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GP Italia F1: pneumatici Pirelli messi a dura prova dai carichi longitudinali di Monza


La Formula 1, dopo l’appassionante Gran Premo del Belgio, torna subito in pista in una delle tappe più attese dai piloti e dai tifosi, in un tracciato, quello dell’Autodromo Nazionale di Monza, che ha visto nascere e crescere il Circus della Formula 1 e che domenica 1° settembre 2018 ospiterà il Gran Premio d’Italia.

Sebastian Vettel e la Ferrari sono riusciti a vincere in Belgio rendendo ancora più avvincente il campionato, ma soprattutto si sono avvicinati al Gran Premio di casa con la giusta dose di ottimismo e concentrazione per fare bene davanti al proprio pubblico.

Sarà il Gran Premio di casa anche per moltissimi italiani che ogni settimana si spostano in giro per il mondo con il Circus, ma soprattutto sarà il Gran Premio di casa per Pirelli che da anni ormai è l’unico fornitore nella massima categoria motoristica.

Sebbene i tecnici e le gomme Pirelli conoscono bene questa pista, non significa che il week-end che li attende sia tutto in discesa, anzi il “Tempio della Velocità” rappresenta una grande sfida per gli pneumatici Pirelli.

Per affrontare la pista brianzola, la Pirelli ha deciso di portare le medesime mescole che si sono comportate molto bene nei lunghi rettilinei di Spa, cioè: Medium (fascia bianca), Soft (fascia gialla) e Supersoft (fascia rossa). Tuttavia le sfide offerte dalla pista di Monza sono completamente diverse a quelle di una settimana fa e questo lo si può ben notare grazie a 5 parametri, che i tecnici della Pirelli usano per classificare le varie piste, con valori assegnati che vanno da 1 (minimo) a 5 (massimo).
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Analizzandoli nel dettaglio si nota subito che la Deportanza ha il valore minimo della scala, ovvero 1, a causa dei lunghi rettilinei che richiedono elevata velocità di punta, ma soprattutto alle poche curve presenti su questa pista che non sono molto esigenti a livello di aderenza.

Proprio per questo motivo, le Forze Laterali hanno un valore basso (2), complice il fatto che le vetture passano poco tempo in percorrenza di una curva e quindi le gomme sono poco sollecitate sotto questo aspetto.

Parlando invece dell’asfalto si vede l’Aderenza offerta dalla pista ha lo stesso valore delle Forze Laterali e questo perché la pista sorge nel bel mezzo di un parco che di conseguenza porta dello “sporco” sull’asfalto rendendolo scivoloso, tuttavia il grip aumenterà costantemente durante tutto il week-end in quanto la pista tende sempre a gommarsi molto facilmente.

L’Abrasione dell’asfalto ha un valore pari a 3 e questa lo fa rientrare nella media, ma sono le Frenate il vero problema, con un valore molto alto, pari a 4, le poche frenate di Monza metteranno a dura prova gli pneumatici Pirelli che per tutto il week-end dovranno sopportare elevati carichi longitudinali e molti bloccaggi che potrebbero spiattellare la gomme bruciandone le prestazioni.

Per quanto riguarda i dati tecnici la Pirelli ha reso noti:

Pressioni Minime alla partenza: 22,5 psi sull’anteriore, 21,5 psi sul posteriore;
Camber massimo consentito: -3,00° sull’anteriore, -2,00° sul posteriore.
GP Italia F1 2018: Le scelte dei piloti.

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Tra i top-team si può notare delle scelte molto simili sul piano delle Medium: Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo hanno optato per due set di gomme “bianche”, mentre Valtteri Bottas, Kimi Raikkonen e Max Verstappen per  un solo set.

Ricciardo e Hamilton hanno fatto la stessa scelta con 8 SuperSoft e 3 Soft, mentre Bottas conta una Soft in più. Le due Ferrari invece hanno optato per ben 10 Supersoft con Raikkonen che ha una Soft in più rispetto a Vettel. Infine Max Verstappen è il pilota con il maggior numero di Soft, 5 e, assieme alle due McLaren, il pilota con il minor numero di Supersoft, solo 7.

Concludiamo infine con le parole di Mario Isola, Responsabile del settore Motorsport della Pirelli, che ci introduce il Gran Premio d’Italia dal punto di vista degli pneumatici Pirelli: “Per il Gran Premio d’Italia avremo le stesse mescole nominate per la gara in Belgio dello scorso weekend. Quello di Monza è un tracciato storico che esalta i carichi longitudinali e dove le prestazioni del motore sono particolarmente importanti. Le monoposto attuali porteranno a velocità davvero elevate, con mescole che, a parità di nome, sono di fatto più morbide di uno step rispetto alle equivalenti del 2017. Sarà molto interessante vedere quale effetto avrà questo fattore, in una gara in cui negli ultimi anni quasi tutti i piloti hanno optato per un solo pit stop. La qualifica è tradizionalmente cruciale a Monza, anche se l’incredibile rimonta di Daniel Ricciardo nel 2017 ha dimostrato come la strategia in gara possa davvero fare la differenza. I Team hanno optato per scelte molto varie dei set disponibili per questo fine settimana, scelte che potenzialmente dimostrano diversi approcci in vista della gara”.


Fonte: http://www.circusf1.com/2018/feed


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