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Djokovic: “I fatti dell’Australia hanno creato un’immagine orribile di me, sono stato umiliato a livello mondiale”

Djokovic torna a parlare. Lo fa attraverso una intervista al media serbo SportKlub, in cui torna sulla dolorosa pagina vissuta a Melbourne. Una ferita ancora aperta…

“Non potrò mai cancellare dalla mia mente tutto quello che è successo, ci sono state tante cose che hanno avuto un grande impatto su di me e non riesco a dimenticarle, non avevo mai vissuto niente del genere. Tutto quello che posso fare è accettare quello che è successo e andare avanti. Non mi vedrete mai scappare dalle mie responsabilità o nascondermi. Sono aperto a rispondere a qualsiasi domanda, come dimostra l’intervista alla BBC in cui ho spiegato tutto. È un media che non si era comportato bene soprattutto con me, per questo ho voluto che fossero proprio loro a intervistarmi. Abbiamo parlato per un’ora e mezza e loro hanno pubblicato solo mezz’ora, ma ho mostrato che non ho niente da nascondere perché volevo che chi mi ha criticato di più mi facesse delle domande e avessi modo di rispondere apertamente”.

Novak non si tira indietro, anzi, rilancia: “Molti pensano che io abbia cercato di politicizzare la questione e di entrare nel Paese per attirare l’attenzione, per ragioni politiche. Niente è più lontano dalla realtà. Per me lo sport è sempre stato al di sopra della politica. Sono andato in Australia perché sono un atleta e volevo gareggiare; se non ho parlato prima che fosse passato del tempo, era per rispetto dei miei colleghi. Si è creata un’immagine molto brutta di me e sono stato umiliato in tutto il mondo. Per questo ritengo fondamentale avere la possibilità di spiegare e rispondere a tutto ciò che mi viene chiesto. Ho ripetuto come un pappagallo ai giornalisti della BBC che c’erano altre persone con la mia stessa esenzione e che potevano entrare e giocare un torneo. Perché li hanno inseguiti solo dopo il mio arrivo?”.

Nonostante le difficoltà che sarà costretto ad affrontare per il non volersi vaccinare, al momento Djokovic non pensa ad alcun passo indietro sulla questione: “So che molte persone continueranno a criticarmi perché ho atteggiamenti incomprensibili nei loro confronti, ma l’unica cosa che chiedo è il rispetto, anche se non mi capiscono, come io faccio con tutti. Non vaccinarmi è una mia decisione, sono consapevole delle conseguenze e so che non dipende a me il poter andare a Indian Wells o Wimbledon, ma non credo di mettere in pericolo nessuno, voglio solo che sia rispettata la mia libertà di decidere per me stesso e la mia prossima carriera”.

Parole forti, chiare, in cui ribadisce la ferma convinzione nei propri principi, nonostante il rischio di poter giocare bene poco da qua in avanti.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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