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    MotoGp, Beirer: “Sanchez? Non perde occasione per inveire contro di noi”

    ROMA – La MotoGp è in preda ai primi sussulti del mercato piloti. I team manager, i piloti e i loro procuratori stanno parlando per porre le basi in vista del 2023 e non sempre gli scambi fra le parti sono amichevoli. Come nel caso del negoziato tra l’agente di Remy Gardner, rookie in KTM, Paco Sanchez e i l numero uno del box austriaco, Pit Beirer, che non ha certo usato toni cordiali nella sua intervista a “Speedweek”: “Non perde occasione per attaccarci. Si lamenta del contratto che abbiamo offerto al suo pilota per il 2023. A causa di ciò ho avuto problemi, perché Gardner e Fernandez degli esordienti. Serve tempo per i primi risultati”.
    Beirer contro i procuratori
    “In una fase del genere non vogliamo manager come il signor Paco Sanchez – ha aggiunto Beirer -. Certi procuratori sono la più grande piaga che abbia colpito il paddock dopo la pandemia di Covid”. L’accusa poi prosegue: “Sanchez dice che noi non facciamo un buon lavoro. Ma ricordo che Hervé Poncharal è in questo paddock da 30 anni, è stato Presidente IRTA, ha più di 50 dipendenti: è un professionista. L’intenzione è continuare con Gardner, ma se il suo manager non ci punzecchiasse costantemente sui media sarebbe meglio. Sarà una scelta del pilota se poi non vorrà continuare. Ma da come parla il suo manager si capisce che noi non siamo per loro un team di prima scelta”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Beirer: “Per Sanchez ogni occasione è buona per insultarci”

    ROMA – Il mercato piloti della MotoGp si fa incandescente nella settimana che precede i giorni che porteranno poi il paddock al Mugello. I team manager, i piloti e i loro procuratori stanno intavolando le trattative per fare chiarezza sul 2023 e non sempre gli scambi fra le parti sono amichevoli. Come nel caso del negoziato tra l’agente di Remy Gardner, rookie in KTM, Paco Sanchez e i l numero uno del box austriaco, Pit Beirer, che non ha certo usato toni cordiali nella sua intervista a “Speedweek”: “Non perde occasione per attaccarci. Si lamenta del contratto che abbiamo offerto al suo pilota per il 2023. A causa di ciò ho avuto problemi, perché Gardner e Fernandez degli esordienti. Serve tempo per i primi risultati”.
    L’accusa di Beirer
    “In una fase del genere non vogliamo manager come il signor Paco Sanchez – ha aggiunto Beirer -. Certi procuratori sono la più grande piaga che abbia colpito il paddock dopo la pandemia di Covid”. L’accusa poi prosegue: “Sanchez dice che noi non facciamo un buon lavoro. Ma ricordo che Hervé Poncharal è in questo paddock da 30 anni, è stato Presidente IRTA, ha più di 50 dipendenti: è un professionista. Vorremmo continuare con Gardner, ma se il suo manager non ci attaccasse costantemente sui media sarebbe meglio. Se poi il pilota non vorrà stare con noi, sarà una sua scelta. Ma capisco da come parla il suo manager che noi non siamo il partner preferito”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Stoner: “Dopo le vittorie nei Gp feste esagerate dei piloti europei”

    ROMA – Casey Stoner ha raccontato un altro aneddoto riguardante i propri rivali di una volta. Questa volta l’australiano è infatti tornato, ai microfoni del podcast Gypsy Tales, sull’atteggiamento dei pilori europei, come Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo: “Tutto era pianificato per la festa dopo un Gran Premio, a partire dall’outfit. Si preparavano molto e l’obiettivo era mostrare all’avversario che aveva perso. Questo mi ha influenzato, ma non tanto per le celebrazioni in sé, quanto le cose che poi succedevano sul podio. Sembrava che il vincitore avesse conquistato il Mondiale e non solo una gara”.
    Il racconto di Stoner
    Festeggiamenti esagerati che, per il due volte campione del mondo in MotoGp, non erano però sono espressione di gioia per una gara vinta, ma che servivano a sottolineare il fallimento sportivo dell’avversario. “I giochetti mentali mi hanno sorpreso perché erano insoliti, ma da ciò ho imparato tanto. Io però ero contento per i miei avversari quando vincevano, anche se loro non lo capivano. Lorenzo e Pedrosa mi domandavano il motivo della mia felicità per le loro vittorie. Loro erano sospettosi, ma a me non importava delle loro strategie mentali”, ha infatti detto, concludendo, Stoner. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Stoner: “Da piloti europei festeggiamenti esagerati dopo Gp vinti”

    ROMA – Non è la prima volta che la visione di Casey Stoner si scontra con quella dei piloti europei, il cui atteggiamento dopo le vittorie non è piaciuto all’ex Ducati. L’australiano ha infatti criticato l’atteggiamento dei suoi rivali del continente, come Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, ai microfoni del podcast Gypsy Tales: “Tutto era pianificato per la festa dopo un Gran Premio, a partire dall’outfit. Si preparavano molto e l’obiettivo era mostrare all’avversario che aveva perso. Questo mi ha influenzato, ma non tanto per le celebrazioni in sé, quanto le cose che poi succedevano sul podio. Sembrava che il vincitore avesse conquistato il Mondiale e non solo una gara”.
    Le parole di Stoner
    Festeggiamenti esagerati che per Stoner non erano però sono espressione di gioia per una gara vinta, ma che servivano a sottolineare il fallimento sportivo dell’avversario. “I giochetti mentali mi hanno sorpreso perché erano insoliti, ma da ciò ho imparato tanto. Io però ero contento per i miei avversari quando vincevano, anche se loro non lo capivano. Ricordo che Lorenzo e Pedrosa mi chiedevano perché fossi veramente contento per i loro trionfi. Loro invece avevano sospetti, ma io delle loro strategie mentali non volevo sapere nulla”, ha infatti concluso il due volte campione del mondo in MotoGp. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pramac Racing: presentate le nuove moto

    ROMA –  Il team Pramac Racing si rivela oggi al pubblico. Il team motorizzato Ducati proporrà in MotoGp ancora la coppia formata da Johann Zarco e Jorge Martin. Grazie a loro, l’anno scorso sono arrivati in casa Pramac il titolo di miglior team indipendente, il premio Rookie of the year (Martin) e il titolo di miglior pilota indipendente (Zarco). Con il passaggio di Fabiano Sterlacchini e Francesco Guidotti in KTM, l’ad del gruppo Pramac, Paolo Campinoti, ha ingaggiato Paolo Calabresi (nuovo team manager) e Fonsi Nieto (nuovo direttore sportivo). “Guidotti – ha detto Campinoti – ha dato il suo grande contributo, ma abbiamo una margine per migliorare ulteriormente i risultati dell’anno scorso”.
    Cambio al vertice
    “Avere Calabresi – ha proseguito Campinoti – è fantastico e con lui raggiungeremo un livello alto. Mentre Nieto è da sempre nel motorsport e la sua esperienza giocherà un ruolo importante”. A prendere la parola dalla sede toscana di Pramac Racing è poi proprio Calabresi, che ha detto: “Mi sento ancora giovane e sono curioso di vivere questa nuova avventura. Non sarà facile, ma questa nuova sfida è eccitante soprattutto se affrontata accanto a questi piloti spettacolari, pronti a guidare queste moto. Abbiamo ragazzi straordinari in scuderia e non vedo l’ora di tornare in pista”. Oltre ai nuovi manager, sono state infatti presentate anche le livree, che potranno tra non molto assaggiare l’asfalto. Tutto il team Pramac è infatti pronto a volare a Sepang, per il primo appuntamento ufficiale della stagione: i test ufficiali al via questo fine settimana. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro elogia Marquez: “Un genio in pista”

    ROMA – Per tutti i piloti della MotoGp questa fase dell’anno è cruciale. Ci si prepara al meglio per la prossima stagione, sperando che possa andare meglio di quella passata, come fa Pol Espargaro. Il pilota della Honda, che nel 2020 ha lasciato la KTM, ha infatti fatto fatica al suo anno di esordio con l’Ala Dorata, concluso alla 12 posizione nella classifica finale. Anche Marc Marquez, suo compagno di scuderia, non è riuscito a imporsi nel motomondiale, complice l’infortunio al braccio e il ritorno della diplopia, ora in via di miglioramento. “Non credo che la scorsa moto sia stata costruita per Marquez, è il suo modo di guidarla che è il migliore di tutti. In sella è un genio, averlo con noi nei test invernali sarà fondamentale”, queste le parole di Espargaro, riportate da GPOne.com.
    Rettilineo da rivedere
    La stagione di Pol Espargaro gli ha fruttato solo un podio, quello di Misano, contro le tre vittorie e quattro podi messi invece in cascina da Marquez, nonostante i continui stop. “Dopo Silverstone – ha aggiunto il pilota di Granollers – le cose sono andate meglio, ma all’inizio non conoscevo la moto. Nel corso del 2021 abbiamo però raccolto tante informazioni che alla fine mi fanno dire di avere alte aspettative per il 2022”. Espargaro sceglie poi un aspetto in particolare su cui vorrebbe che la prossima moto migliorasse: “Sappiamo che la moto è cresciuta, ma ancora non possiamo dire quanto. Se vogliamo disputare un bel campionato, dobbiamo migliorarci sul dritto. Sul rettilineo la Ducati è davvero forte e puntiamo a non farci sorpassare sistematicamente”, spera lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Marquez si adatta bene, in sella è un genio”

    ROMA – Pol Espargaro, come tutti i piloti della MotoGp in questi mesi, si sta preparando al meglio per affrontare la stagione successiva. Il pilota della Honda, che nel 2020 ha lasciato la KTM, ha fatto fatica al suo anno di esordio con l’Ala Dorata, concluso alla 12 posizione nella classifica finale. Anche Marc Marquez, suo compagno di scuderia, non è riuscito a imporsi nel motomondiale, complice l’infortunio al braccio e il ritorno della diplopia, ora in via di miglioramento. “Non credo che la scorsa moto sia stata costruita per Marquez, è il suo modo di guidarla che è il migliore di tutti. In sella è un genio, averlo con noi nei test invernali sarà fondamentale”, queste le parole di Espargaro, riportate da GPOne.com.
    Un 2021 difficile
    La stagione di Pol Espargaro gli ha fruttato solo un podio, quello di Misano, contro le tre vittorie e quattro podi messi invece in cascina da Marquez, nonostante i continui stop. “Dopo Silverstone – ha aggiunto il pilota di Granollers – le cose sono andate meglio, ma all’inizio non conoscevo la moto. Nel corso del 2021 abbiamo però raccolto tante informazioni che alla fine mi fanno dire di avere alte aspettative per il 2022”. Il prossimo anno Espargaro spera però in una svolta: “Sappiamo che la moto è migliorata, ma ancora non possiamo dire di quanto. Se vogliamo fare una bella stagione, dobbiamo migliorare sul dritto. La Ducati è fortissima sul rettilineo e non dobbiamo farci sorpassare sistematicamente”, ha concluso il 30enne. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rins e Martin ad Almeria: allenamento su moto di serie

    ROMA – Le vacanze sono passate e inizia il countdown per la MotoGp 2022. Molti piloti, archiviate le festività natalizie, sono già tornati in pista. C’è chi lo fa da solo e chi preferisce allenarsi con gli amici, meglio se anche loro sono piloti preparati e competitivi. Così, Alex Rins e Jorge Martin, insieme ai campioni in Moto3, Pedro Acosta e Albert Arenas, si sono ritrovati sul circuito di Almeria per iniziare gli allenamenti con delle moto di serie: Suzuki GSX-R1000R per Rins, Ducati Panigale V4S per Martin, Yamaha R1 per Acosta e un’altra Ducati per Arenas.
    Si punta a Sepang
    Tutt’e quattro i piloti hanno percorso i 4.2 chilometri della pista situata presso la città di Tabernas. Circondati dall’omonimo deserto e dalle piantagioni di olive autoctone, gli spagnoli hanno approfittato del clima mite per una giornata all’insegna del lavoro e del divertimento. Tutto documentato sui loro canali social, il lavoro svolto da Rins, Martin, Acosta e Arenas ha come obiettivo quello di arrivare al meglio in vista dei test di Sepang, in Malesia. La data da cerchiare in rosso sul calendario è il 5 febbraio con i debuttanti Raul Fernandez, Remy Gardner, Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi e Darryn Binder attesi prima allo shakedown, in programma il 31 gennaio. L’ultimo appuntamento di preparazione in vista del 2022 sarà invece a Mandalika, in Indonesia, dall’11 al 13 febbraio. LEGGI TUTTO