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    Horner e la battuta ironica sulla Ferrari dopo il flop di Miami: “Qualcuno le ha viste?”

    Horner e la stoccata alle rivali

    “Abbiamo ottenuto cinque gare in altrettante gare, più quella nella sprint race e quattro doppiette. Un avvio di stagione senza precedenti, che ci fa chiedere dove siano finite le altre squadre. Dove sono Ferrari e Mercedes? Qualcuno le ha viste? Sicuramente sono al lavoro per migliorare e nel corso dell’anno ci saranno degli aggiornamenti, ma per ora non si sono viste. Noi abbiamo una vettura che è partita nel miglior modo possibile, per questo non dovremo effettuare grandi cambiamenti”, ha spiegato il team principal della Red Bull Christian Horner durante un’intervista concessa a Sky Sport. LEGGI TUTTO

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    F1, nuovo primato per Hamilton: 16 anni consecutivi almeno un giro in testa

    ROMA – Nuovo record in Formula 1 per Lewis Hamilton. Con i giri percorsi in testa al Gran Premio di Gran Bretagna il sette volte campione del mondo segna infatti la sedicesima stagione consecutiva in cui completa almeno a guidare una gara. Il pilota Mercedes scalza così Michael Schumacher dal primo posto di questa speciale classifica. Il tedesco è infatti stato leader per almeno un giro dal 1992 al 2006, mentre il britannico ha aggiornato questo primato avendo occupato la prima posizione provvisoria dal 2007 al 2022.
    Verstappen a quota 7
    Tra i piloti al momento in attività, in pochi possono vantare di aver guidato la testa del gruppo per almeno un giro. Sebastian Vettel, ad esempio, si è fermato a 13 stagioni consecutive (2007-2019), Fernando Alonso a 12 (2003-2014). C’è chi invece sta continuando a contare da un po’, come Max Verstappen: 7 annate consecutive (2016-2022). Mentre Carlos Sainz e Checo Perez, entrambi a quota tre stagioni, hanno appena intrapreso questo percorso. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton da record: almeno un giro in testa da 16 anni consecutivi

    ROMA – Sedici stagioni consecutive con almeno un giro alla testa del gruppo. È questo il nuovo record in Formula 1 di Lewis Hamilton, che grazie ai chilometri percorsi a guidare il Gran Premio di Gran Bretagna scalza così Michael Schumacher dal primo posto di questa speciale classifica. Il tedesco è infatti stato leader per almeno un giro dal 1992 al 2006, mentre il britannico ha aggiornato questo primato avendo occupato la prima posizione provvisoria dal 2007 al 2022.
    Sedici anni al top
    Tra i piloti al momento in attività, in pochi possono vantare di aver guidato la testa del gruppo per almeno un giro. Sebastian Vettel, ad esempio, si è fermato a 13 stagioni consecutive (2007-2019), Fernando Alonso a 12 (2003-2014). C’è chi invece sta continuando a contare da un po’, come Max Verstappen: 7 annate consecutive (2016-2022). E chi è appena agli inizi, come Carlos Sainz e Checo Perez, entrambi a quota tre stagioni. LEGGI TUTTO

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    Formula 1, che fine ha fatto il budget cap?

    TORINO – «Sarà una battaglia di sviluppi» hanno detti alcuni dei protagonisti del Mondiale di Formula 1, in piena ebollizione in questo torrido mese di luglio (quattro gare in programma). Da una parte viene da dire: logico che sia così, è sempre accaduto che gli sviluppi siano stati decisivi, non c’è niente di nuovo. Anzi, in passato spesso la differenza l’hanno fatta proprio gli sviluppi, che hanno premiato le squadre più dinamiche e innovative e punito quelle più conservative. Dall’altra parte, invece, viene da chiedersi: ma che fine ha fatto il budget cap?
    ANGOLO – Improvvisamente, quello che doveva essere il tema centrale della stagione, sembra essere stato messo in un angolo. La Red Bull ha sviluppato molto la sua auto e non ha smesso di farlo nemmeno dopo un primo, decisivo step. La Ferrari ha proseguito nell’affinare la sua già ottima monoposto, anche se è stata costretta a pensare principalmente all’affidabilità (e anche questo costa). La Mercedes sta tornando nelle zone alte della classifica grazie a interventi profondi sulla sua auto (e ha già lasciato intendere che altri arriveranno). Qualcuno (tra gli avversari) ha provato a gettare il sasso nello stagno: «Ma come faranno con i limiti alle spese?». Già, come faranno?
    INTERROGATIVO – Tempo fa, Mattia Binotto aveva pubblicamente posto un interrogativo non di importanza marginale: il regolamento finanziario, che è entrato pienamente in vigore, stabilisce quanti soldi (145 milioni) si possano spendere e come li si possa spendere. Ma non dice che cosa accadrà alla squadra che, eventualmente fosse trovata in difetto. Una multa? Una penalità nel mondiale costruttori? Non si sa. E intanto si spende, anche perché l’adeguamento all’inflazione (leggasi i soldi che arrivano da Liberty Media) prima o poi ci sarà e taciterà i malumori. Magari il bubbone scoppierà in autunno. O semplicemente non se ne farà nulla, secondo copione già visto… LEGGI TUTTO

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    F1, Mercedes a piccoli passi: “Abbiamo imboccato la strada giusta”

    ROMA – Il Gran Premio di Austria, dopo la gara più che positiva a Silverstone di Lewis Hamilton, potrebbe rappresentare per la Mercedes un ulteriore passo in avanti in termini di performance. La casa di Brackley è in ripresa e vuole tornare ad essere competitiva in Formula 1. A dirlo è Andrew Shovlin, capo degli ingegneri Mercedes, che al portale Motorsport sottolinea: “Nelle prime gare lottavamo per sopravvivere. La vettura era incredibilmente ostica, ma abbiamo lavorato molto e abbiamo colto le opportunità quando gli altri hanno avuto problemi di affidabilità. La strada che vogliamo intraprendere adesso sta diventando sempre più chiara. E questo è incoraggiante dal punto di vista dello sviluppo”.
    Segnali di Mercedes
    Non è chiaro al momento se la Mercedes potrà tornare ai livelli della scorsa stagione in questo 2022, ma il team di Toto Wolff sta lavorando per cambiare in corsa il progetto della W13. Impressione che si rispecchia nelle parole di Shovlin: “Da Barcellona abbiamo effettivamente cambiato molto. Non siamo certo i migliori, ma siamo ben lontani dall’essere i peggiori. Quindi penso che abbiamo fatto progressi. La monoposto è un po’ più rigida di quanto vorremmo, ma ci possiamo sicuramente lavorare”, ha infatti detto l’ingegnere della casa di Brackley. LEGGI TUTTO

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    F1, Mercedes avanti con fiducia: “Non siamo ancora i migliori, ma la strada è giusta”

    ROMA – La Mercedes si avvicina al Gran Premio di Austria con una serie di certezze in più dopo la gara di Silverstone in cui Lewis Hamilton ha lottato per le prime posizioni. La casa di Brackley è in ripresa e vuole tornare ad essere competitiva in Formula 1, parola di Andrew Shovlin, capo degli ingegneri Mercedes, che al portale Motorsport afferma: “Nelle prime gare lottavamo per sopravvivere. La vettura era incredibilmente ostica, ma abbiamo lavorato molto e abbiamo colto le opportunità quando gli altri hanno avuto problemi di affidabilità. La strada che vogliamo intraprendere adesso sta diventando sempre più chiara. E questo è incoraggiante dal punto di vista dello sviluppo”.
    Mercedes sulla strada giusta
    Non è chiaro al momento se la Mercedes potrà tornare ai livelli della scorsa stagione in questo 2022, ma il team di Toto Wolff sta lavorando per cambiare in corsa il progetto della W13. Tesi che trova conferma nelle parole di Shovlin: “Da Barcellona abbiamo effettivamente cambiato molto. Non siamo certo i migliori, ma siamo ben lontani dall’essere i peggiori. Quindi penso che abbiamo fatto progressi. La monoposto è un po’ più rigida di quanto vorremmo, ma ci possiamo sicuramente lavorare”, ha concluso l’ingegnere della Mercedes. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Non voglio essere troppo ottimista in questa fase”

    ROMA – Prudenza e realismo: sono queste le parole d’ordine in casa Mercedes dopo un Gran Premio di Gran Bretagna dove Lewis Hamilton ha rischiato il colpaccio ai danni dei ferraristi. Ai microfoni di “Motorsport” è infatti intervenuto Toto Wolff, team principal della casa di Brackley, che predica cautela: “Non posso definirmi ottimista, non ancora. A Barcellona abbiamo visto un po’ di luce in fondo al tunnel, poi i successivi tre circuiti cittadini hanno dimostrato che ci sbagliavamo, quindi non voglio essere troppo ottimista in questa fase”.
    Le parole di Wolff
    Il capo del muretto Mercedes sa infatti che i problemi sulla W13 rimangono, anche se a Silverstone sono stati mascherati da un Hamilton tornato protagonista. “Abbiamo – dice l’austriaco – ancora i nostri ostacoli da affrontare, problemi di guidabilità che abbiamo avuto in tutti e tre i giorni del Gp, meno in gara, ed è qualcosa che dobbiamo risolvere”. Insomma il cantiere in casa Mercedes è lontano dall’essere chiuso: “È una curva di apprendimento costante. Penso – aggiunge Wolff – che questa stagione sarà piuttosto difficile da vincere, quindi dobbiamo solo mettere insieme il tutto per essere competitivi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Non voglio cedere a ottimismi, tutto è in evoluzione”

    ROMA – “Non posso definirmi ottimista, non ancora. A Barcellona abbiamo visto un po’ di luce in fondo al tunnel, poi i successivi tre circuiti cittadini hanno dimostrato che ci sbagliavamo, quindi non voglio essere troppo ottimista in questa fase”. Sono queste le parole ai microfoni di “Motorsport” di Toto Wolff, team principal della Mercedes, dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, gara dove Lewis Hamilton ha rischiato il colpaccio ai danni dei ferraristi.
    Tanto da capire
    Il capo del muretto Mercedes sa infatti che i problemi sulla W13 rimangono, anche se a Silverstone sono stati mascherati da un Hamilton tornato protagonista. “Abbiamo – dice l’austriaco – ancora i nostri ostacoli da affrontare, problemi di guidabilità che abbiamo avuto in tutti e tre i giorni del Gp, meno in gara, ed è qualcosa che dobbiamo risolvere”. In casa Mercedes tutto è ancora in divenire e poche sono le certezze: “È una curva di apprendimento costante. Penso che questa stagione sarà piuttosto difficile da vincere, quindi dobbiamo solo mettere insieme il tutto per essere competitivi”, conclude infatti Wolff. LEGGI TUTTO