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    Mikael Ymer polemico verso l’ITF: “Un altro giocatore all’interno della top-40 si è assentato in tre occasioni e non è successo nulla”

    Mikael Ymer SWE, 1998.09.09 – FOTO Getty Images

    Mikael Ymer è stato recentemente sospeso per 18 mesi dal circuito professionistico per non aver rispettato tre controlli antidoping e per non aver comunicato costantemente dove si trovasse alle autorità. A 24 anni, ha deciso di ritirarsi dal tennis professionistico a causa di questo episodio, ma sembra che questo pomeriggio abbia sentito il bisogno di esprimersi in termini molto diretti. Consapevole della gravità delle sue parole, ha cancellato il suo account Twitter, dove aveva pubblicato tali commenti.
    “Un altro giocatore all’interno della top-40 si è assentato in tre occasioni e non è successo nulla. Ha sostenuto che il telefono del suo hotel era guasto e per questo non ha risposto alle chiamate, ma in quel caso non hanno visto nessuna negligenza, nonostante abbiamo l’obbligo di essere reperibili. Sono felice che lui non abbia dovuto affrontare questa situazione, ma non possono guardarmi negli occhi e dirmi che questo non sia una questione di razza”, ha affermato, prima di aggiungere che la sua sospensione è avvenuta due giorni dopo aver avuto una discussione con un alto funzionario dell’ITF.

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rotterdam: Musetti supera Ymer in tre set, al prossimo turno Hurkacz

    Lorenzo Musetti

    Esordio con vittoria all’ATP 500 di Rotterdam per Lorenzo Musetti. L’azzurro supera in tre set (6-3 6-7 6-3) lo svedese Mikael Ymer con una prestazione discreta, contraddistinta da troppi alti e bassi. L’azzurro ha condotto il gioco per gran parte del match, è stato piuttosto consistente anche in difesa, ma ha sofferto di alcuni passaggi a vuoto che hanno allungato la partita. Lorenzo non ha sfruttato due match point nel secondo set (ben giocati dal rivale) e ha ceduto il tiebreak, crollando dopo un errore grave di volo. È stato bravo a non mollare mentalmente o farsi prendere dal nervosismo, tanto da iniziare a spron battuto il terzo set. Un set “caotico”, in cui è stato in vantaggio per due volte di un break, ma nel quale si è fatto subito riprendere con pessimi game di servizio dopo l’allungo. Lo strappo decisivo nel settimo game, col terzo break del parziale, finalmente consolidato con un tennis aggressivo e l’aiuto del servizio. Al prossimo turno trova Hubert Hurkacz, e servirà probabilmente ben altra consistenza per battagliare col polacco.
    L’aspetto più positivo del match odierno di Musetti è stato, oltre al successo, l’attitudine in campo. Ha giocato a tratti molto bene, altri assai meno, ma non ha mai mollato o non è crollato in lunghi momenti di pausa. Il campo ha parlato piuttosto chiaramente: a livello di tennis “puro”, Lorenzo è superiore al rivale, ha più colpi, più soluzioni tattiche, è più esplosivo, completo ed incisivo. Ma serve anche continuità per vincere più agilmente e senza rischiare di essere risucchiato in una lotta punto su punto che poteva diventare rischiosissima. Ha tenuto nei momenti caldi della partita, ha giocato con coraggio i punti decisivi, e questo è un buon passo in avanti. Tuttavia resta la macchia del tiebreak del secondo set, dove un brutto errore di volo (volée davvero comoda a campo aperto) gli è rimasto in testa, lì non è riuscito a reagire a quell’errore. Bravo invece a ripartire fortissimo nel terzo set, mettere sempre la testa avanti. Non doveva invece farsi riprendere per due volte, perché Ymer in quei due contro break non ha fatto niente di clamoroso, ha solo giocato in modo ordinato, raccogliendo gli errori di Musetti. Alla fine sono maggiori gli aspetti positivi, quindi in un momento di scarsa fiducia per Musetti, la vittoria di oggi è importantissima. “Vincere aiuta a vincere” dice un vecchio adagio.
    Dal punto di vista tattico, è stato bravo Musetti a fare la partita perché rischiava di esser invischiato nel palleggio di ritmo e uscirne a pezzi, visto che Ymer si appoggia molto bene sulla palla del rivale, fa poca fatica a spingere e ama scambi lunghi di pressione. Mikael è in ottima forma fisica (come dimostra la seminale della scorsa settimana), è velocissimo coi piedi, copre bene il campo e non lascia spazi per l’infilata. Qua è stato bravo Lorenzo: ha lavorato il punto senza fretta, senza farsi prendere dalla smania della giocata ad effetto, ma è stato pronto a spaccare lo scambio con un cambio di ritmo in lungo linea, col suo ottimo rovescio ma anche col diritto, che oggi ha funzionato bene. Un tennista così vivace coi piedi lo devi infilare soprattutto col contro piede, così ha fatto Lorenzo, a tratti molto bene. Il servizio è andato molto bene bel primo set, meno nel resto del match, e l’ha pagato. La risposta, ancora rivedibile, perché poco continua.
    Nel secondo set Ymer ha avvicinato la sua posizione alla riga di fondo, ha spinto al massimo ed il livello di gioco si è alzato. Un set più combattuto, che Musetti poteva chiudere prima. Alla fine, anche se con fatica, è riuscito a portare a casa un successo molto importante e che gli “regala” Hurkacz al secondo turno. Sarà tutt’altra partita, perché col servizio e con la risposta il polacco farà la voce grossa. Servirà una prestazione di alto livello di Lorenzo, dovrà essere pronto a giocare con grande attenzione i propri turni di servizio, e dovrà cercare di variare molto l’altezza di palla, visto che Hurkacz ama colpire “pulito”.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita

    Il match inizia con Ymer alla battuta. Avvio complicato per lo svedese, incassa un bel diritto profondo di Musetti e commette un doppio fallo. 15-40, immediate palle break per l’azzurro. Due errori in rete di Lorenzo, chance sprecate con un po’ di fretta. 1-0 Ymer. Serve Musetti, cerca di comandare col rovescio, ma Ymer si appoggia benissimo alla palla dell’azzurro e rimette traiettorie profonde e sicure. Si vede che il toscano ha bisogno di prendere l’iniziativa e muovere il gioco, l’altro non sbaglia “mai”, ma è incerto. 0-30. Un rovescio lungo linea di Lorenzo è appena largo, 0-40, tre palle break per Mikael. Cerca di forzare col diritto Musetti, prende in contro piede il rivale sulla sinistra, la tattica funziona. Cancella le tre chance allo svedese. Con 5 (ottimi) punti di fila, inclusa una smorzata, Musetti si salva e si porta 1 pari. Terzo game, sul 30 pari Musetti gioca uno scambio tatticamente perfetto: lavora ai fianchi il rivale, gli fa perdere campo colpo dopo colpo e quindi lo infila in contro piede col diritto. Altra palla break per l’azzurro. Lavora bene lo scambio “Muso”, ma un back di rovescio muore in rete. Si appoggia al rovescio Ymer, il suo colpo più sicuro, e si porta avanti 2-1, tre game piuttosto complicati. Anche il quarto game vede una palla break, è Musetti a difendersi sul 30-40. Rischia Lorenzo, palla corta e via avanti a chiudere. Schema difficilissimo, ma gli riesce, grazie alla sua mano delicata. 2 pari, tante palle break ma nessuna trasformata. Musetti quando riesce ad incidere col lungo linea mette in grave difficoltà Ymer, che invece lavora di più sulle diagonali. Lorenzo ha un’altra palla break nel quinto game, strappata con un bel diritto inside out. Serve esattamente al “T” Ymer, ma poi incappa in un orribile doppio fallo e concede la quinta palla break del match. Stavolta il BREAK arriva, lungo il diritto in avanzamento dello svedese. 3-2 e servizio Musetti. Continua a fare molti punti con la prima Lorenzo, consolida il vantaggio con un game a zero, di fatto non si è giocato, 4-2. Ora è Ymer a dover rincorrere ed incidere, ma incappa in un momento “no” col diritto, tre errori che lo condannano al 15-40 e due palle del doppio break. Non crolla Mikael, un buon diritto e poi una prima vincente. Ma non molla la presa Musetti, che costruisce un bello scambio chiuso a rete. Terza palla break del gioco, ma di nuovo non riesce a rispondere. Ymer resta aggrappato al set, 3-4. Comanda il gioco l’azzurro, a 30 si porta 5-3 e comanda anche in risposta. Disegna il campo col rovescio, avanza e viene a rete. 15-30 e poi 15-40 (errore di Ymer), due Set Point Musetti! Vola via il diritto di Ymer, 6-3 Musetti. Un ottimo primo set, ha condotto il gioco e ha servito bene l’azzurro.
    Secondo set, Musetti inizia alla battuta ma scatta male dai blocchi. Incassa un gran forcing di Ymer, per il 15-40. Ancora contro piede col diritto (sta funzionando benissimo oggi) per cancellare la prima, trova una seconda di servizio molto aggressiva sulla seconda, che manda lunga la risposta dello svedese. Con una difesa clamorosa e poi un Ace (primo del match), si salva “Muso”, 1-0. Ymer è molto aggressivo, gioca con i piedi più vicini alla riga di fondo e apre molto l’angolo. Lorenzo subisce l’assalto del rivale, 0-30 e poi 0-40 (rovescio out), tre PB da difendere. Si appoggia al suo rovescio l’azzurro, cambia ritmo e spacca lo scambio. Ymer sbaglia malamente la risposta sul 30-40, su di una seconda non così profonda di Musetti. Grande lotta in campo in questo game, Mikael cerca la massima velocità nello scambio, Lorenzo è costretto a difendersi e sbaglia ancora. Quarta palla break del gioco… Stavolta cede il servizio l’azzurro, dopo un lungo scambio è largo un diritto lungo linea. BREAK Ymer, 2-1 e servizio. Lorenzo torna a spingere col diritto e approfitta di un doppio fallo di Ymer, per il 15-30. Ottimo Musetti, inchioda a destra col diritto Ymer e lo forza all’errore. 15-40! Un erroraccio col diritto condanna lo svedese, BREAK Musetti, 2 pari, che trova un buon game di servizio e sale 3-2. Meno errori col diritto, più incisivo sul lungo linea (come nel primo set). Mikael sbaglia malamente due diritti banali nel sesto game, si va ai vantaggi. Cerca di essere aggressivo Lorenzo, ma salta troppo su di un diritto cross, gli muore largo. Doppio fallo Ymer… sembra in confusione adesso lo svedese, è il momento di accelerare per “Muso”, ma sbaglia un colpo di costruzione. C’era lo spazio per scappare via, invece lo score è 3 pari. Sul 30-15 arriva lo scambio più lungo e duro del match, Musetti lo vince, di forza, e urla per far sentire il momento al rivale. Uno scambio molto importante, è il segnale di come Lorenzo ci sia con testa, sia lì pronto a lottare senza cercare la “giocata” per uscire dalla lotta. Con una prima esterna Lorenzo si porta 4-3. Trova finalmente un game facile di battuta Ymer, 4 pari. Si entra nella fase calda del set. Buon game anche per l’azzurro, 5-4. Ora Ymer è con le spalle al muro. Inizia bene, buona risposta, e poi trova una difesa clamorosa Lorenzo, per il 15-30, a due punti dal match. E niente prima in campo… sbaglia però Musetti un rovescio di scambio. Erroraccio di Ymer col diritto, di metri lungo. Match Point Musetti!!! Ace! Che modo per annullare il MP… (col secondo Ace del suo match). Spinge Mikael, viene a rete con un rovescio cross, ma il passante in back, basso e preciso, manda KO la volée di Ymer. Secondo Match Point. Prova a smorzata lo svedese, da tre quarti campo, è ben giocata e sorprende l’azzurro. 5 pari. Non si scompone Lorenzo per le due chance non trasformate, con un game perfetto si porta 6-5. Anche Ymer è solido, 6 pari, il parziale si decide al tiebreak. Un nastro porta via il rovescio di Musetti, mini break immediato per lo svedese. Si riprende subito il punto l’azzurro con una risposta letteralmente sulla riga, 1 pari. Altro punto per Musetti, sposta l’inerzia da difesa ad attacco col rovescio lungo linea, 2-1 e serve l’azzurro. NOOO! Erroraccio sotto rete di Lorenzo, che non chiude una palla facile su di un recupero del rivale. 