Terence Atmane ha lasciato il Masters 1000 di Cincinnati con una sconfitta contro Jannik Sinner, ma anche con la consapevolezza di aver disputato il miglior torneo della sua carriera. In semifinale, il francese ha tenuto testa al numero uno del mondo più di quanto suggerisse la differenza di classifica, costringendolo a un duro primo set risolto soltanto al tiebreak (7-6, 6-2).
Un match da ricordare
Nonostante fosse il giocatore con il peggior ranking tra i semifinalisti, Atmane ha reso la vita complicata a Sinner, molto più di quanto fatto da avversari più quotati come Auger-Aliassime, sconfitto nettamente dall’azzurro nei quarti. L’energia del francese e la sua capacità di reggere gli scambi hanno sorpreso pubblico e addetti ai lavori, anche se il crollo nella seconda frazione ha permesso a Sinner di controllare l’incontro.
Le parole di Atmane
Al termine della partita, Atmane ha spiegato ai microfoni de L’Équipe la differenza che ha percepito affrontando il numero uno:
«A livello tennistico si può giocare contro di lui. Ma mentalmente e fisicamente è un’altra dimensione. Per vincere un solo punto serve un’energia e una concentrazione enormi. È quello che lo distingue dagli altri, altrimenti non sarebbe numero uno del mondo».
Sul tiebreak, il momento chiave del match, ha ammesso i propri rimpianti:
«L’ho iniziato male, con una doppia falla. Lui ha cambiato posizione in risposta e mi ha messo in difficoltà sul secondo servizio. Ho sbagliato una risposta facile e poi un dritto: in un attimo era già 0-3. Contro giocatori così, questi dettagli sono determinanti. Ho lasciato scappare il set e lui ha saputo sfruttarlo».
Il regalo speciale a Sinner
Atmane ha fatto parlare anche per un gesto curioso: prima della semifinale ha regalato a Sinner una carta Pokémon in occasione del compleanno dell’italiano. «Sono andato a una convention di Pokémon a Toronto con Monfils e ho pensato che Jannik fosse il giocatore che meglio rappresentava questo mondo. Ho scelto la carta la sera prima, per me è stato un piacere regalargliela. È il mio universo».
Il francese ha poi scherzato sui guadagni ottenuti con la sua cavalcata: «Con i soldi vinti potrò comprare due o tre carte rare per la mia collezione (ride). Ma la cosa principale sarà investire nel mio team per mantenerlo durante tutto l’anno».
Verso lo US Open
Grazie ai punti conquistati, Atmane salirà al numero 69 del ranking ATP, il miglior posizionamento della sua carriera. Tuttavia non potrà accedere direttamente allo US Open, poiché il cut-off per il tabellone principale è stato chiuso settimane fa. Perciò dovrà affrontare le qualificazioni, con appena due giorni di pausa prima del debutto a New York. Una nuova sfida immediata, nella quale proverà a confermare lo stato di forma e il coraggio mostrato in Ohio.
Francesco Paolo Villarico