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    Steve Simon (WTA): “I giocatori non devono essere esclusi dai tornei per motivi politici”

    Steve Simon, CEO WTA

    Il CEO della WTA Steve Simon, dopo aver guidato di persona la protesta con le autorità cinesi per il caso Peng Shuai, adesso non si tira indietro sulla complessa situazione provocata dall’invasione russa all’Ucraina. Da più parti si leva la richiesta di escludere i tennisti russi che non dichiarino apertamente il proprio dissenso contro l’azione militare, tra questi l’Inghilterra. Simon invece è di parere opposto: i giocatori non vanno penalizzati per le “decisioni di una leadership autoritaria”.
    “Non sai mai cosa potrebbe portare il futuro”, ha detto Simon a BBC Sport, “Ma posso assicurarvi che non abbiamo mai vietato agli atleti di partecipare al nostro tour a causa delle posizioni politiche che la loro leadership potrebbe assumere. Quindi ci vorrebbe qualcosa di molto, molto significativo per cambiare, ma ancora una volta non sappiamo dove si sta andando”.
    I board di WTA e ATP hanno sospeso il torneo combined di Mosca in calendario ad ottobre a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, e tutti i tornei ITF in Russia e Bielorussia sono stati cancellati a tempo indeterminato.
    Continua Simon: “Ritengo che i  singoli atleti non dovrebbero essere quelli che vengono penalizzati dalle decisioni di una leadership autoritaria che ovviamente sta facendo cose terribili e riprovevoli. Ma se ciò accade, ossia che tutto questo è parte della strategia generale di far pagare alla Russia e ai cittadini russi le conseguenze per la decisione presa dal loro governo, allora non sarà qualcosa che sosteniamo. Speriamo che si astengano da ciò perché penso che ci siano un sacco di altri problemi che ne derivano. Non penso che si possa limitare solo agli atleti. Cosa hanno intenzione di fare con i rifugiati [russi]? Tratterannoi i rifugiati in modo diverso dagli atleti? Spero che continuiamo con le sanzioni, continuiamo a fare tutto il possibile per ottenere la pace, ma ripeto che queste persone ne sono le vittime innocenti, ed essendo isolate a causa di queste decisioni non penso sia giusto”.
    Ben diversa la posizione del ministro dello sport britannico Nigel Huddleston: ha dichiarato in settimana che i giocatori russi potrebbero dover chiarire che non sono sostenitori di Vladimir Putin per poter competere a Wimbledon quest’anno: “Abbiamo bisogno di qualche assicurazione che non siano sostenitori di Putin, stiamo valutando quali requisiti potremmo aver bisogno per cercare di ottenere alcune assicurazioni in tal senso”.
    Il dibattito è appena partito. La speranza è che la Russia cessi le ostilità il prima possibile e che si possa raggiungere un accordo per il cessate il fuoco e quindi la pace, in modo che la popolazione ucraina possa ritrovare la sicurezza nel proprio paese.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Steve Simon reagisce alla presunta mail di Shuai Peng: “”Non credo che sia stata Peng Shuai a scrivere quell’email. Ho cercato di contattarla in diversi modi e senza successo”

    Steve Simon è Il Presidente della WTA

    Steve Simon, presidente della WTA, è stato veloce a reagire alla dichiarazione, presumibilmente, fatta da Shuai Peng. I media cinesi hanno pubblicato questa presunta dichiarazione della tennista cinese, dove affermava che stava bene e dichiarando che le accuse di abuso sessuale che aveva fatto ad un ex vice primo ministro cinese erano una bugia, ma sono stati subito sollevati dubbi sulla veridicità della mail. Quello che è certo è che una mail è stata inviata anche alla WTA.
    “Non credo che sia stata Shuai Peng a scrivere quell’email che abbiamo ricevuto, né che lei creda a ciò che le è stato attribuito. Shuai Peng ha mostrato un enorme coraggio nel descrivere i presunti abusi sessuali di un ex vice premier cinese. La WTA e il resto del mondo hanno bisogno di prove indipendenti che lei stia bene. Ho cercato di contattarla in diversi modi e senza successo”, si legge in una dichiarazione di Steve Simon.
    Simon aggiunge inoltre che la Peng merita rispetto e la massima libertà. “Shuai dovrebbe avere la libertà di parlare, senza coercizione o intimidazione alcuna. Le sue accuse di abuso sessuale devono essere indagate con piena trasparenza e senza censure”, aggiunge. LEGGI TUTTO

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    Il presidente della WTA: “La Peng è al sicuro” e poi sulla Cina “Se non vedremo risultati adeguati nelle prossime ore, saremo pronti a non lavorare con questo paese per gli anni a venire”

    Steve Simon è Il Presidente della WTA

    Steve Simon, presidente della WTA, ha dichiarato questo lunedì al giornale americano ‘New York Times’ che la cinese Shuai Peng, ex numero uno del mondo della classifica di doppio (e top 15 in singolare) sta bene ed è al sicuro, dopo le sue accuse ad un ex vice premier del governo cinese che avrebbe abusato sessualmente di lei.
    “È salva e sta bene e non ha affrontato alcun tipo di minaccia fisica”, ha esordito Steve che ha anche lodato il coraggio della tennista. “Ha avuto molto coraggio a parlarne pubblicamente. Ora spero che aprano un’indagine completa e trasparente. Qualsiasi altra cosa sarebbe un insulto non solo alle nostre giocatrici ma a tutte le donne. Se non vedremo risultati adeguati nelle prossime ore, saremo pronti a non lavorare con questo paese per gli anni a venire”, ha risposto Simon.
    La Cina, va ricordato, è uno dei grandi partner strategici del circuito femminile, ospitando più di una dozzina di eventi ogni anno, comprese le WTA Finals. Il paese è però fuori dal calendario del tennis dal 2019, ma a causa della pandemia di coronavirus. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: WTA cancella tutti i tornei in calendario in Cina nel 2020

    Il centrale di Wuhan

    La decisione appariva scontata, adesso c’è l’ufficialità. Con un breve comunicato, la WTA ha annunciato che il tour rosa non si sposterà in Cina per la lunga (e ricca) trasferta asiatica tra ottobre e novembre. Ecco l’annuncio.
    “Vista la recente decisione dell’amministrazione generale dello sport cinese secondo cui la Cina non ospiterà per il resto del 2020 alcun evento sportivo internazionale per colpa della pandemia da Covid-19, tutti i tornei WTA che erano in calendario in Cina non saranno disputati. Questo riguarda i sette eventi che erano nel calendario provvisorio 2020:

    China Open (Pechino)
    Wuhan
    Nanchang
    Zhengzhou
    WTA Finals a Shenzhen
    WTA Elite Trophy Zhuhai
    Guangzhou

    “Siamo estremamente dispiaciuti che i nostri grandi tornei in Cina quest’anno non saranno disputati”, dichiara Steve Simon, CEO della WTA, “sfortunatamente questa decisione include la cancellazione della Porsche Race to Shenzhen e le Finals. Dobbiamo rispettare la decisione che è stata presa a livello governativo nel paese, e non vediamo l’ora di poter tornare in Cina la prossima stagione”.
    Come ampiamente previsto, il tour femminile perde così una parte molto importante della sua stagione, incluse le Finals. LEGGI TUTTO

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    Il CEO della WTA sulla unificazioni ATP-WTA: “Sarei il primo ad approvare l’idea”

    In un’intervista al New York Times il patron della WTA Steve Simon ha espresso il suo sostegno all’idea lanciata da Roger Federer di una fusione con l’ATP.“Sarei il primo ad approvare l’idea. Sarebbe evidentemente un percorso lungo e sinuoso, ma penso che abbia assolutamente senso nel mondo attuale”, ha dichiaratoSimon. Il circuito maschile e quello […] LEGGI TUTTO