisfacente”.
    Le parole di Sanchez Sotelo
    “L’intervento consisteva nella rimozione delle due viti prossimali della placca posteriore precedentemente posizionata dal Dr. Samuel Antuna nel dicembre 2020, seguita da un’osteotomia omerale rotazionale – ha aggiunto Sanchez Sotelo -. Tale procedura prevede la creazione di un taglio trasversale dell’osso omerale per ruotare l’omero lungo il suo asse longitudinale. La rotazione eseguita è stata di circa 30 gradi di rotazione esterna. L’omero è stato stabilizzato nella nuova posizione medianteuna placca anteriore con viti multiple. L’intervento si è concluso senza problemi. Auguriamo al signor Marquez una rapida guarigione e un ritorno alla sua carriera professionale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: ok l'intervento di Marquez negli Stati Uniti

    ROMA – L’intervento a cui si è sottoposto Marc Marquez alla Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, si è svolto senza complicazioni. Ad annunciarlo è stata la Honda, che in una nota spiega come l’operazione all’omero destro, della durata di circa tre ore, sia stata considerata “un successo senza complicazioni” dal team medico che se n’è occupato. Come scritto dalla Honda, Marquez rimarrà negli Stati Uniti per la prima parte del recupero, per poi tornare in Spagna dove continuerà la riabilitazione. “Abbiamo avuto l’opportunità di operare l’omero destro del signor Marc Marquez, l’intervento è stato completato in circa tre ore – spiega il dottor Sanchez Sotelo -. Nonostante la complessità dell’intervento, il risultato finale è stato soddisfacente”.
    Le parole del dottore
    “L’intervento consisteva nella rimozione delle due viti prossimali della placca posteriore precedentemente posizionata dal Dr. Samuel Antuna nel dicembre 2020, seguita da un’osteotomia omerale rotazionale – ha aggiunto Sanchez Sotelo -. Tale procedura prevede la creazione di un taglio trasversale dell’osso omerale per ruotare l’omero lungo il suo asse longitudinale. La rotazione eseguita è stata di circa 30 gradi di rotazione esterna. L’omero è stato stabilizzato nella nuova posizione medianteuna placca anteriore con viti multiple. L’intervento si è concluso senza problemi. Auguriamo al signor Marquez una rapida guarigione e un ritorno alla sua carriera professionale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Ho corso per il team. Il recupero? Serve pazienza”

    ROMA – “È stato un weekend molto difficile per me. Già faccio fatica su questa pista, ma è stato difficile concentrarsi. Quando ho avuto la notizia venerdì ho avuto dubbi se continuare nel programma. Se la comunicazione me l’avessero data mercoledì o giovedì non sarei venuto. Poi ho scelto di andare fino in fondo per aiutare il team”. Sono queste le parole di Marc Marquez a “Sky Sport” dopo il Gran Premio d’Italia, vinto da Pecco Bagnaia su Ducati. L’otto volte campione del mondo però è all’ennesimo bivio della sua carriera e deve volare negli Stati Uniti per risolvere chiururgicamente il problema all’avambraccio.
    Le parole di Marquez
    Ciononostante, Marquez ha deciso di restare in Italia e di correre il rischio su un tracciato molto tecnico e veloce. Lo spagnolo ha così spiegato la sua decisione: “Dovevamo provare qualcosa, la Honda mi ha dato la possibilità di non correre. Ma sono un professionista. I dottori mi hanno aiutato molto a decidere e non pensavano il problema fosse così grave, ma è troppo grande per continuare”. La testa di Marquez è già sul post-operazione, ma anche i dottori hanno cercato di raffreddare la sua voglia di bruciare le tappe: “Mentalmente sarà dura, ma sarò pronto a tornare, punto a un bel recupero. Ho chiesto al dottore quando sarà ancora in forma, ma lui mi ha detto di portare pazienza”, ha concluso il pilota di Cervera. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Avrei potuto non correre, ma volevo aiutare la Honda”

    ROMA – “Per me è stato un fine settimana complicato. Questa pista già mi riesce difficile e concentrarsi non è stato facile. Venerdì ho ricevuto la notizia e sono emersi i miei dubbi se continuare il weekend. Se la comunicazione me l’avessero data mercoledì o giovedì non sarei venuto. Poi ho scelto di andare fino in fondo per aiutare il team”. Così Marc Marquez ai microfoni di “Sky Sport” dopo il Gran Premio d’Italia, vinto da Pecco Bagnaia su Ducati. L’otto volte campione del mondo però è all’ennesimo bivio della sua carriera e deve volare negli Stati Uniti per risolvere chiururgicamente il problema all’avambraccio.
    Sul recupero
    Ciononostante, Marquez ha deciso di restare in Italia e di correre il rischio su un tracciato molto tecnico e veloce. Lo spagnolo ha così spiegato la sua decisione: “Dovevamo provare qualcosa, la Honda mi ha dato la possibilità di non correre. Ma sono un professionista. I dottori mi hanno aiutato molto a decidere e non pensavano il problema fosse così grave, ma è troppo grande per continuare”. La voglia di accelerare sul recupero è tanta, ma i medici hanno già avvisato il “Cabroncito”: “Punto a un bel recupero, ma mentalmente sarà dura. Ho chiesto informazioni al dottore, ma lui mi ha detto di essere paziente”, ha infatti detto Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez cade nelle qualifiche, fiamme dalla moto e bandiera rossa

    SCARPERIA – Marc Marquez è protagonista di una caduta durante la seconda fase di qualifica al Gran Premio d’Italia, valevole per l’ottava tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il Cabroncito, arrivato dal Q1, è caduto alla curva 2 del circuito del Mugello, con la moto distrutta che ha iniziato a emanare fiamme. La direzione di gara quindi ha deciso di sospendere la qualifica esponendo la bandiera rossa. Il Q2 è stato quindi sospeso con i piloti che sono rientrati ai box in attesa che venga liberata e ripulita la pista.Guarda la galleryMugello, emozioni per Valentino Rossi: ritirato il numero 46
    Operazione dopo il Mugello
    Dopo le qualifiche, Marquez è intervenuto in conferenza stampa per annunciare di aver deciso in questi giorni di sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico: “Mi opererò ancora una volta la prossima settimana. Non so quanto tempo sarà necessario per rientrare, ma so che questo è il momento giusto per operarmi – ha detto -. Da quando mi sono infortunato tutto è stato più complicato, ci sono state le infezioni e dopo un lungo periodo quando sono tornato in sella mi sono sentito sempre molto limitato. Ho fatto di tutto e seguito le indicazioni dei medici, ma ho ancora dolore, non riesco a guidare come vorrei. La mia performance non è cattiva, ma non è quella che vorrei”. LEGGI TUTTO