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La Nba come la Serie A: pronta a trattenere gli stipendi di aprile

La Nba è pronta a congelare gli stipendi dei suoi campioni. Mentre la Serie A valuta di non versare gli emolumenti di marzo ai calciatori, anche la Lega professionistica del basket Usa potrebbe seguire una direzione simile, a causa dell’emergenza coronavirus.

Gli stipendi in Nba vengono normalmente versati in due tranche, una al primo giorno del mese e l’altra al 15. Espn riferisce che le società, versate le rate del 15 marzo, si sono impegnati a riconoscere anche il pagamento per il 1° aprile. Dal 15 aprile però i pagamenti potrebbero essere sospesi. Possibilità prevista dal contratto collettivo che la lega ha sottoscritto con l’associazione dei giocatori: i casi di “epidemia/pandemia” sono tra le cause di forza maggiore che possono permettere di trattenere circa l’1% per ogni partita cancellata.

Questa possibilità è stata riferita anche dalla stessa lega attraverso una nota circolata nei suoi stessi ambienti, dopo la chiusura di gran parte dei campi di allenamento. In campo non si tornerà prima del 12 aprile. Ma già con gli stiendi del 1° aprile, i giocatori avranno ricevuto il 90% del salario annuale.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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