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F1, Domenicali: “Non basta pedigree, circuiti storici devono saper stare al passo”

ROMA – Tra poche ore prenderanno finalmente il via le qualifiche del Bahrain, che determineranno la griglia di partenza della prima gara della stagione 2022 di F1. Comincia una nuova era del Circus, con il nuovo regolamento al centro del dibattito e della curiosità degli appassionati per capire come cambieranno gli equilibri in pista; ma non solo, perché il processo di evoluzione e rinnovamento della F1 riguarda anche un nuovo approccio nella ricerca di nuovi mercati, che si traduce ad esempio in nuovi possibili Gran Premi in nuovi Paesi. Il limite auto imposto di 25 gare è quasi stato raggiunto, tanto che “presto le scelte che stiamo facendo verranno annunciate, ed aspettatevi dei nuovi Gran Premi”, dichiara Stefano Domenicali facendo riferimento alla necessità di coniugare circuiti storici e, appunto, la disputa di gare in Paesi nuovi. Il presidente e CEO della F1, nelle parole riportate da Motorsport.com, ha infatti sottolineato: “L’arrivo di offerte da parte di nuovi promotori comporta un vantaggio per la piattaforma Formula 1, ed è quello di obbligare gli organizzatori dei Gran Premi tradizionali a innalzare il loro livello qualitativo, in termine di offerta al pubblico, di infrastrutture e gestione dell’evento. Ormai non basta più avere un pedigree, bisogna anche dimostrare di stare al passo. Alla fine sono i piloti che fanno crescere l’interesse per questo sport nei loro paesi, l’abbiamo visto in Brasile, in Spagna e ci sono molti altri esempi. Dalla Cina abbiamo avuto nuove richieste per ospitare un Gran Premio, e Zhou deve ancora disputare la sua prima gara”

“Vanno trovate giuste soluzioni sul budget cap” 

Domenicali ha posto l’attenzione anche sul tema del budget cap, altro punto molto scottante e determinante per lo sviluppo da parte delle Scuderie lungo la stagione: “Oggi non basta verificare solo il fronte tecnico, ma serve anche un severo controllo finanziario, e per questo la Federazione Internazionale si sta attrezzando per essere ancora più robusta nel suo ruolo di garante. Il secondo punto è quello relativo ad alcune variabili che al momento del varo del regolamento finanziario erano difficili da prevedere. L’inflazione sta andando in una direzione non preventivabile, ed anche i costi di trasporto nelle ultime settimane sono saliti in modo difficile da prevedere. Ci saranno delle discussioni per trovare le giuste soluzioni, tenendo sempre al centro il principio che deve garantire a tutti la stessa disponibilità”.

Il rinnovamento e la ricerca di un pubblico più giovane passano anche da iniziative come la serie Drive To Survive, che ha pure sollevato diverse critiche anche da parte degli stessi protagonisti nel paddock: È indubbio che il progetto Netflix abbia avuto un effetto inclusivo di grande successo. Per accendere l’interesse di un pubblico nuovo è stato usato un linguaggio che in alcuni frangenti ha puntato sulla drammatizzazione del racconto”, spiega Domenicali. Che alle accuse di creare una realtà “parallela” risponde: “Un pilota che rifiuta di partecipare perché ritiene di non essere rappresentato nel modo corretto, non si pone in modo costruttivo. Parleremo anche con Netflix, perché è necessario che il racconto non si allontani dalla realtà, altrimenti non ci sta più bene. Dobbiamo fare in modo che un progetto che ha confermato di avere un traino eccezionale abbia un linguaggio accattivante senza che ciò stravolga l’immagine ed il significato dello sport che viviamo quotidianamente”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/formula-1


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