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    Valentino Rossi, paura per Bagnaia: “Incidente? È stato bravo a fare una cosa”

    A Tavullia c’erano oltre 7mila appassionati di motociclismo all’evento-festa che ha visto Valentino Rossi protagonista. L’ex campione mondiale, 44 anni, ha ricevuto simbolicamente le chiavi della città della provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche. Sul palco, insieme al Dottore, sono saliti diversi piloti della sua Academy, ovvero la “VR46”. Ma anche Pecco Bagnaia, numero uno della classifica di MotoGp, reduce da un brutto incidente Gp di Catalunya, comunque già messo in archivio perchè a Misano, tra tre giorni scenderà di nuovo in pista a caccia di punti.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bezzecchi: “Senza Valentino Rossi non sarei qui”

    ROMA – Nelle ultime settimane, Marco Bezzecchi si è preso la scena in MotoGP, soprattutto dopo la gara in Argentina, in cui ha centrato la prima vittoria, salendo anche in prima posizione nella classifica piloti; un successo grazie al quale, inoltre, è diventato il terzo pilota cresciuto nell’Academy di Valentino Rossi a salire sul gradino più alto del podio, dopo Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia. Il pilota riminese ha concesso un’intervista a Speedweek, parlando proprio del rapporto con il Dottore: “Nel 2015, ho vinto sette gare su dieci al CIV; anche Valentino guardava le corse, e a fine anno sono stato invitato nell’Academy. L’ho incontrato la prima volta che sono andato al ranch. È stato fantastico, perché sapeva tutto di me: conosceva il mio nome, che tipo di pilota ero, il mio stile di guida… non me l’aspettavo!”.  LEGGI TUTTO

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    Biaggi e la rivalità con Valentino Rossi: “Ci siamo odiati, ora rimangono solo cose belle”

    ROMA – Il 18 aprile è una data iconica della storia della MotoGP, visto che nel 2004 si svolse il GP di Welkom, in Sudafrica, in cui Valentino Rossi si impose nella sua prima gara con Yamaha, diventando il primo (e finora unico) pilota a chiudere una stagione vincendo con una moto (in questo caso Honda) e iniziare quella successiva con un successo su un’altra marca (appunto, Yamaha). Nel 19esimo anniversario di quella gara, la MotoGP ha postato un ricordo, subito condiviso da Max Biaggi, acerrimo rivale del Dottore, che ha ricordato proprio la grande rivalità con il connazionale.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marini: “Volevo raggiungere Rins per vendicare Valentino Rossi”

    ROMA – Sul circuito di Austin, teatro della terza tappa del mondiale di MotoGP, Alex Rins ha centrato la sua seconda vittoria in Texas, ancora una volta battendo un membro della famiglia di Valentino Rossi. Infatti, lo spagnolo, nel 2019, riuscì a battere proprio il Dottore, mentre nel recente Gran Premio ha preceduto Luca Marini, che a sua volta ha conquistato il primo podio della classe regina. Un duello tutto in famiglia, in cui il classe ’95 è riuscito a portare la Honda davanti a tutti.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Checa su Valentino Rossi: “Nel 2004 svegliò la Yamaha”

    ROMA – “Sinceramente non credevamo che Valentino fosse capace di vincere con la Yamaha, e lo ha fatto, e per me è stata una lezione. Non lo so, forse ci siamo addormentati un po’, sui limiti della moto. Valentino è arrivato con energia, credo sia stato il suo momento migliore. Inoltre, l’ha vissuta come una specie di rivincita, ha pensato: ‘Pensate che io vinca solo perché sono in sella a una Honda, ora vi faccio vedere’”. Così Carlos Checa, intervistato nell’ambito del programma “La Caja de Dazn”, ha ricordato il 2004, stagione in cui Valentino Rossi ha stupito tutta la MotoGP, passando da una scuderia dominante, la Honda, a una in difficoltà, la Yamaha, riportandola sul tetto del mondo dopo oltre un decennio. Una stagione che fa parte dei momenti chiave che hanno consegnato il Dottore alla leggenda del motorsport.  LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi sbatte, com'è dura la vita a quattro ruote

    TORINO – Dura la vita a quattro ruote. Valentino Rossi continua a sbattere contro le difficoltà (per altro previste, da lui per primo) della nuova carriera tra le auto. Stavolta anche fisicamente e per ben due volte nella prima giornata di prove a Zandvoort, in Olanda, costringendo il team WRT agli straordinari per cambiare il telaio sull’Audi R8 GT3 con la quale corre il GP World Challenge Europe.
    Difficoltà acuite proprio dalla competitività del campionato scelto per il dopo moto, dove sono presenti le migliori case e i migliori piloti che bazzicano il mondo Endurance, alcuni anche con un’esperienza in Formula 1. Come Raffaele Marciello, uno dei puledri della FDA, la cantera Ferrari, che non trovando spazio a Maranello s’è svicolato e ha scelto la strada delle macchine coperte e l’egida Mercedes. Comandando il campionato, dominandolo letteralmente nella Sprint Cup, con il miglior tempo realizzato in ogni sessione disputata (comprese le due di ieri) sulla sua AMG GT3 del team Akkodis-ASP insieme al compagno di volante Timur Boguslavskiy, russo ma non appiedato dagli organizzatori a differenza di Mazepin in F1.
    Valentino invece ha iniziato nel peggiore dei modi il sesto round stagionale, uscendo di pista alla curva 2 del 3° giro delle prime libere mattutine e finendo contro un muro. Nessun danno per il Dottore, ma c’è voluta la gru per estrarre la R8 e una corsa contro il tempo dei meccanici per cambiare il telaio e pure la carrozzeria (non c’era una intera di riserva con la sua livrea nero-gialle numero 46). Alla fine Rossi e il compagno di squadra, il belga Frédéric Vervisch, sono riusciti ad inanellare 30 tornare nelle pre-qualifiche pomeridiane e strappare il 14° tempo. Non il miglior modo per arrivare alle qualifiche e alla prima gara Sprint (1 ora) del weekend olandese, in programma domani rispettivamente alle 9,50 e 14, con bis domenica agli stessi orari e sempre con diretta Sky e NOW.
    Peccato, perché nell’ultima uscita (la 1000 km del Paul Richard), il fenomeno di Tavullia era riuscito a collezionare la prima Top5 di un’avventura iniziata con l’errore clamoroso di Imola, con la piazzola mancata per il pit-stop nel caos del regime di safety car. Tutte lezioni da imparare. Anche per il Dottore. Che non s’è mai tirato indietro. E che è sempre (o quasi) arrivato dove voleva. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi sbarca nel Metaverso con il suo 46

    Valentino Rossi, pilota 9 volte campione del mondo, icona del motomondiale, nonché uno degli sportivi più famosi e amati di tutti i tempi, fa il suo ingresso nel web3 costituendo una società dedicata a progettare e sviluppare contenuti unici dedicati al brand VR46 nel metaverso, nel gaming e nel mondo degli NFT (non-fungible token).
    VR46 Metaverse nasce dalla joint venture con The Hundred, media holding italiana che metterà a disposizione il suo know-how nel settore per sviluppare esperienze virtuali dedicate ai numerosissimi fans di Valentino Rossi nel mondo, agli appassionati di sport motoristici e ai videogiocatori in generale. La joint venture che ha portato alla nascita di VR46 Metaverse è stata promossa da Nicola Volpi, lead investor di The Hundred.
    MotoGP, il numero 46 di Valentino Rossi sarà ritirato al Mugello LEGGI TUTTO