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    Carreno Busta in semifinale? Non una “grande sorpresa”, e il suo piccolo record

    Pablo Carreno Busta nella foto

    Lo spagnolo Pablo Carreno Busta ieri notte è stato protagonista di un gran match vs. Denis Shapovalov, guadagnandosi la semifinale in questo “strano” Slam settembrino ai tempi del Covid. Enorme il contrasto di stile tra i due: la creatività ed esplosività a tutto rischio del giovane canadese, contro il pressing, intelligenza tattica e sostanza dell’iberico. Dopo esser crollato fisicamente nel quarto set (dominato da Denis), nessuno si aspettava che Pablo potesse risorgere, e giocarsela. Invece lo spagnolo si è ripreso eccome, tornando a macinare quel tennis potente e consistente che ha messo sotto l’esuberanza di “Shapo”. Denis si è detto sorpreso del recupero del rivale, ma anche abbastanza soddisfatto del suo gioco e torneo; Pablo ha sottolineato di essersi meritato questo risultato, confermando che per arrivarci devi portare in campo un tennis di livello adeguato alla sfida.
    Eppure si è parlato e scritto di sorpresa, ed anche i siti di scommesse (molto attenti a far pronistici avventati) davano il canadese piuttosto favorito alla vigilia. Il match ed il torneo hanno confermato che Shapovalov è cresciuto, e continuando a migliorare il rapporto tra vincenti/errori e capacità di gestire meglio le fasi ad alta tensione dei match (vedi i tiebreak, ogni tanto “vanno vinti” se vuoi esser da corsa…), anche lui presto dovrebbe arrivare a giocarsi i grandissimi eventi. Tuttavia il pronostico “tecnico” più sensato alla sfida di ieri notte era un vantaggio discreto per Carreno Busta, come poi il campo ha confermato. Inoltre prima del match di ieri, il conto degli head-to-head tra 3-1 favore di Pablo.

    A livello di talento tecnico, forse Carreno Busta può esser considerato un piccolo intruso tra i migliori 4 di NY, ma in realtà il tennis attuale è da molto tempo sbilanciato sulla capacità di ottimizzare prestazione atletica ed agonistica in un dato torneo; pochi giocatori  sono così ben preparati fisicamente e pronti alla lotta come Carreno Bustae, e pochissimi altrettanto bravi ad infilarsi in un buco di tabellone, o comunque approfittare di una chance. E’ molto probabile che senza la follia di Djokovic, quel match non l’avrebbe vinto, ma resta la sua bravura nel farsi trovare pronto al momento giusto. E per rendere giustizia alla consistenza dell’iberico, ecco in suo soccorso anche una piccola statistica, ma significativa, a sottolineare come in fondo la seconda presenza di Pablo in una semifinale Slam sia tutt’altro che casuale. Carreno Busta infatti è uno dei 5 tennisti nati negli anni ’90 ad aver almeno 2 semifinali Slam. Gli altri: Thiem (5), Dimitrov (3), Raonic (3), Zverev (2). Vedendo il livello così così di Zverev ieri contro Coric, l’accesso alla finale dell’iberico non è affatto impossibile…

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Pablo Carreno Busta pessimista sugli Us Open

    Pablo Carreno Busta nella foto

    Il tennista spagnolo Pablo Carreno-Busta ha parlato di quello che sta per succedere nel circuito del tennis professionistico.
    “Il circuito ATP è complicato perché ci sono giocatori di paesi diversi e ognuno ha a che fare con una situazione diversa per quanto riguarda il Covid-19. Non sappiamo ancora se il piano degli US Open andrà avanti a causa della situazione a New York (l’organizzazione degli US Open ha già confermato che ci sarà il torneo)”.

    “A settembre inizierà la stagione su terra e sembra che il Roland Garros si giocherà. È più plausibile che negli Stati Uniti. Tuttavia, il Covid-19 non è facilmente controllabile e in qualsiasi momento potrebbero esserci dei contrattempi e potremmo doverci fermare di nuovo. Spero di no, ma non ci sono certezze assolute”, ha detto. LEGGI TUTTO

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    Pablo Carreno Busta pessimista sulla ripresa del tennis e poi: “Attualmente non ho grandi problemi perché sono riuscito a guadagnare abbastanza soldi, ma ho dei colleghi che stanno vivendo con i loro genitori”

    Pablo Carreno Busta ha parlato della sospensione del tour e del suo impatto in un’intervista alla ESPN. “I giocatori in Spagna sono lavoratori autonomi. Attualmente non ho grandi problemi perché sono riuscito a guadagnare abbastanza soldi, ma ho dei colleghi che stanno vivendo con i loro genitori.Come tutti i lavoratori autonomi, non possiamo lavorare in […] LEGGI TUTTO