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    VNL, azzurri promossi: Michieletto, Sbertoli e Pinali al top

    Di Paolo Cozzi Con le final four di sabato e domenica si chiuderà ufficialmente la VNL 2021 e tutti gli occhi si sposteranno ad oriente, verso Tokyo, dove il 23 luglio inizieranno le Olimpiadi. Ma prima di avventurarci nell’avventura a cinque cerchi, vediamo un po’ cosa ci lascia questa competizione in chiave azzurra, con una nazionale che sarà anche arrivata decima (risultato non di pregio, sicuramente) ma secondo me ha interpretato questo mese di gare con lo spirito giusto, crescendo nel corso della competizione e arrivando a giocare set importanti anche contro avversari che hanno schierato il sestetto titolare. Perché non dimentichiamocelo, la nostra era una squadra giovane e sperimentale, che doveva fare esperienza e fornire le prime indicazioni sul gruppo da portare agli Europei di settembre. Foto FIVB Peccato per la battuta, forse il fondamentale che più ci è mancato (a parte exploit individuali), perché altrimenti avremmo potuto raccogliere anche qualche scalpo importante… Bene invece il gioco al centro, diventato una chiave tattica per alleggerire la pressione sui laterali. Primo osservato speciale fra gli azzurri Alessandro Michieletto, che chiude la VNL in crescita e che secondo me merita fortemente un posto a Tokyo per quanto espresso sul campo. Dopo un inizio un po’ al rallentatore, il lungo mancino diventa essenziale nelle trame di gioco di Sbertoli e assoluto protagonista, specie negli ultimi incontri. Presente in tutte le classifiche per rendimento, spicca al quinto posto dei top scorer, e non è cosa da poco per un giovane che due anni fa giocava in Serie B: davvero una bellissima certezza. Bene anche Riccardo Sbertoli, che dopo aver balbettato nei primi match ha sciolto la tensione di una fascia di capitano comunque pesante e ha trovato il ritmo giusto con i suoi attaccanti unendo precisione e velocità di palla. Meglio con Pinali in campo, in quella che sarà la nuova diagonale di Trento. Anche per lui biglietto per Tokyo quasi assicurato. Foto Volleyball World Lo stesso Giulio Pinali, partito come secondo opposto (ma sono stati fatti girare giustamente tutti i giocatori per verificarli ad alto livello), presto si è preso il posto da titolare a suon di pallate. Onestamente a Ravenna non mi aveva impressionato cosi tanto, soprattutto perché poco costante nel rendimento, mentre a Rimini, anche quando è stato chiamato dalla panchina, ha risposto sempre presente. Finalmente volti nuovi al centro, con Gianluca Galassi una spanna su tutti, tanto da far tremare un po’ Mazzone nel ruolo di terzo centrale. Peccato per l’infortunio alla schiena che lo taglia probabilmente fuori dai giochi per l’Olimpiade, ma il futuro è suo, soprattutto ora che ad un braccio veloce e ad una buona mano ha aggiunto una rincorsa più esplosiva, in particolare in contrattacco; a muro può crescere ancora, ma avendo caviglie veloci non sarà un problema fare anche quest’ultimo step. Bene al centro anche Lorenzo Cortesia e Leandro Mosca, due giocatori forse poco conosciuti ai più ma che dopo questa VNL possono ambire ad un posto da titolare in Superlega. Il primo ha ben impressionato a muro, dove è stato il più positivo fra gli azzurri, il secondo ha stupito per la sua capacità di stare in campo e farsi trovare pronto quando serviva, soprattutto se si pensa che quest’anno ha fatto quasi sempre panchina a Milano. Insomma, l’infortunio di Galassi gli ha dato una chance e lui è stato bravissimo nel coglierla al volo e sfruttarla. Foto Volleyball World Fabio Balaso si presta ormai a essere uno dei top player europei nel suo ruolo, capace di prendersi tanto spazio in ricezione e di farsi trovare sempre pronto in difesa. Buona competizione anche per Francesco Recine e Mattia Bottolo, con il primo capace di trascinare la squadra con grinta e determinazione, cosa che forse è mancata un pelo al secondo, sembrato un po’ meno sbarazzino rispetto alle partite con Padova. Anche per loro un futuro importante e tutto da costruire, partendo però da solide basi. La sensazione è che il giovane Recine sia un po’ più avanti rispetto allo schiacciatore patavino, e che già quest’anno a Piacenza proverà a ritagliarsi uno spazio importante in una squadra ambiziosa. Chi forse non è riuscito a sfruttare appieno l’occasione è stato Gabriele Nelli, e mi dispiace molto perché nulla si può dire sull’impegno che mette in campo. Dopo un avvio difficile si era ripreso bene, giocando partite importanti, ma poi negli ultimi match è tornato molto altalenante, e se in  battuta è stato tra i pochi azzurri a picchiare forte, in attacco ha finito spesso per commettere tanti, troppi errori che ne hanno appesantito il rendimento. Meglio l’intesa con Spirito che con Sbertoli, ma purtroppo da lui in questa VNL mi aspettavo qualcosa di più che invece è mancata. LEGGI TUTTO

