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    Simon: “Mi piacerebbe giocare in Russia. Brasile e Polonia favorite a Tokyo”

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    “In futuro mi piacerebbe provare a giocare in Russia“. Una dichiarazione, quella di Robertlandy Simon, che potrebbe far saltare sulla sedia i tifosi della Cucine Lube Civitanova… se non si tenesse conto del contesto: l’intervista al sito ufficiale dello Zenit San Pietroburgo, che dopo aver “interrogato” Osmany Juantorena ha deciso, forse grazie ai buoni uffici del connazionale Halo Camejo, di dedicare un approfondimento anche al centralone cubano.
    Simon è stato più che diplomatico nelle sue risposte e non si è sottratto alla domanda sulla possibilità di un trasferimento in Russia: “Ho ricevuto diverse offerte in passato, e la mia decisione di non accettarle è dipesa da diverse circostanze della mia vita. Ma onestamente, amo il freddo!“. Interessante, invece, il giudizio del centrale sul torneo delle Olimpiadi di Tokyo: “Al momento considero Brasile e Polonia favorite. Ma spesso alle Olimpiadi le favorite non vincono. Anche la nazionale russa ha delle possibilità“.
    (fonte: Vczenit-spb.ru) LEGGI TUTTO

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    Lube, Simon: “Con Cisterna dovremo avere la testa giusta”

    Foto Facebook Lube Volley

    Di Redazione
    Domani, mercoledì 2 dicembre, la Cucine Lube Civitanova tornerà in campo per il match di recupero della 9ª giornata di andata contro la Top Volley Cisterna. Il forte centrale Simon, intervistato da Il Resto del Carlino Macerata presenta la sfida con i pontini e il testa a testa con Perugia che è tornata prima in classifica
    Simon, domani ecco il recupero contro una Top Volley che deve ritrovare la forma dopo lo stop per Covid… «Avranno bisogno di giocare parecchio per sistemarsi, ma sono un team scorbutico».
    Nonostante sia l’ultima in classifica, sulla carta Cisterna sembra più forte di Verona? «Sì, dovremo avere la testa giusta».
    Inizia un tour de force che questa volta quasi aspettavate con ansia. «Senza dubbio, è meglio giocare tanto anche se stancante, piuttosto che due volte in un mese».
    Domenica Perugia ha effettuato il contro sorpasso, sarà staffetta fino allo scontro diretto (forse prima di Natale)? «Penso proprio di sì, la Sir è tornata quella che conosciamo».
    Veniamo a sabato, 17 ace sono il suo primato personale? «No, o meglio sono record in Italia. Quando giocavo in Corea ne feci 11 o 12».
    Cosa avviene quando si prende quel ritmo in battuta? «Quando fai un ace prendi sicurezza, tiri più forte e non hai paura di sbagliare. Quella che più mi piace però è la battuta corta beffando i ricevitori».
    Il suo connazionale Leon domenica l’ha subito imitata. «Sì, ma per lui è facile: spara a 130 chilometri orari». LEGGI TUTTO

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    Robertlandy Simon: “A Civitanova ho trovato una famiglia”

