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Eroica Paolini! Kalinskaya crolla servendo per il match, Paolini rimonta al foto finish e vince il WTA 1000 Dubai, diventa n.14 WTA

Cuore e testa sono tutto per un’atleta, le qualità indispensabili a crederci sempre, lottare su ogni palla e rimontare anche le partite più difficili e le situazioni più disperate. Aggrappandosi al suo cuore immenso e alla testa granitica che governa il suo gioco, Jasmine Paolini c’ha creduto anche quando la situazione era quasi disperata, con Anna Kalinskaya a servire per il titolo della finale del WTA 1000 di Dubai. La russa ha controllato il gioco, è stata avanti costantemente nel match, ma al momento di chiudere è crollata su se stessa, forzando ogni palla, commettendo anche un doppio fallo. Paolini era lì, si è fatta trovare pronta, non ha mai mollato e ha messo grande pressione all’avversaria, l’ha sfiancata anche fisicamente in un terzo set molto duro. Jas l’aggancia quando aveva le spalle al muro, sfrutta gli errori della rivale, rimonta e la sorpassa con un tennis solido, potente, di pressione, perfetto nel momento decisivo. Si regala un sogno pazzesco la toscana, batte la russa per 4-6 7-5 7-5 e alza il trofeo più importante in carriera, al termine di una settimana meravigliosa. Un titolo enorme che le vale un balzo clamoroso in classifica, lunedì sarà n.14 WTA. È il settimo miglior piazzamento di una tennista italiana nella storia (dietro a Schiavone, 4; Errani, 5; Pennetta, 6; Vinci, 7; Farina, 11; Reggi, 13).

“È incredibile, sono davvero felice. Lei ha giocato a livello incredibile, sono stata brava a lottare su ogni punto pensando di poter rimontare”, afferma una Jasmine raggiante nella intervista flash in campo.

Paolini è la quinta italiana nella storia a giocare una finale WTA 1000 e terza vittoriosa. Pennetta ha vinto a Indian Wells 2014 e Giorgi a Montrael 2021, mentre Schiavone fu battuta in quella di Mosca 2005 da Pierce, ed Errani perse il match per il titolo a Roma 2014 da Serena Williams. Da stasera, Paolini entra nell’Olimpo delle migliori tenniste italiane, c’è riuscita con una crescita fenomenale sotto la sapiente guida di Renzo Furlan, coach che ha sempre creduto in lei e che l’ha fatta credere terribilmente in se stessa, spingendola a rivoltare il suo tennis, passato da tennista solida ad esplosiva, da difensore ad attaccante, sempre più completa e offensiva.

La dimostrazione della forza della lucchese è tutta racchiusa in questa finale, che non potrà mai dimenticare. Kalinskaya è entrata in campo forte di un torneo irreale, nel quale è passata dalle “quali” e si è sbarazzata strada facendo della n.9, della n.3 e della n.1 del mondo. Mai così in forma, mai così in fiducia. Devi averne di fiducia per randellare a destra e manca quelle accelerazioni millimetriche, sparando a tutta con grande anticipo e pizzicare le righe. Un tennis quasi senza senso tattico, un furia da colpitrice assoluta che avanza quasi in trance, senza curarsi di cosa accade al di là della rete, vedendo solo la palla in arrivo da spingere a tutta con enorme fluidità. Splendida nell’esecuzione, negli impatti, ma davvero poco flessibile e lucida Anna, tanto da subire alla fine il contraccolpo della tensione al momento di chiudere il match sul 5-4. Ma anche nel secondo set era in vantaggio, e Paolini è stata brava a reggere, a restare in scia e ribaltare la situazione. E come l’ha ribaltata, con tanti colpi vincenti, potenti, tatticamente perfetti.

La forza e la vittoria di Jasmine si racchiude nel suo cuore, nella sua testa, nella parola Resilienza. L’azzurra è stata per quasi tutto il match “sotto” sul piano del gioco, costretta a rincorrere e tamponare, a cercare soluzioni difensive per passare al contrattacco. Non è affatto facile quando a tratti vieni travolta, quando l’avversaria, pure a costo di sbagliare, non ti lascia mai il pallino dello scambio. Devi resistere, devi trovare il modo per sporcare la palla, rallentare, spostare la rivale dal centro del campo e dalla riga di fondo; muoverla e metterla in condizioni precarie di equilibrio per forzarne gli errori. Serve tanta resistenza, capacità di cancellare rapidamente le tante bordate che vedi sfilare vincenti e ripartire come se nulla fosse, forte delle tue certezze aspettando che passi la tempesta. Tutto questo e molto di più stata Paolini, brava a trovare il modo di azionare il diritto, bello carico e profondo, per far lavorare Anna; brava anche a prendersi rischi sulla diagonale di rovescio, situazione tattica assai favorevole alla moscovita; bravissima a continuare a crederci e spingere, con un lavoro ai fianchi che alla fine ha pagato.

Da metà secondo set la maggior vivacità fisica e dei piedi dell’azzurra l’ha portata sempre più avanti, con quale errore visto che ha dovuto rischiare tanto per generare profondità e spesso anche accettare la velocità della rivale, ma alla lunga ha fiaccato le gambe della russa. Nel terzo set infatti Kalinskaya è scappata avanti, con merito, ma si notava che l’architettura del suo tennis era al limite, avanti ma traballava. Appena il servizio non la sosteneva, il braccio era più instabile. C’era andata vicina al contro break Jasmine, e finalmente ce l’ha fatta al momento decisivo, quando Anna s’è letteralmente incartata, crollando su se stessa. Chiaro, con tre prime palle in campo e qualche rovescio di quelli ammirati nel match, la russa avrebbe vinto e con merito. Ma…non è mai finita finché non stringe la mano all’avversaria. Brava Paolini a restare lì, a spingere, a giocare con sagacia e pazienza, ribaltando tutto sugli errori della rivale. Sconfitta amarissima per Anna, dolcissima vittoria per Jasmine. Raggiunge un nuovo status la toscana, con pieno merito. Furlan era stato chiaro nel 2023: l’asticella l’alzeremo molto. Jasmine oggi vola, altissimo.

Marco Mazzoni

La cronaca della finale

Paolini inizia l’incontro al servizio. Stecca il primo colpo di scambio, poi altro diritto in rete. Sembra un po’ tesa, mentre Kalinskaya questa settimana “cammina sulle acque”, tira tutto con una sicurezza straordinaria e tutto le sta in campo, come il rovescio lungo linea imprendibile che le vale una palla break sul 15-40. Male Jasmine, un altro errore in scambio la condanna a un BREAK immediato, 1-0 Kalinskaya, perfetta nell’aggredire la palla con i suoi colpi piatti e penetranti, non fa grande differenza diritto o rovescio. Se Anna può giocare con i piedi quasi sulla riga e anticipare i colpi, può diventare inarrestabile. Con il terzo diritto vincente dopo un servizio esterno preciso, Kalinskaya vola avanti 2-0, avvio perfetto. Paolini finalmente entra nel match, spinge col diritto più carico di spin e riesce a far correre la russa. Proprio con nel servizio al centro e via un diritto arrotato e preciso, la toscana strappa il punto del 1-2. La chiave tattica del match è tutta sul movimento e controllo del tempo di gioco: se Paolini regge con la risposta e con il primo colpo di scambio, riesce a spostare la rivale e di fatto disarmarla; se Anna serve bene e tira forte dritto per dritto, è dura per Jas. La toscana riesce ad incidere in risposta nel quarto game, si apre il campo e infila l’avversaria. Sul 15-40 con un’ottima risposta, davvero tra i piedi di Anna, strappa un fondamentale Contro BREAK, 2 pari (parziale di 8 punti a 2). L’inerzia cambia rotta più volte, in una fase centrale del set un po’ convulsa. Nel quinto game, Kalinskaya torna a spaccare la palla in risposta, si prende di forza un nuovo game in risposta, avanti 3-2 e servizio; immediato contro break di Paolini, che approfitta di due erroracci in spinta della moscovita, 3 pari. Sembra aver perso un po’ di pazienza Anna, con Jasmine che finalmente riesce a tenere in difesa le sfuriate a tutta della rivale, incappata in troppi gratuiti. L’azzurra è brava da sinistra a trovare una prima palla al centro non così rapida ma carica di spin, difficile da impattare a tutta in risposta, e quindi entrare col suo diritto cross bello carico, che sorprende la russa. Uno schema molto efficace che vale a Jasmine il 4-3, per la volta avanti. Rapidissimi i turni di battuta della russa, o fa un vincente clamoroso o sbaglia, 4 pari. Purtroppo il diritto tradisce Paolini nel nono game, cerca fin troppo di tirare piatto e rapido, finendo per fare il gioco della rivale… 0-30 e poi 0-40 con un rovescio che le scappa, sotto una bordata di Kalinskaya. Deve rallentare Jas, aver la pazienza di costruire e non farsi prendere dalla frenesia, come sull’ottimo punto del 15-40. Male invece al punto seguente, affretta i tempi di un attacco a rete che le esce corto, venendo facilmente trafitta dal passante di Anna, che strappa il terzo break del parziale, avanti 5-4 e servizio. Perfetta al servizio Kalinskaya, due set point sul 40-15 e chiude al primo con l’ennesima bordata col diritto con i piedi dentro al campo. 6-4 in 35 minuti, un set rapidissimo comandato dai tempi di gioco istantanei di Anna, brava ad imporre la sua potenza e precisione.

“Muoviti!!!” urla Jasmine nel primo game del secondo set dopo aver subito una violentissima accelerazione di rovescio lungo linea, che porta la russa a 15-40. Il problema non sono in realtà le gambe in difesa, ma sulla costruzione del punto, dove subisce troppo. Con una risposta terrificante sulla seconda di servizio un po’ docile di Jas, Anna strappa un BREAK immediato, una vera macchina di un tennista in forma clamorosa nel torneo, vittoriosa sulla n.1, 3 e 9 al mondo questa settimana. Va tutto troppo rapido per l’azzurra, Kalinskaya vince il quinto game consecutivo (2-0) può fare corsa di testa e giocare decontratta, condizione ideale per una colpitrice come lei e forte di una battuta incisiva. Paolini entra nel set, buon turno di battuta e un paio di errori di Anna (1-3), quindi prova a rispondere a tutta in lungo linea, è necessario rischiare per riaprire il set. Strappa due punti, 0-30, cerca la sorpresa con la smorzata ma non le riesce, e quindi carica troppo di topspin col diritto, terminando larga. Chiede tanto al diritto, ma lo ha perso spesso in lunghezza oggi. 3-1 Kalinskaya. Sul 3-2 la russa si imballa all’improvviso: un doppio fallo, due rovesci sbagliati, Paolini si ritrova 15-40, grande chance. Brava Jasmine a cogliere il mondo, risposta solida e poi via, rischio con l’accelerazione di rovescio lungo linea che lascia ferma Anna. Contro Break, 3 pari! Kalinskaya è infastidita per qualche spettatore che parla durante i suoi impatti, si lagna con la giudice di sedia, si è distratta, ha perso ill pallino del gioco in questa fase. L’azzurra ne approfitta, dal 1-3 lo score ora segna 4-3 Paolini (parziale di 12 punti a 4) grazie ad un altro rovescio ottimo. Ha perso un metro di campo Kalinskaya in questa fase, ma continua a tirare perdendo il controllo dei colpi. 15-30, piccola chance per Jasmine, ma Anna ritrova precisione assoluta col rovescio, due pallate micidiali in grande anticipo. 4 pari. Si entra nel rush finale. L’azzurra ha un’altra piccola chance sul 5-4, quando la russa smarrisce la prima di servizio e avanti 0-30 in risposta non riesce ad incidere. 4 punti di fila per Anna, 5 pari. Ottima Jasmine nel game undici, super aggressiva dopo una prima in campo (ha alzato al 65% la percentuale, dopo il 44% del primo parziale), e di nuovo fuori tutta in risposta sul 6-5. Aggredisce la palla e l’avversaria dalla risposta, chiudendo in avanzamento, 0-30. Trova un Ace Anna, 15-30, poi sbaglia un diritto sulla difesa estrema della lucchese. 15-40, due Set Point Paolini! Brava a rispondere, passo avanti e via col rovescio cross, potente e preciso. SET PAOLINI! Bravissima ad invertire l’inerzia di un parziale che pareva compromesso sul 3-1, e incidere al momento della verità.

Il terzo set riparte con Paolini alla battuta, dopo un copioso toilette break della russa. Più vivace fisicamente l’azzurra da metà del secondo parziale, e in campo si vede. Ora è Jas più pronta ad entrare e spingere, mettendo in difesa la rivale, che risponde appoggiandosi bene sulla palla. C’è lotta, con un bel diritto cross Anna strappa una palla break. Purtroppo Paolini commette un doppio fallo dolorosissimo, Kalinskaya è avanti 1-0 e servizio. Non si abbatte l’italiana, continua a martellare in risposta, è molto salita nel colpo durante il match, e vola 15-40. CONTRO BREAK PAOLINI! Brava chiudere l’angolo a sinistra e via lungo linea, arriva pesante Anna e non passa la rete. 1 pari. La bagarre continua: Jasmine gioca un po’ al limite come velocità, qualche ottimo colpo, ma anche errori. Affronta un’altra palla break, si butta a rete ma affossa una volée al corpo non facile. Di nuovo Kalinskaya avanti, 2-1 (terzo break di fila). Ritrova efficacia col servizio la 25enne di Mosca, da destra è infallibile, e anche il rovescio brilla come nel primo set. Un vincente lungo linea micidiale le vale il punto del 3-1, break stavolta consolidato (stesso score del secondo set!). Il set scorre sui game di battuta, non molla l’azzurra ma è indispensabile trovare un jolly in risposta. L’occasione arriva sul 4-3. Kalinskaya commette il terzo doppio fallo del match, e poi sbaglia un diritto sotto la massima pressione di Jasmine, 30-40. Lungo scambio sulla palla break, Paolini regge la massima velocità al centro ma è la prima a sbagliare nel braccio di ferro imposto dalla rivale. Torna in cattedra il rovescio di Anna, 5-3, col sorriso (rarissimo!) della russa dopo aver vinto l’ennesimo duro scambio che la porta a un passo dal titolo. Fretta Kalinskaya al momento di chiudere, due accelerazioni out e 15-30. Esagera col suo ottimo rovescio stretto, è in corridoio e 15-40! Folle tentativo di palla corta della russa, un colpo che non aveva mai provato… BREAK PAOLINI! Resta in vita grazie ad un game sciagurato di Kalinskaya, 5 pari. Confusa Anna, continua a colpire a tutta ma non trova più il campo. Lucidissima invece Jasmine, gioca solido e chiude con lo smash il punto che vale il sorpasso, 6-5! Totalmente andata la moscovita, sparacchia via senza una idea, divorata dalla tensione nel momento più bello. 0-40 con un doppio fallo, TRE MATCH POINT PAOLINI !!! Basta il primo, out il diritto. Sorride Jasmine, è CAMPIONESSA A DUBAI!!! Incredibile rimonta, è il successo più grande in carriera, le vale un best ranking clamoroso al n.14 del mondo. Ha vinto resistendo, credendoci sino in fondo. BRAVA!

Anna Kalinskaya vs Jasmine Paolini

Kalinskaya (🇷🇺) vs Paolini (🇮🇹)

SERVICE STATS:
– Aces: 2 vs 0
– Double Faults: 4 vs 1
– First Serve: 65.9% (60/91) vs 68.5% (63/92)
– 1st Serve Points Won: 53.3% (32/60) vs 60.3% (38/63)
– 2nd Serve Points Won: 54.8% (17/31) vs 55.2% (16/29)
– Break Points Saved: 22.2% (2/9) vs 25.0% (2/8)
– Service Games Played: 17 vs 17

RETURN STATS:
– 1st Serve Return Points Won: 39.7% (25/63) vs 46.7% (28/60)
– 2nd Serve Return Points Won: 44.8% (13/29) vs 45.2% (14/31)
– Break Points Converted: 75.0% (6/8) vs 77.8% (7/9)
– Return Games Played: 17 vs 17

TOTAL POINTS:
– Total Service Points Won: 53.8% (49/91) vs 58.7% (54/92)
– Total Return Points Won: 41.3% (38/92) vs 46.2% (42/91)
– Total Points Won: 47.5% (87/183) vs 52.5% (96/183)


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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