More stories

  • in

    Tony Arbolino: “Ci vuole tempo, la Moto2 è totalmente diversa dalla Moto3”

    ROMA – Dopo aver dato l’addio a IntactGP, Tony Arbolino difenderà i colori Marc VDS. Per il pilota lombardo sarà un anno importante il 2022, soprattutto dopo aver acquisito la giusta esperienza nella categoria intermedia del motomondiale: “La mia prima stagione in Moto2 è stata a tratti complessa, ma ho imparato davvero molto – ammette -. Ci sono stati certo alti e bassi, non posso negare che mi aspettavo qualcosa di più: pensavo di arrivare a lottare per il podio in alcune gare, ma non è stato possibile. La Moto2 è totalmente diversa dalla Moto3, ci vuole tempo per capire il peso, la potenza, le gomme, oltre ad un livello molto alto come piloti. Spetta poi al pilota fare quel passo finale.”
    “Credo di avere talento”
    In un’intervista mandata da Elf Marc VDS Racing Team, Arbolino si è detto soddisfatto del cambio di team: “Sono fiero di far parte di questo progetto e decisamente motivato a renderlo un successo. Penso di essere un buon pilota. Quando devo, so essere sia aggressivo che costante. Credo di avere talento, ma ora devo dimostrare cosa sono capace di fare. Sam Lowes? È un riferimento nella categoria: voglio usare la sua esperienza, so che può aiutarmi molto.Obiettivi?Un altro passo avanti come pilota e migliorare dove devo”, conclude.  LEGGI TUTTO

  • in

    Moto2, Tony Arbolino: “Stagione complessa, ma ho imparato tanto”

    ROMA – Tony Arbolino difenderà i colori Marc VDS dopo aver dato l’addio a IntactGP. Per il pilota lombardo sarà un anno importante il 2022, soprattutto dopo aver acquisito la giusta esperienza nella categoria intermedia del motomondiale: “La mia prima stagione in Moto2 è stata a tratti complessa, ma ho imparato davvero molto – ammette -. Ci sono stati certo alti e bassi, non posso negare che mi aspettavo qualcosa di più: pensavo di arrivare a lottare per il podio in alcune gare, ma non è stato possibile. La Moto2 è totalmente diversa dalla Moto3, ci vuole tempo per capire il peso, la potenza, le gomme, oltre ad un livello molto alto come piloti. Spetta poi al pilota fare quel passo finale.”
    “Lowes è un riferimento”
    In un’intervista mandata da Elf Marc VDS Racing Team, Arbolino si è detto soddisfatto del cambio di team: “Sono fiero di far parte di questo progetto e decisamente motivato a renderlo un successo. Penso di essere un buon pilota. Quando devo, so essere sia aggressivo che costante. Credo di avere talento, ma ora devo dimostrare cosa sono capace di fare. Sam Lowes? È un riferimento nella categoria: voglio usare la sua esperienza, so che può aiutarmi molto.Obiettivi?Un altro passo avanti come pilota e migliorare dove devo”, conclude.  LEGGI TUTTO

  • in

    Moto2, Aki Ajo esalta Acosta: “È già a pochi decimi dai primi”

    ROMA – Arrivato da rookie, Pedro Acosta si è preso la scena aggiudicandosi lo scorso campionato di Moto3. Un exploit da record, dato che è la prima volta che un pilota si impone all’esordio nella minore delle classi del Motomondiale. 18 anni da compiere nel 2022, in vista della nuova stagione lo spagnolo ha dovuto anche resistere alla tentazione di passare direttamente in MotoGp. Il pilota nativo di Mazarron, invece, nella prossima stagione sarà impegnato in Moto2, difendendo ancora i colori del Team Ajo, con i quali è già sceso in pista nei test di Jerez. 
    Ajo è soddisfatto: “Ma ci sono dettagli da curare” 
    E dopo i primi giri con la nuova moto, il team principal Aki Ajo ha già speso parole di elogio per il proprio gioiellino. “Non ha commesso errori ed è migliorato passo dopo passo. Anche se i tempi ovviamente non erano importanti in questa prima fase di approccio alla nuova categoria, è stato già a pochi decimi dai migliori”, le parole del manager scandinavo a Speedweek.com. Ancora su Acosta, Ajo ha aggiunto: “Si è preparato al salto nella nuova categoria allenandosi con moto stradali da 600 cc. Ovviamente ha avuto sensazioni molto diverse da quelle della Moto3, ci sono tanti dettagli da curare se si vuole essere al top nella categoria, ma siamo molto soddisfatti di questa prima sessione di test”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Moto2, Baldassarri: “Sono quasi arrivato a odiare il paddock”