2 pari. Un errore che paga caro, spinge col rovescio Ymer e si porta 3-2. Gran punto quello del 4-2, vinto da Mikael con un’accelerazione lungo linea dopo uno scambio durissimo. 5-2 Ymer, avanti a prendersi il punto. Accusa il momento l’azzurro, un diritto malamente in rete gli costa il 2-6, 4 Set Point per Ymer. Annulla il primo con un serve and volley perfetto, ma ne restano 3… Gran diritto in risposta di Lorenzo, 4-6. Una prima esterna perfetta è risposta out. 7-4 Ymer, si va al terzo set. Peccato per i due Match Point non trasformati dall’azzurro, e per quella volée orribile che mentalmente gli è costata il tiebreak.
    Terzo set, Ymer alla battuta. Scarica subito una risposta rabbiosa l’azzurro, e un paio di errori dello svedese lo portano a palla break. Ottima prima “in pancia”, Mikael la cancella. Vince una schermaglia difensiva Lorenzo, altra palla break. Lungo scambio sulla diagonale di rovescio, quindi un bel cambio col diritto lungo linea di “Muso” gli vale il BREAK. 1-0 e servizio. Non sfrutta il momento l’azzurro, sbaglia e crolla 0-40. Chiude con un brutto doppio fallo, a zero concede il contro BREAK, 1 pari. Riattacca la spina Musetti in risposta, spinge forte col diritto per il 15-30. Non riesce a concretizzare l’azzurro, con un Ace Ymer si porta 2-1. Solido ora Musetti, 2 pari, e lavora in risposta, portandosi 0-30. Sbaglia un paio di palle, ma sul 30 pari trova uno strappo lungo linea di rovescio da cineteca, che gli vale la palla break. Accorcia troppo col back l’azzurro, Ymer entra in campo e chiude col diritto. Rovina tutto col doppio fallo, e seconda PB del game. Lungo scambio, il primo a sbagliare è l’azzurro col rovescio. Si rifà subito con un vincente cross di rovescio splendido, e terza palla break. Rischia un serve and volley improvviso Ymer, ma non si fa sorprendere l’azzurro che lo infila. BREAK Musetti, di nuovo avanti 3-2 e servizio. Come in apertura, strappato il vantaggio commette errori. Dopo un Ace, si lamenta Lorenzo per la palla “che non va”, e crolla 15-40. Si butta avanti lo svedese e il passante di Musetti è lungo. BREAK Ymer, 3 pari. Si lotta su ogni palla, la partita adesso è più ricca di errori che giocate di qualità. Un altro errore di Ymer gli costa una palla break sul 30-40. Gran passante di Lorenzo, violento, preciso! BREAK Musetti, di nuovo avanti, 4-3 e servizio. Si butta avanti il toscano, anche se sfuggire ai lunghi scambi (il match è stato intenso, oltre che ora bello lungo). Ymer resta con le unghie aggrappato al match, rischia anche l’accelerazione di rovescio lungo linea, per il 30 pari. Musetti entra col diritto, un affondo coraggioso, poi chiude col rovescio in avanzamento. 5-3 Musetti, finalmente nel set ha consolidato un vantaggio. Musetti vuole chiuderla qua: spinge col diritto e chiude proprio con un “dirittone” vincente inside out. Un match che si poteva chiudere prima, ma conta l’aver retto nei momenti difficili. Al prossimo turno un avversario assai più consistente, Hurkacz.

    ATP Rotterdam Lorenzo Musetti666 Mikael Ymer373 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 3M. Ymer 0-15 0-30 0-405-3 → 6-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3M. Ymer 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-3 → 4-3L. Musetti 15-0 ace 15-15 15-30 15-403-2 → 3-3M. Ymer 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A df 40-40 40-A2-2 → 3-2L. Musetti 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2M. Ymer 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-40 ace1-1 → 1-2L. Musetti 0-15 0-30 0-40 df1-0 → 1-1M. Ymer 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 1-1* 2*-1 2*-2 2-3* 2-4* 2*-5 2*-6 3-6* 4-6*6-6 → 6-7M. Ymer 15-0 30-0 40-06-5 → 6-6L. Musetti 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5M. Ymer 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-4 → 5-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-4 → 5-4M. Ymer 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3M. Ymer 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-403-2 → 3-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-2 → 3-2M. Ymer 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-401-2 → 2-2L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A1-1 → 1-2M. Ymer 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Ymer 0-15 df 15-15 15-30 15-405-3 → 6-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3M. Ymer 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-2 → 4-3L. Musetti 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2M. Ymer 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A df2-2 → 3-2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2M. Ymer 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1M. Ymer 15-0 15-15 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1
    2 ACES 31 DOUBLE FAULTS 756/87 (64%) FIRST SERVE 74/126 (59%)38/56 (68%) 1ST SERVE POINTS WON 45/74 (61%)14/31 (45%) 2ND SERVE POINTS WON 21/52 (40%)9/12 (75%) BREAK POINTS SAVED 13/20 (65%)14 SERVICE GAMES PLAYED 1629/74 (39%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 18/56 (32%)31/52 (60%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 17/31 (55%)7/20 (35%) BREAK POINTS CONVERTED 3/12 (25%)16 RETURN GAMES PLAYED 1417/23 (74%) NET POINTS WON 12/22 (55%)30 WINNERS 2136 UNFORCED ERRORS 4352/87 (60%) SERVICE POINTS WON 66/126 (52%)60/126 (48%) RETURN POINTS WON 35/87 (40%)112/213 (53%) TOTAL POINTS WON 101/213 (47%)205 km/h MAX SPEED 208 km/h191 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 184 km/h152 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 151 km/h LEGGI TUTTO