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    Michieletto e Bottolo pagano l’emozione. Galassi perfetto, Balaso certezza

    Di Paolo Cozzi A più di un mese dalla finale scudetto, torna finalmente protagonista la pallavolo maschile, e lo fa con la VNL, competizione internazionale che vede le principali nazionali sfidarsi in un torneo lungo di preparazione alle Olimpiadi di Tokyo. Come ormai tutti sanno, la nostra nazionale si è presentata con una squadra B, giovane e di prospettiva futura, mentre il gruppo dei senatori ha la possibilità di allenarsi con continuità e recuperare da una stagione lunga e logorante sia fisicamente che mentalmente. C’è molta attesa per i giovani azzurri a Rimini, un gruppo capitanato da Sbertoli che ha nel palleggiatore milanese, in Balaso e in Nelli gli uomini con maggior esperienza internazionale. La Polonia è un primo banco di prova sicuramente ostico per i nostri ragazzi, e il 3-0 è sonoro e pesante, ma non vanno messi subito sotto la lente d’ingrandimento, bisogna dargli il tempo di crescere in questa competizione, di fare esperienza e di migliorare set dopo set. Coach Valentini per questo primo impegno schiera la diagonale Sbertoli-Nelli, la coppia di bande Michieletto-Bottolo , i centrali Galassi e Cortesia e libero il fresco Campione d’Italia Balaso. La battuta polacca suona subito la sveglia e mostra una delle criticità degli azzurri,che partono contratti e molto fallosi al servizio. Ed è proprio la battuta il fondamentale che manca maggiormente ai nostri, che non riescono mai a impensierire la ricezione avversaria e a permettere ai nostri centrali di studiare una corretta strategia a muro. Sbertoli parte bene, sfruttando il gioco al centro e alternando pipe a gioco veloce in banda, va però in difficoltà e perde di precisione nel corso della partita, e quando Nelli cala non riesce più a trovare valide alternative. E proprio da Nelli, uomo di esperienza in questo gruppo di giovani carneadi, mi aspettavo qualcosa di più in fase offensiva, dove soprattutto nei momenti caldi di fine set paga qualche murata di troppo. Un peccato per un ragazzo che dopo tanti anni sul limbo è forse alla sua ultima chance per provare ad imporsi di prepotenza nel gotha del volley mondiale.  Anche in battuta è molto falloso, e in difesa estremamente rigido….spero di cuore che abbia pagato l’emozione dell’esordio e che già da stasera possa trascinare gli azzurri verso ben altri lidi. Appare molto contratto anche il giovane Bottolo, che dovrebbe invece portare sul taraflex quella ventata di incoscienza ed esuberanza giovanile che lo ha reso eccellente protagonista a padova. Un peccato perché poco cercato in ricezione, potrebbe sfogare tutta la potenza in attacco e invece troppe volte si rifugia in pallonetti e pallette telefonate . Paga pegno all’esordio anche il giovane Michieletto, forse il più indiziato di questo gruppo a prendere il volo per Tokyo, che mostra lampi in attacco ma fatica più del dovuto in ricezione.Anche per lui tanti alibi, e la certezza che crescerà nel corso del torneo. L’azzurro che impatta meglio con il match è Galassi, bravo a farsi trovare pronto al centro della rete e a diventare una alternativa credibile in attacco. Anche a muro ci mette del suo per bagnare positivamente l’esordio azzurro, ma quando nel terzo set la ricezione sparisce, viene presto estraniato dal gioco azzurro. Esordio complicato anche per l’altro centrale azzurro Cortesia, che al cospetto del duo polacco Bieniek e Klos non trova mai le giuste contromisure per fermarli con il muro e in attacco viene pressoché ignorato per tutta la partita. Sicuramente il più presente in campo è Balaso, che negli ultimi due anni di Civitanova è cresciuto molto e ci mette personalità per aiutare la Squadra, ma da solo può fare ben poco. Insomma un risultato tondo e secco che però lascia intravedere le enormi possibilità di crescita che ha questo gruppo, sperando che già da stasera i ragazzi riescano a liberarsi in spogliatoio di tutte le loro tensioni e portino sul campo da gioco la loro voglia, la loro grinta e la loro determinazione in un match che sarà tutto tranne che facile. LEGGI TUTTO

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    Convocazioni, prospettive e sogni azzurri: l’analisi di Paolo Cozzi

