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    Silver League maschile: la Romania trionfa in rimonta sulla Finlandia

    Di Redazione È la nazionale maschile della Romania ad aggiudicarsi l’edizione 2022 della Silver League, assicurandosi quindi un posto nella prossima edizione della Golden League. Nella finalissima di Budapest i rumeni hanno avuto la meglio per 3-2 (17-25, 25-21, 20-25, 25-23, 15-13) sulla Finlandia, rimontando per due volte lo svantaggio e riuscendo a imporsi con tre muri-punto consecutivi nel tiratissimo finale. Per la nazionale balcanica si tratta del secondo successo nella manifestazione, dopo quello ottenuto nel 2019. A trainare la Romania verso il successo è stata soprattutto l’efficacia in battuta, con ben 12 ace contro 4 dei finlandesi: 3 li ha messi a segno Marian Bala, uno dei tanti giocatori subentrati nel corso della partita – come Bartha, Vologa e Balean – e risultati decisivi per la vittoria. Bala è stato anche il top scorer della sua squadra con 14 punti, insieme ad Adrian Aciobanitei, mentre alla Finlandia non sono bastati i 21 centri di Antti Makinen. La medaglia di bronzo è andata alla Macedonia del Nord, finalista dell’edizione 2021, che si è imposta per 3-2 (25-22, 18-25, 25-15, 19-25, 15-7) ai danni dei padroni di casa dell’Ungheria. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Guillermo Naranjo Hernandez sostituisce Pedullà alla guida della Romania

    Di Redazione Nuovo CT per la nazionale femminile della Romania: sarà lo spagnolo Guillermo Naranjo Hernandez a tentare di rilanciare la formazione balcanica dopo la disastrosa esperienza degli Europei 2021, in cui la squadra organizzatrice non ha nemmeno superato la prima fase. Naranjo Hernandez ha firmato un contratto annuale, con la possibilità di prolungamento per un’ulteriore stagione (l’obiettivo primario è la qualificazione ai prossimi Europei): prende il posto di Luciano Pedullà, che aveva assunto la guida della nazionale nel 2019. Il 44enne tecnico iberico ha già guidato una nazionale femminile, la Grecia, dal 2018 al 2021; nel suo curriculum ci sono anche le esperienze in Germania all’Allianz MTV Stuttgart e all’SC Potsdam (con due Coppe nazionali all’attivo) e in Polonia all’Enea PTPS Pila. Per lui non sarà nemmeno la prima volta in Romania, dal momento che nel 2017-2018 ha guidato il CSM Targoviste. “È stato uno degli anni migliori della mia carriera – ha ricordato l’allenatore – perché ho conosciuto persone speciali. La Romania ha un futuro molto luminoso nella pallavolo, ha tante giovani giocatrici che, sotto la giusta guida e con il supporto della Federazione – e vedo che la nuova dirigenza vuole fare tante cose belle – possono avere prospettive importanti“. Una delle principali sfide di Naranjo Hernandez sarà quella di convincere Alexia Carutasu a restare in nazionale, dopo che la giovane stella rumena ha dichiarato di voler proseguire la sua carriera con la Turchia: “Farò tutto ciò che è in mio potere per farla sentire a suo agio e spiegarle che abbiamo un nuovo programma, una nuova visione, in cui vogliamo che le giocatrici si sentano importanti, perché altrimenti la Federazione ne risentirebbe. Vogliamo che lei e non solo lei, ma tutte le giocatrici capiscano che sono importanti, che la loro opinione è importante, la loro salute e il loro futuro sono importanti e che siamo qui per fare in modo che crescano e si evolvano“. Il nuovo CT inizierà a maggio la preparazione per la European Golden League, a cui seguiranno le qualificazioni agli Europei. Il presidente federale Adin Cojocaru ha sottolineato che “è stato l’allenatore stesso a chiedere di firmare per un solo anno, perché vuole dimostrare quello che sa fare e vedere se le cose vanno davvero bene“. La Federazione ha inoltre richiesto che lo staff tecnico fosse composto da soli rumeni, con l’eccezione del preparatore atletico, che arriverà dalla Grecia. (fonte: FR Volei) LEGGI TUTTO

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    Carutasu: “Voglio giocare nella Turchia”. E spara a zero sul CT Pedullà

    Di Redazione È una delle stelle nascenti del volley europeo e ormai da 4 stagioni il VakifBank Istanbul l’ha portata in Turchia, paese del quale ha già acquisito la cittadinanza. Ovvio che in Romania, il paese da cui proviene Alexia Carutasu, da tempo si covi il timore di una sua possibile naturalizzazione da parte della nazionale di Guidetti. Adesso però a sgombrare il campo dagli equivoci è la stessa opposta 18enne, recentemente premiata per l’ennesima volta come giocatrice rumena dell’anno, in un’intervista al veleno con la testata Playsport: “Sì, è vero che voglio giocare con la Turchia“. “Per ora – spiega Carutasu, attualmente in prestito al Galatasaray – ho ottenuto la cittadinanza e il passaporto turchi, e per me era molto importante, perché c’è un limite ai giocatori stranieri tesserabili da ogni club. La strada per la nazionale è ancora lunga, ma onestamente è quello che voglio da quando ho iniziato a giocare. Arrivare nel campionato turco è un sogno che si avvera, e la nazionale sarebbe un enorme bonus“. A orientare la decisione dell’opposta c’è anche quanto accaduto negli ultimi Campionati Europei, in cui la Romania, uno dei paesi organizzatori, è riuscita nella poco gradita “impresa” di farsi eliminare al primo turno: “Quello che ho vissuto a Cluj non mi è piaciuto per niente. Dopo i buoni risultati ottenuti con le giovanili avevo davvero voglia di giocare nella nazionale maggiore, ma è stata un’esperienza molto triste. Spero che la Federazione si sia resa conto degli errori commessi e di quanto sia stata sbagliata la scelta dell’allenatore italiano, che non era affatto quello che immaginavo e che volevo“. Il tecnico in questione è Luciano Pedullà, che Carutasu critica pesantemente: “È un allenatore vecchio stile, non mi piace per niente il modo in cui lavora. Ci ha sfinito mentalmente e fisicamente, siamo arrivate al momento della competizione completamente distrutte. Imprecava continuamente in italiano, sentivo solo la parola ‘C…o’. Ci ha chiesto di parlare solo in inglese, ma comunicava in italiano con i colleghi dello staff. Siamo state tutte davvero male“. Anche sulle scelte della Federazione il gioiellino rumeno ha molto da ridire: “Ci hanno tenute quattro mesi in collegiale senza mai farci allenare sul campo di gara, ma solo in un’altra sede, con 40 gradi di temperatura, 3 ore di allenamento al mattino e altre 3 alla sera. Abbiamo sentito che per gli Europei sono stati stanziati molti soldi, ma ci hanno detto che il Polyvalent era troppo costoso da affittare. Non ho capito perché abbiano voluto l’organizzazione del torneo se non erano in grado di garantire le migliori condizioni per la loro nazionale“. La conclusione è logica e inevitabile: “Vorrei stare lontana dalla nazionale rumena. Se dipendesse da me, non risponderei alle convocazioni. Ma non voglio correre il rischio di essere squalificata e mettere a repentaglio la mia carriera, quindi se mi chiameranno ci sarò, a malincuore. Solo per il regolamento, perché la Turchia sta diventando la mia nuova casa e voglio giocare nella nazionale turca“. Il presidente federale rumeno Adin Cojocaru ha fatto notare che ogni nazionale può schierare in campo una sola giocatrice naturalizzata alla volta, e la Turchia ha già nel mirino Melissa Vargas: “Mi prendo il rischio – conclude Carutasu – sarà l’allenatore a scegliere. E comunque la Turchia è coinvolta in molte più competizioni della Romania e può dare spazio a più giocatrici“. (fonte: Playsport.ro) LEGGI TUTTO

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    Europei femminili: Erdem fa sognare la Turchia, Romania eliminata

    Di Redazione Prosegue senza macchia la corsa delle favorite per la vittoria dei Campionati Europei femminili. A Cluj Napoca la Turchia chiude il suo girone con 5 vittorie in altrettante partite: anche l’Olanda si arrende alla legge dell’ex Giovanni Guidetti, cedendo con un netto 0-3 sotto i colpi di una Eda Erdem da record, 100% su 13 palloni attaccati! Si conclude invece in anticipo la disastrosa avventura dalla Romania, che certo si attendeva di più dal girone casalingo: la squadra di Luciano Pedullà si fa battere anche dalla Finlandia, peraltro a sua volta eliminata, e chiude all’ultimo posto. Anche la Serbia avanza senza problemi nella Pool A, imponendosi in tre set contro l’Azerbaijan: Terzic dà finalmente un set di riposo a Tijana Boskovic, ma solo dopo che l’opposta aveva siglato 24 punti con il 72% in attacco… Il Belgio, intanto, regola con lo stesso punteggio la Bosnia Erzegovina con una Marlies Janssens sempre più fenomenale (20 punti totali con 7 muri vincenti) e scavalca provvisoriamente la Russia al secondo posto. Nella Pool B la Bulgaria si riscatta battendo per 3-0 la Repubblica Ceca, a sua volta già certa della qualificazione agli ottavi; ben 16 muri-punto delle bulgare con Hristina Ruseva (5) in grande evidenza. Le padrone di casa sfideranno domani la Polonia per il primo posto, ma in caso di sconfitta rischiano di scivolare al terzo, visto che la Germania, dopo aver battuto la Grecia, se la vedrà con la già eliminata Spagna. Il girone dell’Italia è quello più incerto: il primo posto se lo contendono le azzurre e la Croazia – che con qualche fatica batte l’Ungheria in quattro set, con 12 ace di squadra e 5 di Samanta Fabris – ma dalla terza piazza in giù è tutto ancora aperto, con quattro squadre a quota 1 vittoria. Anche la Slovacchia di Fenoglio si è infatti sbloccata, battendo per 3-1 la Svizzera grazie ai 19 punti di Romana Kriskova, e ora può nuovamente sperare nella qualificazione. LA SITUAZIONE Pool A (a Belgrado): Bosnia Erzegovina-Belgio 0-3 (23-25, 19-25, 15-25); Azerbaijan-Serbia 0-3 (17-25, 20-25, 19-25). Classifica: Serbia 4 vittorie (12 punti), Belgio 3 (8), Russia 2 (7), Bosnia Erzegovina e Francia 1 (3), Azerbaijan 0 (0). Prossimo turno: Francia-Azerbaijan mer 25/8 ore 17; Serbia-Russia mer 25/8 ore 20. Pool B (a Plovdiv): Germania-Grecia 3-0 (25-20, 25-17, 25-22); Bulgaria-Rep.Ceca 3-0 (26-24, 25-12, 25-19). Classifica: Polonia 4 vittorie (12 punti), Bulgaria 3 (10), Germania 3 (8), Rep.Ceca 2 (6), Spagna 1 (2), Grecia 0 (1). Prossimo turno: Spagna-Germania mer 25/8 ore 16.30; Bulgaria-Polonia mer 25/8 ore 19.30.  Pool C (a Zara): Ungheria-Croazia 1-3 (19-25, 25-21, 17-25, 21-25); Svizzera-Slovacchia 1-3 (25-21, 14-25, 19-25, 22-25). Classifica: Croazia 4 vittorie (12 punti), Italia 3 (9), Ungheria 1 (4), Bielorussia e Slovacchia 1 (3), Svizzera 1 (2). Prossimo turno: Bielorussia-Ungheria mer 25/8 ore 18; Croazia-Italia mer 25/8 ore 21. Pool D (a Cluj Napoca): Olanda-Turchia 0-3 (21-25, 21-25, 20-25); Romania-Finlandia 1-3 (25-18, 22-25, 22-25, 22-25). Classifica: Turchia 5 vittorie (15 punti), Olanda 3 (9), Ucraina 2 (6), Svezia 2 (5), Finlandia 1 (4), Romania 0 (0). Prossimo turno: Svezia-Olanda mer 25/8 ore 16.30; Romania-Ucraina mer 25/8 ore 19.30. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Il trofeo degli Europei femminili fa tappa in Romania a Cluj-Napoca

    Di Redazione Continua l’EuroVolley Women Trophy Tour, il viaggio della coppa dei Campionati Europei femminili 2021 attraverso i quattro paesi che ospiteranno la rassegna continentale a partire dal 18 agosto. Ieri il trofeo è arrivato in Romania a Cluj-Napoca, la città che ospiterà la Pool D con Turchia, Olanda, Ucraina, Finlandia e Svezia, oltre naturalmente alle padrone di casa. Proprio le ragazze di Luciano Pedullà hanno partecipato alla cerimonia posando con la coppa per le strade della città, insieme al sindaco Emil Boc. Foto CEV Lunedì 19 luglio il trofeo farà tappa a Blaj, per terminare il suo breve tour rumeno martedì 20 a Bucarest. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Alexia Carutasu e Adrian Aciobanitei giocatori dell’anno in Romania

    Foto Federatia Romana de Volei

    Di Redazione
    L’enfant prodige del volley rumeno conquista un altro riconoscimento prestigioso: Alexia Carutasu, che a soli 17 anni è già una stella a livello internazionale con la maglia dello Yesilyurt, ha ottenuto il premio come giocatrice dell’anno assegnato dalla sua Federazione. La schiacciatrice classe 2003 era stata reclutata dal settore giovanile del Vakifbank già nel 2018 e l’anno successivo ha fatto il suo debutto in Sultans League con l’altra squadra di Istanbul; attualmente è settima nella classifica delle migliori realizzatrici del campionato.
    Nel settore maschile il premio è stato assegnato ad Adrian Aciobanitei, 23enne schiacciatore della nazionale e dell’AS Cannes, mentre il riconoscimento per il miglior allenatore è andato a Marius Macaria, il CT della nazionale Under 17 femminile che ha centrato il quinto posto ai Campionati Europei e la conseguente qualificazione ai Mondiali di categoria.
    (fonte: Facebook Federatia Romana de Volei) LEGGI TUTTO

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    Romania: Adin Cojocaru è il nuovo presidente della Federazione

    Foto RFH Sports Management

    Di Redazione
    Cambio della guardia al vertice della Federazione in Romania: dopo quattro mandati consecutivi, il contestato presidente Gheorghe Visan lascia spazio ad Adin Cojocaru, suo ex vice, che si è imposto nelle elezioni con una maggioranza schiacciante (109 voti a 42). Cojocaru aveva già sfidato il suo rivale nel 2012, perdendo di soli 3 voti al ballottaggio. Gli altri due candidati, Oana Sarb e Mihai Duta (allenatore del Rapid Bucarest), si erano ritirati prima del voto ma hanno vinto la corsa per le poltrone di vicepresidenti, rispettivamente con 112 e 58 voti; anche in questo caso Visan è uscito sconfitto, ottenendo soltanto 36 preferenze.
    Il neo-presidente, professore universitario, ha dichiarato che il suo primo atto nel nuovo incarico sarà quello di cambiare lo Statuto per limitare a due il numero dei mandati consecutivi per la più alta carica federale. La presidenza di Gheorghe Visan era stata molto discussa anche per la grave accusa di aver ricevuto irregolarmente denaro dalla fondazione “Sport Mileniul 3“, che aveva tra i membri del consiglio direttivo proprio la moglie di Visan.
    (fonte: Gazeta Sporturirol) LEGGI TUTTO