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    La Svezia, finalmente, sorride

    Mikael Ymer

    Che settimana per i fratelli Ymer. Elias è approdato in semifinale all’ATP Pune, sconfiggendo ieri il nostro Stefano “Steto” Travaglia. Ma il successo più importante nella sua settimana magica è stato quello su Aslan Karatsev, il “bombardiere” russo, incappato nella velocità di Ymer e in una giornata troppo fallosa col diritto.
    Mikael ieri sera ha sconfitto il “padrone” di Montpellier, Richard Gasquet, in tre set, approdando anch’egli alla semifinale del torneo francese, dove affronterà Sasha Zverev per un posto in finale. Match a dir poco arduo, ma resta una splendida settimana per lo svedese di origine etiope.
    Due fratelli in semifinale nella stessa settimana. Non accadeva dal 2017, quando i due Zverev giocarono le “semi” in due tornei su erba (Mischa a Stoccarda, Sasha a s-Hertogenbosch). Che ora due “Bro” ci siano riusciti addirittura in due continenti diversi credo proprio sia una totale novità.
    Una bella storia quella della famiglia Ymer, cresciuta nella fredda Svezia ma con origini negli altipiani etiopi. L’ambizione di cambiare vita di Wondwosen, il papà dei ragazzi, è stata premiata. Buon atleta nei 10.000 metri e anche calciatore, si sposta nella piccola Skara, nella zona di Göteborg, nel 1987. Si sposa, nascono tre figli, che vengono presto mandati sulla pista di atletica. Ma Elias si innamora della racchetta – in Svezia, nonostante la crisi tecnica, si gioca ancora molto a tennis – e la sua passione irrefrenabile contagia anche Mikael e il più piccolo Rafael, che adesso sta disputando tornei ITF ed è discretamente promettente.
    Finalmente torna a sorridere la Svezia, paese nevralgico nel mondo del tennis dai primi anni ’70 con l’esplosione di Borg sino ai primi anni 2000, con Robin Soderling a tirare la carretta (e fare due finali Slam a Parigi, 2009 e 2010) di un movimento che era di fatto già estinto. Si è dibattuto molto sulla crisi dei vichinghi. Un vero caso, un modello che è stato addirittura “studiato” da altre federazioni per far sì di non ripetere una simile debacle. Incredibile che una nazione così piccola ma così efficiente, capace di produrre una quantità enorme di ottimi giocatori e ben 25 Slam in singolare maschile (Borg, Wilander, Edberg, Johansson) sia letteralmente scomparsa dai radar del tennis di vertice. Sfortuna (“Pim Pim Johansson e Vinciguerra ko da giovani, soprattutto il primo era più di una promessa) ma anche molti errori commessi. “Ad un certo punto, credevamo che il sistema andasse avanti da solo. Non ci eravamo resi conto che il mondo stava cambiando, quello del tennis e socialmente nel sotto paese. Ci ha colto di sorpresa e non siamo riusciti a riorganizzarci” fece così mea culpa uno dei presidenti della fertennis nordica in un’intervista di qualche anno fa.
    Adesso con la simpatica famiglia Ymer, la Svezia torna finalmente in prima pagina, almeno questa settimana. Aspettando di valutare le qualità del giovane Rafael (classe 2006), con Elias e Mikael ha trovato due buoni tennisti. Soprattutto Mikael, che brilla per la velocità in campo, un ottimo tempo sulla palla soprattutto col rovescio e un tennis d’incontro piuttosto efficace. Difficile pensare che possa ambire a grandissimi trofei, ma è un buon giocatore, che può stazionare nel range tra il 50esimo e il 100esimo posto nel ranking. Sembrano più definiti i limiti di Elias, fisico più potente ma con colpi meno rapidi e incisivi. Grazie alla semifinale a Pune potrà riavvicinarsi alla top 100, sperando finalmente di entrarvi (ha un best ranking di 105 nel 2018).
    È presto per gridare al ritorno dei vichinghi, il tennis svedese è quasi nullo al di fuori degli Ymer, incluso il giovane Leo Borg del quale si parla molto (ovviamente) ma con ancora tutto da dimostrare. Tuttavia fa piacere tornare a parlare di una nazione che ha regalato campioni indimenticabili ed è stata capace di alimentare per oltre 30 anni uno dei movimenti più interessanti e prolifici. Con maestri molto preparati ed una visione molto chiara dell’impostazione tecnica, orde di giovani svedesi hanno invaso i tornei giovanili, viaggiando per settimane in gruppo, diventando molto amici e stimolandosi a vicenda, per una crescita a tratti irrefrenabile. A metà anni ’80 ci sono state settimane in cui la Svezia ha avuto 4 top 10 e oltre 10 top 100, incredibile per una nazione con dieci milioni di anime. Vittorie in Davis e un incredibile Grande Slam svedese nel 1988 con Wilander ed Edberg.
    La speranza è che l’esempio degli Ymer e il lavoro di alcune accademie formate dai giocatori di quel periodo (come la GTGT di Norman e Kulti) possano rinvigorire un paese che ha dato tantissimo al nostro sport.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Thompson e Ymer litigano alla fine della loro partita nel torneo di Washington

    Jordan Thompson e Mikael Ymer hanno avuto un momento molto caldo ieri sera nell’ATP 500 di Washington, ed è dovuto scendere anche il Giudice di Sedia alla fine del loro match. Lo svedese ha vinto, ma la partita ha avuto una serie di situazioni controverse negli ultimi minuti, che hanno lasciato entrambi i giocatori furiosi.
    Sul penultimo punto, Thompson pensava che la palla avesse colpito due volte il lato del campo di Ymer prima di restituirla ed era furioso per questo errore. L’arbitro non l’ha visto, lo svedese non l’ha ammesso e la situazione è diventata molto ma molto tesa… LEGGI TUTTO

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    Mikael Ymer all’ATP: “Non importa da dove vieni, ma l’impegno che ci metti”

    Mikael Ymer

    Il 21enne svedese Mikael Ymer ha rilasciato un’interessante intervista al sito ufficiale dell’ATP, in cui racconta il suo approccio al tennis e alla vita. Nonostante la giovane età, Mikael sembra un ragazzo assai maturo e con obiettivi che vanno ben oltre i successi sportivi.
    “Gioco per me stesso, ma anche per la mia famiglia, il mio paese e, perché no, anche per la prossima generazione di ragazzi. E’ qualcosa a cui penso molto spesso. Non mi riferisco solo ai prossimi giovani tennisti svedesi, sarei molto felice di diventare una ispirazione per tutti i giovani del mio paese, essere un esempio di come lottare e avere un sogno, dando tutto per raggiungerlo. Vorrei poter spingere a credere in se stessi e che non importa da dove vieni o quale sia il tuo background o le possibilità economiche. Devi prenderti un rischio e darci dentro per raggiungerlo”.
    La famiglia Ymer è originaria dell’Etiopia. Il padre Wondwosen ha un passato da calciatore e lavora in un’impresa di lattici, mentre la madre Kelem è dottoressa. Vivono a Stoccolma, ben integrati nella capitale svedese. Il padre aveva iniziato i due figli al calcio, ma ben presto il tennis prese il sopravvento, soprattutto grazie al fratello Elias, più grande di Mikael (best ranking a ridosso della top100 ATP un paio d’anni fa); incuriosito dallo sport della racchetta – in un’epoca di crisi nerissima per il tennis scandinavo dopo i fasti degli anni 70-00 – Mikel ha seguito le orme del fratello, scoprendo di aver un certo talento e iniziando il percorso verso il tennis Pro.

    “Credo che il tennista abbia una mentalità che lo spinge a pensare a se stesso, e non solo per il fatto che il tennis sia uno sport individuale. Ma la cosa più importante, e che non dimentico mai, è restare un bravo ragazzo. Per me è fondamentale comportarmi bene ed avere buoni rapporti con tutti” racconta Mikael.
    Per il 21enne, Stefan Edberg resta la principale fonte di ispirazione: “Il modo in cui ha condotto la sua carriera e l’umiltà con cui si è sempre presentato a tutti lo rendono ai miei occhi una vera leggenda ed esempio. Lui tratta tutti allo stesso modo, ed è sempre estremamente cordiale e gentile, non solo con me ma anche con tutta la mia famiglia. E’ una persona straordinaria”.
    Ymer è uno dei giovani maggiormente cresciuti nel 2019, entrando nei migliori 70 giocatori del ranking, ma crede di aver ancora moltissimo da imparare: “Ho solo 21 anni, non posso pensare di conoscere già tutto quel che serve, soprattutto come persona. Ci sono molte cose su cui sto lavorando quando non sono in campo e sto cercando di capire che tipo di persona voglio diventare. Sto vivendo molte esperienze, ma la mia speranza è quella di arrivare un giorno ad appendere la racchetta al chiodo ed essere ricordato non solo come un ragazzo che aveva talento per colpire una pallina gialla… Come arrivarci? Non sono ancora sicuro del percorso, ci vorrà del tempo, ma la cosa principale è arrivare ad essere una persona che possa esser presa ad esempio”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO