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Nuoto, Paltrinieri cambia allenatore: “Voglio i 10 km a Tokyo”

ROMA  – La base di allenamento di Paltrinieri resterà Roma, anche se il centro federale non sarà più la sede di lavoro abituale. “Lascio il centro federale, però sono sicuro di trovare sempre una stanza all’occorrenza. Sarà difficile varcare quel cancello con la sensazione di non tornarci l’indomani per l’allenamento, anche solo per fare colazione e salutare gli amici. Desidero ringraziare il presidente Paolo Barelli che mi è sempre stato vicino da quando ha offerto a me, ed altri promettenti atleti, questa opportunità fantastica puntando sui centri federali per l’alto livello; lo staff tecnico-fisioterapico che mi ha seguito negli anni; il direttore Pino Castellucci e tutti i collaboratori del centro federale di Ostia che mi hanno coccolato e aiutato”.

Il nuovo progetto tecnico sarà a breve approfondito dalla federazione con Antonelli, che ha manifestato una disponibilità di massima, e coinvolgerà anche Domenico Acerenza, con cui Paltrinieri ha conquistato nella 5 chilometri a squadre l’argento mondiale a Yeosu il 18 luglio scorso, dove ha anche ottenuto il pass olimpico piazzandosi al sesto posto nella gara individuale. La staffetta era completata da Giulia Gabbrielleschi e dalla vice campionessa olimpica Rachele Bruni, che appunto Antonelli segue insieme ad Arianna Bridi.

Morini, premiato come allenatore dell’anno nel 2014 e nel 2017, dice: “Non nascondo il dispiacere per questa scelta. Pur comprendendo le ragioni, avrei preferito completare il ciclo olimpico e portare Paltrinieri sino a Tokyo curando il lavoro in corsia e quello in acque libere in sinergia allo staff tecnico della nazionale di fondo. Gli obiettivi erano chiari: difendere l’oro olimpico conquistato nei 1500 a Rio de Janeiro, provare a vincere quello degli 800 di cui è campione del mondo ed essere il più competitivo possibile nella 10 chilometri. Però Gregorio ha bisogno di un contributo diverso, che preveda maggiore spazio e incidenza del fondo nei programmi di allenamento e gare. Ovviamente resterò sempre a disposizione per eventuali necessità. Come ha detto, il nostro rapporto va oltre quello tra allenatore e atleta e la sua scelta non pregiudica il nostro legame tecnico ed affettivo. Spero che trovi ciò che cerca. Gregorio è un campione in allenamento, in gara e nella vita. Abbiamo vissuto insieme nove anni di grandi trionfi che continuano ad emozionarmi. Proseguiremo a scriverne altri distanti, ma uniti. Slogan che in questo periodo ci sta proprio bene”. Anche se, un po’, forse più di un po’, fa male.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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