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    Notizie dal Mondo: Cedric Pioline imbarazzato per il suo torneo. Pospisil in soccorso di Jannik Sinner. La continuità di Rublev e Tsitsipas. Ora anche la pioggia mette in difficoltà le WTA Finals

    Vasek Pospisil nella foto – Foto Getty Images

    Le parole provengono da una voce autorevole: Cédric Pioline, direttore dell’ATP Rolex Paris Masters 2023, ha espresso i suoi pensieri riguardo le sfide future che attendono questo prestigioso evento, se desidera mantenere il proprio status nel calendario come uno dei tornei Masters 1000. È impossibile non notare come altri eventi stiano aumentando la loro capacità di accoglienza, i giorni di competizione, i montepremi, gli investimenti in infrastrutture e molto altro, mentre il torneo parigino sembra rimanere indietro. Con solo due campi a disposizione oltre al Centrale, manca di una capacità di ospitare spettatori adeguata a questi eventi. “Abbiamo iniziato una riflessione profonda sul futuro del torneo per rispondere alle nuove esigenze del circuito. Sappiamo che il nostro Campo 1 non è all’altezza degli standard di un Masters 1000”, ha dichiarato, affrontando anche la controversia degli orari di gioco tardivi per colpa dei campi secondari non all’altezza.
    Vasek Pospisil è uno dei giocatori più critici quando si tratta di migliorare le condizioni dei tennisti. Promotore della PTPA insieme a Djokovic, ritenendo che l’ATP non tuteli adeguatamente il benessere dei giocatori, il canadese si è unito al coro di critiche recenti per la programmazione dei match dell’ATP Rolex Paris Masters 2023, con Sinner costretto al ritiro per un incontro programmato per le 17:00 di questo venerdì, dopo aver giocato a notte fonda. “All’ATP non sono mai importati i tennisti. Nel 2018 finii una partita di tre ore alle 00:45 e il mio prossimo match era previsto per le 13:00. Non sto scherzando, l’unica cosa che mi dissero fu che era conforme alle regole. Dopo quattro game, ebbi un’ernia del disco, mi operarono e rimasi fuori tu per nove mesi”, ha commentato Pospisil.
    Non hanno vinto alcun Grand Slam, ma Stefanos Tsitsipas e Andrey Rublev possono vantarsi di essere due dei giocatori più consistenti e regolari del circuito ATP. Con la vittoria di Tsitsipas su Zverev all’ATP Rolex Paris Masters 2023, il tennista greco si è unito a un esclusivo club che fino a pochi minuti fa contava solo Rublev come membro. Entrambi sono gli unici due giocatori ad aver raggiunto almeno 50 vittorie nelle ultime tre stagioni, una statistica che spiega la loro costante presenza nella top-10 mondiale. Rublev ha ottenuto 53 vittorie nel 2021, 51 nel 2022 e già 55 in questa stagione, mentre Tsitsipas, nonostante non sia al suo meglio nel 2023, ha raggiunto le 50 vittorie, dopo averne totalizzate 55 nel 2021 e 61 l’anno scorso.
    Giornata al cardiopalma quella che ci attende questo venerdì alle WTA Finals 2023, e non solo per i sei incontri programmati sul Campo Centrale (l’unico disponibile), ma anche perché le previsioni meteo annunciano pioggia e interruzioni per gran parte della giornata. Dopo due partite di doppio, Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina potranno riprendere il loro match intorno alle 21:00 ora italiana. Seguiranno i due incontri di singolare già in programma, per chiudere infine con un ultimo match di doppio, quello che è stato cancellato questa notte. Riusciremo a vedere tutti gli incontri o ci saranno nuovi problemi questa volta per il maltempo.
    Estadio Paradisus – ore 17:30(4) Barbora Krejcikova / (4) Katerina Siniakova vs (7) Gabriela Dabrowski / (7) Erin Routliffe (5) Desirae Krawczyk / (5) Demi Schuurs vs (8) Nicole Melichar-Martinez / (8) Ellen Perez (1) Aryna Sabalenka vs (4) Elena Rybakina (3) Coco Gauff vs (7) Marketa Vondrousova (2) Iga Swiatek vs (6) Ons Jabeur (1) Coco Gauff / (1) Jessica Pegula vs (6) Laura Siegemund / (6) Vera Zvonareva Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Vasek Pospisil sulla vicenda di Novak Djokovic: “C’era un problema politico in gioco con le elezioni dietro l’angolo. Non è stata colpa sua”

    Vasek Pospisil nella foto con Novak Djokovic

    Vasek Pospisil, cofondatore con Novak Djokovic della PTPA, è stato uno dei pochi tennisti che ha difeso il serbo fin dall’inizio di questa diatriba ed è stato così fino alla fine: “Novak non sarebbe mai andato in Australia se il governo non gli avesse concesso un’esenzione che gli permetteva di entrare nel paese. Avrebbe saltato gli Australian Open, sarebbe rimasto a casa con la sua famiglia e nessuno avrebbe parlato di questa cosa. C’era un problema politico in gioco con le elezioni dietro l’angolo, che non potrebbe essere più evidente. Non è stata colpa sua. Non ha infranto le regole entrando nel paese e non ha “inventato le sue regole”. Djokovic era pronto a rimanere a casa”. LEGGI TUTTO

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    PTPA sta crando una struttura. Per Pospisil l’80% dei giocatori ha aderito

    Djokovic & Pospisil, i due leader della PTPA

    Da un po’ di tempo si erano “perse le tracce” della PTPA, nuova associazione dei giocatori annunciata clamorosamente l’estate 2020 con grandi propositi per rivoluzionare il mondo del tennis Pro, e poi fermatasi senza una operatività visibile e con dati assai fumosi in merito alle adesioni e alla propria azione. Da quanto riporta lo Sport Business Journal, in realtà la PTPA sta lavorando per darsi una struttura dirigenziale sino ad offrire ai suoi membri possibilità di lavoro e carriera.
    Finora la PTPA è stata visibile grazie alle interviste di Vasek Pospisil, canadese riconosciuto come braccio destro di Novak Djokovic ma di fatto vero “motore” all’interno del mondo dei giocatori, attivissimo nell’opera di convincimento e “arruolamento” dei colleghi tra le proprie fila. Adesso pare che l’associazione abbia dato il via libera alla creazione di un Advisory Board come primo passo verso la formazione della struttura di governo del PTPA. Secondo quanto riporta lo SBJ, il consiglio è formato da Rebecca McDonald, Anton Rabie e Bill Ackman, presenza quest’ultima ritenuta fondamentale poiché sarebbe il finanziatore principale dell’associazione insieme a Novak Djokovic (è un ricchissimo uomo d’affari attivo nei più grandi fondi d’investimento internazionali). Djokovic ha spinto per portare nella PTPA la società di comunicazione Anachel, con l’obiettivo rafforzare la posizione grazie a relazioni strategiche con potenziali investitori.
    A breve dovrebbero essere deliberate le cariche operative più importanti per il funzionamento operativo dell’associazione, come quelle di Direttore Esecutivo, Direttore Generale e Direttore Commerciale Ufficiale ed un nutrito team legale per dirimere ogni questione tra gli associati e l’ATP (e tornei), visti i sicuri attriti che andranno a crearsi.
    Secondo il SJB, Vasek Pospisil quest’estate ha impiegato il suo tempo off-court in una certosina opera di contatto e convincimento presso i suoi colleghi, spiegando nel dettaglio la visione, piani strategici e obiettivi della PTPA, cercando di ampliare al massimo la base degli associati per avere più forza contrattuale e – ovviamente – fare pressione sull’ATP, alla fine vero bersaglio della neonata organizzazione. Pospisil – sempre per il Sports Business Journal – ha fatto intendere che ad oggi l’80% dei giocatori ATP sarebbero iscritti alla PTPA, e quasi un centinaio di ragazze attive sul tour WTA. Aderire alla PTPA è totalmente gratuito (lo sarà fino al 2023); i tennisti possono usufruire di corsi di formazioni attraverso varie piattaforme web per tutelare i propri diritti, rafforzare la propria forza contrattuale con i propri sponsor e diventare più indipendenti nella proprie carriere sportive. Pospisil continua ad affermare che la loro associazione non è nata per demolire o sostituire l’ATP ma per collaborare e migliorare la vita dei tennisti. Vista dall’altro lato della barricata, le cose non sembrano stare esattamente così… Il durissimo scontro verbale andato in scena qualche mese fa tra Andrea Gaudenzi e Vasek Pospisil, per come è stato raccontato, mostra una tensione molto alta nella politica del tennis e profonde fratture.
    In definitiva, continuiamo ad aspettare dati e programma ufficiale della PTPA. Non c’è niente di pubblicato, di ufficiale, nero su bianco. Nemmeno sul numero reale degli aderenti, una mancanza di comunicazione che non aiuta a dare credibilità. Una cosa sembra sicura: tra i nuovi giocatori più forti, la maggior parte si è detta non interessata a far parte della PTPA (Medvedev, Tsitsipas, Zverev, Thiem, Rublev e via dicendo), oltre ai due “grandi vecchi” Roger e Rafa, che anzi hanno ammonito i colleghi a collaborare col nuovo corso dell’ATP targata Gaudenzi per intervenire sui problemi più sentiti dai giocatori: calendario, Prize money, pensione e post-carriera dei giocatori. Staremo a vedere i prossimi passi della PTPA, sperando in annunci ufficiali che finalmente possano chiarire lo status quo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Shapovalov si schiera con Pospisil e la PTPA

    Denis Shapovalov

    Nel corso delle interviste post partita al Masters 1000 di Miami, Denis Shapovalov è stato interpellato in merito alla vicenda che ha visto protagonista Vasek Posipsil. Il connazionale di “Shapo” si è scagliato violentemente contro il Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi durante il primo set del suo match d’esordio, scatenando moltissime reazioni nel mondo della racchetta. Chiaro il pensiero in merito di Shapovalov: fiducia incondizionata a Pospisil ed alla nuova associazione PTPA, visto che l’ATP continua a non ascoltare le richieste dei giocatori.
    Ecco le parole di Denis: “Non so cosa sia successo a quell’incontro perché non c’ero. Conoscendo Vasek, deve essere accaduto qualcosa di molto grave in quella conversazione con Gaudenzi. Ho sentito diversi giocatori parlarne ma ancora non mi è molto chiaro cosa sia successo per davvero. Ovviamente sono dalla parte della PTPA, sento che non siamo rappresentati nel miglior modo possibile. Non parlerò più dell’argomento. Basta aggiungere che l’ATP non sta facendo il lavoro più completo possibile. Ci sono giocatori che stanno cercando di aiutare all’interno dell’ATP per portare informazioni o sponsor, e l’ATP non sembra apprezzarlo. Vogliono solo che giochiamo a tennis e penso che non sia la cosa giusta da fare”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic difende Pospisil via social

    Novak Djokovic, fondatore della PTPA con Pospisil

    Novak Djokovic non è presente al Masters 1000 di Miami, ha preferito restare a Monte Carlo per preparare la stagione su terra battuta. Anche da lontano, il serbo ha voluto far sentire la propria presenza per sostenere Vasek Pospisil, “travolto” da molte critiche dopo il fattaccio di cui si è reso protagonista in campo in Florida. Il canadese infatti è esploso violentemente alla fine del primo set del suo match di primo turno, offendendo pesantemente il Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi, per poi scusarsi per il suo comportamento. Ricordiamo che Djokovic e Pospisil sono i due principali portabandiera della nuova associazione PTPA, nata la scorsa estate a difesa degli interessi dei tennisti.
    Scrive Djokovic su Twitter: “Relativamente a quel che è accaduto, io non mi trovo a Miami. Tuttavia Vasek Pospisil è un mio buon amico e mi immedesimo con lui di tutto cuore. I giocatori del tour concorderebbero sul fatto che è una persona della totale integrità che ha a cuore il benessere dei suoi compagni di professione. Spero che i giocatori riconoscano l’importanza di stare uniti”.
    Dopo le scuse di Pospisil, nessun altro giocatore si è espresso pubblicamente sull’episodio, sembra regnare una calma apparente, ma è evidente che nel mondo del tennis maschile c’è tutt’altro che serenità.

    Concerning matters at hand, I am not in Miami. However Vasek Pospišil is my good friend and I empathize with him wholeheartedly. Players on tour would agree that he is an individual of the highest integrity who cares about the well being of his fellow competitors. 1/2
    — Novak Djokovic (@DjokerNole) March 26, 2021

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Awards: nessun italiano premiato. A Djokovic, Rublev, Alcaraz, Federer, Nadal, Pospisil e Tiafoe i premi principali. Vicente miglior coach

    Il sito ufficiale dell’ATP ha appena pubblicato i vincitori degli ATP Awards 2020. Purtroppo nessun italiano ha vinto, erano candidati Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Riccardo Piatti.   Ecco i vincitori nelle varie categorie: ATP n.1: Novak Djokovic (che oggi ha anche festeggiato le 300 settimane in vetta alla classifica mondiale) Comeback Player of the […] LEGGI TUTTO

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    Bruno Soares (ATP Council): “Djokovic candidato? Se n’è andato solo tre mesi fa. LA PTPA? Mi hanno escluso dalla chat”

    Bruno Soares col compagno Mate Pavic

    Bruno Soares è uno dei protagonisti alle ATP Finals di Londra in doppio, insieme a Mate Pavic. Nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio, dopo il match perso contro la coppia Zeballos-Granollers, gli è stato chiesto un parere sulla voce che sia Novak Djokovic che Vasek Pospisil si siano ricandidati ad un ruolo per Player Council 2021. Le elezioni dei nuovi rappresentanti dei giocatori, in carica dal prossimo primo gennaio, si svolgeranno in dicembre. Il parere di Soares è interessante, perché il brasiliano è attualmente uno dei membri del council. E altrettanto interessante è stata risposta, un misto tra curiosità e grande sorpresa…
    “Si, confermo, ho visto i loro nomi nella lista dei candidati per i rappresentanti dei giocatori dal 2021. Non ci sono solo loro, sono diversi i ragazzi che si sono proposti. E’ curioso e interessante perché Vasek e Novak si sono dimessi solo tre mesi fa per portare avanti la loro PTPA. Non ho idea di cosa stia succedendo all’interno della PTPA perché sono stato buttato fuori dalla chat, immagino perché ho deciso di restare nel Player Council, quindi non conosco le loro intenzioni oggi e cosa stiano facendo. Alla fine non so molto di loro…”

    “Credo sia piuttosto interessante vederli in lizza. Non so perché non abbiamo avuto la conferma direttamente dai giocatori. Non funziona come un’elezione politica in cui ascoltiamo i giocatori sul loro programma in caso vengano eletti. Alla fine sono tanto scioccato quanto curioso, esattamente come voi, nel vederli entrambi in corsa di nuovo, quando hanno lasciato proprio quel posto solo tre mesi fa“.
    Le parole di Soares sembrano confermare che la PTPA stia già arrancando dopo il lancio in “pompa magna” appena prima dell’US Open, e come il progetto resti “fumoso”. Né lui né Djokovic (i due leader) comunicano in modo chiaro programmi dettagliati e nemmeno chi e quanti siano i tennisti che hanno sposato il progetto. Il fatto che i due abbiamo deciso di correre di nuovo per un posto nella stanza dei bottoni ATP è forse il segnale di una repentina marcia indietro? Djokovic sarà di sicuro chiamato a rispondere su questo tema, immaginiamo già stasera dopo il match che n.1 disputerà contro Medvedev.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic e Vasek Pospisil vogliono rientrare nell’ATP Player’s Council?

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    La stagione 2020 della politica del tennis continua ad essere vivace: poco più di due mesi dopo le dimissioni dall’ATP Players’ Council per fondare e co-presiedere una nuova associazione di tennis (la PTPA), Novak Djokovic e Vasek Pospisil stanno ora cercando di rientrare nel Player’s Council, che avrà le elezioni nel mese di dicembre e con i nuovi organi che entreranno in carica nel 2021.

    Secondo la stampa inglese, Djokovic e Pospisil non sono stati in grado di reclutare altri giocatori da quando la PTPA è stato istituita alla fine di agosto, e si sono resi conto che possono avere un impatto solo se rientreranno nel Consiglio.
    Kevin Anderson è l’attuale presidente, Rafael Nadal, Roger Federer e Andy Murray sono membri del Consiglio dei giocatori e tutti intendono ricandidarsi. LEGGI TUTTO