Doveva essere riscatto e riscatto è stato. Il CUS Cagliari vince 3-0 (25-15, 25-20, 27-25) contro Pallavolo Motta la gara valida per l’undicesima giornata di Serie A3 Credem Banca e reagisce così alla sconfitta in rimonta subito nel turno infrasettimanale.
Al Pala Pirastu i ragazzi di Coach Ammendola hanno condotto la sfida fin dai primi punti, con un piccolo appannamento a metà del terzo set, subito rientrato grazie al pronto ingresso di Miselli e Muccione che confermano la profondità e l’unione della rosa rossoblù.
I SESTETTI – Formazione titolare confermata per Ammendola che schiera Kindgard e Calarco in diagonale palleggio opposto, Marinelli e Busch di banda, Menicali e Ionut centrali con Vitali libero.
Coach Zanardo della Motta di Livenza schiera Catone al palleggio con Mazzotti opposto, Saibene e Mian schiacciatori, Arienti e Luisetto al centro e Santi libero.
LA GARA – In una gara iniziata con ritmi non troppo elevati, il CUS parte bene in battuta mettendo in difficoltà la ricezione ospite e si porta in vantaggio fin dai primi scambi.
Calarco fa capire da subito che è la sua giornata e con due attacchi consecutivi allontana i bianco verdi (9-7). I sardi mettono a dura prova la ricezione di Motta, staccando gli avversari prima sul 15-12, arrivando fino al 18-12 e costringendo Zanardo al primo tempo tecnico dell’incontro.
Pallavolo Motta fatica a uscire dal blackout, non si impone e permette a Calarco e Marinelli di arrivare fino al 20-13. Ci pensa poi Busch con una pipe in cambio palla a regalare ai suoi il primo set point ai suoi, chiuso da Calarco con un bel diagonale da posto 4, per il nono punto personale del set.
Il secondo parziale continua sui ritmi del primo, con i CUS in controllo del gioco e che continua a spingere al servizio fino al 7-5. Motta è poi protagonista di un buon break dove Saibene e Mazzotti pareggiano Cagliari sull’11 pari, ma la gioia dura poco perché l’opposto dei sardi porta nuovamente il CUS in vantaggio con una parallela vincente.
Dal 15 pari si passa al 19-16, piccola fase in cui il CUS rompe gli indugi e decide di spingere maggiormente: Marinelli è inciso e, poco dopo, il servizio di Menicali mette in crisi i ricettori ospiti.
Ci pensano Calarco e Marinelli a caricarsi la squadra sulle spalle e ad accompagnarla verso la chiusura di set (22-19), chiuso dall’opposto ravennate con una battuta non rigiocata da Motta.
Il terzo parziale è lungo, ma i vantaggi questa volta premiano i padroni di casa. Sicuramente più intenso e combattuto dei precedenti, adesso è il CUS a inseguire per gran parte del parziale. In una prima fase giocata punto su punto, è la Pallavolo Motta ad approfittare del momento di appannamento sardo e a staccare i sardi fino al 14-17. Entrano Muccione e Miselli per Calarco e Kindgard e l’apporto dei due permette di recuperare lo svantaggio e stare attaccati ai biancoverdi: è 19 pari. Miselli impatta bene, ottimo colpo di fianco al muro avversario e muro che riporta i sardi sul 20-21. Rientra la diagonale titolare e inizia un intenso finale di set, anche un po’ confusionario risolto da un lucido Calarco sulla palla scomoda e staccata del 22 pari; Saibene e Mian non mollano e gli ospiti arrivano al set point sul 23-24, annullato da capitan Menicali con una sette magistrale alzata da Kindgard. A chiudere il parziale ci pensano i due martelli rossoblù, prima Marinelli con un manifuori su Catone e poi Busch con un doppio servizio che, con la collaborazione del capitano, mette fine alle speranze della Pallavolo Motta.
IL COMMENTO – “Sono molto contento di come i ragazzi hanno interpretato la gara e le indicazioni che abbiamo dato loro”, ha esordito a fine gara Simone Ammendola, Coach del CUS Cagliari.
“Noi abbiamo battuto fortissimo e abbiamo messo a dura prova la loro ricezione, obbligandoli a giocare palla alta. Sapevamo che comunque sarebbe stato difficile mantenere quel livello di battute, al terzo siamo un po’ calati ma i ragazzi che sono subentrati hanno dato manforte e ci hanno aiutato a ritrovare la concentrazione e a portare il set ai vantaggi dove siamo stati più freddi di loro”.