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    A Giò Antonelli (Vero Volley) il Premio Stracca per il miglior ufficio stampa

    Foto Facebook Fabrizio D’Alessandro

    Di Redazione
    Consegna “a distanza” per uno dei riconoscimenti più ambiti tra gli addetti ai lavori della Superlega maschile: il Premio Stracca, dedicato alla memoria del giornalista del Corriere della Sera scomparso nel 2010, è stato assegnato ieri a Giò Antonelli, responsabile dell’ufficio stampa della Vero Volley Monza. Il simbolico conferimento del premio è avvenuto (a sorpresa) nel corso della quarta puntata di “After Hours, la pallavolo di notte“, il magazine online di Lega Pallavolo Serie A condotto da Andrea Zorzi e Andrea Brogioni.

    Antonelli, che oltre alla Vero Volley segue anche l’ufficio stampa della Saugella Monza di Serie A1 e tutte le attività del Consorzio Vero Volley, ha celebrato il riconoscimento con un post su Facebook: “Grazie alla mia società e al mio presidente Alessandra Marzari per mettermi in condizione, da sempre, di svolgere il mio lavoro nel migliore dei modi. Grazie ai miei grandi e pazienti colleghi per la disponibilità quotidiana. Grazie ai colleghi della stampa e a chi mi vuole bene! E ora testa bassa e lavorare!“.
    (fonte: YouTube Lega Pallavolo Serie A) LEGGI TUTTO

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    Record di visualizzazioni nel match d’esordio contro Brescia

    Il ritorno del grande Volley al Palamazzola di Taranto dopo circa dieci anni, non solo è stato salutato da una splendida vittoria della Prisma Taranto contro l’Atlantide Pallavolo Brescia ma, anche, dall’affetto sincero e partecipato dei duecento fortunati tifosi che hanno potuto assistere – considerate le limitazioni – sugli spalti all’esordio nel campionato di Serie A2 Maschile Credem Banca della loro squadra.
    Il dato tangibile dell’interesse che suscita la Prisma Taranto Volley è sottolineato, anche, dal numero di visualizzazioni della telecronaca andata in onda sul canale YouTube della Lega Pallavolo serie A.
    Con oltre 4500 visualizzazioni, la gara di ieri è stata di gran lunga la più seguita della prima giornata di campionato; facendo, inoltre, anche un raffronto con le ultime partite trasmesse nella scorsa stagione sportiva e disputate con limitazioni per l’incedere della pandemia, il risultato è sempre lo stesso.
    Insomma, il ritorno della Prisma Taranto Volley ha suscitato emozione, simpatia, curiosità ed affetto da parte dei tantissimi appassionati di volley.
    Al termine dell’incontro, il Presidente Tonio Bongiovanni ha rilasciato, a caldo, alcune considerazioni: «La scelta della Lega Pallavolo di serie A di trasmettere in diretta streaming tutte le gare del campionato si è rivelata vincente ed un’ottima vetrina per i Club nonché un momento di grande visibilità per i loro sponsor in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese e per lo Sport in generale. Io, Elisabetta Zelatore e tutti i nostri meravigliosi, impagabili collaboratori abbiamo deciso di regalare un sorriso alla nostra meravigliosa Taranto riportandola nel volley Nazionale; per noi ciò ha voluto rappresentare anche un importante segnale di ripresa. Ringraziamo i nostri attuali partner pubblicitari per la fiducia accordataci e, nel contempo, anche quelli futuri che vorranno affiancarci in questa nostra impresa. Non abbiate timore di investire attraverso lo sport in generale e, soprattutto, attraverso il volley che è uno sport sano, per famiglie, con valori veri e che – come dimostrano i dati di visualizzazione della nostra prima partita – è in grado di garantire una eccezionale visibilità. Per concludere, un apprezzamento ed un ringraziamento all’equipe del Brescia Volley che, prima dell’inizio della gara, ha rivolto un caloroso applauso ed un inchino al pubblico tarantino che ha ricambiato con altrettanto affetto». LEGGI TUTTO

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    Un tesserato positivo al Covid e la partita contro il Lecce viene rinviata

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    Il Covid stoppa l’esordio di Sistemia LCT Saturnia Aci Castello. A due giorni dall’avvio del Campionato di Volley maschile Serie A3 Credem Banca, per i biancoblu l’esito positivo del tampone di un tesserato cambia le carte in tavola e segna lo slittamento della partita in programma per domenica 18 ottobre a Tricase contro l’Aurispa Libellula Lecce.
    I giocatori e lo staff tecnico castellese, alla prova dei tamponi di metà settimana, erano risultati tutti negativi, ma nelle ultime ore, per un tesserato era arrivata la notizia di essere stato in contatto con un positivo. Da qui la scrupolosa decisione di ripetere il tampone e il risultato, stavolta, ha dato esito positivo. Il tesserato sta bene, non presenta sintomi ed è in isolamento a casa. In isolamento anche tutti gli atleti e lo staff tecnico in attesa di ripetere, nelle prossime ore, il tampone. 
    Immediata la comunicazione del risultato alla Lega Pallavolo Serie A che, in una comunicazione ufficiale: “Si informa che la gara Aurispa Libellula Lecce – Sistemia LCT Aci Castello del 18 ottobre 2020 è rinviata a data da destinarsi causa positività al Covid-19 di un tesserato gruppo squadra della squadra ospite, impossibilitata a partire in assenza di tampone di controllo”.

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    Articolo precedenteRinviate Lecce – Aci Castello di domenica e Macerata – Torino del 25 LEGGI TUTTO

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    Massimo Righi contro il Cts: “Senza pubblico non si va avanti”

    Di Redazione
    La Lega Pallavolo Serie A è sul piede di guerra dopo il secco “no” del Comitato Tecnico Scientifico, che ha bocciato la proposta di riaprire al pubblico gli impianti sportivi a livello nazionale nonostante il parere favorevole del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Il presidente di Lega Massimo Righi, intervistato da Franco Fava per il Corriere dello Sport, non usa mezzi termini: “Gli esperti del Cts sanno poco o nulla di sport“. E ammonisce: “Senza pubblico, senza incassi e senza visibilità sarà difficile andare avanti, anche per poche settimane“.
    Al momento l’apertura dei palazzetti è affidata ai provvedimenti delle Regioni, con regole diverse a seconda delle ordinanze e dubbi da sciogliere di partita in partita: Cucine Lube Civitanova e Top Volley Cisterna, ad esempio, non sanno ancora se giocheranno a porte chiuse la prima gara casalinga. “Siamo ripartiti a scartamento ridotto – denuncia Righi – soggiogati dalle forti restrizioni nell’accesso ai palazzetti. È una situazione drammatica. È una vergogna: il Governo non prende una decisione, lasciando tutte le responsabilità ai governatori“.
    Sul Comitato Tecnico Scientifico il presidente di Lega aggiunge: “Il parametro che usano è quello del calcio. Non si rendono conto che nelle circa 40 partite giocate finora tra Supercoppa, Coppa Italia e Champions non si sono mai verificati assembramenti o situazioni a rischio, con afflussi e deflussi facili in strutture da 5.000 posti che potrebbero facilmente gestire la presenza di un 25% della loro capienza. Si pensa sempre e solo al calcio nelle ordinanze: possibile che non sentano la necessità di ascoltarci? C’è incompetenza e scarsa sensibilità, questo ci spaventa“.
    La proposta delle Leghe è ormai nota: “Accesso al 25% in impianti indoor con capienza fino a 10mila posti. Altrimenti – conclude Righi – saremo costretti a chiudere tra poche settimane. Senza gli incassi dei biglietti e degli sponsor non reggiamo. Così decine di migliaia di addetti andranno a spasso“. LEGGI TUTTO

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    Il Cts dice no all’aumento del pubblico. La protesta del Comitato 4.0

    Di Redazione
    “Non esistono al momento le condizioni per consentire, negli eventi sportivi all’aperto e al chiuso, ulteriori aperture”. A renderlo noto è il Comitato Tecnico Scientifico, come riporta il Secolo XIX.
    Il Cts, infatti, si è riunito nella giornata odierna per esaminare il documento ricevuto dal Ministro della Salute, inerente la partecipazione del pubblico alle manifestazioni sportive, predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome, ed ha concluso che ad oggi non esistono le condizioni atte a consentire la partecipazione del pubblico come descritto nel documento, anche tenendo conto degli attuali indici epidemiologici.
    La conseguente risposta del Comitato 4.0 non si è fatta attendere:
    “Invitiamo Governo ad una lettura critica e approfondita dei dati che abbiamo fornito su stadi e palazzetti. Nella maggior parte dei casi aprire al 25% vuol dire ospitare anche poche centinaia di tifosi”. Così dichiara, quindi, il Comitato 4.0 – formato da Lega Pro, Lega Basket Serie A, Lega Pallavolo Serie A femminile, Lega Nazionale Pallacanestro, Lega Pallavolo Serie A, Lega Basket femminile, Fidal Runcard.
    “In Serie A aprire al 25% gli stadi vorrebbe dire mobilitare migliaia di tifosi, ma non esiste solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A. Il nostro comitato è espressione di uno sport di territorio, con impianti molto più piccoli e numeri ben più contenuti. Chiediamo al Governo di tenere conto di queste diversità, introducendo una differenziazione sugli impianti di capienza inferiore a 10.000 posti, la stragrande maggioranza dei nostri. Certamente, per gli impianti superiori ai 10.000 posti dovrebbe essere introdotto un limite che non vada oltre le 2.500 presenze”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Niente finale all’Arena di Verona per la Del Monte Supercoppa

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    La finale della Del Monte Supercoppa, in programma venerdì 25 settembre, non si disputerà all’Arena di Verona. La comunicazione ufficiale della Lega Pallavolo Serie A, peraltro anticipata in mattinata da un’intervista concessa da Gino Sirci al Corriere dell’Umbria, è arrivata nella serata di domenica, nel bel mezzo del tie break della semifinale di andata tra Itas Trentino e Cucine Lube Civitanova. Non è ancora chiaro in quale sede si terrà l’evento.
    Il comunicato, che parla di “scelta sofferta“, non nasconde che la decisione è stata presa dopo l’insuccesso della Final Four di Supercoppa Italiana femminile a Vicenza: “Nonostante l’ulteriore attivazione di contatti ed approfondimenti tecnici con molte aziende specializzate e le consultazioni su diversi sistemi di riscaldamento del campo di gioco, tenuto conto di quanto recentemente accaduto a Vicenza in occasione della Supercoppa femminile, nessuno è stato in grado di assicurare che in caso di umidità serale il campo sarebbe stato in condizioni tali da mantenere l’aderenza necessaria per fare giocare in sicurezza le star del campionato garantendone l’incolumità“.
    “Giocare all’Arena di Verona era il nostro sogno – conferma il presidente della Lega Pallavolo, Massimo Righi – e l’organizzazione era già ovviamente in fase avanzata, anche grazie alla disponibilità ed al sostegno che abbiamo costantemente ricevuto dalle Autorità amministrative locali e regionali, in primo luogo dal sindaco della città di Verona, da Arena di Verona Srl, dal comitato territoriale FIPAV veronese e dal club di Verona, ai quali rivolgo il nostro più sentito ringraziamento. Purtroppo nessuno, dopo quanto recentemente accaduto a Vicenza, ci garantisce più la messa in sicurezza del campo e, dovendo tutelare prima di ogni cosa la salute degli atleti e conseguentemente il patrimonio dei nostri club, non abbiamo altra scelta che rinunciare a questa grande opportunità. È un’assunzione di responsabilità alla quale non ci siamo potuti sottrarre”.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuovo incontro tra AIP e Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Nella tarda mattinata di Ieri si è svolto un secondo incontro telematico tra la delegazione di AIP e Massimo Righi, Presidente di Lega Pallavolo Serie A, accompagnato dal Vicedirettore Fabrizio Rossini.
    È stato un incontro pratico per cominciare a parlare delle tematiche individuate durante la scorsa call di presentazione: gran parte del confronto, durato un‘ora, ha riguardato la disponibilità delle parti a collaborare e un aggiornamento sul protocollo sanitario in via di definizione tra le Leghe e la Federazione, fondamentale per la ripartenza degli allenamenti congiunti/amichevoli e delle gare ufficiali; un tavolo in via di svolgimento al quale AIP vorrebbe partecipare per portare la voce degli Atleti/e.
    Si è anche parlato dell’importanza della stesura di un contratto-tipo, insieme alla componente degli agenti sportivi, per dare maggiori certezze e sicurezze agli attori di questo mondo e del contestuale deposito dei contratti, che già risulta essere approvato e da applicarsi a partire da gennaio 2021.
    La delegazione ha espresso al Presidente Righi la volontà di essere il più presente possibile durante gli eventi sul territorio. AIP vuole ringraziare pubblicamente la Lega Pallavolo Serie A per la grande disponibilità dimostrataci, un dialogo che continuerà da qui alle prossime settimane sui temi di volta in volta individuati.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Massimo Righi sul caso Perugia: “Il principio più giusto sarebbe quello della classifica avulsa”

    Di Redazione
    Quando, nel mese di aprile, la Fipav decise di chiudere anticipatamente la stagione a causa dell’emergenza coronavirus, l’allora amministratore delegato di Lega Pallavolo Serie A Massimo Righi si espresse chiaramente contro il “congelamento” della graduatoria di Superlega: “La classifica non sarebbe attendibile“.
    Oggi l’argomento è tornato d’attualità in seguito alla protesta della Sir Safety Conad Perugia, costretta proprio dalla classifica (che la vede al terzo posto, con una partita in meno rispetto a Modena) a rinunciare al suo ruolo di testa di serie nei sorteggi della Champions League. E Righi, oggi presidente di Lega, ribadisce la sua opinione di allora: “Personalmente, il criterio utilizzato dalla Fipav non mi trova d’accordo. Il principio più corretto per tutti sarebbe quello della classifica avulsa, e siamo l’unico sport a non adottarlo; ma non è una questione nuova“.
    “Detto questo – aggiunge però Righi – la Federazione ha agito in modo giuridicamente corretto. A suo giudizio, il regolamento vigente non dà la possibilità di interpretare la classifica in modo diverso. Perugia, invece, è dell’opinione che ci siano riferimenti normativi che lasciano spazio ad altre interpretazioni“. Il ricorso degli umbri al collegio di garanzia del Coni – che verrà discusso martedì 28 luglio – non preoccupa il presidente di Lega: “Non deve essere vissuto come una rottura o una crisi. È perfettamente normale che ci si rivolga all’organo competente per vedere riconosciuti i propri diritti. Qualunque sia l’esito, se sarà l’ultimo grado di giudizio, Perugia lo rispetterà e così faranno tutte le parti in causa“. LEGGI TUTTO