    Di Roberto Zucca
    Nei suoi occhi ci sono molti sentimenti contrastanti: l’ambizione, la forza fisica e morale, lo spirito di sacrificio, la sofferenza. Veder giocare Robertlandy Simon è un concentrato di emozioni. Non a caso, di quel Paese così nostalgico e fuori dal tempo quale è Cuba, Simon rappresenta un po’ tutto il meglio:
    “La mia storia è una storia lunga, complessa. La mia infanzia non è stata semplice, così come quella di tanti connazionali. La mia vita è stata sacrificante, ma non più di quella di tanti. Arrivo da un paese in cui la povertà ti restituisce la voglia di riscattarti, ma anche il coraggio di non arrenderti e la forza di essere sempre sorridente, perché questa è la vita”.
    Posso chiederle cosa conta davvero per lei nella vita?
    “La famiglia. La loro serenità, il fatto che posso contribuire a farli stare sereni. È la cosa che mi manca di più rispetto alle mie origini e alla mia infanzia trascorsa a Cuba”.
    Di quelli anni ha citato la povertà. Che rapporto ha adesso col denaro?
    “Il denaro è una sicurezza. Ti permette di poter essere utile agli altri, dando magari stabilità e serenità. La più grande soddisfazione della mia carriera è stato poter aiutare la mia famiglia. Non avere il pensiero di non poterti permettere delle cose ti va vivere certamente con maggiore tranquillità”.
    Foto FIVB
    La pallavolo è uno stile di vita. La frase che lei ha postato sul suo profilo Instagram.
    “È una manera. Un modo di vivere, di affrontare la vita. Ho iniziato molto giovane a praticare questo sport e la pallavolo mi ha accompagnato per tutto il mio percorso di crescita. Non so come sarebbe stata la mia vita senza questo sport, perché la pallavolo ne ha sempre fatto parte”.
    Quello stile di vita lo ha portato prima a Piacenza, poi a Civitanova.
    “L’Italia mi ha accolto e in Italia ho vinto tanto, ed è stata una grandissima soddisfazione. Mi sento benvoluto, amato. A Civitanova non ho trovato un team, ma una famiglia. Siamo una squadra che si rispetta ma siamo anche molto uniti. Trascorriamo molto tempo assieme anche al di fuori dal campo”.
    Il segreto di Civitanova: il trio cubano o l’essere una squadra?
    “Essere una squadra. Io, Osmany e Leal siamo parte di un gruppo nel quale ognuno ha il suo peso, le sue responsabilità. Non si vince grazie a noi tre ma si vince con il gruppo unito. Noi portiamo all’interno dello spogliatoio una mentalità latina che è molto simile a quella italiana. Ci piace sentirci parte di un gruppo e poter contare l’uno sull’altro”.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    Bilancio di questa prima parte di campionato?
    “Abbiamo lasciato un punto per strada e lavoriamo affinché l’affiatamento e il gruppo cresca partita dopo partita. È un bel campionato, che finché potrà andare avanti è davvero molto bello da giocare. La gara contro Ravenna di qualche settimana fa ci ha dato nuovi stimoli e nuove sfide che dobbiamo affrontare, trovando una solida continuità”.
    Cinque stagioni in Italia. Mi dica il compagno di squadra e l’avversario più forte che ha incontrato sulla sua strada?
    “Ce ne sono tantissimi. Un compagno di squadra che mi ha lasciato il segno è stato sicuramente Bruno. Fortissimo, molto tenace, era uno che anche in spogliatoio si sentiva. Sugli avversari le direi tanti, da Anderson a Juantorena. Giocatori così è meglio sempre averli dalla stessa parte del campo”.
    Al di fuori del campo è nota ai più la sua avventura nella ristorazione.
    “Quando ero in Brasile mi sono innamorato delle churrascharie, e così quando sono arrivato a Civitanova sono subito andato a cercare di mangiare brasiliano, ma senza successo. E così ho detto, perché no? Sono socio di un locale che si chiama Madeira ed è proprio a Civitanova. Ora mi piacerebbe lanciarmi nella cucina stellata”
    Tempi duri per la ristorazione?
    “Sono tempi duri per tutti. È dura per la ristorazione perché hai comunque i lavoratori da pagare, nonostante che la sera, ad esempio, ci siano delle restrizioni, e il business ne esce fortemente danneggiato. Speriamo di venirne fuori presto”.
    Il futuro di Simon. Se lo immagina?
    “Per ora sicuramente in Italia. Poi si vedrà. A Civitanova sto molto bene e ho anche delle attività da portare avanti oltre al volley. Quando smetterò di giocare non so, magari allenerò una squadra di ragazzi o sarò un imprenditore, o tutte e due le cose. Chissà!”.
    Per ora la cosa importante è vincere con Civitanova.
    “Quello sempre”. LEGGI TUTTO

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    Cucine Lube Civitanova, Simon: “Siamo sempre gli stessi guerrieri”

    Foto Facebook Lube Volley

    Di Redazione
    La Cucine Lube Civitanova continua a ritmo serrato la preparazione pre campionato in vista dei primi impegni ufficiali. I cucinieri stanno testando il proprio stato di forma con dei test amichevoli, gli ultimi due con la Sir Safety Conad Perugia. Il forte centrale cubano Simon, al Corriere Adriatico Macerata, si dice pronto a dare battaglia in tutte le competizioni a cui la Lube parteciperà.
    «È stato utile per ritrovare il ritmo di gioco, visto che è molto che siamo fermi – ha dichiarato il gigante cubano – Ci serve per vedere a che punto siamo e su cosa dobbiamo lavorare ancora. Ora dobbiamo capire cosa abbiamo sbagliato e dovremo lavorare soprattutto su battuta e palla alta. Noi siamo sempre gli stessi guerrieri che ricordano i nostri tifosi, pian piano entreremo in forma e saremo pronti a battagliare nelle varie competizioni».
    La formazione di Fefè De Giorgi scenderà in campo per il primo impegno ufficiale domenica 13 settembre alle ore 18.00 con diretta su Eleven Sports per la gara di andata della Del Monte Supercoppa sul campo dell’Itas Trentino. LEGGI TUTTO

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    Robertlandy Simon e Roamy Alonso sono rientrati a Cuba

    Di Redazione Dopo oltre due mesi di isolamento è arrivato finalmente il giorno del ritorno a casa per Robertlandy Simon e Roamy Alonso. I due centrali cubani, protagonisti della Superlega italiana rispettivamente con le maglie di Cucine Lube Civitanova e Consar Ravenna, sono rientrati a L’Avana sabato notte con un volo speciale, insieme ad altri […] LEGGI TUTTO