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Basket, la scelta di Menetti: ''Scendo in A2 per riportare Treviso in alto”

ROMA – Otto stagioni a Reggio Emilia condite da due finali scudetto (contro Sassari e Milano, entrambe perse), due trofei (Eurochallenge e Supercoppa) e soprattuto la crescita di un club preso in A2 e portato ai vertici della pallacanestro italiana. In estate Max Menetti ha scelto di seguire un’altra traccia, scendere in A2 e ripartire da una piazza – Treviso – che ha storia e voglia di tornare ai fasti di un tempo. Da venerdì al PalaDozza di Bologna la Dè Longhi sarà impegnata (con Casale, Tortona e Fortitudo) nella Supercoppa che anticipa di una settimana il via del campionato.
 
Menetti, perché Treviso?
“Nel momento in cui ho deciso di interrompere il percorso con Reggio Emilia ho cercato più le persone giuste che il posto giusto. Treviso è entrambe le cose. Il posto giusto per ripartire, da un gradino più basso ma con dirigenti che hanno la visione di tornare allo stesso livello che ho lasciato”.
Sembrava ad un passo dalla panchina di Avellino, cosa è successo?
“Sono cose che durante il mercato possono capitare. C’è stata una trattativa, siamo stati vicini ma alla fine non abbiamo trovato la quadra, tutto molto semplice”.
A Treviso trova tradizione ed entusiasmo.
“E’ un club partito praticamente dal nulla, che in cinque anni dalla promozione è arrivato a giocarsi la serie A. I dirigenti hanno grande esperienza (il presidente è Paolo Vazzoler, Giovanni Favaro il dg, Andrea Gracis il ds), in città c’è passione, si rivive un entusiasmo nuovo quasi scollegato dai tempi nostalgici”.
Che squadra avete costruito?
“Non volevamo una squadra con una scadenza breve, abbiamo pensato al presente ma anche al futuro indipendentemente dalla serie che faremo nei prossimi anni. E’ stata ringiovanita, tutti i giocatori – compresi i due americani Waynes (visto due anni fa a Varese, ndr) e Burnett – sono nel punto cruciale della loro carriera”.
Che campionato si aspetta?
“Storicamente la serie A2 è sempre stata molto competitiva ed equilibrata ma con un’unica promozione ha vissuto un po’ di anni poco ambiziosi. Ora che il numero di promozioni è aumentato (saranno tre) mi aspetto un torneo duro ed emozionante. Favorite? Diverse, penso a Fortitudo, Verona, Udine. Ma anche Mantova, Forlì, la Montegranaro che avrà in panchina un grande come Pancotto”.
Le piazze importanti, sia nel girone Est sia in quello Ovest, sono tante.
“Ci sono realtà storiche ed altre nuove e ambiziose. Sfogliare continuamente l’album dei ricordi però non ti porta automaticamente a creare delle pagine nuove. Al di là di tutto c’è il presente, società che hanno vissuto – come Treviso nel ventennio Benetton – grandi momenti ma che ora fanno parte del passato. La parola d’ordine è vivere il presente”.
La serie A2 è anche il campionato degli italiani e dei due soli stranieri per squadra. Una piacevole novità per chi in serie A era abituato a gestire spogliatoi zeppi di stranieri.
“Cambia la lingua, cambiano le abitudini. Io sono stato agevolato dal fatto che a Reggio Emilia lavoravo con un gruppo in cui c’erano tanti italiani. Questo non significa che sia più facile allenare, se in serie A la separazione tra una squadra e l’altra era più marcata, in A2 il livello è più appiattito, allenare è più difficile”.
Otto anni di Reggio Emilia cosa le hanno lasciato?
“Reggio resta casa mia, dove continuerò a vivere. Tante cose vivendole da dentro si danno per scontate, andando via il tipo di ammirazione rispetto a quanto fatto in questi anni è stato molto più palpabile. Sono stati anni bellissimi, per i trofei vinti ma anche perché abbiamo lanciato tanti giocatori che oggi giocano ad altissimo livello. E’ un album di ricordi bello pieno, bisogna sforzarsi di tirarlo fuori poche volte per gustarselo al meglio”.
Della Valle farà bene a Milano?
“Amedeo è mentalmente pronto. Il percorso fatto a Reggio credo sia stato perfetto, sono certo che saprà affrontare al meglio le difficoltà e che si toglierà tantissime soddisfazioni”.
In serie A sarà ancora Milano contro tutti?
“Credo proprio di sì. E’ sempre interessante vedere come proveranno le altre squadre a mettere in difficoltà l’Olimpia. Ci sono tante piazze che stanno continuando a crescere, Trento, la nuova Virtus Bologna. Di positivo c’è il nuovo impianto di Brescia, un’ottima notizia per tutto il movimento”.

LA SUPERCOPPA – La Supercoppa di Lega Nazionale Pallacanestro, giunta alla terza edizione, mette di fronte le migliori squadre di campionato e Coppa Italia della scorsa stagione. La manifestazione è ospitata dal PalaDozza di Bologna, con organizzazione della Fortitudo Pallacanestro Bologna 103, in collaborazione con Lega Nazionale Pallacanestro. Alla Supercoppa LNP 2018 Old Wild West prendono parte Novipiù Junior Casale Monferrato (finalista playoff 2018), Bertram Derthona Basket Tortona (vincitrice Coppa Italia Serie A2 2018), Lavoropiù Fortitudo Bologna 103 (semifinalista playoff 2018), Dè Longhi Treviso Basket (semifinalista playoff 2018).

Il programma
VENERDI’ 28 SETTEMBRE – SEMIFINALI
Ore 18.30 – Novipiù Casale Monferrato – Dè Longhi Treviso
Ore 21.00 – Bertram Tortona – Lavoropiù Fortitudo Bologna
SABATO 29 SETTEMBRE – FINALI
Ore 18.30 – Finale terzo posto
Ore 21.00 – Finale Supercoppa LNP 2018 Old Wild West

Tutte le partite verranno trasmesse in diretta streaming sulla web tv LNP TV, in abbonamento (info e iscrizioni su www.legapallacanestro.com). La finale di sabato alle 21 sarà trasmessa in diretta tv su SportItalia.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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