More stories

  • in

    Luciano De Cecco: “Se ci fermiamo ora, la pallavolo rischia di sparire”

    Di Eugenio Peralta
    L’argomento è sulla bocca di tutti nel mondo della pallavolo: i numerosi rinvii dovuti ai casi di positività al coronavirus fanno balenare l’ipotesi di una riformulazione dei campionati, se non addirittura di una loro sospensione. Se ne parla ovviamente in Serie A1 femminile, ma anche in Superlega maschile, dove il fenomeno è ancora contenuto (solo due fin qui le partite rimandate, a cui si aggiungerà Perugia-Modena di domenica), eppure sono diverse le voci che chiedono di fermarsi: da Catia Pedrini a Marco Bonitta.
    Chi non ci sta è invece Luciano De Cecco. Il palleggiatore della Cucine Lube Civitanova, dopo essere intervenuto via Facebook rispondendo ai commenti di alcuni utenti sulla pagina di Volley NEWS, conferma la sua posizione ai nostri microfoni: “Se fermiamo i campionati ora, dove saremo tra un anno? La pallavolo rischia di sparire. In un contesto in cui protocolli e divieti impediscono alle serie minori e alle giovanili di giocare e allenarsi, dire basta anche alle Serie A sarebbe un segnale di resa“. A questo si aggiunge ovviamente il tema professionale: “Qualcuno forse ci vede come miliardari, o pensa che abbiamo la bacchetta magica di Harry Potter. La pallavolo è il mio lavoro e io voglio lavorare, poi naturalmente mi adeguerò alle decisioni che verranno prese, come faccio sempre“.
    Ma il campionato è davvero “falsato”, come ha detto qualcuno? “Falsato? E perché? – risponde De Cecco – Noi ci alleniamo e giochiamo regolarmente, facciamo due tamponi a settimana, non usciamo di casa e rispettiamo tutte le regole. Si sapeva dall’inizio che la situazione con l’emergenza Covid sarebbe stata questa. Le condizioni erano le stesse per tutti al momento delle iscrizioni ai campionati, e tutti le conoscevano“. Nel settore femminile, o in Serie A2 e A3, le cose sono però un po’ diverse, con continui rinvii e – in qualche caso – intere giornate sospese: “Non so perché la situazione sia questa – dice il palleggiatore argentino – ma mi chiedo: i tamponi vengono eseguiti regolarmente da tutti, e le sanificazioni vengono effettuate secondo le norme?“.
    L’ipotesi di una soluzione a “bolle” è forse l’unica che potrebbe garantire la regolarità dei campionati. Un’idea che De Cecco vede con favore: “Certo, sarebbe una buona scelta e credo che si vada in questa direzione anche in alcuni campionati stranieri. Ma finora non ho visto proposte da parte delle istituzioni sportive, soltanto ostacoli, scuse, alibi. Si parla tanto dei costi, ma non è un problema di soldi: le idee non costano niente. Sono due mesi che siamo in campo e si sapeva già che ci sarebbe stato il Covid, dove sono le Leghe e la Federazione? Le società hanno investito tanto per essere al via di questa stagione, e adesso si aspettano delle risposte“.
    Parole, quelle del regista dei cucinieri, che lasciano il segno e aprono un dibattito che si preannuncia infuocato. LEGGI TUTTO

  • in

    La proposta di Catia Pedrini: “Il campionato va fermato per due mesi”

    Di Redazione
    È la questione che più sta tenendo banco in questi giorni: blocco o non blocco dei campionati? Molti si stanno esprimendo a riguarda e si passa dalla assoluta voglia dello “stop” da parte di Marco Bonitta alla contrarietà di Lorenzo Bernardi.
    Oggi, intervistata da Il Resto del Carlino Modena, anche la presidente dei canarini, Catia Pedrini, vuole dire la sua sulle retrocessioni e sul periodo che sta passando, in generale, il movimento: “Penso che le regole non vadano cambiate in corsa. La passata stagione non ci sono stati molti scrupoli a scaricare Sora mentre non ci si è riusciti con Vibo. Bonitta ha ragione in assoluto ma bisognerebbe operare sempre con lo stesso criterio”.
    Senza pubblico il volley è tra gli sport economicamente più penalizzati. Arriveranno aiuti? “Il Comitato 4.0 sta lavorando su questo da mesi: se non arriveranno ingenti aiuti forse rimarranno quattro squadre. Tra queste non credo Modena. Con numeri così raccapriccianti della pandemia, il Governo deciderà se sanità, scuola, cultura, musica e sport avranno un futuro in questo paese“.
    I protocolli sanitari di serie A la soddisfano? “I protocolli a oggi sono ridicoli: si gioca fino a tre positivi in squadra. Perugia ha giocato a Ravenna e, a distanza di una settimana, ha praticamente tutti positivi. Trento ha giocato con Mosca che ora ne conta otto: non so dove si voglia arrivare con questo effetto domino che andrebbe scongiurato con ogni mezzo“.
    Ha una proposta? “Sospendere due mesi e riprendere con maggiore sicurezza a gennaio. Si dovrebbe agire con FIVB per non disputare la VNL, in modo da poter giocare il campionato fino a maggio“.
    Però continuare con lo sport di alto livello potrebbe essere un simbolo… “Lo sport va messo assolutamente in condizioni di continuare, ma la priorità è salvaguardare la salute”. LEGGI TUTTO

