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    Hubert Hurkacz: “Ora la gente mi riconosce anche per strada”

    Hubert Hurkacz nella foto

    Una delle grandi figure della stagione 2021 è stato, senza dubbio, Hubert Hurkacz. Il polacc ha debuttato in top 10 – ora è classificato al nono posto – ha vinto un Masters 1000 e si è garantito la qualificazione per le ATP Finals. Un anno da sogno che lo ha fatto conoscere un po’ a tutti, come lui stesso sottolinea.
    “Dopo quest’anno la gente mi riconosce per strada in molti posti! Questo è cambiato. Negli ultimi anni, quando ero intorno alla top 30, pochi mi conoscevano. Il fatto che ho ottenuto grandi risultati ha aumentato l’interesse nei miei confronti. Ho già ricevuto supporto da sponsor come Lotos o Yonex”, ha confessato.
    Naturalmente, uno dei momenti salienti è stata la partecipazione alle ATP Finals, qualcosa che si è rivelato un mondo a parte. “Il mio allenatore mi ha detto di trattare quel torneo come qualsiasi altro. Ma quando siamo arrivati, abbiamo visto che non era affatto così. L’atmosfera era unica. Avevamo un autista privato che ci portava alle partite, una guardia di sicurezza… Era qualcosa di molto diverso”, ha riconosciuto.
    D’altra parte, ha confessato che la brutta fase che ha attraversato dopo la vittoria a Miami lo ha aiutato ad essere migliore. “Forse all’inizio avevo molta voglia di ripetere quel successo e giocare sempre meglio. Nelle prime settimane è stato un ostacolo ma guardando gli ultimi mesi, quel successo mi ha dato molto ed è stato un ostacolo che sono riuscito a superare. Sono stato in grado di superare il peso delle responsabilità molto bene e spero che nel 2022 possa ripetere la stagione di quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    Da Torino: Hubert Hurkacz: “I campi sono molto veloci”. Ivanisavic lascia Torino per stare vicino al figlio positivo al Covid

    Goran Ivanisevic non sarà al fianco di Djokovic a Torino

    Hubert Hurkacz: “il campo è velocissimo, credo che il pubblico si sarebbe divertito di più con condizioni più lente, entrambi serviamo abbastanza bene per cui non abbiamo risposto come avremmo voluto, io no di certo. È veloce ma, quando si entra nello scambio, ne abbiamo giocati anche di lunghi, situazione che piace a Daniil.In ogni caso, rispetto a Bercy,qui è molto più veloce. La superficie potrebbe essere simile, ma le palle fanno una grossa differenza, quindi è piuttosto rapido qui a Torino.Sì, ho giocato a un discreto livello. Penso di poter fare anche meglio di così. Ho ancora la possibilità di qualificarmi, quindi continuerò a lottare e ad avere fiducia in me stesso. Devo semplicemente rimanere ottimista, dicendomi ‘ok, ho perso questo incontro, ma pensa ai lati positivi, analizza ciò che puoi fare meglio e preparati per il prossimo match”.
    Goran Ivanisevic, l’allenatore che avrebbe dovuto accompagnare il serbo alle ATP Finals, è stato questa domenica costretto a lasciare Torino, lasciando il suo giocatore temporaneamente senza allenatore. Il figlio di Goran è risultato positivo al covid-19 e ha costretto ad un rimpasto nel coaching staff del n.1 del mondo per la sua permanenza in Italia.
    Senza Ivanisevic, l’altro allenatore di Djokovic, Marian Vajda, si unirà alla squadra del 34enne serbo, che comprende anche Marco Panichi e Ulises Badio presenti anche loro nel nostro paese. LEGGI TUTTO

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    ATP Finals – Torino: Daniil Medvedev perde un set ma non la partita