    Di Paolo Cozzi Con la conferenza stampa di ieri del CT Blengini è iniziata ufficialmente la stagione della nazionale maschile, una stagione – inutile dirlo – che ruota tutta intorno ai Giochi Olimpici, appuntamento clou dell’estate nel quale la Federazione ripone speranze di medaglia importanti sia con la compagine maschile che, soprattutto, con quella femminile. In campo maschile cominciano a delinearsi le prime scelte di avvicinamento all’evento di fine luglio con la nascita di due gruppi ben distinti. Uno che lavorerà in palestra con poche amichevoli, formato da un gruppo di veterani certi del posto a Tokyo mixato ad atleti che cercheranno di conquistarsi un pass per il Giappone, e avranno come compito quello di tenere alto il livello dell’allenamento. L’altro gruppo sarà quello con Sbertoli capitano, che affronterà la VNL nella bolla di Rimini: un gruppo composto da giovani che hanno bisogno di fare esperienza di campo a livello internazionale, da cui potrebbero uscire il secondo palleggiatore, il quarto centrale e la quarta banda per le Olimpiadi. Trovo ottimale l’idea di due gruppi, perché al termine di una stagione lunga e usurante sia dal punto di vista fisico che mentale, resa ancor più pressante dai continui protocolli Covid, i giocatori più esperti come Juantorena, Zaytsev e Giannelli non hanno bisogno di giocare altre 10 partite chiusi nello stress della bolla di VNL, ma hanno bisogno di tirare il fiato, lavorare bene soprattutto sul piano fisico, recuperare energie che saranno preziose nel rush finale dell’Olimpiade. E il ritiro di Cavalese offrirà loro tutte queste possibilità. A chi dice che prima di un appuntamento importante bisogna giocare tante partite per trovare il ritmo gara (partite che comunque saranno organizzate nel mese di luglio) posso assicurare che nel 2004 siamo arrivati sul podio ad Atene senza giocare una sola amichevole nell’ultimo mese e mezzo di preparazione. L’unico piccolo dubbio ce l’ho sullo staff della nazionale che seguirà la VNL, ma prima mi preme sottolineare a caratteri cubitali che il mio non è un attacco a Valentini (che peraltro stimo e conosco personalmente) e a Mattioli. Forse però avrei affiancato loro alla guida di questo gruppo, vista anche la particolarità della situazione nella quale si svilupperà la VNL, un allenatore con più esperienza, considerando anche che da questo gruppo usciranno atleti per Tokyo, e i due incaricati hanno pochissimi precedenti in fatto di gestione totale di una squadra. Per il resto, come dicevo in precedenza, ho la sensazione che da questo gruppo qualche giocatore a fine giugno raggiungerà Blengini nel ritiro di Cavalese. Provando ad indovinare le intenzioni del coach direi che i papabili sono Sbertoli, Michieletto e Balaso (nel caso in cui il CT decidesse di convocare due liberi). In questo gruppetto sarebbe certamente rientrato anche Russo, se non fosse stato per il brutto infortunio che l’ha purtroppo escluso dai giochi, in tutti i sensi. Per il resto dei ragazzi la VNL sarà comunque un’ottima possibilità di mettersi in mostra per alcuni, di proseguire la crescita intrapresa negli ultimi anni e diventare più che una semplice promessa per altri. Se devo fare un nome su tutti, punterei su Bottolo, con la curiosità di vedere Gardini al rientro in Italia dopo l’esperienza nei college americani. Tornando invece al gruppo principale, quello che si allenerà a Cavalese con Blengini, la vera novità è rappresentata dal ritorno di Jiri Kovar, e credo che a questo punto lo schiacciatore abbia avuto più di una certezza da parte del CT (suo allenatore anche nel club) di potersi giocare concretamente le sue chance per Tokyo. Meno certo Vettori, anche lui al rientro dopo qualche anno, che in teoria si contenderà il posto a distanza con Nelli, impegnato con il gruppo della VNL. Insomma, strade divise per i tanti giocatori azzurri, ma un unico obiettivo comune: guadagnarsi il biglietto aereo per il Giappone e andare a lottare e sudare per tornare a casa con una medaglia, magari la più ambita… LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Civitanova da 9, che delusioni Perugia e Trento

    Di Paolo Cozzi Con la Super Final di Champions League si è chiusa la stagione 2020-2021 per i club italiani: una stagione lunga, complicata, vissuta senza pubblico e nel timore dei contagi Covid, senz’altro anomala ma non per questo meno avvincente ed interessante. Tanti i colpi di scena, dagli esoneri di alcuni degli allenatori più in voga come Gardini, De Giorgi e Heynen, all’esplosione di alcuni giocatori poco conosciuti dal pubblico italiano come Rossard e Lagumdzija. Ma al netto di tutto questo, come sono andate le squadre in questa stagione degna di un girone dantesco? Chi è riuscito a mantenere le aspettative di inizio stagione, chi addirittura ha fatto meglio e chi invece ha chiuso una stagione al di sotto degli obiettivi stagionali? Allacciatevi le cinture… Perché si sale, ma si scende anche tanto! CUCINE LUBE CIVITANOVA voto 9. Stagione pressoché perfetta, tranne le due settimane di febbraio post Coppa Italia che portano all’esonero di De Giorgi. Brava la società a dare un taglio netto ad una situazione che poteva peggiorare, ma forse si poteva gestire meglio prima ed evitare l’esonero e l’uscita anticipata dalla Champions. Scudetto e Coppa Italia per un gruppo solido, guidato magistralmente da De Cecco, con un Simon mostruoso e un Leal straripante. E san Osmany da Cuba quando sente odore di medaglia è sempre una garanzia a dispetto della carta d’identità. SIR SAFETY CONAD PERUGIA voto 5,5. La vittoria della Supercoppa a settembre non può mitigare la delusione per due finali perse e una gestione di certe situazioni che, vista dall’esterno, lascia molto a desiderare. Essere secondi non è certo da 5 in pagella… ma comprare 3 opposti e poi giocare con la terza banda come finto opposto sì. Tanti i problemi che hanno attanagliato la squadra, a partire dall’epurazione di Lanza per giungere a quella di Atanasijevic e al suo poco utilizzo. L’esonero di Heynen in piena bagarre di finale è l’emblema di una stagione che ha visto picchi stellari, uniti però a momenti di gioco qualitativamente bassi. E in questo marasma anche Leon è tornato umano. Foto CEV ITAS TRENTINO voto 4,5. Uno squadrone costruito per vincere e che invece nelle partite clou si è sciolto come neve al sole, vedasi semifinale di Coppa Italia e finale Champions. E sì che tra dicembre e gennaio è stata la squadra che sembrava avere una marcia in più e che volava un gradino sopra le altre. Troppo poco però, in una piazza che pensava in grande per tornare protagonista assoluta. La finale di Champions meriterebbe un voto più alto, ma la sensazione è che sia una vittoria mancata, senza nulla togliere ad un eccellente Zaksa. È mancato qualcosa soprattutto nell’aspetto mentale. Godiamoci però un Michieletto da 10, bellissima realtà trentina. LEO SHOES MODENA voto 6,5. Campionato di luci (poche) e ombre (tante) chiuso mestamente al settimo posto, anche se si sapeva che questa sarebbe stata una stagione transitoria. Meglio in Coppa Italia, dove con una gran prova contro Monza conquista l’accesso alla Final Four, e in Champions League, dove supera un girone che per molti era già perso e se la gioca a viso aperto con Perugia. Manca l’apporto delle bande, il muro dei centrali fatica spesso e Vettori, a parte un periodo in cui sembra rinato, chiude la stagione su valori mediocri. Non basta certo la qualificazione alla Challenge Cup a rendere la stagione esaltante, ma almeno ha dimostrato che i ragazzi di Giani hanno dato tutto fino all’ultimo… chapeau. VERO VOLLEY MONZA voto 9. La grande sorpresa di questa stagione: parte malissimo, cambia allenatore e si affida a Massimo Eccheli, carneade per la serie A, ma allenatore plurivincente nelle giovanili da 3 decenni. Per molti sembra l’inizio di una stagione a vivacchiare, e invece Eccheli tocca le corde giuste di uno spogliatoio ricco di talento e ambizioso, e come un novello Re Mida trasforma in vittorie le sue prime uscite in panchina. La semifinale scudetto è la ciliegina sulla torta di una squadra finalmente apparsa consapevole delle sue potenzialità: manca il 10 perché la sconfitta con Modena nei quarti di Coppa Italia macchia la stagione. Foto Ufficio Stampa Vero Volley Monza TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA voto 10. Se Monza è da 9, per Vibo ci vuole il 10 e la standing ovation. Alzi la mano chi a settembre avrebbe pensato di vederla addirittura giocare per il terzo posto e non per la salvezza… Merito soprattutto di coach Baldovin, che dimostra come in Superlega si possa ancora parlare di tecnica e crescita tecnica dei giocatori, che trova presto la quadratura del suo sestetto e per lunga parte del campionato mostra un gioco veloce e divertente. Tante vittorie fuori casa, tante vittime illustri: la squadra forse si scioglie sul finale di stagione, ma negli occhi questa volta restano solo belle immagini. ALLIANZ MILANO voto 6,5. La vittoria in Challenge è sicuramente da 10, un trofeo internazionale che a Milano mancava, ma è anche vero che è la coppa minore e che da Milano ci si aspettava facesse molto di più in campionato. Invece il dopo Nimir è stato complicato, con una squadra che dopo il Covid non ha più ritrovato lo smalto di inizio stagione. E si che patron Fusaro regala alla piazza (e a Piazza) un top player come Urnaut.  Tanti cambi e una formazione che perde identità e certezze strada facendo relegano Milano all’ottavo posto, davvero pochino per una società ambiziosa e che vede sfumare anche la vetrina europea nella finalina persa con Modena. GAS SALES BLUENERGY PIACENZA voto 4. Doveva essere l’alternativa alle Big Four, si trasforma invece in un grosso supermarket dove i giocatori(e gli allenatori) vanno e vengono. La grande assente della stagione non trova mai fluidità di gioco, lo spogliatoio sembra difficile da gestire e motivare e anche un pezzo da 90 come Bernardi fatica a trovare il bandolo della matassa. Una stagione nata male con l’esonero di Gardini a settembre e che si chiude in modo pure peggiore, con la positività di un atleta ad un controllo antidoping e le liti Baranowicz-Fei in panchina. Foto LVM NBV VERONA voto 5,5. Stagione avara di soddisfazioni in riva all’Adige, per una squadra che rinuncia quasi subito al suo opposto per far quadrare i conti. C’era tanta attesa per il ritorno di Jaeschke, ma ancora una volta è sua maestà Kaziyski a caricarsi il peso delle responsabilità sulle spalle. Un passo indietro anche per Stoytchev che fatica a far crescere la squadra: soprattutto il duo italiano Spirito-Caneschi, che tutti speravano potessero fare un salto qualitativo maggiore. CONSAR RAVENNA voto 8. Le retrocessioni vengono bloccate subito, ma la squadra di Bonitta interpreta bene il campionato e si salva virtualmente, mettendo ancora una volta in risalto le doti dell’allenatore romagnolo nel far crescere i giovani. Se Recine ormai sembra pronto per lidi più blasonati, rimane qualche dubbio su Pinali, ancora molto altalenante in quella che è comunque la sua prima esperienza da titolare in Superlega. Di più comunque ad una squadra costruita con un budget risicato non si può chiedere. KIOENE PADOVA voto 6,5. È vero, in una situazione normale sarebbe retrocessa, ma Padova ha comunque approfittato del blocco per far fare esperienza importante ai tanti giovani della “cantera”. Su tutti merita un commento il promettentissimo Bottolo, magari ancora un po’ acerbo in ricezione, ma di sicuro valore in attacco e nella gestione mentale delle partite. Un giovane da cui ripartire e intorno al quale cucire la squadra per la nuova stagione. TOP VOLLEY CISTERNA voto 4. Stagione incommentabile quella dei pontini, che in campagna acquisti hanno speso tanto per un roster che doveva garantire tranquillamente l’approdo ai play off. E invece le due vittorie a fronte di 20 sconfitte non bastano a descrivere l’orrore di un’annata che vede molti giocatori rendere al di sotto delle aspettative. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Juantorena eterno, De Cecco Maradona

    Di Paolo Cozzi Finisce come da pronostico la finale Scudetto, con Civitanova che dopo qualche patema di troppo nel corso del quarto set sfrutta una serie in battuta di Juantorena per fare il balzo sul gradino più alto! Perugia si rammarica per le troppe occasioni non sfruttate, per una difesa che ha latitato tutta la partita e per una ricezione che ha subito davvero parecchio.I dati delle due squadre in realtà sono molto simili, entrambi i palleggiatori sono costretti a correre molto e a trovare soluzioni alternative, ma la pipe di De Cecco è un’arma che manca a Perugia che anche in questa gara 4 ha un Leon molto altalenante soprattutto nei primi due set.Per Civitanova la conferma di essere la squadra da battere, per Perugia una stagione sicuramente complicata, iniziata con l’acuto in Supercoppa e la vittoria della regular season, ma con tante situazioni(dalla gestione di Atanasijevic a quella di Heynen) lasciano molti dubbi sull’operato della squadra e della società. JUANTORENA voto 9 quando nel 4 set va in battuta zoppicante per crampi al polpaccio tutti si aspettano una battuta conservativa….. invece lui sfodera 5 mazzate tremende che danno il colpo di grazia alle speranze Sir. Gli anni passano e lui è come il vino….migliora!! ETERNOLEAL voto 8 in attacco è mostruoso, sia quando gioca palla quick che quando deve gestire palle alte e staccate. Ha uno strapotere fisico assoluto, che fa passare in secondo piano le consuete difficoltà in ricezione. Finale da standing ovation. STRARIPANTESIMON voto 6 per un altro centrale sarebbe stata comunque una partita discreta, ma dopo gli show delle ultime settimane vederlo subire 3 murate non sembra vero. Niente di preoccupante perché in quattro gare ha messo a referto quello che un comune centrale fa in un intero girone di campionato!! INGIOCABILERYCHLICKI voto 8 primo set perfetto, poi a parte un passaggio a vuoto, tanta tanta sostanza.Se l’anno scorso era l’anello debole, il giocatore che attaccava solo con muro a uno,quest’anno è diventato una prima scelta, anche sui palloni che scottano. Non male per un lussemburghese sconosciuto ai più fino a 3 anni fa. SORPRENDENTEDE CECCO voto 8,5 ad un anno dalla cacciata da Perugia si toglie un gran bel sassolino e l’ultimo punto in palleggio è l’apoteosi di una vendetta cucinata fredda. Alla faccia di chi lo criticava per la poca personalita, guida nel migliore dei modi i suoi bombardieri esaltandone il valore. Per me è il numero 1 mondiale. MARADONAANZANI voto 7,5 chiudere una partita con più punti di Simon è tanta roba, bravo in attacco è soprattutto a muro che aiuta la squadra ed è elemento fondamentale nella correlazione muro e difesa di Civitanova. CERTEZZABALASO voto 8 in difesa è cresciuto moltissimo, in ricezione copre sempre più campo, la sua consapevolezza è aumentata e ora è un valore assoluto di questa squadra. SPIDERMAN LEON voto 6 parte lento, fatica a entrare in partita, ma quando inserisce il turbo fa paura.Certo che da lui Perugia si aspettava ben altro per poter provare a riaprire la serie. Una serie di Finale non brillantissima per un campione che comunque se l’attacco stenta trova altri modi per fare sentire la sua presenzaATANASIJEVIC voto 9 chiude con il 67% in attacco senza un errore…. e la cosa ha dell’incredibile visto che avrà giocato si e no 6-7 gare negli ultimi 12 mesi. Quello che ha vissuto a Perugia è ancora avvolto nel mistero, lui però da gran Campione può permettersi di uscire dal campo a testa alta.TRAVICA voto 6 messo sulla graticola da tanti tifosi dopo gara 3, Dragan si carica tutto sulle spalle e va avanti per la sua strada, facendo chiudere i suoi con un ottimo 55% di squadra. È vero, quando la palla si stacca molto fatica e perde di precisione, ma la tigna che ha lui in campo vorrebbero averla in tanti.e se Perugia vince il terzo e ci crede nel 4, molto è anche merito suo.PLOTNYTSKYI voto5,5 in ricezione continua a tenere bene, ma in attacco torna a faticare un pochettino. Anche in battuta non riesce a trovare quegli angoli e quelle traiettorie che hanno riaperto la serie in gara 3.SOLE’ voto 7,5 La palla di Travica ogni tanto gli arriva bassa, ma lui è bravo a trovare sempre l’angolo giusto e ad essere una valida alternativa. Bene anche a muro, manca invece in battuta dove spesso viene sostituito.RUSSO voto 5 Nel momento chiave del match Travica lo chiama in casa due volte, ma lui spreca l’occasione subendo due murate secche che forse spengono le ultime speranze di Perugia di restare aggrappata al matchCOLACI voto 5,5 tenere testa alla schiera di battitori umbri non è facile, soprattutto quando si deve coprire tanto campo e i propri compagni. Ma è in difesa che più di una volta non riesce a tirare su quei 2-3 palloni che potrebbero fare la differenza in positivo per i suoi. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon fa il fenomeno, Leal sbanda

    Di Paolo Cozzi Dopo il primo set di Gara 2 la Finale Scudetto sembrava ormai indirizzata verso Civitanova, e invece i ragazzi di Perugia trovano la forza di rientrare in partita e riaprire la serie dopo tre giorni complicati, culminati con l’esonero di Heynen, che mentalmente avrebbero steso anche un rinoceronte. È una Sir sprecona che più di una volta con i suoi tanti errori rischia di far rientrare Civitanova in partita, ma alla fine riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo e ad imporsi al tie break. Battuta e ricezione danno fiducia e spinta, ma anche l’attacco al 54% e  il muro andato in crescendo sono i tasselli che hanno contribuito alla rinascita degli umbri, oltre alla presenza di Atanasijevic, su cui si potrebbe dire davvero di tutto, che è bravo a portare in campo tutta la sua voglia di rivalsa. Civitanova ha la colpa di rilassarsi dopo il primo set, paga la giornata no in ricezione di un paio di giocatori chiave e si morde le mani perché nonostante tutto è sempre sembrata in grado di poter chiudere il match. CUCINE LUBE CIVITANOVA Simon voto 9. Continuano i play off dorati per il centrale cubano che resta un incubo al centro della rete, anche se Perugia comincia a trovare qualche contromisura al suo strapotere. Anche a muro continua a piazzare le sue manone in faccia agli avversari con una continuità disarmante. Juantorena voto 6,5. Partita non esaltante per l’italo-cubano, che anche al tie break ha più volte l’occasione per piazzare la zampata vincente ma la manca. Bene al servizio, ma i 4 errori diretti in attacco e i 4 muri subiti sono troppi per un fuoriclasse come lui. Leal voto 5. Dopo una Gara 1 esaltante, torna a sbandare paurosamente in ricezione e questo gli toglie parecchia lucidità anche in prima linea, dove non riesce mai a essere determinante. Rychlicki voto 7. Partita altalenante per l’opposto lussemburghese, che in alcuni tratti del match è l’unico a passare con continuità per poi sparire in altri. Nel finale di gara manca il suo apporto per tenere a galla la Lube. De Cecco voto 5. La palla del 14 nel tie break alzata sull’asta è l’emblema della sua partita. Meno preciso del solito, meno fluido, si affida meno alla pipe e dopo alcune gare da protagonista assoluto fatica a tenere in scacco il muro umbro. Anzani voto 5. Partita ai margini per lui, dimenticato da De Cecco e in difficoltà a muro. Diamantini voto 6. Un paio di punti importanti in attacco, ma a muro non colpisce. Balaso voto 7. Rispetto a Gara 1 sembra meno onnipresente, anche se tiene bene in ricezione e trova alcune difese importanti. SIR SAFETY CONAD PERUGIA  Leon voto 10. C’è poco da dire sulla sua partita,  quando serve si carica la squadra e le aspettative di una tifoseria intera sulle spalle, e a suon di ace e attacchi stronca le resistenze marchigiane. Uno spot per la pallavolo vederlo giocare così! Atanasijevic s.v. Non si può dare un voto ad un atleta che dopo mesi di problemi fisici e mancanza di fiducia entra in campo e si pone alla guida dei suoi compagni. Qualche errore di troppo e la sensazione che fisicamente non sia al top passano in secondo piano. Bata c’è ed è la cosa più bella, più bella di qualsiasi voto. Travica voto 7,5. Alla faccia di chi lo critica da sempre, ritrova un opposto di ruolo e fluidità nel gestire la squadra. Chiaro che con un Leon così è facile per tutti, è vero che qualche palla in banda gli rimane corta, ma è anche vero che quando la squadra annaspa e poi risorge è al suo carisma che si aggrappano i compagni. Solé voto 7,5. cresce nel corso del match, fino a diventare protagonista nel tie break anche se una sua invasione di piede rischia di vanificare tutti gli sforzi. Bravo a gestire qualche palla sporca e a muro. Russo voto 8. Primo set in balia di Simon, poi comincia a entrare in partita e a trovare il giusto timing e a mettere pressione al trio cubano della Lube. Una gran bella prova di forza, sia fisica che mentale, di quelle che danno carica ed energia. Plotnytskyi voto 8,5. In attacco continua a faticare oltre il consentito, ma in ricezione resta il punto ferma di una seconda linea che regge bene l’urto dei bombardieri marchigiani. In battuta torna ad essere devastante e a creare break vincenti per i suoi. Colaci voto 7. In ricezione sforna palloni giocabili per Travica di continuo, fatica più del solito nella gestione del secondo tocco e su alcune coperture per lui fattibili. LEGGI TUTTO

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    I pronostici di Paolo Cozzi: Civitanova favorita, Perugia pareggia i conti

    Di Paolo Cozzi
    Dopo uno spumeggiante primo turno dei quarti di Play Off Scudetto, oggi va in scena gara due dove le squadre potranno cercare i punti del ko oppure di risorgere come arabe fenici dopo un primo turno deludente.
    Tutta l’attenzione è spostata all’Allianz Arena di Milano dove la compagine meneghina ha fra le mani il pass per le semifinali dopo aver vinto, a sorpresa ma meritatamente, gara 1 a Perugia. Che Urnaut fosse in crescita e fondamentale lo avevamo detto, ma è tutta la squadra che ha colpito per la sua maturità e per la capacità di restare in partita anche sotto due a zero. Inoltre, sembra che aver trovato un assetto stabile aiuti la squadra ad avere più certezze.
    Chi si trova spalle al muro è Perugia, che in caso di eliminazione subirebbe davvero un grande scossone. Leon è in palla, devono crescere i suoi compagni per permettere a Travica maggiori soluzioni in alzata. Toccherà a Muzaj oppure ad Atanasijevic? O si tornerà allo schema con 3 schiacciatori? Tanti dubbi e una sola certezza, la pressione è tutta sulle spalle degli umbri.Pronostico Milano-Perugia 1-3
    A Vibo tutto pronto per gara 2 fra le due rivelazioni della Superlega, con i vibonesi apparsi combattivi, ma forse le tante troppe voci di mercato di alcuni suoi prezzi pregiati possono aver distratto un po’ qualche giocatore.I padroni di casa ripartono dal duo laterale De Falco-Rossard, ma servirà soprattutto l’apporto di Aboubacar per provare a tenere aperta la serie. Occhi puntati anche su Saitta, che se potrà contare su una ricezione costante dovrà innescare Cester e soprattutto Chinenyeze per sconfiggere Monza.
    Sul lato monzese un Orduna lucido come non mai, una ottima ricezione e una battuta insidiosa sono i punti di forza per una squadra che sogna l’approdo alle semifinali. Se Beretta e Galassi garantiscono rispettivamente muro e attacco, sarà dalle mani di Lana e Dzavoronok che passeranno tanti palloni preziosi per non sovraccaricare troppo bombe Lagumdzija.Pronostico Vibo-Monza 2-3
    A Piacenza, la potenza di Trento si scontra con i padroni di casa che ancora una volta hanno dimostrato di giocare meglio contro le big che contro le piccole. Trento sa di aver salvato gara 1 e di aver dato una bella spallata alla serie, con tutto il sestetto concentrato e ben settato. Per vincere serviranno i muri della muraglia serba e la potenza di Nimir, mercoledì davvero tanto, troppo falloso.
    Occasione persa e tanto nervosismo fra compagni di squadra per Piacenza, in un match che se vinto potrebbe dare un senso a questa stagione fin qua deludente. A Trento è mancata la ricezione, se Baranowicz riuscirà ad avere più palloni giocabili ecco che cresceranno le chance degli emiliani. Ma la sensazione è che, dopo aver sprecato tante possibilità in gara 1, la squadra possa mollare alle prime difficoltà.Pronostico Piacenza-Trento 1-3
    Gara1 invece con Civitanova che dovrà essere brava a mettersi alle spalle una settimana complicata dallo spauracchio Covid-19. Radio spogliatoio parla di Leal e De Cecco in quarantena. Fosse così, sarebbero due perdite pesantissime, ma Falaschi ha la possibilità di contare sull’esperienza di Juantorena e la potenza di Simon… Mica cosa da poco!
    Per Modena un’occasione unica, che potrebbe instillare ansia da prestazione nei giocatori visto l’occasione che si presenta. Dovrà essere bravo Giani a gestire l’approccio dei suoi e a caricare a molla le loro teste. Se Christenson manterrà la leadership mostrata anche in champions, ecco che le possibilità di vittoria aumentano sensibilmente. Ma Civitanova venderà comunque cara la pelle.Pronostico Civitanova-Modena 3-2  LEGGI TUTTO

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    I pronostici di Paolo Cozzi: Perugia, Trento e Monza le favorite di Gara 1

    Di Paolo Cozzi
    Con l’approdo di Milano ai quarti di finale si completa il tabellone dei Play Off Scudetto e da stasera scatta Gara 1, anche se per vedere in campo Cucine Lube Civitanova e Leo Shoes Modena bisognerà aspettare domenica 14 marzo, visto il rinvio dell’ultim’ora.
    Primo match è quello fra Monza e Vibo Valentia, forse le due squadre che hanno maggiormente stupito in regolare season e che hanno una storica occasione di centrare entrambe la loro prima semifinale scudetto. Si scontrano due allenatori rivelazione di questa stagione: Baldovin, che in terra calabrese si è consacrato come uno dei migliori allenatori del panorama italiano, e Eccheli che, subentrato in corsa, ha saputo toccare le corde giuste in spogliatoio motivando un gruppo che di talento ne ha sempre avuto, ma mancava di continuità. La Tonno Callipo è partita forte, poi ha subito un calo nel girone di ritorno; la Vero Volley è cresciuta di partita in partita ma ha fallito la partita chiave per le final four di Coppa Italia. Mi aspetto una partita bella, molto tattica e incerta. Il mio pronostico è Monza 65%, Vibo 35%.
    Mercoledì scende invece la prima della classe Perugia contro Milano, in un match che sulla carta dovrebbe filare liscio per gli umbri, che sullo slancio della vittoria in Champions League possono passare il turno agevolmente. Ma Milano, seppur molto discontinua in regular season, può contare su un Urnaut in crescita e su una squadra che più di una volta ha trovato l’atteggiamento giusto per tirarsi fuori da situazioni complicate. Per la Sir da capire quale opposto presenterà Heynen come titolare, ma fra le mura amiche sembra una impresa ardua impensierire la capolista. Da gustarsi lo scontro fra due palleggiatori che si giocano un posto per Tokyo. Come pronostico direi Perugia 90%, Milano 10%.
    Sembra più equilibrato il match fra Trento e Piacenza, anche se i trentini, dopo aver bucato la Coppa Italia sanno che non possono permettersi passi falsi. La Gas Sales Bluenergy non ha entusiasmato nel turno preliminare, appare senza anima e con troppi giocatori già certi di essere il passato del club emiliano… però giocare contro uno squadrone facilità l’adrenalina e la voglia di tentare il colpaccio, e i mezzi per provarci ci sono tutti.
    In casa gialloblu il prolungamento di Nimir è cosa buona e giusta, meno le ridde di voci su Lucarelli. Ma la squadra ha basi solide, un ottimo allenatore e la voglia di dimostrare che la Coppa Italia è stata uno spiacevole incidente di percorso. Trento favorita sicuramente in casa, ma Piacenza se la giocherà a viso aperto, e se i centrali dovessero trovare le giuste misure per murare Nimir… Comunque il pronostico è Trento 75%, Piacenza 25%.  LEGGI TUTTO