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ATP Barcellona: Sinner domina Nishioka nel primo set, crolla dal secondo e vince soffrendo al terzo. È nei quarti, ma ha mostrato problemi alle gambe

Domina, quindi cala e soffre, ma alla fine vince con tantissima grinta nonostante difficoltà fisiche, volando ai quarti dell’ATP 500 di Barcellona. Questo lo Jannik Sinner a due facce ammirato sul Centrale del Real Club nel primo ottavo di finale dell’ATP 500 catalano. Jannik parte a razzo, mostra una netta superiorità su Yoshito Nishioka nel primo set, schiantando la resistenza del nipponico con altra potenza e intensità nello scambio. Il match sembra una formalità, troppo più forte nella spinta l’azzurro, ma dall’avvio del secondo parziale va in scena un film totalmente diverso, quello che non avremmo mai voluto vedere. Jannik arranca, non ingrana al servizio e crolla anche nello scambio con continui alti e bassi. Nishioka ci crede, muove la palla con un diritto carico di spin e sposta l’azzurro, provocando tanti errori. L’incontro diventa una lotta infinita con continui break e contro break, Sinner spreca la chance avanti 4-3 e servizio e cede tre game di fila, per il 6-4 Nishioka. L’azzurro appena ritrova spinta e profondità si prende il punto, ma ha perso sicurezza, intensità e precisione, colpisce da troppo dietro e rincorre. È affaticato, non riesce a tenere alta l’intensità, sembra aver problemi alle gambe e forse anche respiratori per l’allergia stagionale, ma non cede, continua a lottare nonostante i tanti errori commessi e le chance sprecate, chiudendo una partita terribilmente difficile col punteggio di 6-1 4-6 6-3. Vola nei quarti, dove attende il vincente della sfida tra Musetti e Norrie, ma non c’è molto da festeggiare.

Preoccupano infatti le condizioni di Jannik, sicuramente debilitato e incapace di tenere quell’intensità con la quale comanda il gioco e fa valere la sua forza. Dobbiamo aspettare le sue dichiarazioni post partita per capire la reale entità dei suoi problemi – se ne parlerà, visto che spesso tende a non sottolineare le proprie condizioni e fastidi – ma questo scenario, in questo momento della stagione, non è affatto il migliore possibile. Madrid, quindi Roma e Parigi sono ormai alle porte; affrontare questo filotto importantissimo nell’annata tennistica non al meglio è esattamente la prima cosa da evitare. Nell’ottimo 2023 di Sinner una maggiore forza fisica e una buona salute sono state la vere grande novità nel suo gioco, una freschezza e sicurezza atletica che gli ha permesso di produrre con continuità, settimana dopo settimana, un tennis consistente e continuo, con i grandi risultati ottenuti (ricordiamo, è n.3 nella Race stagionale). La speranza è che i fastidi accusati a Barcellona siano lievi, che non pregiudichino la sua corsa nel torneo ma soprattutto non destabilizzino una stagione finora al riparo da stop problematici. Ormai nel tennis di oggi la condizione fisica, la freschezza e tenuta sono elementi primari, senza i quali è impossibile competere al massimo livello.

Oggi Sinner ha dimostrato ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che razza di agonista sia diventato. Dopo aver dominato il primo set con un gioco nettamente superiore a Nishioka per spinta, profondità e qualità, è andato in crisi. Sembrava inizialmente un problema di attenzione, con quella prima palla che non ne voleva sapere di entrare, e colpi improvvisamente meno intensi e precisi. Poi si è capito che invece il problema non era di concentrazione, ma fisico. Yoshito è stato bravo a sfruttare la sua arma migliore, aprire l’angolo e trovare traiettorie strette. Appena Jannik ha concesso qualcosa e ha smesso di tirare pallate ingestibili per profondità e intensità, il buon nipponico è salito in cattedra, con dei top di diritto mancino belli carichi, stretti e poi profondi, con i quali ha allontanato l’azzurro dalla sua ottimale posizione di controllo del gioco appena dietro la riga di fondo. Il match è diventato una bagarre totale: appena Sinner riprendeva vigore, le sue bordate gli fruttavano punti e break, grazie anche ad ottime risposte; ma poi arrivavano gli errori, le rincorse perdenti, alcune scelte tatticamente rivedibili perché poco lucido. Ha perso malamente il secondo set Jannik, avanti 4-3 e servizio, cedendo tre game di fila con troppi errori, passivo e sulle gambe. Si pensava al peggio, addirittura un possibile ritiro? No, Sinner rifiuta di perdere, ci mette il cuore dove non arriva con le gambe. In mezzo a troppi errori ha ritrovato un minimo di intensità e velocità di palla, grazie alle quali ha trovato la spallata per l’allungo decisivo.

