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    Vespa 75th: Piaggio celebra i 75 dello scooter divenuto un mito

    Il mito Vespa compie 75 anni e viene celebrato dal Gruppo Piaggio con una speciale versione anniversario: la Vespa 75th. Una proposta, questa, che sarà venduta esclusivamente nel 2021 per celebrare tutta la storia e la passione che questo pezzo di Italia rappresenta nel mondo.

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    Vespa 75th: allestimento anniversario per Primavera e GTS

    SOLO PRIMAVERA E GTS
    Dal 23 aprile del 1946, data di deposito del brevetto di Corradino D’Ascanio, al 2021: settantacinque anni di storia nel corso dei quali Vespa ha saputo distinguersi sulle strade, accompagnando fenomeni di costume, musicali, giovanili e diventando una icona senza tempo.
    Oggi, il Gruppo Piaggio ha voluto dedicare al mito una serie speciale chiamata Vespa 75th, che sarà disponibile per i modelli Primavera – nelle cilindrate 50, 125 e 150 cc – e per Vespa GTS – nelle cilindrate 125 e 300 cc -, ma con commercializzazione estremamente limitata al 2021.
    DETTAGLI E FINITURE
    Per questa speciale ricorrenza, la scocca di Vespa 75th è proposta in una speciale colorazione metallizzata in Giallo 75th, un cromia studiata espressamente per questa serie anniversario e che reinterpreta in chiave contemporanea alcune delle colorazioni più in voga negli anni Quaranta.
    Inoltre, sulle fiancate e sul parafango anteriore compare il numero 75 in una tonalità lievemente più accentuata, che fa da cornice alla sella dedicata in nabuk grigio fumo con cadenino, ai cerchi con bordi diamantati e numerosi dettagli cromati, alla cresta sul parafango anteriore, alla cornice della strumentazione e agli specchi retrovisori e, solo su GTS, alle pedane passeggero estraibili.
    Cromato è anche il portapacchi posteriore su cui alloggia una borsa rotonda che ricalca nelle forme il tipico contenitore per la ruota di scorta.
    WELCOME KIT ESCLUSIVO
    Per sottolineare ulteriormente l’unicità di questa speciale serie celebrativa, ogni esemplare di Vespa 75th è accompagnato da un Welcome Kit, che comprende una sciarpa Made in Italy in 100% seta con lavorazione jacquard e bordi cuciti a mano, una targa vintage Vespa in acciaio, Owner’s Book dedicato e otto cartoline da collezione che ripercorrono attraverso le immagini più significative le altrettante decadi di storia di Vespa.
    Il Museo Piaggio riapre dal vivo e anche online LEGGI TUTTO

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    Mangusta, la due ruote dallo stile Lamborghini disegnata da Al Yasid

    La Casa di Sant’Agata, molto prima della Mangusta, aveva già provato a creare una motocicletta. Era il 1986 e la Design 90 fu il primo ed unico esperimento del Marchio per quel che riguarda il settore delle due ruote. Ovviamente, ad oggi, Lamborghini non ha mai parlato di un suo ritorno in questo settore, ma possiamo comunque ingannare l’attesa con questo tentativo del designer Al Yasid.
    Design 90, la prima moto Lamborghini

    La Lamborghini Design 90 fu un modello di cui si ricordano in pochi. Anche perché furono in pochi a comprarla. Il progetto venne affidato allo studio francese Boxer Design. Era sostanzialmente una Kawasaki 1000 con una carenatura che avesse riflettuto lo stile iper spigoloso delle forme Lamborghini. Uscita nel 1986, inizialmente erano previsti 50 esemplari da realizzare, ma la scarsissima fortuna commerciale fece sì che ne venissero prodotte solamente 6.
    Thunderbike RS Lambo, la moto che si ispira alla Huracán
    Lamborghini Mangusta, due ruote accativante 
    E oggi, a tentare di dare una risposta al quesito Lamborghini-moto, ci ha pensato il designer Al Yasid, e la sua Lamborghini Mangusta. In pratica, una moto sportiva su base Ducati Diavel ma dallo stile Lamborghini. Ovviamente, proprio come le supercar del marchio bolognese, per la moto sono stati utilizzati materiali compositi e leggeri come alluminio e fibra di carbonio.

    E poi, i fari, praticamente identici a quelli tradizionali Lamborghini: due sottili strisce a LED a forma di Y. Per la verniciatura, una combinazione Reventon Silver e Aventador Yellow (Reventon e Aventador sono i nomi di due modelli del marchio). Insomma, un ottimo (e sportivissimo) esercizio di stile da parte del designer Al Yasid. E chissà se in futuro vedremo un’altra, vera, moto targata Lamborghini. Nel frattempo, ad essere realtà sono i legami stretti della Casa automobilistica con la “vicina di casa” (Sant’Agata Bolognese e Borgo Panigale distano pochissimi chilometri) Ducati, di cui vi abbiamo già parlato. LEGGI TUTTO

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    Lobomax, il T-Max pensato per la Superbike

    Yamaha T-MAX: categoria scooter, ovviamente. Anche se, ammettiamolo, l’esemplare di Iwata ha sempre lasciato intravedere “qualcosa in più” rispetto a un semplice scooter. In che senso? L’aspetto estetico, innanzitutto, che ha sempre differenziato il modello nipponico dai pari-segmento, oltre alla potenza del suo bicilindrico, superiore ai propulsori che in media alimentano gli altri scooter.
    Yamaha: in arrivo un T-Max formato “trike”?
    Lobomotive, tuner con sede a Barcellona, ha voluto osare e provare a dare quel “qualcosa in più” a T-MAX. E lo ha fatto tentando di trasformarlo in una…R1 con componenti da vera SBK: LoboMAX.

    Ciclistica: le modifiche di Lobomotive
    Gli elementi su cui bisognava concentrarsi erano due: modificare la ciclistica e ridurre il peso. Per prima cosa, telaietto e codino inediti provengono da una R1 (con la sella creata appositamente). In seguito, la squadra di Lobomotive ha inserito delle nuove ruote da 17 pollici con cerchi in magnesio forgiato, avanzando però di 40 mm le piastre di sterzo così da non urtare il radiatore e cambiando la sospensione posteriore con un ammortizzatore YSS.
    Impianto frenante: Brembo firma le pinze
    A quel punto, la “musica” è cambiata definitivamente con l’adozione di una nuova forcella upside-down Showa BFF, sportiva come l’impianto frenante, che ha adesso dischi in carbonio da 330 mm e pinze firmate Brembo, nello specifico le GP4RX di derivazione MotoGP.
    Peso ridotto di 25 kg: ecco come
    Leggerezza, quindi. Ottenuta tramite l’utlizzo di materiali specifici, come la fibra di carbonio e l’alluminio, e i collettori di scarico Akrapovic uniti al terminale targato Termignoni. Alla fine, Lobomotive ha ottenuto una riduzione del peso di 25 kg. Non pochi. Il loro personalissimo T-MAX R1 sarà di certo più prestazionale dello scooter che vediamo circolare nelle nostre città. LEGGI TUTTO

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    Lobomax, ecco il T-Max da Superbike

    Yamaha T-MAX appartiene naturalmente alla categoria degli scooter, anche se è innegabile che in tanti abbiano sempre visto “qualcosa in più” nell’esemplare di Iwata. L’aspetto estetico infatti, a prima vista, ha sempre differenziato il modello nipponico dai pari-segmento, senza neanche citare la potenza del suo bicilindrico, superiore ai propulsori che in media alimentano gli altri scooter.
    Yamaha: in arrivo un T-Max formato “trike”?
    Lobomotive, tuner con sede a Barcellona, ha voluto osare e provare a dare quel “qualcosa in più” a T-MAX. E lo ha fatto tentando di trasformarlo in una…R1 con componenti da vera SBK: LoboMAX.
    Lobomax, la Yamaha T-MAX trasformata in R1 | le immagini Ciclistica: cosa cambia
    Gli elementi su cui bisognava concentrarsi erano due: modificare la ciclistica e ridurre il peso. Per prima cosa, telaietto e codino inediti provengono da una R1 (con la sella creata appositamente). In seguito, la squadra di Lobomotive ha inserito delle nuove ruote da 17 pollici con cerchi in magnesio forgiato, avanzando però di 40 mm le piastre di sterzo così da non urtare il radiatore e cambiando la sospensione posteriore con un ammortizzatore YSS.
    Impianto frenante: le pinze sono Brembo
    A quel punto, la “musica” è cambiata definitivamente con l’adozione di una nuova forcella upside-down Showa BFF, sportiva come l’impianto frenante, che ha adesso dischi in carbonio da 330 mm e pinze firmate Brembo, nello specifico le GP4RX di derivazione MotoGP.
    25 kg in meno
    Leggerezza, quindi. Ottenuta tramite l’utlizzo di materiali specifici, come la fibra di carbonio e l’alluminio, e i collettori di scarico Akrapovic uniti al terminale targato Termignoni. Alla fine, Lobomotive ha ottenuto una riduzione del peso di 25 kg. Non pochi. Il loro personalissimo T-MAX R1 sarà di certo più prestazionale dello scooter che vediamo circolare nelle nostre città. LEGGI TUTTO

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    Thunderbike RS Lambo, la moto che si ispira alla Huracán

    Il suo nome è Thunderbike RS Lambo ed è il frutto del lavoro dei customizzatori tedeschi di Thunderbike (noti per la loro specializzazione sui modelli Harley-Davidson) che hanno ceduto al fascino delle supercar Lamborghini. Un fascino talmente forte che ha spinto l’officina a realizzare una moto-omaggio, aggressiva e potente, alla Casa di Sant’Agata Bolognese. Thunderbike RS […] LEGGI TUTTO

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    Rhombus 1000: café-racer su base BMW R 100 RS

    Senza cedere al fascino della tecnologia con le sue stampe 3D ormai così di moda, i fratelli Delgado, proprietari di Valtoron Motorcycles hanno messo in campo tutta la sapiente tecnica artigiana per realizzare la loro ultima creatura. Pablo e Carlos, da tempo, hanno sposato la filosofia dell’approccio manuale, diventata un marchio di fabbrica nella realizzazione di […] LEGGI TUTTO