  • in

    La F.E.A. Telusiano si allena “in esilio”: il Comune nega la palestra

    Foto Denny Torresi/F.E.A. Telusiano Volley

    Di Redazione
    La F.E.A. Telusiano Volley è una società giovanissima, nata nel 2014, nel ricordo di tre amici pallavolisti scomparsi: Fausto, Ermete ed Andrea. Una società dinamica ed intraprendente in un paesino marchigiano molto piccolo che si chiama Monte San Giusto, meglio noto come La Città del Sorriso, in onore di un grande festival dedicato alla maschera più piccola del mondo: il naso rosso.
    La società può contare su due squadre di Serie C, una maschile e l’altra femminile, sul settore giovanile e soprattutto sull’unica squadra di Sitting Volley della provincia di Macerata. Il Covid-19 non ha fermato la sua voglia di volley e di Sitting Volley: la società ha subito ripreso l’attività all’aperto nei primi giorni di settembre, con l’obiettivo dichiarato di “regalare un po’ di normalità ai nostri atleti in questo momento storico surreale“.
    L’ultimo DPCM ha fermato solo parte del settore giovanile (S3 e Under 12) e la Seconda Divisione femminile, che continua tuttavia ad allenarsi perché disputerà anche il campionato Under 19. A stoppare l’attività ci ha pensato però il Comune di Monte San Giusto che, spiega la società, nonostante i numerosi appelli, non ha ancora consentito il rientro in palestra. “Ce ne rammarichiamo – dicono i dirigenti – ma siamo felici di aver ricevuto tanta solidarietà da parte dei comuni limitrofi e delle società con cui collaboriamo, che ci permettono di utilizzare le loro strutture perallenarci. In esilio, ma sempre con il sorriso. Il nostro motto è: FEA people never stop“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Spadafora: “Nuova indennità di 800 euro e fondi raddoppiati per le società”

    Di Redazione
    Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha illustrato, in una diretta Facebook, le misure adottate oggi dal Governo a seguito del Dpcm del 25 ottobre che ha sancito un’ulteriore stretta attorno al mondo dello sport.
    Spadafora così inizia: “Ho letto la delusione, la rabbia e anche le minacce. Comprendo quasi tutto, perché sono il primo che non avrebbe mai voluto che arrivasse il giorno in cui tante attività sportive venissero bloccate. Ho chiesto di tenere aperto il settore; un settore importante sotto tanti aspetti: economico, ma anche del benessere sociale e morale. Quando si governa bisogna fare i conti dalla realtà e, in questo momento purtroppo, i dati sono peggiorati. Sono consapevole che quanto richiesto a tutte le strutture sportive è, per loro, un enorme sacrificio che per alcuni potrà determinare una chiusura”.
    Il Ministro, quindi, passa in disamina le novità per il mondo dello sport:
    “Voglio incominciare dicendo che è un decreto immediatamente attivo. Oggi abbiamo approvato, innanzitutto, l’indennità per questo mese, dal 24 ottobre al 24 novembre, per tutti i lavoratori sportivi pari a 800 euro. Un’indennità che sarà erogata automaticamente, senza click. Chiunque abbia ricevuto l’indennità nei mesi da marzo a giugno, riceverà automaticamente anche questo importo. Inoltre, ho risolto un cavillo riguardo il mese di giugno che interessava coloro cui contratto è scaduto il 30 maggio: Sport e Salute pagherà il bonus di giugno anche a loro”.
    Secondo punto toccato da Vincenzo Spadafora, quello del fondo perduto per le strutture sportive, ASD e SSD:
    “Per quanto riguarda affitti, utenze, strutture, bollette e soprattutto i lavori di ristrutturazione che noi stessi vi abbiamo chiesto di realizzare, applichiamo il fondo perduto: ci sono 16.000 società sportive che avevano ricevuto un importo a fondo perduto. Tutte queste strutture riceveranno dall’Agenzia delle entrate, direttamente sul loro conto corrente, il doppio della cifra ricevuta la volta scorsa. Oggi, la situazione infatti è peggiorata, per cui è stato necessario raddoppiare la somma, che arriverà entro la prossima settimana”.
    Precisa poi. “Anche le società minori, che non hanno strutture da mantenere ma che si appoggiano a terzi, riceveranno un fondo perduto di euro 1600, il doppio rispetto agli 800 del primo Decreto, in automatico. Se, inoltre, vi sono ulteriori nuove società sportive che desiderano fare domanda, sia per il fondo del Ministero economico, sia per quello del Dipartimento dello Sport, si aprirà una nuova finestra di richiesta”.
    Spadafora termina guardando verso il futuro, a emergenza terminata: “Noi ci occupiamo di tutto lo sport e la Riforma dello sport non si deve fermare. Quando supereremo questa emergenza mi auspico che tutti possano avere migliori condizioni per lavorare, a incominciare dai collaboratori sportivi che non hanno mai avuto nessuna tutela. Finchè sarò Ministro tutelerò tutti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Sì agli allenamenti indoor di Beach e Sitting Volley per gli atleti tesserati

    Di Redazione
    Arriva il chiarimento della Federazione Italiana Pallavolo sulla possibilità di continuare a praticare Beach Volley e Sitting Volley in seguito all’ultimo DPCM emanato dal Governo. Colmando il “vuoto” interpretativo che aveva lasciato nell’incertezza migliaia di atleti, la Fipav ha precisato che potranno svolgere regolarmente la propria attività, anche al coperto, gli atleti abilitati a partecipare a eventi, competizioni e allenamenti di interesse nazionale: Campionato Italiano individuale e per società, tornei Serie Beach 1 e Serie Beach 2, campionati Under 16, Under 18 e Under 20 e, per il Sitting Volley, Campionato Italiano, Supercoppa Italiana e Coppa Italia.
    “L’attività sui campi coperti è consentita solo per lo svolgimento delle competizioni di interesse nazionale e per l’allenamento degli atleti agonisti abilitati a partecipare a tali competizioni” scrive la Fipav: di fatto sembra trattarsi di un “via libera” a tutti i tesserati, dal momento che non esistono formali limitazioni all’iscrizione a un torneo nazionale. Tutte le altre forme di allenamento di Beach e di Sitting Volley potranno continuare a svolgersi solo “in centri e circoli sportivi all’aperto, previo rispetto dei controlli federali“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Beach Volley “dimenticato” dalla Fipav: apertura o chiusura totale?

    Di Redazione
    In questi giorni di assoluta incertezza sulla prosecuzione dell’attività sportiva, la Federazione Italiana Pallavolo è intervenuta ieri con una nota per “interpretare” l’ultimo DPCM, specificando quali categorie possono ripartire e quali devono invece rassegnarsi a restare a casa. Ma nel comunicato diffuso attraverso il sito federale c’è un vuoto clamoroso: da nessuna parte si parla del Beach Volley, e migliaia di tesserati restano in attesa di notizie.
    Nel caso del Beach, oltretutto, un chiarimento è quantomai decisivo perché non si vedono vie di mezzo: o tutti possono allenarsi (quantomeno tutti i tesserati Fipav) o non può farlo nessuno, perlomeno al chiuso. In quest’ultima direzione sembrano portare le FAQ del Dipartimento dello Sport pubblicate ieri, che per discipline analoghe – come tennis e padel – parlano chiaramente di possibilità di continuare “solo in centri e circoli sportivi all’aperto, previo rispetto dei protocolli di sicurezza“. Si verificherebbe così un vero e proprio paradosso, con i beacher costretti a disertare i campi indoor, dove invece possono allenarsi i pallavolisti (almeno fino alla Serie C e alle categorie Under), pur praticando uno sport di contatto.
    Secondo l’interpretazione più generosa che circola in queste ore, al contrario, tutti i tesserati potrebbero allenarsi liberamente anche al coperto, essendo potenzialmente partecipanti a eventi “di interesse nazionale” come i tornei organizzati dalla Fipav. Due letture, come si vede, diametralmente opposte: soltanto la Federazione può svelare l’arcano. Intanto, però, la maggior parte dei centri sportivi hanno chiesto agli atleti di rimanere a casa; alcuni, come il Quanta Club di Milano, hanno bloccato definitivamente tutte le attività fino al 24 novembre (data di scadenza del DPCM), mentre altri come la Beach Volley Academy di Roma le hanno sospese provvisoriamente in attesa di chiarimenti. LEGGI TUTTO

  • in

    Rinviato al 21 novembre l’inizio dei campionati di Serie B

    Foto Ufficio Stampa Pallavolo San Giustino

    Di Redazione
    Rinviata la partenza dei campionati nazionali di Serie B maschile e femminile. La Federazione Italiana Pallavolo, sulla base dell’ultimo DPCM emanato in data 18 ottobre, in considerazione delle varie ordinanze regionali vigenti e del monitoraggio delle problematiche evidenziate in queste ore dalle società partecipanti ai campionati nazionali, ha deciso di posticipare la partenza dei campionati: le prime due giornate sono rinviate d’ufficio a data da destinarsi e il campionato partirà quindi dalla terza giornata prevista nel week end del 21 e 22 novembre.
    Resta invariata la finestra temporale del “tempo zero” programmata dal 19 al 30 ottobre, per l’esecuzione del test sierologico o del tampone rapido.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO