Di Redazione
È stato il colpo di mercato invernale per Scanzo la scorsa stagione.
Luca Monti nella prossima stagione allenerà nella sua città, Pavia, Serie C e Under 14 del Cus.
Intervistato da la Libertà racconta la sua ultima esperienza sulla panchina bergamasca: “Ero fermo, l’entusiasmo del presidente della società bergamasca è contagioso, insieme abbiamo vissuto la gioia per la promozione in A2 e poi la delusione per la retrocessione”
Un’esperienza durata pochissimo, poche partite e poi lo stop dettato dal Covid 19: quanto bracia sportivamente? «Avevamo iniziato un buon lavoro, non poterlo finire è stato un vero peccato. Stanza è stata una delle prime società a bloccare l’attività con l’arrivo dell’epidemia, io e la famiglia eravamo in un paesino sopra Domodossola per un weekend e da là non ci siamo più mossi, siamo venuti a casa pochissimo tempo fa».
La prossima stagione resterai a Scanzo in serie B? «No, con il presidente ne abbiamo parlato, ma il momento anche economicamente parlando non è dei più facili e allora ho deciso che riprendo a lavorare a casa mia, nella mia città, a Pavia, con il Cus Pavia. Mi rimetto completamente in gioco. C’è una serie C da affrontare e soprattutto un settore giovanile importante da coltivare. Guiderò la prima squadra e l’Under 14, dopo vent’anni di panchine avevo bisogno di uno stimolo nuovo, di una situazione completamente differente. Tomo ad insegnare pallavolo invece che gestire le situazioni e i giocatori».
Come sarà il futuro della pallavolo dopo questa pandemia di coronavirus? «Tante società approfitteranno della situazione per abbassare i costi, ma penso sia anche per mantenere in vita il movimento. Le spese sono importanti se comparate con gli interessi, i top club in Superlega fanno parte di un contesto a parte, mentre le altre è come se disputassero un campionato differente, compatibilmente al budget che hanno».
