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    Scanzo, la delusione di coach Gandini dopo la mancata promozione: “E’ mancato il killer instinct”

    Di Redazione Tredici vittorie consecutive con tanto di primo posto in regular season. Una cavalcata che, tuttavia, non ha trovato il suo lieto fine. Uno Scanzo d’annata si è fermato, al cospetto di Saronno, proprio sul più bello. Nel momento in cui sarebbe servito il classico colpo di reni per la promozione in A3. Al timone di una squadra comunque splendida protagonista del torneo di serie B il tecnico Simone Gandini. Ecco la sua analisi di un percorso che resta comunque da applausi. “Quando sei ad un passo dal traguardo e lo manchi per un soffio resta tanta delusione. Anche perché non si è concretizzato un cammino che sarebbe potuto essere perfetto. Per pochi punti, per un set. Con il tempo daremo il giusto valore alla progressione e allo spessore del nostro campionato, molto più ricco di successi piuttosto che di momenti duri. Attualmente prevale una dose corposa di amarezza”. La delusione di coach Gandini è seguita da una lucida analisi di quello che è mancato in Gara2: “Ci è mancato il classico killer instinct. I più hanno negli occhi la chance mancata per il potenziale 20-20 nel terzo set, ma è brutto ed ingeneroso dare peso ad un pallone. Anche perché invece la mia chiave di lettura parte piuttosto dallo 0-3 con cui abbiamo iniziato il periodo. Un approccio aggressivo come nei primi due parziali, con Saronno sotto 0-2, ci avrebbe quantomeno agevolato il compito approfittando di un avversario mentalmente in fase down. Invece siamo sempre stati in rincorsa”. Dall’altra parte della rete, una squadra solida e determinata a portare a casa l’obiettivo promozione: “Saronno è stato più bravo di noi nel gestire il doppio svantaggio e nel sapersi rialzare dalle difficoltà. Ha anche giocatori con un curriculum che dice parecchio rispetto all’abitudine nell’affrontare e nel raddrizzare partite di questo peso. Inoltre, per loro, il compito si presentava un po’ più facile. Forti del 3-0 dell’andata, in cui non abbiamo concretizzato un set point nel secondo parziale, con la certezza che sarebbe stato anche sufficiente prevalere al golden”. “Non c’era paura di vincere. Anche perché un sussulto d’orgoglio degli ospiti in un fisiologico momento di nostro calo dopo due set d’altissimo livello era da prevedere. Purtroppo poi ci siamo disuniti. I rimpianti sono tanti, ma a questi ragazzi non si può rimproverare nulla. In questi frangenti penso soprattutto a quelli che hanno giocato meno. Che hanno sempre dato tutto in allenamento e quando sono stati impiegati. Che ci hanno garantito costantemente un 6 vs 6 particolarmente performante. Che hanno sempre accettato le mie scelte in modo estremamente professionale” chiosa coach Gandini. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B maschile: Saronno promosso in A3, per Scanzo amara vittoria al tie-break

    Di Redazione Saronno manda fuoristrada lo Scanzo ed è promosso in serie A3. Un’ora per parte e rimpianti giganteschi che portano ad un successo (3-2) tanto inutile quanto mixato tra delusione ed orgoglio. Sarebbero serviti tre set ed il golden, gli amaretti invece ne rimontano due con le stesse caratteristiche messe in campo nella quasi impeccabile gara 1. Nel tie-break, dentro le seconde linee per mettere i titoli di coda su una stagione che si chiude nel modo più doloroso. Anche perché il capitano Marcelo Costa, all’ultima esibizione di una carriera da applausi, avrebbe voluto regalarsi e regalare un epilogo dal tenore opposto.Eppure tutto sembrava essersi messo sui binari migliori perché i giallorossi cominciano scrivendo “Come conservare il break di vantaggio”. Un manuale la cui prima pagina nasce dal 14-12 e la prefazione è di Costa (14-12 18-16). Malvestiti dà man forte in attacco e a muro e il ghiaccio è rotto. Proprio l’opposto, che aveva già cominciato con il piede giusto, diventa immarcabile al rientro in campo: lo score dice 11 punti e 79%. Con questa vena nemmeno il rientro di Saronno (17-16) spaventa perché ancora il posto 2 prima strappa (20-17) e poi (24-19) mette al sicuro il 2-0. La reazione degli ospiti, messi sotto dalla veemenza bergamasca, si aziona in avvio di terzo periodo: partenza fulminea assorbita da Scanzo a quota 10 prima del nuovo cambio di marcia ospite (10-13), che costringe coach Gandini a fermare il gioco. Gli ospiti non calano e volano 14-18 quando viene stoppato Innocenti. Entra Falgari che riporta sotto i suoi che poi però mancano sciaguratamente la parità a 20 in piena risalita, così i ragazzi di Galimberti puniscono accelerando e accorciando le distanze. Ciò che altrettanto caro, purtroppo, è il corto circuito che si traduce con il break (0-5) e porta al 9-13 nel quarto parziale. Il sentore di un colpo di grazia anticipato diviene certezza quando si va 10-16 e i varesini rompono gli argini colpendo a ripetizione con il servizio in vetrina. Fino ad una delle specialità, la pipe di Gaggini che permette agli avversari di stappare lo champagne. Con la faccenda promozione archiviata, Scanzo si toglie quantomeno la soddisfazione di conquistare il tie-break con gli acuti, uno in fila all’altro, di Mattia Parma, Cassina e Jacopo Parma. Scanzo-Saronno 3–2 (25-21 25-20 21-25 18-25 15-11)Scanzo: Martinelli 1, Innocenti 10, M. Gritti 6, Malvestiti 28, Costa 13, Valsecchi 5, Fornesi (L), Viti (L), G. Gritti 4, J. Parma 1, Falgari 2, M. Parma 4, Cassina 1. N.e. Mismetti. All. GandiniSaronno: Gaggini 16, Buratti 10, Cafulli 13, Fontana 17, Fumero 8, Biffi 2, Rudi (L), Marelli, Olivati 5, Danielli, Ravasi 2, Molteni 2. All. Galimberti (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scanzo, il PalaDespe deve rimanere inespugnabile per guadagnare la serie A3

    Di Redazione Lo Scanzo ha una sola via per centrare la promozione in serie A3: vincere 3-0 o 3-1 e poi il successivo golden set, domani con fischio di inizio alle ore 21.00. Saronno, dopo la miglior prestazione stagionale in gara 1, vede a sua volta il traguardo ad un passo. Starà ai giallorossi dimostrare d’aver metabolizzato la lezione per confezionare il ribaltone, facendo leva su un PalaDespe che dovrà confermarsi inespugnabile nella sfida più importante. Quanto a sfide importanti e a promozioni, il capitano Marcelo Costa si è guadagnato sul campo e lungo la sua splendida carriera i gradi di “specialista”: “Siamo molto carichi, i giochi non sono fatti. Sono certo che ce la potremo fare e non vedo l’ora di scendere in campo per dare il tutto per tutto e per regalare qualcosa di storico a Scanzo. Saronno è stata più brava di noi all’andata, con una prestazione super di cui va dato atto. Però adesso giochiamo in casa nostra e dobbiamo fare l’impossibile per coronare un’annata che ci ha visto vincere in rimonta anche la regular season. La testa sarà la chiave, cosi come l’aggressione dai primi palloni per far capire il tipo di partita che abbiamo intenzione d’interpretare. Il gruppo farà la differenza, siamo forti, consapevoli e fiduciosi”. Lo schiacciatore italo-brasiliano poi aggiunge: “La società e l’ambiente meritano il salto di categoria. Voglio coronare alla grande il triennio con questa maglia. I miei compagni ed io faremo l’impossibile affinché il sogno si trasformi in realtà”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B maschile: Scanzo col brivido, ma è in finale playoff per guadagnarsi l’A3

    Di Redazione

    Se le vittorie più belle sono le più sofferte, Scanzo ha scelto la via da batticuore a più non posso per regalarsi la finale. Almeno ha potuto testare le coronarie in vista dell’atto conclusivo. Quattro anni dopo Parella sarà ancora sfida sognando la A3. Contro Alto Canavese due set servivano e due set sono arrivati. I primi due. Entrambi con il punteggio di 29-27. Alfred Hitchcock non avrebbe saputo fare di meglio. Per completare la serata dall’intensissimo gusto di storia il 3-0 messo al sicuro da una formazione rimescolata che ha ribadito il valore e l’importanza delle alternative. Tredicesima vittoria di fila e biglietto da visita servito a Saronno: gara 1 sabato 21 in trasferta, gara 2 sette giorni dopo al PalaDespe

    Eppure i nostri escono dai blocchi leggermente tesi e iniziano a carburare verso metà set con Malvestiti e Costa che si ergono a principali attori in attacco. I piemontesi tornano avanti con un ace di Avalle, i bergamaschi annullano due chance per il vantaggio ospite e passano facendo la differenza a muro. Il computo 7-1 è sintomatico circa l’incidenza del fondamentale. Se l’avvio era stato ingarbugliato, la prosecuzione si stava per profilare perfino più in salita. Tanto da consentire agli avversari di scappare fino al 12-16. Ma il parziale di 4-0 rimette le cose a posto e apre la strada ad un arrivo in volata con il colpo di reni che arriva al quinto tentativo, con un ultimo graditissimo cadeau di Alto Canavese. A qualificazione in tasca, coach Gandini concede la passerella alla panchina. Ragazzi motivati e desiderosi di ritagliarsi spazio ed applausi. Come ha confermato la quasi impeccabile conduzione di un terzo periodo mai in discussione e chiuso da Mattia Parma davanti ad un pubblico in visibilio.

    Scanzo-Alto Canavese 3-0 (29-27, 29-27, 25-19)Scanzo: Martinelli, Innocenti 9, M. Gritti 5, Malvestiti 11, Costa 11, Valsecchi 11, Viti (L), Fornesi (L), G. Gritti 2, Cassina 1, Falgari 4, J. Parma, M. Parma 5. N.e. Mismetti. All. GandiniAlto Canavese: Giacobbo 4, Milano 2, Romagnano 9, Palmisano 8, Avalle 16, Grosjacques 4, Armando (L), Mangaretto, E. Frison, Randone, Marchese, D. Frison 2. N.e. Vercellino, Bergero. All. MatteottiArbitri: Argirò, Cervellati

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    U.S.D. Scanzorosciate: Simone Falgari alla corte di coach Gandini

    Di Redazione Fattore S. Come Simone, come Superlega, come schiacciatore, come Scanzo. Risponde al cognome di Falgari il colpaccio del mercato giallorosso. Nato a Bergamo il 30 aprile del 2001, il nuovo martello a disposizione di coach Simone Gandini arriva forgiato dalla stagione nella massima serie con Monza, semifinalista nei play-off nella cui batteria di posti 4 spiccavano Donovan Dzavoronok e Filippo Lanza. Mesi dal sapore di un Master universitario per un elemento che ora riabbraccia la serie B proprio per conciliare sport e studi accademici visto che è iscritto alla Facoltà di Biotecnologie alla Bicocca. Primi passi nella Nuova Almevilla, biennio in una fucina di talenti come Segrate, passaggio a Trento, titolo europeo con l’Italia Under 17 nell’estate del 2017. Poi approdo in Brianza e crescita in terra monzese tra serie B e categorie giovanili compresa l’annata, sempre in B, a Concorezzo.“Conosco benissimo la categoria – sottolinea Falgari -, ero alla ricerca di una soluzione che mi consentisse di tornare a Bergamo, proseguire gli studi e giocare un campionato di buonissimo livello. Una volta incastrati i tasselli, ho subito pensato a Scanzo come una delle realtà più importanti della provincia e perciò l’opzione ideale. Oltretutto ritrovo molti ragazzi con cui ho giocato in passato e questo aspetto penso abbia sempre un peso notevole, sia per l’ambientamento sia per partire con il piede giusto”. Il ventenne orobico, intanto, sbarca al PalaDespe forte dell’enorme bagaglio lasciato in dote da Monza, potenziale spartiacque del suo percorso: “La sfida più importante della mia vita – continua – che mi ha trasmesso qualcosa di unico. E’stato altamente formativo essere quotidianamente sotto pressione per garantire un adeguato livello d’allenamento. Difficile se non impossibile mantenere gli standard qualitativi di certi campioni che mi hanno permesso di vivere un’esperienza positiva sia sotto il profilo caratteriale sia sul piano tecnico. Ecco perché adesso sono pronto a rituffarmi, con ancor più consapevolezza dei miei mezzi, nel torneo di serie B” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    U.S.D. Scanzorosciate: Elvira Avallone, l’olio nel motore giallorosso

    Di Redazione Professionale e professionista, un’abruzzese che studia da bergamasca. Dal passato agonistico con la palla a spicchi tra le mani, alle mani – panacea di tutti i mali – per trattare i giallorossi. La fisioterapista Elvira Avallone raddoppia con Scanzo. “Sono bastati pochi minuti per definire la mia permanenza. La volontà è sempre stata quella di restare sia per l’armonia che si è creata immediatamente con lo staff sia per la conferma quasi in blocco dei ragazzi: mi sono trovata benissimo con tutti perciò è diventato tutto pressoché automatico. Una scelta condivisa e c’è un obiettivo da raggiungere, in cui spero e credo fortemente. Inoltre non potevo spezzare il percorso parallelo che da tre anni mi accomuna a Giorgio #Gritti. Scherzi a parte, sarà entusiasmante vivere una nuova annata in questa società”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Doppio ruolo e professionalità unica. Maurizio Fabbri resta a Scanzo

    Di Redazione Secondo allenatore e preparatore atletico in una figura di rara competenza, garbo e umiltà: Maurizio Fabbri resta a Scanzo. “Sono veramente felice di cominciare la mia terza annata consecutiva a Scanzo. Per una serie di motivi. A partire dalla serietà mostrata dalla società anche in un anno particolarmente difficile come quello trascorso, complice la pandemia. Pur in un panorama complesso, si è altresi instaurato un ottimo rapporto di lavoro, collaborazione e amicizia con i componenti dello staff così come di fiducia totale e reciproca con i giocatori. Ecco perché c’è ancor più motivazione per dare continuità a quanto di buono creato, seppur come detto in un contesto veramente anomalo, difficilmente programmabile e preventivabile. La mia volontà perciò non è stata quella di cambiare bensì di proseguire verso obiettivi sempre più importanti“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scanzo, Jacopo Parma confermato al palleggio. Sarà il vice di Martinelli

    Di Redazione Quello scorso è stato l’anno d’apprendista nel ruolo di palleggiatore. Nel prossimo torneo Jacopo Parma, classe 1999, vuole proseguire la sua crescita in regia alle spalle del nuovo compagno di reparto Luca Martinelli e, allo stesso tempo, mettere nel mirino il vertice. “Siamo consapevoli del percorso fatto in questi anni cosi come degli errori commessi. Questo deve essere il doppio bagaglio che ci dobbiamo portare nel nuovo campionato per puntare in alto. C’è tanta voglia di prenderci finalmente le soddisfazioni che stiamo rincorrendo da tempo. Personalmente centrarle con questa maglia avrebbe un sapore speciale. Perché per me #Scanzo è molto più che una famiglia. Nel vero senso della parola“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO