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Paolini doma Cirstea, tiratissimo il secondo set. È in finale a Dubai, sua prima in WTA 1000

Condizione fisica straripante e tanta fiducia, una combinazione virtuosa che ti consente di giocare fluido, potente e preciso, e reggere anche nelle fasi più calde e dure di un set terminato al fotofinish con altissima tensione. Queste le chiavi della settimana magica di Jasmine Paolini nel WTA 1000 di Dubai, culminata con la splendida e meritata vittoria in semifinale contro Sorana Cirstea, per 6-2 7-6(6). Un successo per lei storico, mai era arrivata finora a giocarsi un titolo così prestigioso. In finale attende la vincitrice della seconda “semi” tra Swiatek e Kalinskaya, con la polacca nettamente favorita.

La toscana ha giocato una partita di grandissima qualità nel primo set, un vero muro per solidità da fondo campo, bravissima a tenere alti ritmi e caricare i colpi con quello spin e angolo che hanno spostato la rumena, non permettendole di accelerare con i piedi ben piantati a terra, dove può fulminarti. L’incantesimo si è rotto a metà secondo set: avanti 4-2, Jasmine ha sprecato un 40-15 che ha mandato il parziale in totale bagarre. Cirstea pareva più stanca (dopo la terribile battaglia vinta contro Vondrousova ieri), ma ha trovato molte verticalizzazioni con diritto e rovescio che hanno sorpreso l’italiana, una reazione di grande orgoglio per la 33enne, al momento migliore in carriera. La lotta è avanzata spalla spalla, di pura tensione agonistica e quasi senza più schemi, un “classico” delle affascinanti bagarre al femminile. Il capolavoro Paolini l’ha compiuto restando calma dopo aver subito un break sul 5 pari: ha giocato in risposta ogni punto di un game infinto senza frenesia, ha annullato ben 5 set point e si presa con un gran diritto il contro break, sbarcando al tiebreak. Con la tensione a mille, era chiaro che se lo sarebbe aggiudicato la più fredda. Si vince punti quasi solo in risposta, Jasmine salva una sesta palla set a Sorana e chiude 8 punti a 6 una partita diventata davvero sofferta, ma con pieno merito.

Questo successo le vale non solo la più prestigiosa finale in carriera ma anche la certezza di un gran balzo nel ranking, probabile n.16 WTA da lunedì prossimo (in attesa di Kalinskaya). Un best ranking fantastico, impensabile 12 mesi fa, che certifica lo straordinario lavoro e progressi fatti sotto la sapiente guida di coach Renzo Furlan.

La vittoria su Cirstea in una partita così importante è l’ennesima dimostrazione di quanto sia migliorata Paolini negli ultimi mesi. Ormai le sue vittorie non sorprendono più, il suo livello di gioco è alto, i suoi colpi sempre più incisivi, anche contro le migliori avversarie. Sorana è in un momento altrettanto positivo, sta davvero bene fisicamente ed è davvero brava nel chiudere il punto dopo un bel servizio, o dopo essersi aperta il campo con una risposta angolata. La rumena ha cercato di applicare al meglio questi schemi anche nella semifinale odierna, ma c’è riuscita solo a sprazzi – e dal secondo set – per i meriti di una Paolini davvero consistente, in spinta e in difesa.

La chiave del successo a Dubai della lucchese è nel diritto, colpo assai sottovalutato nel panorama WTA attuale. Non sono molte le tenniste capaci di giocare con continuità e controllo un diritto così potente e carico di spin, che allontana l’avversaria dal centro del campo e le conferisce un tempo di vantaggio grazie al quale costruire e quindi all’improvviso affondare. Con i piedi Jas è una molla, spesso riesce a colpire quasi dall’alto verso il basso una bordata più piatta cross e sorprende l’avversaria, e anche col rovescio oggi è stata coraggiosa nel rischiare diversi contro piedi lungo linea che non sempre controlla al meglio, che oggi le hanno portato punti decisivi. Allo stesso tempo, una sua resistenza così buona ad alto ritmo ha costretto la rivale a forzare troppo, e quindi commettere molti errori.

Tenuta fisica, tenuta mentale e tennis davvero consistente, questa Paolini è una tennista che oggi vale la sua nuova favolosa classifica, tra le prime 20 del mondo. Un risultato davvero prestigioso che segue gli ottavi allo scorso Australian Open. Tanti complimenti Jasmine! Domani, probabilmente contro Swiatek, non avrà assolutamente niente da perdere e potrà vivere una grandissima esperienza. Da protagonista.

Marco Mazzoni

Paolini inizia la semifinale alla battuta. Cerca di imporre la velocità del suo diritto, colpo diventato davvero incisivo grazie al lavoro splendido svolto con Renzo Furlan, e carica di effetto anche il servizio per non essere aggredita dalla Cirstea. È in grande forma Sorana, rimette bene i colpi potenti dell’azzurra e trova profondità. Ai vantaggi, Jasmine si aggiudica il primo game. Funziona bene lo schema servizio e diritto della rumena, a zero impatta 1 pari, e poi è molto aggressiva in risposta. Conquista un 15-30, ma Paolini è brava a ritrovare la prima di servizio che punge il rovescio dell’avversaria. Quando l’azzurra riesce a spostare l’avversaria con il diritto dal centro del campo è dura per Sorana, che al contrario gioca più sull’uno due, gran diritto dopo un servizio preciso, prevalentemente esterno per aprire l’angolo. Durissimo il quarto game, la lotta s’accende su ogni punto, e Jasmine ha la prima palla break grazie ad un errore in spinta della rumena. Rischia una palla break Sorana, si avventa sulla palla Jasmine e trova un millimetro di roga, quanto basta per il BREAK a favore dell’azzurra, avanti 3-1 e servizio. Troppi errori della rumena in questa fase, mentre l’italiana è brava a giocare solida e anche trovare un gran contropiede di rovescio, colpo non proprio nelle sue corde. 4-1 Paolini, allungo consolidato. Cirstea ha bisogno del suo miglior servizio per scatenare nel colpo seguente la potenza del diritto, davvero migliorato rispetto ai suoi migliori anni giovanili sul tour. Resta in scia portandosi 2-4, con coraggio si butta a rete in risposta, ma il passante di Paolini è preciso. Davvero solida Jas in questo primo parziale, vola 5-2 con un attacco di potenza. Chiude 6-2 l’azzurra col secondo break del set (gran risposta vincente di diritto), davvero positiva in ogni fase di gioco. Non sbaglia una scelta tattica Jasmine, ottimo il suo ritmo da fondo campo e brava a far correre la rivale con palle liftate e profonde, non lasciandola colpire da ferma. 55% dei punti vinti con la seconda di servizio, dato notevole.

La lucchese scatta al servizio nel secondo set e vince un buon game. Esterna tutta la propria frustrazione Cirstea dopo aver sbagliato un diritto in corsa d’attacco. È chiara la situazione tattica nel match: Paolini costringe la rivale a giocare un tennis molto intenso non solo per i colpi ma anche per dinamicità negli spostamenti, e la rumena perde precisione in spinta quando deve sbracciare rincorrendo la palla. Una situazione per lei difficile da invertire a meno di un calo di Paolini. Vince lo scambio più duro del match Sorana, ma quanta fatica… per l’1 pari. Troppo alto il rischio di Cirstea in risposta, urla dopo averne sbagliata un’altra cercando di rompere l’incantesimo dell’azzurra, che invece colpisce forte, con buon margine ma grande intensità e parabola. L’equilibrio di spezza ancora nel quarto game, come nel primo parziale. Bravissima Jasmine nel cambiare all’improvviso col diritto lungo linea sul 15-30, veloce ad aggredire la palla arrivando in anticipo con i piedi. Il BREAK per l’azzurra arriva con un pizzico di fortuna, un nastro “mortale” sul 30-40, che rende impossibile la difesa di Sorana, ma non toglie la qualità mostrata da Jas nel game. 3-1 avanti Paolini. Spalle al muro, Cirstea chiude gli occhi e tira pallate a tutta. Conquista due palle break sul 15-40 e si prende il contro break alla seconda chance, con un errore col diritto della toscana (3-2). La rimonta subita non deprime, anzi rilancia l’energia di Paolini, che urla “andiamolo!” a tanti decibel dopo un gran diritto vincente che le vale il 15-30. Infuocata Jas, con grinta totale aggredisce col rovescio, si butta a rete e chiude di prepotenza, per il 15-40. Arriva il terzo BREAK consecutivo, una risposta profonda dell’azzurra sul 30-40 provoca l’errore col diritto di Sorana, per il 4-2. La rumena è sicuramente provata dalla durissima maratona contro Vondrousova, ma riesce a trovare alcuni lungo linea che sorprendono Paolini. Da 40-15, perde 4 punti di fila e subisce un altro contro break, per il 4-3, poi 4 pari. È il momento più difficile per Jasmine, sotto anche 15-30 per l’assedio di una Sorana tornata più pimpante. Il servizio l’aiuta, tre prime palle e un solido scambio di rovescio che la porta avanti 5-4. Carica a tutta il diritto con lo spin Jasmine, porta il game ai vantaggi. Vincendo uno scambio rocambolesco (pessimo tocco della rumena sotto rete a campo aperto), Paolini strappa il match point! Lo annulla Sorana con pazienza, aspetta la palla buona per accelerare col rovescio lungo linea. 5 pari. Scampato il pericolo, la rumena s’inventa due grandi accelerazioni in risposta, 0-30. Sotto pressione, Paolini per la prima volta affretta i tempi dell’attacco, sbaglia malamente col diritto, crolla 0-40. Rischia tantissimo sul 15-40, due palla di scambio stanno in campo per miracolo, ma alla fine è Cirstea a sbagliare, 30-40. Purtroppo per l’azzurra, un altro erroraccio col diritto le costa il break, da 4-2 avanti e con MP non sfruttato, ora è sotto 5-6 e serve la rumena. Quanto è dura reggere la pressione… Ora è Cirstea ad imballarsi, gioca corto, sbaglia e Paolini si ritrova avanti 0-40. Non sfrutta le tre chance, forse un po’ passiva sulla spinta della rivale. Se ne procura una quarta, con un bel cambio di ritmo col diritto ai vantaggi, ma un diritto le scappa via di poco. La lotta è assassina nel game n.12, Paolini annulla il quarto set point con un tocco in back in avanzamento splendido. Altrettanto bella la smorzata della rumena, le vale il quinto set point, ma non lo sfrutta. Invece è Jasmine a capitalizzare una modesta seconda palla e strappare il contro Break alla quinta chance. 6 pari, tiebreak. Jas vince il primo punto in risposta, arriva male sulla palla Sorana, per il 2-1. Si riprende il punto la rumena con un gran rovescio. Si avanza spalla a spalla, e si gioca nervi con pochissima tattica. 5 pari, con 8 punti di fila vinti in risposta… Cirstea sfonda col diritto, 6-5 e nuovo Set Point (sesto complessivo). Con un gran gancio col diritto cross Paolini si salva ancora, coraggio e forza nelle gambe per trovare un colpo del genere, quasi saltando sulla palla! Un muro col diritto Jasmine, arriva il secondo match point sul 7 punti a 6. Largo il rovescio di Sorana! Game Set Match Paolini!!! Sbarca per la prima volta in finale in un 1000, e sarà almeno n.16 WTA lunedì’ prossimo. BRAVA! Vittoria di fisico, di cuore e resistenza.

Jasmine Paolini vs Sorana Cirstea

Paolini (🇮🇹) vs Cirstea (🇷🇴)

SERVICE STATS:
– Aces: 0 vs 1
– Double Faults: 2 vs 1
– First Serve: 71.0% (49/69) vs 66.7% (64/96)
– 1st Serve Points Won: 59.2% (29/49) vs 54.7% (35/64)
– 2nd Serve Points Won: 50.0% (10/20) vs 40.6% (13/32)
– Break Points Saved: 50.0% (3/6) vs 61.5% (8/13)
– Service Games Played: 10 vs 10

RETURN STATS:
– 1st Serve Return Points Won: 45.3% (29/64) vs 40.8% (20/49)
– 2nd Serve Return Points Won: 59.4% (19/32) vs 50.0% (10/20)
– Break Points Converted: 38.5% (5/13) vs 50.0% (3/6)
– Return Games Played: 10 vs 10

TOTAL POINTS:
– Total Service Points Won: 56.5% (39/69) vs 50.0% (48/96)
– Total Return Points Won: 50.0% (48/96) vs 43.5% (30/69)
– Total Points Won: 52.7% (87/165) vs 47.3% (78/165)


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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