    Daniil Medvedev nella foto

    Nella prima partita delle Nitto ATP Finals di Torino Daniil Medvedev (ATP 2) si è imposto per 6-7 (7/5) 6-3 6-4 contro Hubert Hurkacz (9).
    Dopo aver perso un primo set molto equilibrato, finito al tie-break in favore del polacco, il numero 2 del mondo ha rialzato subito la testa conquistando un break all’inizio del secondo set che gli ha permesso di pareggiare i conti. Il russo, che ha vinto la scorsa edizione del torneo di fine stagione, ha poi conquistato senza problemi anche la terza frazione mettendo a segno il break decisivo proprio nel primo gioco del parziale con il polacco che poi non è stato in grando di impensierire il russo nei turni di risposta.
    Nello stesso girone saranno impegnati questa sera l’italiano Matteo Berrettini (7) e il tedesco Alexander Zverev (3) in diretta su Rai 2 a partire dalle 21h00.
    ATP ATP Tour Finals Turin Medvedev D.666 Hurkacz H.734 Vincitore: Medvedev D. ServizioSvolgimentoSet 3Medvedev D. 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4Hurkacz H. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-3 → 5-4Medvedev D. 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3Hurkacz H. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 4-3Medvedev D. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Hurkacz H. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-1 → 3-2Medvedev D. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Hurkacz H. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-0 → 2-1Medvedev D. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 2-0Hurkacz H. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Medvedev D. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-3 → 6-3Hurkacz H. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-2 → 5-3Medvedev D. 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2Hurkacz H. 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2Medvedev D. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-1 → 4-1Hurkacz H. 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1Medvedev D. 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0Hurkacz H. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-0 → 2-0Medvedev D. 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 2*-3 2*-4 2-5* 2-6* 3*-6 4*-6 5-6*6-6 → 6-7Medvedev D. 0-15 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6Hurkacz H. 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Medvedev D. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5Hurkacz H. 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 4-5Medvedev D. 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4Hurkacz H. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4Medvedev D. 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3Hurkacz H. 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3Medvedev D. 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2Hurkacz H. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2Medvedev D. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1Hurkacz H. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1
    02:00:4015 ACES 121 DOUBLE FAULTS 065/89 (73%) FIRST SERVE 58/88 (66%)54/65 (83%) 1ST SERVE POINTS WON 46/58 (79%)15/24 (63%) 2ND SERVE POINTS WON 15/30 (50%)0/0 (0%) BREAK POINTS SAVED 2/4 (50%)16 SERVICE GAMES PLAYED 1512/58 (21%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 11/65 (17%)15/30 (50%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 9/24 (38%)2/4 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 0/0 (0%)15 RETURN GAMES PLAYED 1612/14 (86%) NET POINTS WON 17/25 (68%)31 WINNERS 318 UNFORCED ERRORS 1769/89 (78%) SERVICE POINTS WON 61/88 (69%)27/88 (31%) RETURN POINTS WON 20/89 (22%)96/177 (54%) TOTAL POINTS WON 81/177 (46%)213 km/h MAX SPEED 222 km/h201 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 199km/h158km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 166 km/h LEGGI TUTTO

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    Hurkacz in top10, è il secondo polacco nella storia

    Hubert Hurkacz, neo top10

    Hubert Hurkacz è uno dei personaggi della settimana. I quarti di finale raggiunti ad Indian Wells lo hanno portato al best ranking e soprattutto al n.10 della classifica ATP, scavalcando Roger Federer e Felix Auger-Aliassime. È un risultato storico per il 24enne di Wroclaw: diventa il secondo polacco nella storia ad entrare tra i migliori 10 tennisti al mondo. 
    Il campione di Miami 2021 pareggia il best ranking del connazionale Wojtek Fibak, che fu numero 10 del mondo il 25 luglio 1977. Una progressione importate per Hurkacz, che aveva iniziato la stagione al numero 34 del mondo. Era fiducioso sulle proprie potenzialità, di poter crescere in stagione e ritagliarsi un ruolo da protagonista, come ha dichiarato al sito ATP: “Lavoriamo con il mio allenatore (Craig Boynton) già da un paio d’anni, il lavoro che abbiamo svolto ogni singolo giorno, anche l’anno scorso, è stato molto intenso. Penso che sia un processo importante, sto migliorando il mio gioco. Cerco di migliorare ogni singolo giorno”.
    Il polacco è il 174esimo tennista ad entrare tra i migliori 10 al mondo (da quando la classifica è stilata al computer), e secondo nel 2021, dopo Casper Ruud.
    Hurkacz è famoso sul tour per essere uno dei ragazzi più educati, cordiali e sportivi. Su di lui la scorsa settimana ha speso belle parole Grigor Dimitrov, suo “giustiziere” nei quarti ma solo al tiebreak decisivo. “Ha servito in modo straordinario. Gliel’ho detto anche dopo la partita alla stretta di mano. Penso che sia migliorato incredibilmente al servizio quest’anno. Ad un certo punto della partita ho iniziato buttarmi da una parte cercando di indovinare dove avrebbe servito” afferma il bulgaro. “Hubert è un ragazzo magnifico, è bello averlo sul tour. Sempre molto cordiale, è facile e gradevole parlare con lui. Ci siamo allenati parecchie volte a Monte Carlo, ci troviamo bene insieme”.
    Il suo coach spiega il segreto del successo di Hurkacz: “È un grande lavoratore e siamo sempre alla ricerca di miglioramenti, vuole provare a migliorare qualcosa ogni giorno finché non arriva l’ora di mettere le racchette nella borsa. Ciò su cui lavori può cambiare in fretta, perché ti siedi e ti poni una serie di obiettivi, una volta raggiunti devi sostituirli subito con altri nuovi. Più diventi bravo, più devi lavorare per il miglioramento dei dettagli, così la crescita continua”.
    Nella Race to Turin, Hurkacz è attualmente al nono posto con 2955 punti, quindi visto il sicuro forfait di Rafa Nadal sarebbe matematicamente tra i magnifici 8 del Masters. Deve tuttavia guardarsi le spalle da Cameron Norrie, fresco campione a Indian Wells, e Jannik Sinner, staccato di 360 punti dal polacco. Le ultime settimane di tornei, e probabilmente il M1000 di Bercy, saranno decisive.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Berrettini in finale a Wimbledon. Non è “solo” un sogno, è il risultato di percorso vincente (di Marco Mazzoni)

    Matteo Berrettini nella storia dello sport italiano

    Grazie Matteo Berrettini. Ti sei regalato un sogno, la finale del torneo più importante al mondo, dove il tennis è nato ed ogni anno celebra la sua bellezza e diversità.
    Grazie perché ci hai regalato un sogno, qualcosa di talmente grande che per anni ed anni era peccato anche il solo pensarlo.
    Talvolta, per fortuna, i sogni diventano realtà. Accade quando riesci ad incastrare in modo perfetto talento, visione, lavoro, qualità, doti morali, fisiche, tecniche. Quando hai la forza mentale ed il cuore per perseguire con tutto te stesso quel sogno. Quando ci credi, giorno dopo giorno, ti circondi delle persone giuste ed hai la pazienza di perseguire nel lungo periodo un progetto, tenendo duro nei momenti difficili, tenendo i piedi per terra in quelli belli, continuando a lavorare rigando dritto per arrivare al traguardo prefissato. Questo, e molto di più, è Mr. “Hammer” Matteo Berrettini. Primo finalista italiano a Wimbledon nella storia.
    Oggi Matteo ha giocato sul Centre Court l’ennesima grandissima partita su erba di questo 2021, dove è ancora imbattuto dopo il successo al Queen’s. E dove domenica si giocherà la coppa, probabilmente vs. Novak Djokovic (Shapo permettendo). Ha vinto 6-3 6-0 6-7 6-4, superando Hubert Hurkacz nettamente, in ogni settore del gioco. Un’altra prestazione splendida, impressionante. Il tabellino dice che ha chiuso la partita con 22 Ace, 60 vincenti e solo 18 errori; 86% di punti vinti con la prima e due su tre con la seconda. Con questi numeri al servizio Berrettini è un vero “Martello”, a tratti ingiocabile. Per tutti.
    Ma la prestazione odierna di Berrettini va oltre ai numeri. Quel che mi ha stupefatto ed esaltato è stata la sua presenza in campo. Fin dal primissimo 15. Il suo sguardo era fiero, quello di chi ha dentro di sé una consapevolezza assoluta di trovarsi dove merita. Matteo è stato per tutto il match sicuro, spavaldo, lucido, intenso, attento. Ha perso il terzo set per colpa di un singolo maledetto punto al tiebreak girato male, quella volée toccata con troppa sicurezza a campo aperto. Un attimo che ha pagato caro. La forza del campione è far restare quell’errore (grave) solo un attimo, aver la forza mentale di premere un clic in testa e cancellarlo. Ha ricominciato nel quarto set ancor più forte, “cattivo” concentrato. Con una spettacolare reazione ha subito strappato il game di servizio al polacco ed è volato via. Granitico per tutto il match, non una pausa, non un momento di paura o titubanza. Al momento di servire per il match, è arrivato il doppio fallo sul primo punto. Anche lì: clic. Si cancella e si riparte, quattro mazzate e via. Racchetta che vola per terra, mani sulla testa, e quel sorriso che ha fatto innamorare tutto il Regno Unito (e non solo) di questo bellissimo ragazzo italiano, una splendida persona oltre che un eccezionale campione in campo.
    Dove ha vinto la partita Berrettini? Fin dall’avvio, con quella forza e presenza. Hubert ha sentito quella intensità, ha visto davanti un muro, un rivale fortissimo e convinto come non mai. Potente, inscalfibile. Matteo ha vinto servendo come un treno e mettendo grandi dubbi e tensione sul rivale. Il match è partito con equilibrio, ma appena Hurkacz non ha trasformato le chance per l’allungo, tutto nel suo gioco si è inceppato. Colpa sua, ma anche grande merito dell’azzurro, che ha servito alla grande ed ha iniziato a rispondere con qualità. Risposta bloccata sulla prima palla, risposta lunga sulle seconde. Qua Hubert si è “incartato”: persa la prima di servizio, è andato in crisi, divorato dalla tensione. Le sue gambe erano lente ad arrivare sulla palla, il suo braccio trattenuto. Ha iniziato a buttarsi avanti, come per “scappare” dallo scambio, dove Matteo comandava con la botta di diritto e col back di rovescio. Berrettini è stato lucido, ha fatto scorrere il suo tennis senza regalare nulla, senza un calo di tensione.
    Berrettini ha fatto un capolavoro perché ha fatto sentire la propria sicurezza all’avversario, dicendogli “il servizio non me lo togli” e quindi cambiando continuamente ritmo negli scambi. Mai due palle uguali, botta col diritto e poi diritto toppato, magari stretto; rovescio slice basso e palla senza peso sul diritto di Hubert (situazione tecnica che soffre moltissimo) e poi via avanti a sfidarne il passante. Matteo tatticamente è stato magistrale. Insieme alla sua presenza ed al suo ritmo infernale al servizio ha dominato totalmente i primi due set. Il parziale clamoroso di 11 games di fila è la foto esatta di quella fase del match.
    Nel terzo Hubert, perso per perso, si è buttato avanti con coraggio, e finalmente ha ritrovato il servizio. Ha retto bene nel set, l’ha pure vinto, confermando le qualità che l’avevano portato a giocarsi il match più importante in carriera. Ma nel quarto, all’avvio, Matteo è di nuovo salito in cattedra, un break immediato e via, verso il successo.
    Ci sarebbero mille altri aspetti tecnici e tattici da sottolineare in questa bellissima e storica vittoria di Berrettini. Come ha gestito bene le palle basse giocate dal rivale; come ha gestito la spinta col diritto, non solo di potenza ma chiudendo benissimo l’angolo col polso e trovando moltissimi cross stretti che hanno mandato in crisi Hurkacz. Tanto altro ancora. Ma meglio oggi chiuderla qua. Rivedremo questa partita mille volte, con il sorriso di aver vissuto emozioni purissime.
    “Domenica devo Crederci” le ultime parole pronunciate da Matteo a caldo in campo, subito dopo la vittoria. Noi saremo in trincea con te. Grazie Matteo.
    Marco Mazzoni

    M. Berrettini vs H. Hurkacz Slam Wimbledon M. Berrettini [7]6666 H. Hurkacz [14]3074 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 4M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4H. Hurkacz 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 5-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace4-3 → 5-3H. Hurkacz 0-15 15-15 30-154-2 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-1 → 3-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 2-0H. Hurkacz 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3TiebreakNone*-None 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 1-4* ace 1-5* 2*-5 2*-6 3-6*6-6 → 6-7H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace5-4 → 5-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 40-303-3 → 4-3H. Hurkacz 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-151-1 → 2-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2H. Hurkacz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df 30-30 30-40 df5-0 → 6-0M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-404-0 → 5-0H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-0 → 4-0M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-0 → 3-0H. Hurkacz 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A5-3 → 6-3M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-154-3 → 5-3H. Hurkacz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3H. Hurkacz 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-2 → 2-2H. Hurkacz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO