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    Hantuchova controcorrente sulle critiche ai prize money WTA: “Lo trovo un po’ come essere viziati, non vanno in miniera”

    Daniela Hantuchova, oggi commentatrice

    Daniela Hantuchova va controcorrente e critica senza mezzi termini le sue ex colleghe per le ripetute lamentele sul cosiddetto “gender gap”, ossia il divario nei Prize money tra uomini e donne sul tour WTA. Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante per ridurre la differenza retributiva nel tennis, una disparità che esiste non solo nello sport ma nella società in generale. Mentre gli Slam da anni hanno identico Prize money per uomini e donne, sul tour non funziona così. Per fare due esempi concreti, Daniil Medvedev ha guadagnato 1.105.265 euro con il successo di quest’anno a Roma mentre Elena Rybakina ha ricevuto un assegno di 521.754 euro. Jannik Sinner ha vinto il Canadian Open e si è portato a casa $1.019.335 mentre Jessica Pegula ha guadagnato $454.500 col in titolo femminile in Canada.
    Nel corso di un intervento al podcast Livesport Daily, la ex top10 slovacca, oggi commentatrice, ha affermato: “Le critiche sono esagerate, lo trovo un po’ come essere viziati. Nel circuito femminile il montepremi è quello che è, le ragazze sicuramente non si alzano alle quattro del mattino per infilare in miniera a lavorare. È dura anche per loro, ma ai miei tempi non criticavamo così ripetutamente perché sapevamo che gli assegni che avremmo ricevuto erano dovuti al torneo e anche per loro tenere in piedi la baracca non è semplice“.
    Hantuchova, che ha vinto in carriera sette titoli WTA in singolo e si è ritirata nel 2017 all’età di 34 anni, concorda invece sul fatto che il tennis debba assolutamente cambiare il calendario, quello sì è un grosso problema di vita e salute per le ragazze. “Per quanto riguarda i viaggi e le mete in cui si svolgono i tornei WTA, invece, sono totalmente d’accordo con le giocatrici. Da questo punto di vista il tennis è lo sport più impegnativo che esista. È stato uno dei motivi principali per cui ho lasciato. Il mio corpo non riusciva più a tollerare le continue differenze di orario, ero tutta sballata nel sonno e ritmi vitali, non era salutare. Facevo tremendamente fatica ad adattarmi ai continui spostamenti. Mi sono detta che non valeva la pena continuare così. Era esagerato. È necessario che il calendario di gioco segua una logica e che le tenniste non debbano subire continui spostamenti così logoranti”.
    Questo il punto di vista di Daniela sulle partite notturne, altro nodo assai discusso per le sessioni serali di gioco richieste da tv e spettatori: “Posso capire il punto di vista un grande torneo, le necessità degli organizzatori. Per loro è importante avere il maggior numero di fan sugli spalti e per le tv con ascolti maggiori. A Madrid, per esempio, nessuno viene a vedere il tennis prima delle 20.30 di sera e prima di un po’ di tapas con il loro ottimo jamón…”.
    Una dichiarazione che di sicuro non passerà inosservata. Si parla molto dei problemi economici della WTA, della possibile fusione con l’ATP ed altri temi legati ai guadagni delle ragazze. Di sicuro il parere di Hantuchova è fuori dal coro e provocherà più di una reazione da parte delle giocatrici in attività. LEGGI TUTTO

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    Prize money super alle WTA Finals: 3 milioni di dollari alla vincitrice se imbattuta nel torneo

    Iga Świątek, una delle stelle presenti a Cancun

    WTA tour in crisi finanziaria? Non si direbbe visto il prize money disponibile per le migliori tenniste della stagione, in gara a Cancun alle Finals del tour femminile. La WTA ha finalmente confermato i premi per le giocatrici in gara nella kermesse di fine anno, e nel caso in cui la vincitrice arrivi ad alzare il trofeo con un percorso netto, senza sconfitte, riceverà uno degli assegni più ricchi della storia del tennis femminile.
    L’anno scorso 1.680.000 dollari erano in palio per una campionessa imbattuta nel tabellone di singolare delle WTA Finals,  quest’anno il premio è stato ritoccato addirittura dell’80%, con 3.024.000 dollari. Una coppia di doppio può vincere fino a 657.000 dollari, quasi il doppio rispetto ai 340.000 del 2022.
    Queste cifre, davvero importanti, sono ancora al di sotto rispetto alle ultime Finals “pre-Covid-19”: nel 2019 una tennista imbattuta nelle Finals di Shenzhen avrebbe portato a casa la cifra astronomica di 4,7 milioni di dollari.
    Il montepremi totale per l’evento di quest’anno in Messico è di 9 milioni di dollari, un bel salto rispetto ai 5.000.000 dell’anno scorso, sebbene al di sotto dei 14.000.000 di dollari del 2019.
    Tutte le giocatrici in singolare in gara a Cancun riceveranno una quota di partecipazione di 198.000 dollari, mentre ogni vittoria nella fase a gironi farà guadagnare loro ulteriori $ 198.000. La quota di partecipazione per una coppia di doppio è di 90.000 dollari, più 36.000 per ogni vittoria nel girone, mentre le vincitrici riceveranno un assegno di $ 306.000.

    It all comes down to this 🏆
    The field is set for the final showdown in Cancun 🔒#WTAFinals pic.twitter.com/lWCPYpGnMm
    — wta (@WTA) October 23, 2023

    Il prize money del singolare alle WTA Finals 2023 è così distribuito:
    Partecipazione – $198,000Vittoria di ogni match nel round-robin – $198,000Bonus per l’accesso alle semifinali – $54,000Vittoria in semifinale – $756,000Vittoria in finale – $1,476,000
    Questa la situazione punti assegnati alle WTA Finals 2023:
    Punti per ogni match giocato – 125Punti per ogni vittoria nel round-robin – 125Punti per una vittoria in semifinale – 330Punti per la vittoria in finale – 420 LEGGI TUTTO

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    Prize Money record al prossimo US Open

    Il poster ufficiale di US Open 2023

    Sempre più grande, sempre più ricco. Questo sembra lo slogan ideale per presentare l’edizione 2023 degli US Open, al via il prossimo 28 agosto. Nell’importante anniversario del 50esimo dell’uguaglianza dei premi tra maschi e femmine, il torneo si presenta con diverse novità, nuovi spazi per giocatori e pubblico, ma soprattutto un incremento record del Prize money. La US Tennis Association ha dichiarato lo Slam di New York metterà in palio complessivamente ben 65 milioni di dollari, con un sostanzioso +5 milioni rispetto alla passata edizione, restando il torneo più ricco della stagione.
    I vincitori dei tornei di singolare riceveranno un assegno di 3 milioni di dollari. Siamo lontani dai 3,9 milioni ricevuti da Nadal e Andreescu, campioni nel 2019 (il picco toccato dal torneo nella sua storia), ma anche un bell’aumento rispetto allo scorso anno, e l’incremento è ancora superiore per i tennisti in gara complessivamente, da chi è sconfitto all’esordio dei main draw e via a salire.

    “L’USTA è incredibilmente orgogliosa di celebrare il 50° anniversario dell’assegnazione dello stesso Prize money per uomini e donne agli US Open di quest’anno e di onorare gli sforzi di Billie Jean King per rendere tutto ciò una realtà”, afferma Brian Hainline, “Non si tratta solo di denaro, si tratta di un messaggio”, dichiara Billie Jean King. “Ogni generazione deve lottare per l’uguaglianza e la libertà”.
    I giocatori che usciranno al primo turno di singolare riceveranno 81.500 $, contro gli 80.000 $ nel 2022. È un incremento molto importante comparato all’edizione pre-Covid, quella ricchissima del 2019 per i vincitori: infatti gli eliminati all’esordio incassavano “solo” 58.000 $. Il premio per i campioni di doppio aumenterà a 700.000 $ da8i $ 688.000 della scorsa edizione.
    Per la prima volta, i giocatori riceveranno buoni viaggio da 1.000 dollari; tutti avranno a disposizione una seconda stanza gratuita in un hotel ufficiale del torneo invece di una sola stanza, o se lo desiderano, una somma di 600 dollari al giorno (raddoppiati dai 300 dell’anno scorso) da utilizzare per un alloggio alternativo; le indennità per i pasti saranno aumentate; e l’incordatura della racchetta sarà offerta a tutti i giocatori, altra novità.
    Lo US Open resta il torneo dello Slam con il montepremi più alto: Wimbledon, French Open e Australian Open hanno segnato quest’anno rispettivamente di 56,5 milioni di dollari, 54 milioni e 53 milioni, quindi un differenza piuttosto marcata.
    Questa ripartizione completa degli assegni ai giocatori inseriti nel main draw di singolare agli US Open 2023:
    Campione: $ 3.000.000Finalista: $ 1.500.000Semifinalisti: $ 775.000Quarti di finale: $ 455.000Ottavi di finale: $ 284.000Sedicesimi di finale: $ 191.000Round di 64: $ 123.000Round di 128: $ 81.500 LEGGI TUTTO

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    Millman: “Il tour femminile deve incolpare solo se stesso per la disparità salariale. Solo con un’unica gestione accadrà”

    John Millman

    Secondo il veterano australiano John Millman la disparità di prize money tra uomini e donne non ha ragione di esistere, ma il WTA tour deve solo rimpiangere se stesso per mancanza di strategia e qualità dirigenziali. L’ha scritto in un editoriale pubblicato sul sito news.com.au, parole secche di sicuro faranno riflettere. Riportiamo il suo pensiero.
    “Cerchiamo di essere chiari. La parità di montepremi tra uomini e donne nel tennis può essere risolta. Ma non accadrà. I principi e l’uguaglianza del tennis sono stati gettati al vento grazie a un processo decisionale inadeguato da parte della WTA. È una questione controversa quella dei prize money. Il tennis è all’avanguardia in quanto le sue atlete vengono ben pagate. Nel 2022, sette delle prime dieci sportive più pagate sia in sponsorizzazioni che in prize money erano giocatrici di tennis. Ma lo sport dovrebbe essere soddisfatto solo confrontandosi con altre atlete o dovrebbero essere confrontandosi con le loro controparti maschili?L’ultima vittoria della WTA è avvenuta nel 2007, quando si sono assicurati la parità di retribuzione in ogni torneo del Grand Slam, tuttavia da allora non sono riusciti a fare nessun passo in avanti. Sfortunatamente per le donne, i tornei del Grande Slam occupano ogni anno solo otto settimane del calendario. Al di fuori degli Slam, i montepremi del tour maschile e femminile non sono uguali e il divario retributivo si sta allargando.
    Com’è possibile? È un aspetto scioccante e questo non dovrebbe stare bene a chi fruisce del gioco. Questo fino a quando non ti immergi un po’ più a fondo e inizi a capire come viene gestito il business del tennis professionistico. Il tour proopera con due società separate, WTA e ATP, che si prendono cura degli interessi dei loro giocatori. I loro modelli e strategie sono indipendenti l’uno dall’altro e le loro entrate sono piuttosto diverse. Le lamentele di giocatrici di spicco come Iga Swiatek e Viktoria Azarenka si fanno sempre più forti chiedendo prize money pari a quelli degli uomini per l’intero anno. Nel 2021, l’ATP ha registrato un fatturato annuo di 176,8 milioni di dollari contro gli 87,8 milioni di dollari della WTA. Mentre l’ATP inanellava successi, attraverso sponsorizzazioni, licenze e le loro Finals del World Tour, la WTA ha commesso un errore dopo l’altro, subendo dei veri autogol.
    Con la mancanza di una strategia a lungo termine e le entrate stagnanti, la WTA ha cercato una soluzione rapida vendendo quasi un quarto del programma del suo tour in Cina. Anche nei momenti migliori è difficile portare spettatori in Cina ed è brutto giocare in stadi vuoti, ma è stato quando il Covid ha colpito e il paese ha chiuso i suoi confini abbiamo visto le conseguenze dell’essere troppo indebitato un solo posto in un “tour globale”. La mancanza di strategia della WTA è emersa ancora una volta con la loro posizione di principio sulla scomparsa della giocatrice cinese Peng Shuai. I principi non sono durati molto a lungo e sono stati presto messi da parte quando la WTA ha revocato il divieto ai tornei cinesi nonostante la situazione di Shuai fosse stata tutt’altro che chiarita.
    L’organo di governo dell’ATP supera continuamente la sua controparte WTA. Laddove l’ATP conclude le finali del World Tour negli stadi affollati di città amanti del tennis come Londra e Milano (in realtà è Torino, qua c’è un errore di Millman, ndr), la WTA tenta di costruire il proprio futuro negli stadi vuoti di Shenzhen e Fort Worth. Le donne hanno avuto la stessa retribuzione nei Grande Slam per 25 anni ed è ora che ricevano la stessa retribuzione su tutta la linea. La WTA ha avuto tempo più che sufficiente per raggiungere questo obiettivo. Le nostre tenniste sono tra le migliori atlete del mondo e meritano di essere pagate allo stesso modo, ma sfortunatamente sono rappresentate da un governo poco performante. Il tennis può essere l’invidia di tutti gli sport quando finalmente raggiungerà la vera parità, ma ritengo che affinché ciò accada deve essere gestita sotto un unico ombrello e basato sull’ATP. Fino ad allora la parità salariale è un sogno irrealizzabile e non accadrà”.
    La posizione di Millman è netta e interessante. Gaudenzi ha parlato più volte di sinergie con la WTA, ma al momento di unificare totalmente la gestione dei due tour pro non si parla, anche per i tanti contratti distinti in essere. La richiesta da parte del pubblico inoltre, non sembra uguale tra match maschili e femminili, come spesso vediamo nei tornei Combined, dove spesso gli spalti restano vuoti per molti match “rosa”, per poi riempiersi quando scendono i campo match maschili. È una situazione complessa, di non facile soluzione. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros aumenta il montepremi del 12,3%

    Roland Garros

    Sarà il Roland Garros più ricco di sempre quello che scatterà tra a fine maggio sui campi del Bois de Boulogne di Parigi. La direzione del torneo ha comunicato i prize money dello Slam “rosso”, che rispetto all’edizione 2022 sono stati aumentati del 12,3%, con un totale di 49,6 milioni di euro complessivi.L’aumento sarà complessivamente del 9,1% per i tabelloni di singolare, con una crescita maggiore per i tennisti sconfitti ai primi due turni (13% e 11%), mentre l’aumento per i tabelloni del doppio è del 4%.I vincitori dei due tornei di singolare, maschile e femminile, riceveranno un assegno di 2,3 milioni di euro.
    Questa la lista del prize money completa in singolare:Vincitore del singolare: 2,3 milioni di euroFinalista: 1,15 milioni di euroSemifinalisti: 630.000 euroQuarti di finale: 400.000 euroOttavi di finale: 240.000 euroTerzo turno: 142.000 euroSecondo turno: 97.000 euroPrimo turno: 69.000 euro
    I vincitori del torneo di doppio (stesso premio per uomini e donne) porteranno a casa ben 590mila euro, i finalisti 295mila. Niente male! LEGGI TUTTO

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    US Open aumenta i prize money, più 22%. Ai vincitori 2,5 mln $, al primo turno 75mila

    Dopo il durissimo anno 2020, segnato dalla pandemia, US Open torna alla normalità, anzi, si supera. Gli organizzatori hanno annunciato i Prize money per il torneo che scatterà lunedì prossimo con i tabelloni principali, con un montepremi record per lo Slam della “grande mela”. US Open infatti distribuirà ben 57,5 ​​milioni di dollari, segnando un aumento del […] LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: ai vincitori 2021 un assegno di -27% rispetto al 2019. Piccoli aumenti fino a quarti di finale

    Il torneo di Wimbledon nel 2020 si è “salvato” economicamente grazie alla polizza assicurativa che ha coperto la maggior parte dei mancati guadagni. Con l’edizione 2021 ormai alle porte, ecco la lista dei Prize money assegnati ai giocatori in relazione al proprio piazzamento nel torneo. Nel singolare, dal primo turno ai quarti di finale c’è […] LEGGI TUTTO

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    Il vincitore al Masters 1000 di Madrid guadagnerà 315mila euro, -73% rispetto all’edizione 2019

    La Caja Magica di Madrid

    Il Masters 1000 di Madrid nell’avveniristico impianto della Caja Magica è pronto a scattare, senza il n.1 Novak Djokovic che così non difenderà il titolo conquistato nel 2019.
    Proprio rispetto all’edizione 2019 (l’ultima disputata) il Prize money del torneo è stato notevolmente decurtato: l’evento attribuisce lo stesso premio per ATP e WTA, con un montepremi totale combinato di € 5.228.930, in calo del 60% rispetto a due anni fa. Il calo è progressivo verso l’alto, ossia è stato decurtato maggiormente l’assegno per i giocatori che arriveranno più avanti nel torneo. Infatti il campione a Madrid 2021 porterà a casa 315.160 euro, una riduzione del 73,79% rispetto a quello che Novak Djokovic e Kiki Bertens hanno ricevuto ciascuno nel 2019. Il finalista riceverà 188.280 euro, in calo del -69,07% rispetto a due anni fa. Le riduzioni si riflettono a cascata (ma progressivamente in modo minore) su tutti i participanti.
    Ecco la lista completa, che riportiamo da perfectennis:
    Qualificazioni 1° turno: 4.080 € (-10,33%)
    Qualificazioni 2° turno: 7.665 € (-15,93%)
    1° turno tabellone principale: 15.060 € (-36,7%)
    2° turno: 22.720 € (-46,19%)
    3° turno: 36.400 € (-54,85%)
    Quarti di finale: 58.370 € (-63,73%)
    Semifinali: 106.690 € (-65,83%)
    Finale: 188.820 € (-69,07%)
    Vincitore: 315.160 € (-73,79%)

    Si conferma quindi a Madrid il piano annunciato dall’ATP di riduzioni del montepremi ma colpendo di meno chi perde nei primi turni, con i giocatori “meno ricchi” penalizzati in misura minore rispetto agli assegni pre-pandemia.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO