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    La prima conferma per Porto Viro è Rocco Barone

    Di Redazione Una garanzia, in campo come nello spogliatoio. Prima conferma nel roster della Delta Group Porto Viro: prolungato per un’altra stagione il contratto del centrale Rocco Barone, classe 1987, 198 centimetri di altezza e ben 13 campionati di Superlega a curriculum, oltre ad un passato glorioso con la maglia della Nazionale. Lo scorso anno l’atleta calabrese è stato uno degli elementi più continui della Delta Group, sia in termini di presenze (è partito come titolare in tutte e 24 le gare di regular season) che di prestazioni, tanto da aver concluso l’annata tra i primi cinque centrali di Serie A2 Credem Banca per rendimento complessivo. Le statistiche sono eloquenti: 54 muri vincenti all’attivo (ottavo di tutta la categoria), una percentuale di attacco vicina al 55% (la migliore della sua squadra) e quasi 200 punti messi a segno nell’arco del campionato. Senza dubbio un contributo sostanzioso alla salvezza della matricola Porto Viro, ma, al di là dei numeri, Barone si è guadagnato l’affetto e la stima dell’ambiente nerofucsia soprattutto con la sua abnegazione e la sua professionalità, che non sono mai venute meno, anche nei momenti più critici della passata stagione. “Sono felicissimo di questa conferma – dichiara il centrale della Delta Group – . Ringrazio di cuore la società per la fiducia, il rinnovo significa che il mio lavoro è stato apprezzato sia dal punto di vista sportivo che a livello umano. Un grazie particolare lo voglio riservare anche a coach Battocchio, mi ha trasmesso grande motivazione e non vedo l’ora di lavorare con lui nei prossimi mesi. Porto Viro e tutta l’area del Delta del Po meritano una squadra di alto livello in Serie A, l’anno scorso i nostri tifosi ci hanno dimostrato enorme affetto e vicinanza durante tutta la stagione, e noi alla fine siamo riusciti a ripagarli con una salvezza pazzesca”. Pazzesca perché soffertissima, inaspettata e arrivata all’ultimo respiro, e che proprio per questo ha dato un sapore dolce, speciale alla prima stagione di Barone in nerofucsia: “Lo scorso campionato mi ha regalato delle bellissime emozioni, che non provavo da un po’. Nonostante le tantissime difficoltà siamo riusciti a non mollare e a crederci veramente, realizzando un’impresa. Bisogna ripartire da qui consapevoli che d’ora in avanti servirà una Porto Viro che giochi sempre di squadra, che non molli e che lotti su ogni pallone: questo è lo spirito che deve contraddistinguerci”. Un monito che testimonia come Barone sia già proiettato alla A2 del prossimo anno: “Ci sono tante squadre blasonate che alzeranno ulteriormente il livello, mi aspetto un campionato forse meno equilibrato rispetto a quello appena concluso ma sicuramente più duro. Il mio obiettivo personale? Dare sempre il massimo di me stesso e onorare la fiducia che mi è stata concessa”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Ora Siena sogna la Superlega, col titolo di Reggio. Mechini conferma: “Ipotesi concreta”

    Di Redazione Inutile girarci attorno: dal momento stesso in cui Reggio Emilia ha messo a terra la palla che gli è valsa la promozione in Superlega, tutti sapevano che, a meno di un clamoroso colpo di scena (che infatti non c’è stato), avrebbe continuato a giocare in Serie A2. Ieri (mercoledì 8 giugno) è arrivata la conferma, a mezzo comunicato stampa, e oggi, ma già come ieri e i giorni prima, ci si interroga su chi acquisterà il titolo per giocare nel massimo campionato al posto del Volley Tricolore. Operazione, quella dello scambio dei titoli sportivi, che dovrà essere completata entro il prossimo lunedì 13 giugno. In un primo momento l’indiziata numero uno era Vibo Valentia, poi è parso subito chiaro dai movimenti di mercato che la Tonno Callipo stava costruendo una squadra con l’obiettivo di conquistare questo diritto sul campo (della Serie A2) la prossima stagione. Ecco dunque il colpo di scena delle ultime ore: a giocare in Superlega dovrebbe essere la Emma Villas Aubay Siena. A confermarlo, come riportato oggi da La Nazione, è il vice presidente dei toscani Fabio Mechini: “Si tratta di un’ipotesi concreta. Questa possibilità si è prospettata qualche giorno fa a ciel sereno – racconta -. Sulle prime ci ha presi alla sprovvista perché avevamo già pronta la squadra per l’A2. Ora l’unico timore è capire come ristrutturarla per ottenere la salvezza in Superlega e non bruciare tutto il buono fatto per ripartire”. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: “Fefè” Garnica in regia a Porto Viro

    Di Redazione Parlerà argentino nella prossima stagione la regia della Delta Group Porto Viro: alla corte di coach Matteo Battocchio arriva Fernando Gabriel Garnica, per tutti Fefè, palleggiatore nativo di Buenos Aires (ma con passaporto italiano) che l’anno scorso ha trascinato Reggio Emilia alla vittoria della Del Monte Coppa Italia e dei playoff di Serie A2 Credem Banca. Classe 1980, 190 centimetri di altezza e un bagaglio sconfinato di tecnica, esperienza e carisma, Garnica raccoglie idealmente il testimone dei connazionali Cuda, Kindgard e Vinti, che a Porto Viro hanno lasciato ottimi ricordi. Ecco come il nuovo acquisto della Delta Group racconta il suo approdo in nerofucsia: “La società mi aveva già cercato in passato e quest’anno è tornata alla carica. Mi ha fatto davvero piacere sentire questo interesse per me, la scelta poi è diventata ancora più facile con l’arrivo di un coach bravo ed emergente come Battocchio e la prospettiva di costruire una squadra competitiva. Il primo impatto con il club e la città è stato da dieci, se non di più, anche mia moglie e mio figlio sono rimasti entusiasti. Siamo stati accolti benissimo e abbiamo subito respirato un’atmosfera familiare. Credo sia per questo che gli argentini si sono sempre trovati bene qui: siamo persone molto ospitali e ricevere un’accoglienza del genere ti fa sentire a tuo agio, a casa. Un messaggio per i tifosi? Ne ho conosciuti diversi nei giorni scorsi e li ringrazio per il loro affetto. Quello che mi sento di promettere è che questo giovincello di 42 anni darà tutto quello che ha in corpo per renderli orgogliosi della loro squadra. Vogliamo che tutta la città si senta coinvolta, la mia speranza è che il palazzetto sia sempre pieno e diventi il nostro fortino”.  Cresciuto nel vivaio del River Plate di Buenos Aires, Garnica completa il percorso giovanile in Italia, tra le fila del Volley Brolo. Dopo un primo assaggio di Serie A1 nel 2003/2004 a Gioia del Colle, prosegue la sua maturazione con tre stagioni consecutive di B1, l’ultima delle quali, ad Avellino, gli vale il biglietto di ritorno per la Serie A. Nel 2007/2008 gioca in A2 con gli irpini, quindi si sposta a Ravenna in B1, dove ripete la “formula”: promozione e stagione successiva in A2. Nel 2010 il primo passaggio della sua carriera a Reggio Emilia, l’anno seguente è a Santa Croce (sempre in A2), poi un biennio nel massimo campionato svizzero, a Lugano (2012-2014), prima di fare ritorno nella B1 nostrana (Segrate e Corigliano). Nel 2016-2017 va a Castellana Grotte in A2 e guida i pugliesi alla promozione in Superlega, disputandola da protagonista l’anno seguente. Dal 2018 sposa la causa di Bergamo in A2 vincendo una Coppa Italia, nel 2020 torna a Castellana, nel 2021 fa un altro tuffo nel passato, stavolta a Reggio Emilia, dove scrive la storia del Volley Tricolore con la straordinaria doppietta coppa-promozione. Un’annata indimenticabile, quest’ultima, da cui Garnica ha saputo trarre stimoli ed insegnamenti preziosi: “Ogni anno si riparte da zero, i successi personali e di squadra del passato non contano, tutto è possibile all’inizio di un nuovo campionato. Personalmente ho sempre voglia di vincere, di raggiungere nuovi traguardi e di rendere più forte il club in cui gioco. E poi alla mia età so di avere sempre meno ‘colpi in canna’, per cui sento di dover dare il massimo per rimanere ancora al top. La stagione di Reggio mi ha insegnato che se tutto il gruppo dà la propria disponibilità e lavora nella stessa direzione, con voglia e impegno, si possono raggiungere traguardi inaspettati e rendere i sogni realtà. È qualcosa che spero di poter trasmettere anche ai miei nuovi compagni, poi vedremo cosa ci riserverà il destino”. LEGGI TUTTO

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    Campionati 2022-2023: il 5 luglio l’elenco delle società ammesse

    Di Redazione La Lega Pallavolo Serie A ha reso note le date e gli orari dei termini ultimi per presentare le domande di ammissione ai prossimi campionati di Serie A maschile. L’eventuale cessione del titolo sportivo dovrà essere richiesta entro lunedì 13 giugno alle 12 (una condizione che potrebbe riguardare la Conad Reggio Emilia neopromossa in Superlega, oltre a numerose società di A3). Entro lunedì 20 giugno, sempre alle 12, dovranno essere formalizzate la domanda di iscrizione come società riserva e l’eventuale rinuncia all’iscrizione al campionato. La data ultima per la presentazione delle domande di ammissione alle varie categorie è quella di lunedì 27 giugno alle 12; martedì 5 luglio, infine, verrà pubblicato l’elenco delle società ammesse ai campionati. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Toscani nuovo libero di Bergamo: “Mai stato prima al nord, Nicolai fonte d’ispirazione”

    Di Redazione “Ministro della Difesa”. Etichetta abusata, scontata e perfino logora quando si devono aprire le porte per un nuovo libero. Quasi un “luogo comune” che viene forzato per questioni di ruolo. Per tanti forse, non per tutti. Sicuramente non per lui. Perché Alessandro Toscani, ortonese doc classe 1998, è il nuovo padrone della seconda linea dell’Agnelli Tipiesse. Studente di Giurisprudenza, ha disputato l’ultima stagione a Castellana Grotte dopo la formazione ed il lungo percorso con la Sieco Service Ortona e l’annata a Potenza Picena. Era il 2017/2018 ed il suo compagno di reparto un “certo” Francesco D’Amico. BERGAMO, UNA GARANZIA – “Ho scelto una società che non ha bisogno di presentazioni. Serietà allo stato puro, obiettivi e continuità di risultati impressionante da quando calca il palcoscenico della serie A2”. EFFETTO “CICCIO” – “La presenza di Gianluca Graziosi è stata l’elemento decisivo per la destinazione. Un tecnico il cui percorso parla chiaro, cosi come fanno altrettanto i tantissimi giovani che ha saputo forgiare negli anni. Penso anche solo al primo anno dell’Olimpia in A, con Cavuto e Pierotti su tutti. E dalla prima chiacchierata con lui non posso che confermare tutte le sensazioni positive maturate nel tempo”. CASTELLANA GROTTE – “Un campionato contrassegnato da tanti saliscendi. Prima che il Covid si abbattesse sul gruppo, si era in linea con gli obiettivi ed il rendimento. Poi purtroppo da quel momento sono subentrati tanti problemi e ne abbiamo risentito sul piano sia fisico che mentale. Fino alla resa in gara 3 dei quarti play-off con Reggio Emilia, ossia l’avversario che si è dimostrato più squadra di tutti e che ci ha lasciato in dote un preziosissimo insegnamento sull’importanza del collettivo e sulla sua forza. Che talvolta può ribaltare ogni pronostico”. LE CARATTERISTICHE – “Sono ancora giovane e, naturalmente, devo migliorare ogni aspetto circa il mio ruolo. Dovessi mettere la lente d’ingrandimento, lo farei sulla difesa. In ricezione, invece, ho più solidità e sicurezza” NICOLAI, IL RIFERIMENTO – “Da ortonese non posso che avere il mio esempio in Paolo Nicolai. Un beacher capace di fare la storia dal punto di vista dei risultati, ma un modello assoluto come persona. Ci conosciamo benissimo, ne apprezzo le doti tecniche quanto quelle umane. Emblema di umiltà, capacità, voglia e sacrificio”. LA “PRIMA” AL NORD – “Il mio curriculum ha sempre preso forma tra il centro ed il sud Italia. Bergamo coinciderà con la mia prima esperienza al nord. Uno stimolo in più e tanta curiosità anche dal punto di vista dell’ambiente. Che spero di trovare caldissimo grazie al supporto dei nostri tifosi, a cui rivolgo un saluto e che non vedo l’ora di conoscere”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Michele Bulleri sarà il secondo di Mastrangelo a Santa Croce

    Di Redazione Sarà Michele Bulleri, il nuovo secondo allenatore della prima squadra dei Lupi Santa Croce per la stagione 2022-2023. Bulleri, pisano di 40 anni, conosce molto bene l’ambiente biancorosso, avendo già lavorato a Santa Croce come allenatore e responsabile tecnico del settore giovanile femminile dal 2014 al 2018. Dopo 4 anni al Nantes Rezé nel massimo campionato francese, come assistente allenatore prima di Fulvio Bertini (altra vecchia conoscenza santacrocese) per 3 anni e poi di Hubert Henno nell’ultima stagione, torna ai Lupi mettendo a disposizione sia la sua esperienza di oltre 15 anni con i giovani sia la maturità acquisita nelle ultime stagioni in Ligue A. Oltre al ruolo di assistente allenatore, Bulleri ricoprirà anche la carica di responsabile tecnico del settore giovanile della società. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Motta annuncia l’arrivo di Andrea Schiro: “Mi sento già a casa”

    Di Redazione Inizia a prendere sempre più forma la squadra biancoverde che affronterà il prossimo campionato di Serie A2 targato Credem Banca. Tra i nomi di spicco che arriveranno nella provincia di Treviso c’è sicuramente quello di Andrea Schiro.Vicentino, scuola Pallavolo Padova, classe 2001 che per l’HRK Diana Group giocherà da banda, dopo l’esperienza come opposto. Per Andrea sarà l’occasione di mettersi alla prova dopo l’anno in Superlega con la Kioene Padova e le tante estati azzurre con la nazionale minore. Campione del mondo lo scorso settembre insieme all’ex Ferrato. Andrea è attualmente impegnato a Cavalese con il gruppo azzurro under 22 che si prepara ad affrontare gli europei di categoria, ma noi lo abbiamo “disturbato” per qualche domanda. Ciao Andrea come stai? Al momento sei impegnato con la nazionale, ci racconti qualcosa? “Sono molto carico e orgoglioso di potermi allenare e confrontare con atleti della mia età, sono sicuro che questa esperienza mi potrà fare bene sia a livello sportivo che personale. Attualmente sono impegnato con il gruppo della nazionale under 22, ci stiamo allenando a Cavalese, per prepararci al meglio agli europei di categoria dato che la qualificazione l’abbiamo appena raggiunta a Guidonia. Infatti siamo giusto appena rientrati da Lussemburgo dove abbiamo avuto modo di confrontarci contro la nazionale tedesca.” Il prossimo anno per te ci sarà Motta, giocherai da banda e avrai l’occasione di metterti in mostra. Cosa ti aspetti? “Sicuramente da parte mia l’aspettativa è al massimo: cercherò soprattutto di lavorare tecnicamente così da poter contribuire al meglio all’interno della nuova squadra. Sono contento di poter tornare a fare il posto 4. La cosa che più mi rende felice è che questo ruolo offre la possibilità di confrontarsi con più fondamentali. Mi aspetto di affrontare questa nuova opportunità al meglio.” Cosa ti ha spinto a firmare per la Pallavolo Motta e che squadra pensi sarà? “L’interesse nei miei confronti, la serietà dimostrata e la capacità di avermi già fatto sentire a casa sono alcune delle motivazioni che mi hanno spinto a decidere di entrare a fare parte di questo gruppo. Come appunto detto prima mi aspetto molto da questa nuova esperienza, sono sicuro che il gruppo spingerà al massimo.” A Motta tutti parlano di clima e tifo molto caldo, cosa vuoi dire ai tuoi nuovi tifosi? “Anche se ora sono impegnato con la nazionale u22, non vedo l’ora di entrare in palazzetto ed iniziare a prepararmi al meglio per questa nuova stagione! Ci vediamo presto, forza Leoni” (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Padura Diaz resta a Bergamo: “Darò tutto me stesso”

    Di Redazione Due. Come il suo posto in campo, come la voglia di replicare con Bergamo. Perché Williams Padura Diaz non lascia, raddoppia. Il 35enne martello italo-cubano rimane in rossoblù e lo fa mettendo subito in chiaro ruolo ed obiettivi. Con la sua tradizionale verve. Del trascinatore, dell’uomo-faro per i giovani e di quello pronto a mettere sempre la faccia. Personalità, grinta, carattere e sfrontatezza di un professionista vero, autentico e sempre più al centro del progetto. “Ho parlato con la società, sono molto contento e motivato. Essere al centro di un nuovo ciclo è motivo d’orgoglio perché la volontà, oltre a quella di dare tutto me stesso, è di aiutare gli altri ragazzi nel percorso ed essere un fulcro per il gruppo che sta prendendo forma” spiega. “La nuova A2? Il livello sarà stellare. Come quello che ho vissuto con la maglia di Reggio Emilia al mio arrivo in Italia oltre dieci anni fa. Quando si potevano schierare due stranieri per una regola che è stata ripristinata per la prossima stagione. Vantaggio da sfruttare sarà quello di non avere la pressione del risultato e di non essere la squadra da battere. Non si deve essere convinti d’essere i migliori, piuttosto dimostrarlo sul campo battendoci ad armi pari su tutti i campi e contro ogni avversario”. “La base, l’elemento cardine per tirar fuori qualità, dedizione, sacrificio e voglia di non mollare mai. Anche quando gli altri si mostrano superiori a te. Perché nell’arco di un’annata la flessione è fisiologica ed è quello il momento in cui si fa la differenza, con la mentalità. Perché i migliori sono quelli che riescono a mascherare la fase critica e a ripartire più convinti”. Su Copelli, nuovo arrivo: “Un giocatore fantastico, emblema proprio della fame e dell’ambizione. Basta guardare il suo rendimento nell’ultimo biennio. Non per nulla il club ha deciso di cominciare la campagna acquisti da lui. E’un simbolo della voglia di fare la differenza, rispettando tutti ma senza aver paura di nessuno”. Su Jovanovic: “Conosco molto bene Igor. Me lo ricordo da avversario in Italia, sia a Bergamo che a Livorno. L’ho seguito tantissimo nell’ultimo torneo in Spagna che ha vinto con l’Almeria: è stato protagonista di un percorso meraviglioso che si è concluso con uno scudetto meritatissimo. E’umile, forte, innamorato di questi colori e il suo ritorno è alquanto significativo. Mi ricordo che quando veniva sconfitto, bastava guardarlo negli occhi per capire quanto fosse un leone in gabbia. La sua mentalità da guerriero è tutta lì”- “L’Agnelli Tipiesse che sta nascendo mi ricorda molto l’esperienza a Civita Castellana. Con un paio di leader, con ruoli ben definiti. Si era creata una famiglia autentica, reale. Essere leader non vuol dire esserlo solo in palestra, ma anche fuori. Con comportamenti irreprensibili affinché i giovani vedano una guida anche nei momenti di difficoltà. Un esempio da seguire. Come successe in quell’anno in cui si era formato un gruppo amalgamato con ragazzi carichi e sempre pronti a dare tutto per la maglia e per fare uno step in più. Che fosse tecnico e anche psicofisico”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO