Carlos ha chiaramente alzato il livello in risposta: legge meglio le traiettorie, accorcia la preparazione e arriva sempre in equilibrio. Fisicamente è al top, e contro Felix aveva un pattern chiaro: risposta insidiosa e terzo colpo immediato in spinta. Sapeva esattamente dove posizionarsi.
Per Jannik la chiave non è “mandarlo fuori giri” — Alcaraz in quel caos non ci arriva. Deve piuttosto togliere riferimenti: variazioni di traiettoria e velocità al servizio, qualche kick esterno per aprire il campo, prime sul corpo per spezzare il timing. In scambio deve cercare il controtempo, il colpo anticipato e soprattutto il controbalzo sulle palle alte di Carlitos, evitando di dargli ritmo.
Il campo di Torino non è particolarmente rapido in questa edizione: la palla salta e dà allo spagnolo tempo per i soliti recuperi irreali. Sinner dovrà essere chirurgico nelle scelte, perché se lascia ad Alcaraz quel mezzo tempo in più, la partita la comanda lui.
