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Tagikistan, l'altra faccia del calcio: già assegnata la Supercoppa

ROMA – Coronavirus? No, grazie. In Tagikistan la vita scorre come se la pandemia da Covid-19, che ha colpito ogni angolo della Terra, non fosse un problema di cui preoccuparsi. Zero casi ufficialmente registrati, secondo le autorità locali. Che importa se metà della popolazione mondiale è sottoposta a restrizioni per limitare il contagio, che ha già colpito più di un milione di persone? Che importa se il Tagikistan confina con la Cina, il primo Paese a essere stato messo a dura prova dal temibile virus? Se il presidente tagico Emomali Rahmon assicura che i suoi connazionali sono in una botte di ferro perché, parole sue, “una delle qualità migliori del nostro popolo è tenere le case pulite e osservare gli standard sanitari”, c’è da credergli. O no?Al via la stagione calcisticaOggi, con la Supercoppa vinta 2-1 dall’Istiklol contro il Khujand, è ufficialmente iniziata la stagione calcistica. Domani parte il campionato, che nella massima serie prevede dieci squadre. Il Tagikistan segue la scia di Bielorussia e Nicaragua, i soli altri Paesi che hanno scelto di sacrificare la salute sull’altare del pallone. Per la gioia degli appassionati locali e magari anche dei tanti che, nel resto del mondo, senza calcio non sanno proprio stare e potrebbero decidere di seguire le gesta dell’Istiklol, primo club tagico a vincere sei titoli nazionali di fila. Ma occhio alla crisi del settimo anno. E che dire degli amanti delle scommesse, che in queste settimane senza sport non sanno come investire i loro soldi? Ottime notizie anche per loro: si può scommettere persino sul campionato del Tagikistan. Per la prima giornata, puntando 20 euro sul pareggio tra Kuktosh e Regar Tadaz e sulle vittorie esterne di Faizkand (in casa del Loko Pamir) e Istaravshan (ospite del Khatlon) si portano a casa 665 euro. E’ più del bonus garantito dal governo italiano ai lavoratori autonomi, hai visto mai? Ma non ci sentiamo di rassicurarvi sull’oculatezza del pronostico.I controsensi del TagikistanSia la gara di Supercoppa che quelle di campionato si disputano a porte chiuse. Una decisione presa per evitare assembramenti, in un Paese che però appena dodici giorni fa ha celebrato il Nowruz (il Capodanno persiano) con grandi feste fatte di balli, dimostrazioni culinarie, marce e fuochi d’artificio finali. Nel Paese è in corso anche il campionato di basket, che ha un discreto seguito. Il Tagikistan ha chiuso gli aeroporti e chiede agli stranieri provenienti da alcuni Paesi (tra cui l’Italia) di mettersi in quarantena, ma i negozi sono aperti, gli autobus sempre pieni e le moschee, dopo un primo periodo in cui si era deciso di chiuderle, hanno riaperto.A caccia di popolaritàCosa c’è dietro la decisione delle autorità di non posticipare l’avvio del campionato? Forse, la speranza di mettersi in vetrina in un momento storico in cui nel resto del mondo il pallone non rotola più. Un dirigente della Federcalcio tagica ha ammesso ai microfoni della Reuters che spera che il calcio locale guadagni popolarità e si è detto disposto a trattare per la cessione dei diritti tv ai broadcaster esteri. Quindi anche se vi siete persi la Supercoppa, non disperate: magari tra un paio di settimane potrete deliziarvi con le partite del campionato del Tagikistan. E che vinca il migliore.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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