Sul match point ha esultato, chiamato il pubblico, ha sorriso. Forse questo è l’aspetto più “rassicurante”, perché ha voluto la vittoria e l’ha trovata, e forse dentro di se sente di non stare così male. Per lui ogni vittoria conta, è importante, è un mattoncino verso la crescita, verso i piani alti del ranking, verso le Finals di Torino che, a suo dire, sono uno degli obiettivi stagionali. La speranza è che questa vittoria, così sofferta e logorante, non la paghi cara, con qualche problema fisico che possa compromettere tornei più importanti. Domani potrebbe esserci un altro derby con Musetti, ma soprattutto speriamo di poter vedere un Jannik in salute.

Marco Mazzoni

La cronaca

Il match scatta sotto a un bel sole, con Sinner al servizio. Buon avvio, piuttosto sciolto, colpi veloci, in sicurezza vince il primo game a 15. Nishioka cerca nel suo primo game di imporre il suo schema migliore, aprire a tutta l’angolo con il diritto mancino per far correre l’avversario. Contro Jannik non funziona granché, incoccia sul granitico rovescio dell’azzurro, che riesce a contenere e ribaltare lo scambio a suo favore. Ottima la risposta di Sinner, profonda, precisa, forza l’errore del nipponico all’uscita dal servizio. Con un altro rovescio cross pesantissimo Sinner strappa un’immediata palla break. Con un’altra risposta, stavolta di diritto, Jannik strappa il BREAK, 2-0 e servizio. Eccellente inizio per l’azzurro, sembra – come ieri contro Schwartzman – avere un’altra cilindrata e intensità per le possibilità di Nishioka, e il servizio entra in grande ritmo. Con due Ace vola 3-0, tutto liscio. Yoshito muove lo score nel match, ma in risposta non riesce ad incidere, quasi non parte lo scambio nei turni dell’azzurro, impreciso in risposta contro i servizi potenti di Jannik. Con un diritto in avanzamento perentorio, è 4-1 Sinner. Nishioka cerca di alzare la parabola per togliere ritmo a Sinner, si prende un gran bel punto (il migliore di tutto il match), ma la risposta di Jannik torna in cattedra, troppo profonda e veloce. Da 30-0, Jannik vince quattro punti di fila imponendo una pressione insostenibile per il giapponese. Doppio Break, 5-1. Chiude 6-1 in totale scioltezza un set dominato totalmente dall’azzurro. Solo il 47% di prime in campo per Sinner, ma la differenza in risposta e nello scambio è abissale, come dimostra il conto totale dei punti, 25 a 9 per Jannik.

Secondo set, Nishioka to serve, e la musica non cambia. Apre l’angolo Yoshito, ma Jannik arriva benissimo e rimanda una palla ancor più veloce e precisa. 15-30 e poi 30-40, palla break per l’immediato allungo. Trova una bella prima al centro Nishioka, poi si butta a rete con grande rischio, chiudendo con buona mano. Si salva il giapponese, 1-0 avanti. Dopo un primo set perfetto, stellare, Sinner accusa un calo nel suo primo turno di servizio del secondo parziale. Un errore, un doppio fallo, 15-30. La prima di servizio non va proprio stamattina, e il nastro respinge un rovescio di scambio. 15-40, dal niente ecco due palle break per Nishioka, senza aver fatto praticamente niente. Risolve la prima con un Ace, pure con un rimbalzo fasullo; niente prima in campo da sinistra e altro erroraccio col rovescio, a mezza rete. Tre errori non forzati, e BREAK Nishioka, avanti 2-0 e servizio. Un calo d’attenzione, nell’energia e break regalato. Yoshito trova il più bel winner del suo match, un rovescio cross strettissimo, imprendibile, ma poi commette un doppio fallo che manda Sinner avanti 15-30 in risposta. Con un diritto a tutta Jannik si prende il punto del 15-40, due palle break per rimettere il set in equilibrio. Bravo Yoshito sulla prima, ottimo diritto vincente dopo aver alzato a tutta la parabola; male ancora Sinner col rovescio dal centro, chance sprecata. Non sfrutta nemmeno una terza PB, ottima la prima esterna del nipponico. La lotta continua, con un errore sotto rete a testa terribile… Il contro BREAK per Sinner arriva alla quarta chance: bella risposta, profonda, è in rete il diritto di Nishioka, si chiude così un game infinito di 16 punti. 2-1 Nishioka, ma serve Jannik. Bravo l’azzurro a restare nel game, lottare nonostante il momento non brillante, che continua anche nel quarto game. Da 40-0 si fa rimontare fino ai vantaggi, e Nishioka si prende una palla break con un bell’attacco e una volée stoppata splendida. Con un erroraccio in spinta col diritto, Jannik perde da 40-0 il turno di battuta, e 3-1 Nishioka. Immediata la reazione, stavolta rabbiosa di Sinner. Alza di nuovo la spinta, la velocità di palla, l’intensità. Yoshito alza la parabola, prova a restare aggrappato, ma non riesce a contenere. Altro BREAK, 3-2 lo score. Fase tecnicamente non buona per Jannik, ma non molla, e quindi impatta sul 3 pari tornando a vincere (ancora soffrendo) un turno di servizio. L’inerzia del match sembra spostata di nuovo sull’azzurro: Nishioka paga fisicamente lo sforzo dei durissimi game di questo set, nei quali ha corso e spinto tantissimo caricando al massimo il topspin col diritto. Commette due errori che gli costano il 15-40. Sinner spreca la prima chance per l’allungo, ma uno sciagurato serve and volley costa al nipponico il BREAK che manda avanti l’azzurro 4-3 e servizio, il match sembra ribaltato. Sembra. Soffre ancora al servizio, concede due chance al rivale e perde uno scambio infinito sul 30-40, perdendo di nuovo il game di battuta, il terzo del set. 4 pari. Si siede Jannik, sfiatato e sfiduciato, sicuramente non contento del suo livello di gioco. Fa il pugno Yoshito dopo l’errore di rovescio dell’azzurro che gli vale il 5-4. Appena Jannik alza il ritmo, si prende il punto, ma non riesce a tenere quel livello e velocità, incappando in troppi errori, e servendo meno del 50% di prime nel set. Serve per allungare il set Jannik, ma commette un errore e poi doppio fallo, 0-30. Con un eccellente diagonale di rovescio in salto, il giapponese vola sulla palla e si prende il 15-40, due Set Point! Annulla il primo con uno smash, nemmeno facile, Jannik; sbaglia per primo (ancora col rovescio) l’azzurro nello scambio. SET Nishioka. Incredibile il crollo di Sinner, continui alti e bassi, due game persi da 40-0, ha sprecato la chance avanti 4-3 e servizio. Tantissimi errori e un terribile 3 punti vinti su 18 seconde di servizio giocate (17%). Si val terzo.

Nishioka serve la prima palla del terzo set. Arriva tardi sulla palla Sinner, è bravo Yoshito a far correre il rivale tenendo l’iniziativa. A 15 vince il primo game (suo quarto consecutivo). Torna alla battuta Sinner, ma la prima palla non entra, il rovescio muore in rete. Incredibile come nello scambio ora domina Nishioka, con il suo diritto carico allontana l’azzurro dalla riga di fondo, lo sposta, lo chiama anche a rete ed è sempre in affanno. Sul 30 pari Jannik spara in rete un diritto in scambio, 30-40, delicatissima palla break da difendere… ancora senza la prima in campo. Finalmente ritrova un bello schema offensivo e chiude con una bordata di diritto terrificante. Chiama il pubblico Jan, fa il pugno, trova un’accelerazione di rovescio che mancava da tanto tempo. Segnali che non vuole lasciare il match, 1 pari. Si avanza tra alti e bassi, con Yoshito che produce più schemi e lavora tanto la palla col diritto, e Sinner che appena riesce ad alzare la velocità dei colpi si prende il punto. Ritrova un game a zero Jannik (non accadeva dal primo set), 2 pari. Nel quinto game l’azzurro ritrova un bel vincente di rovescio, 15-30, quindi una risposta profonda gli vale il 15-40, due chance per l’allungo. Con un errore terribile Yoshito regala il BREAK all’italiano, avanti 3-2 e servizio. Purtroppo Sinner crolla di nuovo, sulle palle cariche del rivale sbaglia col diritto e poi col rovescio, 0-40. Cerca di uscire da uno scambio infinito con una smorzata che non arriva nemmeno a rete… Pessimo turno di battuta di Sinner, ceduto a zero, per il 3 pari. L’otto volante continua a correre impazzito, ora è Nishioka sotto 0-30, falloso e senza prima di servizio. Con un’accelerazione di rovescio nemmeno eccezionale, Sinner si riprende altre tre palle break, 0-40. Terribile il tocco di volo di Jannik, a campo aperto. Si prende il BREAK alla seconda chance, con una bordata di rovescio. Andando al cambio di campo si tocca il muscolo posteriore della coscia sinistra. 4-3 e servizio Sinner. Si soffre anche nell’ottavo game, è evidente che qualcosa nelle gambe dell’azzurro non va. Sul 3o pari stavolta la smorzata col diritto funziona, gran tocco stavolta. Purtroppo un diritto che sarebbe stato vincente è portato via dal nastro. Un Ace provvidenziale lo aiuta, mancava dal secondo set, quindi ritrova la potenza e profondità col diritto. Con grinta Sinner vola 5-3, a un passo da una soffertissima vittoria. Riprendendo una smorzata dei nipponico sul 30 pari si prende il punto del 30-40, Match Point Sinner! Con un’ottima prima esterna, si salva Yoshito. Non molla Jan, bordata col diritto dal centro, si prende di pura grinta e potenza la seconda palla match, ma la risposta non passa, ancora su di una prima palla esterna. I MP diventano tre, non chiude di volo Nishioka. È finita! Aripiona una risposta esterna, va avanti e chiude col rovescio. Esterna la felicità per questa soffertissima vittoria, incredibile la lotta dopo l’andamento del primo set. Vola ai quarti, dove attende il vincente di Norrie – Musetti, ma preoccupano le condizioni fisiche dell’azzurro, apparso a svuotato e con problemi alle gambe.

[16] Yoshihito Nishioka vs [4] Jannik Sinner

0 ACES 4
1 DOUBLE FAULTS 2
54/93 (58%) FIRST SERVE 32/73 (44%)
27/54 (50%) 1ST SERVE POINTS WON 24/32 (75%)
16/39 (41%) 2ND SERVE POINTS WON 19/41 (46%)
8/16 (50%) BREAK POINTS SAVED 4/9 (44%)
13 SERVICE GAMES PLAYED 13
8/32 (25%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 27/54 (50%)
22/41 (54%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 23/39 (59%)
5/9 (56%) BREAK POINTS CONVERTED 8/16 (50%)
13 RETURN GAMES PLAYED 13
43/93 (46%) SERVICE POINTS WON 43/73 (59%)
30/73 (41%) RETURN POINTS WON 50/93 (54%)
73/166 (44%) TOTAL POINTS WON 93/166 (56%)


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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