    ROMA – Lorenzo Baldassarri, intervistato da “Motosprint”, ha raccontato le grandi difficoltà dell’ultima stagione di Moto2. Il pilota classe 1996, nel 2021 in forza al team Forward Racing, ha chiuso con soli tre punti all’attivo e un quattordicesimo posto come miglior risultato stagionale. “Sto bene, ma dopo una stagione così difficile tutto si complica – ha detto -. Chi non è all’interno di questo mondo e guarda solo i risultatisi starà chiedendo se sono ancora capace ad andare in moto, ma io sono tranquillo con me stessoperché so di essere ancora in grado, anche se in questo 2021 le cose sono andate davvero male. Ho un amore spassionato per le moto, ma quest’anno sono quasi arrivato ad odiare il paddock ed il motorsport”.
    Gli obiettivi per il futuro
    Una situazione difficile quella in cui si trova Baldassarri, che ha analizzato le opzioni per la prossima stagione: “Il mio desideriosarebbe quello di restare in Moto2 per continuare ad inseguire il sogno MotoGp, ma al momento mi pare difficile. L’alternativa numero due sarebbe la Superbike, ma anche qui pare non vi siano più selle. Certamente non vorrei stare fermo, tanto cheaccetterei anche una buona moto al CEV Moto2,con qualche wild card nel mondiale: un passo indietro per farne due avanti. Nella posizione in cui mi trovopiuttosto che portare soldi ai team preferisco tornare a lavorare – ha concluso -. Intanto sono tornato a studiare:mi sono sempre detto che prima o poi avrei finito il liceo scientifico, ed ora lo sto facendo. Diciamo che l’unica cosa positiva di questa stagione è che mi ha regalato tanta tempra, con la quale sto affrontando la scuola con un altro piglio”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, ira Fernandez contro Gardner: “Il campione morale Moto2 sono io”

    ROMA – Raul Fernandez, vice campione del mondo in Moto2 alle spalle di Remy Gardner, si scaglia contro l’iridato australiano, suo compagno di squadra in Moto2 e ora anche in MotoGp nel team KTM Tech3. Lo spagnolo sostiene, in un’intervista a “motorsport.com”, di essere lui il “campione morale della Moto2”, tesi sostenuta citando di numeri, giri veloci e pole conquistate durante la stagione appena trascorsa. Non solo, Fernandez, a Jerez come tutti i piloti alle prese con i  consueti, attacca anche il team Red Bull KTM Ajo: “Nessuno sapeva come guidarci – ha dichiarato il 21enne – ed è per questo che non abbiamo conquistato il titolo. Il problema è che tutta la mia squadra era inesperta. Doveva esserci una figura leader e invece c’era chi metteva ostacoli sul nostro percorso: era come nuotare controcorrente”.
    Fernandez: “Il gelo nel box dopo Austin”
    Raul Fernandez descrive con frasi impietose il clima nel team di Aki Ajo: “Nonostante le pietre messe sul nostro cammino, io e i miei meccanici abbiamo combattuto tutti sulla stessa barca. Quando ho vinto ad Austin ed eravamo sul podio a festeggiare c’erano persone nel box che stavano zitte e non applaudivano. Quando sei un pilota, hai bisogno di persone che credano in te e non che ti impediscano di raggiungere l’obiettivo”. E infine la staffilata finale a Gardner: “È facile dirsi campione quando hai corso per sei anni sempre in Moto2. Non sei stato il più bravo, ma sei solo quello che alla fine non è stato ostacolato”. La replica seccata dell’australiano non ha tardato ad arrivare: “Chi è il campione? Lui può pensare quello che vuole, sono solo str****te”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Raul Fernandez a valanga contro Gardner: “Io campione morale Moto2”

    ROMA – Sono pesanti come macigni le parole che il vice campione del mondo Raul Fernandez scaglia contro Remy Gardner, suo compagno di squadra in Moto2 e ora anche in MotoGp nel team KTM Tech3. Lo spagnolo sostiene, in un’intervista a “motorsport.com”, di essere il “campione morale della Moto2”, tesi sostenuta a suon di numeri, giri veloci e pole conquistate durante la stagione appena trascorsa. Non solo, Fernandez, alle prese come tutti i piloti con i test di Jerez, ne ha anche per il team Red Bull KTM Ajo: “Nessuno sapeva come guidarci – ha dichiarato il 21enne – ed è per questo che non abbiamo conquistato il titolo. Il problema è che tutta la mia squadra era inesperta. Doveva esserci una figura leader e invece c’era chi metteva ostacoli sul nostro percorso: era come nuotare contro corrente”.
    Fernandez: “Dopo Austin il gelo nel box”
    C’è una frase che forse più di tutte rende l’idea di quello che, secondo Fernandez, fosse il clima nel team di Aki Ajo: “Nonostante le pietre messe sul nostro cammino, io e i miei meccanici abbiamo combattuto tutti sulla stessa barca. Quando ho vinto ad Austin ed eravamo sul podio a festeggiare c’erano persone nel box che non aprivano bocca, né applaudivano. Quando sei un pilota, hai bisogno di persone che credano in te e non che ti impediscano di raggiungere l’obiettivo”. E infine la stoccata finale a Gardner: “È facile dirsi campione quando hai corso per sei anni sempre nella stessa categoria. Non sei stato il più bravo, ma sei solo quello a cui non hanno messo i bastoni fra le ruote”. Non si è fatta attendere la replica stizzita dell’australiano: “Chi è il campione? Lui può pensare quello che vuole, sono solo str****te”. LEGGI TUTTO

  • in

    Moto2, Gp Valencia: Raul Fernandez trionfa ma il titolo va a Gardner

    VALENCIA – Il Gran Premio di Valencia di Moto2 viene conquistato da Raul Fernandez. In Spagna, sul circuito Ricardo Tormo, il pilota in sella alla Kalex trionfa nell’ultimo appuntamento stagionale, ma non basta per aggiudicarsi il titolo. Il Mondiale finisce infatti nelle mani dell’australiano Remy Gardner (Kalex) che grazie al decimo posto mantiene un gap di 4 punti sull’iberico. Completano il podio della gara odierna Fabio Di Giannantonio (Kalex) e Augusto Fernandez (Kalex). Tra gli italiani c’è il solo Celestino Vietti in top-10 (quarto sulla Kalex). 
    La top-10 della Moto2
    1. Raul Fernandez (Esp) Kalex in 25’38”612 2. Fabio Di Giannantonio (Ita) Kalex +0”5173. Augusto Fernandez (Esp) Kalex +0”7864. Celestino Vietti (Ita) Kalex +2”3935. Aron Canet (Esp) Boscoscuro +4”9786. Xavi Vierge (Esp) Kalex +5”0917. Sam Lowes (Gbr) Kalex +5”4158. Jorge Navarro (Esp) Boscoscuro +5”8089. Marcel Schrotter (Ger) Kalex +7”94110. Remy Gardner (Aus) Kalex +9”112 LEGGI TUTTO

  • in

    Moto2, Raul Fernandez vince a Valencia ma non basta: titolo a Gardner

    VALENCIA – Raul Fernandez si aggiudica il Gran Premio di Valencia di Moto2. In Spagna, sul circuito Ricardo Tormo, il pilota in sella alla Kalex trionfa nell’ultimo appuntamento stagionale, ma non basta per aggiudicarsi il titolo. Il Mondiale finisce infatti nelle mani dell’australiano Remy Gardner (Kalex) che grazie al decimo posto mantiene un gap di 4 punti sull’iberico. Completano il podio della gara odierna Fabio Di Giannantonio (Kalex) e Augusto Fernandez (Kalex). Tra gli italiani c’è il solo Celestino Vietti in top-10 (quarto sulla Kalex). 
    La classifica della gara
    1. Raul Fernandez (Esp) Kalex in 25’38”612 2. Fabio Di Giannantonio (Ita) Kalex +0”5173. Augusto Fernandez (Esp) Kalex +0”7864. Celestino Vietti (Ita) Kalex +2”3935. Aron Canet (Esp) Boscoscuro +4”9786. Xavi Vierge (Esp) Kalex +5”0917. Sam Lowes (Gbr) Kalex +5”4158. Jorge Navarro (Esp) Boscoscuro +5”8089. Marcel Schrotter (Ger) Kalex +7”94110. Remy Gardner (Aus) Kalex +9”112 LEGGI TUTTO